Quando si iniziò a correre la Targa Florio, era il 1906. Riuscite a immaginare cosa era la Sicilia di allora? Ebbene, in quella Sicilia del 1906 un uomo, Vincenzo Florio, figlio di una famiglia che aveva legato per sempre le sue sorti a quelle dell'Isola, volle far sfilare sulle strade ancora nona sfaltate della Sicilia le auto più veloci del tempo. Fu l'inizio di una leggenda. Partirono in tredici, ne arrivarono sette. Il percoso tracciato univa elementi tecnici a quelli paesaggistici: dalle Madonie al mare di Cefalù, dal freddo delle montagne al calore della costa. La competizione si arrestò soltanto nel periodo bellico. Poi ritornò in auge, al punto che vi corse anche un giovanissimo Enzo Ferrari. E le case automobilistiche più famose, Mercedes, Alfa Romeo, e poi anche Ferrari, si fregiavano delle loro vittorie alla durizzima competizione siciliana.
Negli anni '50 e '60, la corsa entrò a far parte del Campionato Mondiale Marche, come la 24 Ore di Le Mans, e rimase gara di livello mondiale fino al 1973.Si corse ancora, fino al 1977, poi divenne un rally, dal 1978 fino ai tempi recenti. Tanto che nel 2006 ha celebrato il suo centenario. E così, dalla sua nascita ad oggi, la Targa Florio è divenuta un patrimonio. Che ancora oggi porta sulle Madonie migliaia di appassionati desiderosi di vevdere dal vivo il teatro di una delle corse più affascinanti del mondo.
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