L’
Automotoclub Storico Italiano, riferimento nazionale per l’intero settore del motorismo storico, è proiettato verso il futuro delle classiche con progetti e iniziative concrete volte alla salvaguardia e alla promozione di un settore d’eccellenza per il made in Italy. In quest’ottica, alla 13^ edizione del salone internazionale
Milano AutoClassica (Fiera Milano Rho, 17-19 novembre) ASI farà il pieno di bio-carburante ad auto e moto storiche per dimostrare quanto l’attuale sviluppo di tali combustibili alternativi sia in grado di aderire alle specifiche tecniche dei motori più datati.
La kermesse meneghina sarà quindi il palcoscenico ideale - di fronte ad appassionati, collezionisti e addetti ai lavori - per le prove su strada organizzate da
ASI con la partecipazione del produttore inglese Coryton, che metterà a disposizione il suo bio-carburante Sustain Classic. Con un numero di ottani superiore a 98 e un contenuto di bioetanolo inferiore all’1%, il bio-carburante prodotto e commercializzato dalla Coryton è stato tecnicamente studiato su misura per i veicoli classici.
I bio-carburanti si ottengono attraverso il processo di fissazione biologica del carbonio. Sono idrocarburi prodotti partendo da materia organica (scarti di industrie agroalimentari, rifiuti organici urbani, residui di legna o ramaglie) attraverso reazioni chimiche controllate in stabilimento. Le emissioni prodotte dalla loro combustione sono ridotte rispetto ad un carburante fossile in considerazione del fatto che il carbonio utilizzato nella loro produzione era già presente nelle biomasse di partenza, derivando dall’assorbimento di anidride carbonica dall’atmosfera.
Lo sviluppo sostenibile è una necessità per poter guardare positivamente al futuro e anche l’Automotoclub Storico Italiano ha la volontà di giocare un ruolo al riguardo, mettendo a sistema azioni concertate sui tre fronti della sostenibilità: economico, ambientale e sociale. L’obiettivo primario è sempre quello di agire a garanzia della circolazione dei veicoli storici, per questo ASI sarà costantemente impegnata nel raccogliere e mettere a disposizione dati e numeri certi e univoci, provenienti da fonti terze autorevoli e riconosciute.
i temi del futuro e della circolazione dei veicoli storici sulle strade di oggi e di domani saranno il fulcro del programma di incontri che si susseguiranno sul palco dell’ASI Village a Milano AutoClassica (padiglione 16) ma non mancheranno altri interessanti spunti di cultura motoristica, come “Donne in corsa, il successo in moto al femminile tra pista, storia e stile” (sabato 18 novembre, ore 11.15) con un continuo crossover di ambienti e un’unica protagonista: la biker.
Per concludere i festeggiamenti del centenario dell’Aeronautica Militare Italiana, ASI dedica un focus alle Frecce Tricolori e agli iconici caccia Fiat G91 (sabato 18 novembre, ore 14.00) e, in tema nautico, verrà illustrato (domenica 19 novembre, ore 10.30) il progetto del Museo Galleggiante a bordo della motonave “Capitanio 1926” ormeggiata a Lovere, sul Lago d’Iseo.
La grande tradizione dei gentlemen driver milanesi e lombardi – a partire da Mario Casoni, vincitore del primo Giro d’Italia Automobilistico nel 1973 con la De Tomaso Pantera Gruppo 4, esposta nell’ASI Village per celebrare i 50 anni di quel successo – catalizzerà l’attenzione del pubblico (sabato 18 novembre, ore 15.00) grazie agli interventi di Casoni, Carlo Facetti, Patrizio Cantù, Filippo Meda e Pietro Silva.
“Prosegue senza sosta il nostro percorso virtuoso verso il futuro del settore – afferma
Alberto Scuro, Presidente ASI – e grazie al lavoro della nostra Commissione ASI Green ci stiamo focalizzando su un tema fondamentale: quello della sostenibilità. Abbiamo già dimostrato, numeri ufficiali alla mano, che i veicoli di interesse storico e collezionistico certificati in Italia hanno un’influenza residuale sulle emissioni e per fare ancora di più abbiamo avviato studi approfonditi sui carburanti alternativi: sono già realtà e possono essere utilizzati anche sui motori più datati, come dimostreremo a Milano AutoClassica. Il futuro è già qui, noi vogliamo farne parte perché i veicoli storici non sono un problema ma una ricchezza per il sistema Paese e devono poter continuare a circolare”.