Chiusura con successo per la Fiera Auto e Moto d'Epoca di Padova: l'edizione 2012 si è chiusa con 70mila visitatori. Numerosa la presenza di visitatori stranieri, svizzeri, tedeschi, austriaci, olandesi, inglesi, sloveni, croati, russi e americani.
Una campagna Vodafone News ha favorito la comunicazione e la diffusione della notizia della manifestazione. Infine, fra i gioielli presenti in Fiera, una Mercedes serie 129-600 SL del 1998, una Db 300 Sc Roadster del 1957, una Lancia Aprilia fuoriserie coupé Farina del 1948 e una Dino Ferrari 246 in prestito dal Museo Enzo Ferrari. E ancora, un'Osella Abarth del 1956, un'Aston Martin Mk II Db 2/4, una Fiat 508 "Balilla Coppa d'Oro" del 1934.
Circa il 50% la percentuale delle vendite rispetto alle auto esposte, e ricadute itneresanti anche per la città di Padova.
Correre, viaggiare, a due o a quattro ruote, meglio se d’epoca. Percorrere strade sconosciute, alla ricerca delle sfide e dell’avventura. Questo blog è dedicato a tutti quelli che hanno un’auto o una moto, e una storia da raccontare. Perché non si stancano mai di esplorare il mondo.
martedì 30 ottobre 2012
lunedì 29 ottobre 2012
Cronometri, cronometri...
Indispensabili per le gare di regolarità, gli strumenti per effettuare il count-down durante le prove speciali sono un elemento indispensabile per la buona riuscita di una gara di regolarità. Si può anche iniziare con un semplice orologio, è vero, e con una buona vista ed un navigatore che sappia scandire bene il tempo con la voce non c'è alcun problema a provare le prime emozioni di "spaccare il secondo", cioè di concludere ogni prova speciale il più vicino possibile al fatidico "centesimo di secondo" stabilito come tempo di prova.
Ma per ottenere risultati davvero soddisfacenti è indispensabile andare oltre. Primo passo, consigliato, è quello di provare l'emozione di usare un cronometro meccanico. Ce ne sono di bellissimi, anche di prezzo elevato. I produttori più famosi sono HanHart, Tag Heuer, Panerai, ed altri, ma tutti hanno una caratteristica: il conteggio delle lancette è progressivo, e quindi avanza. Per ottenere un risultato migliore, invece, è meglio avere un timer che conteggia il tempo "all'indietro", e quindi indica quanto manca alla fine della prova. Questo è possibile con un cronometro digitale, o un semplice timong, purchè sia predisposto per fare un count-down anche di pochissimi secondi.
Non sempre i cronometri digitali sono ammessi in certe gare, e il cronometro meccanico può risultare l'unico strumento possibile. Però, se sono ammessi strumenti digitali, la differenza di risultato è evidente.
Un passo più avanti sono i cosiddetti "computer", veri e propri prodotti avanzati che svolgono varie funzioni: oltre a quella di count-down, permettono di programmare tutte le prove, di programmare anche i controlli orari, di calcolare le medie di velocità, e di fare tante altre cose...
E soprattutto, di scandire con un beep sonoro il passare dei secondi. Addirittura, per una miglior concentrazione, spesso sono dotati di un cavo collegato a due cuffiette che trasmettono direttamente all'orecchio il segnale sonoro, e di un cavo con il pulsante per far partire il count-down, riattivabile anche su più prove consecutive, azzzerando e facendo ripartire il cronometro.
Due le case produttrici più conosciute sul mercato, e visitando i loro siti si possono scoprire tanti altri prodotti e tante proposte:
la Blizz-timing di Torino, e la Digitech BORA di Trieste.
Ecco i siti internet: http://www.blizz-timing.com/prodotti.html e http://www.digitechtiming.com/.
E per chi ha intenzione di avvicinarsi alla regolarità, queste visite sono indispensabili!
Ma per ottenere risultati davvero soddisfacenti è indispensabile andare oltre. Primo passo, consigliato, è quello di provare l'emozione di usare un cronometro meccanico. Ce ne sono di bellissimi, anche di prezzo elevato. I produttori più famosi sono HanHart, Tag Heuer, Panerai, ed altri, ma tutti hanno una caratteristica: il conteggio delle lancette è progressivo, e quindi avanza. Per ottenere un risultato migliore, invece, è meglio avere un timer che conteggia il tempo "all'indietro", e quindi indica quanto manca alla fine della prova. Questo è possibile con un cronometro digitale, o un semplice timong, purchè sia predisposto per fare un count-down anche di pochissimi secondi.
Non sempre i cronometri digitali sono ammessi in certe gare, e il cronometro meccanico può risultare l'unico strumento possibile. Però, se sono ammessi strumenti digitali, la differenza di risultato è evidente.
Un passo più avanti sono i cosiddetti "computer", veri e propri prodotti avanzati che svolgono varie funzioni: oltre a quella di count-down, permettono di programmare tutte le prove, di programmare anche i controlli orari, di calcolare le medie di velocità, e di fare tante altre cose...
E soprattutto, di scandire con un beep sonoro il passare dei secondi. Addirittura, per una miglior concentrazione, spesso sono dotati di un cavo collegato a due cuffiette che trasmettono direttamente all'orecchio il segnale sonoro, e di un cavo con il pulsante per far partire il count-down, riattivabile anche su più prove consecutive, azzzerando e facendo ripartire il cronometro.
Due le case produttrici più conosciute sul mercato, e visitando i loro siti si possono scoprire tanti altri prodotti e tante proposte:
la Blizz-timing di Torino, e la Digitech BORA di Trieste.
Ecco i siti internet: http://www.blizz-timing.com/prodotti.html e http://www.digitechtiming.com/.
E per chi ha intenzione di avvicinarsi alla regolarità, queste visite sono indispensabili!
domenica 28 ottobre 2012
Miura: La Lamborghini dei sogni
Alla Fiera delle Auto e Moto d'Epoca che ha chiuso oggi i battenti a Padova con grandissimo successo, nonostante il maltempo, fra le auto più belle esposte ce n'era una che è rimasta nel cuore di tutti: la Miura Lamborghini. Un'auto che in molti farebbero pazzie per avere e che è difficile trovare, visto che chi ce l'ha non la vende di certo. La Lamborghini Miura è una Granturismo sportiva nata nel 1966, uno degli esempi più riusciti di auto con motore centrale, un'innovazione vera per l'epoca in cui fu progettata. La carrozzeria, estremamente accattivante e grintosa, che a portiere aperte ricorda la forma di un Toro (ed è proprio da una celebre stirpe di tori da corrida che prende il nome) è opera dello Studio Bertone. Alla sua epoca, e non solo, fu un'auto di grande clamore, che ha influenzato il disegno di tanti entusiasmanti modelli successivi della Lamborghini.
Ecco l'esemplare esposto nello stand del Circolo Patavino Autostoriche:
Ecco l'esemplare esposto nello stand del Circolo Patavino Autostoriche:
La Miura |
Lamborghini Miura |
Lamborghini Miura: il motore |
Fiera auto e moto d'epoca padova: ecco le foto
Oggi è l'ultimo giorno per visitare la Fiera delle Auto e Moto d'Epoca di Padova. Ecco alcune immagini:
L'Alfa Romeo di Tazio Nuvolari |
Lancia Stratos HF |
La Maserati della Milel Miglia |
La Fiat multipla "Balneare" |
Casa Mercedes |
il mercato delle occasioni |
Il Presidente dell'ACI Padova e quello dell'ACI Perugia sulla Bernardi, prima auto costruita in Italia |
Fiat Balilla Coppa D'Oro vincitrice della Rievocazione della 1000 Miglia |
La Ferrari di Gilles Villeneuve |
Gilles Villeneuve: lo stand dedicato |
I guanti e il volante di Tazio Nuvolari |
Lo stand Alfa Romeo |
Modello Pininfarina |
sabato 27 ottobre 2012
Fiera Auto e moto d'epoca a Padova, ecco alcune foto
In Fiera a Padova per le auto e moto d'epoca tantissimi i modelli storici esposti. Festeggiati anche i 50 anni della Giulia Alfa Romeo. Ecco alcune foto:
giovedì 25 ottobre 2012
Torna la deux cheveaux
La famosa 2CV della Citroen sta per tornare sul mercato. I vertici della casa francese PSA (Peugeot Citroen) si sono decisi ed hanno annunciato che, per il 2014, ritornerà in produzione, ovviamente con i cambiamenti imposti dalle nuove tipologie di auto di oggi, la 2CV. Sarà prodotta in Spagna ed avrà comunque quelle caratteristiche che hanno fatto tanto amare quest'auto dai giovani: sarà economica, semplice, aperta sul tetto. Compatta e con consumi modesti, la 2CV ha incantato un'intera generazione per il senso di libertà che dava, con la sua aria trasandata e semplice, ma dalle dimensioni generose, inoltre si prestrava agli usi più diversi, dall'auto di città alla berlina, ma soprattutto anche comoda per viaggiare e per dormire a bordo. Adatta ad ogni strada, con un sistema decapottabile semplice e poco costoso, era per antonomasia l'auto degli spiriti liberi e creativi, con una punta di trasgressione.
A Padova per vedere la prima auto italiana
Un triciclo a scoppio, è stato il primo esempio di auto italiana, ed è in esposizione da oggi a Padova alla Fiera Auto e Moto d'Epoca.
Realizzato nel 1893 dall'Ingegner Bernardi, pioniere delle quattro ruote, che anticipò nella realtà di fine '800 molte delle realizzazioni poi divenute routine nel mondo dei motori. Come il cambio, la trasmissione, e il sistema sterzante.
Altri perfezionarono e portarono ad un livbello industriale le sue idee, che oggi possiamo ammirare, negli aspetti più belli ed altisonanti, a questa Fiera dell'Auto e della Moto che ogni anno raduna a Padova gli appassionati della storia delle due e quattro ruote.
Così può capitare di vedere, alla Fiera di Padova che ha aperto i battenti in anteprima oggi e durerà fino a Domenica 28 ottobre, l'auto più potente di sempre, la Mercedes SLS con motore V8 aspirato da 6,2 litri, le più belle vetture di design italiano, Alfa Romeo, Lancia, Ferrari e Maserati, e quelle d'oltralpe, tedesche come le Porsche intramontabili o le Cadillac americane.
Nello stand della Alfa Romeo, in particolare, si festeggiano i 50 anni della Giulia, mentre la Fiat è presente con modelli d'epoca e moderni, come la 500L.
A Padova la Fiera Auto e Moto d'Epoca occupa vari padiglioni ed è divisa in quattro settori: modellismo, commercianti, case automobilistiche e club, su un totale di 90.000 mq.. I visitatori l'anno scorso avevano raggiunto la quota di 65.000 e le auto esposte erano oltre 3.600.
Trieste-Opicina Historic
Sabato 20 e domenica 21 ottobre è stato un fine settimana di quelli da ricordare per Trieste, che dopo la Barcolana si è ancora una volta unita intorno alle sue tradizioni sportive per la Trieste-Opicina, una gara di automobilismo fra le più impegnative e combattute nel novero delle gare in salita, con la presenza di auto italiane e internazionali. Per la rievocazione storica si è scelto un percorso che in parte ricalca la gara in salita, ma che prosegue fino a Cividale, con prove di abilità alla guida assai originali: prove di regolarità di vario tipo e prove di accelerazione. Al traguardo finale la vittoria è andata a Del Pin, ma per tutti gli ottanta e più partecipanti la soddisfazione di aver partecipato ad una gara ben organizzata e piacevole, divertente ed emozionante, dal percorso ben studiato e con una serie di novità che hanno rivitalizzato le prove di regolarità, solitamente un po' troppo "tutte uguali".
mercoledì 24 ottobre 2012
Che gare fare con un'auto (o una moto) storica
Il primo acquisto di un'auto o moto storica non si scorda mai. Capita, però, che la prima auto o moto storica acquistata non sia sempre quella a cui si rimane fedeli per tutta la vita. Anzi, molti cambiamenti sono proprio determinati col crescere della passione, che porta a scegliere dei percorsi dolci o sportivi quanto mai vari e accattivanti. C'è chi sceglie un'auto d'epoca solo per fare delle gite o dei viaggi, e allora andrà benissimo una spider o una berlina d'antan molto comoda, oppure chi vuole una moto col sidecar per sperimentare la vita di coppia in moto, magari per fare dei bei viaggi panoramici, c'è chi invece vuole sentire il rombo del motore, e cimentarsi in qualche gara. E allora la passione porta a scegliere fra tanti modelli e tante discipline sportive, sempre nel campo dell'automobilismo o del motorismo storico. Ci sono così tanti bei sogni: ci sono i Gran Premi quelli veri, in pista, rievocazioni delle gare di un tempo, sia per auto sia per moto. Per esempio, bellissimo è il G.P. di Montecarlo storico, oppure si corre a Monza, mentre moltissime corse storiche si corrono anche in Inghilterra, a Brands Hatch, per esempio. Poi ci sono i rally storici per le auto, vere grandi emozioni come un tempo. Uno per tutti, il Monte-Carlo Storico, ma ce ne sono moltissimi altri, il San Marino, o comunque molte competizioni moderne che vedono le auto storiche partire in coda e disputare una gara a parte sullo stesso percorso. Ci sono poi le gare di regolarità, di cui abbiamo già parlato, ed anche gare di velocità in salita, velocità vera, di quella che toglie il fiato. E poi ci sono gli slalom, le gare "ecologiche" basate sul risparmio di carburante, i challenge, le endurance come la 24 ore di Le Mans ....insomma, chi più ne ha più ne ....matta! Per avere un'idea completa, andate a vedere il regolamento sportivo CSAI sotto la voce "auto sotirche"....
lunedì 22 ottobre 2012
Corinto, Nauplio, Micene e le altre
E che dire di Corinto? Poco. Una lega per difesa del territorio, la sola che ha funzionato in Grecia, almeno per poco. E poi la fine della grecia classica,conquistata dai Romani. Però, a pochi chilometri dallo stretto di Corinto, frattura profonda della roccia, c'è un ponte stradale avvenieristico, lungo più di 2.800 km, e antisismico. Il predecessore di quello che voleva essere il ponte sullo Stretto di Messina. La Grecia è la sintesi degli errori che non abbiamo fatto.
Meglio Nauplio, antica capitale, ma è come se noi avessimo fatto capitale Rimini. Però e' veneziana. Tre fortezze gigantesche, una in vista dell'altra, dalla più alta sulla montagna maggiore alla più bassa, l'ultima, che è solo un'isoletta all'imboccatura di un porto, e che serviva a chiudere con delle catene lanciate verso terra l'imboccatura alla rada. Oggi ci sono poche barche da pesca e qualche barca a vela pigramente ancorata.
Meglio Nauplio, antica capitale, ma è come se noi avessimo fatto capitale Rimini. Però e' veneziana. Tre fortezze gigantesche, una in vista dell'altra, dalla più alta sulla montagna maggiore alla più bassa, l'ultima, che è solo un'isoletta all'imboccatura di un porto, e che serviva a chiudere con delle catene lanciate verso terra l'imboccatura alla rada. Oggi ci sono poche barche da pesca e qualche barca a vela pigramente ancorata.
Molto più bella ancora Epidauro, dove dalla montagna il teatro scende giù con le sue gradinate come una cascata. E si sente cadere una moneta sulla scena circolare anche dalle scalinate più alte. Intorno le terme, le fontane, i templi. Luoghi in cui si curavano le malattie della mente.Teatro e benessere, tragedie e meditazione, così si liberavano le passioni. E anche il ginnasio e la palestra allevavano la salute.
Proseguendo si arriva a Micene attraverso terre fertili dalle grandi montagne e piccole fortezze rocciose. Paesaggio teatrale. Su queste montagne sorgono Tirinto Argo e Micene: mura ciclopiche e piccole feritoie, massi insormontabili sorretti come piume su altri massi elevati al cielo. Come nella tomba di Agamennone. Un insolente mausoleo di massi allineati dai giganti.
Gizio, infine, dolcissimo paese sul mare del sud, dalla lunga penisola dominata dal faro. Un'oca fa da guardia a una piccola chiesa ortodossa, mentre il Pope gioca a carte cogli anziani del villaggio. Un'immagine di pace miracolosa. Ma quale immagine potremo mai lasciare noi, invece, in questa Grecia dove abbiamo ucciso le speranze dei giovani....
Delfi
Una valle di ulivi può diventare santa. E' stato sufficiente che alcuni vapori uscissero una volta dalla terra e una fonte d'acqua pura desse agli uomini l'idea dell'espiazione. Tante le rocce incise con una voglia cosi' folle di scrivere o di lasciare traccia della parola scritta come non si riscontra in nessun'altra civiltà; e non e' parola di re o di potenti, ma parola di comunità e di città: del demos.
Ancora sulla Grecia
Di questo mio viaggio in Grecia recentemente concluso rimane ancora una cosa da dire. Dire che essere qui è come essere seduti su una bomba a orologeria. S', perchè la Grecia contemporanea è così. Una rabbia nascosta pervade la gente, apparentemente c'e'il segno di un diffuso senso di rassegnazione. Ma non è vero. La gente ascolta e tace. Poi a volte esplode, dà sfogo alla rabbia. Colle parole o colle scritte sui muri. Rompe le vetrine, manifesta in piazza Sintagma o davanti all'università. Poi tutto tace E' finito. Come se da un momento all'altro tutto questo dissesto dovesse semplicemente sparire. O sommergere tutto. Orgogliosi i Greci lo sono da sempre, solidali l'uno con l'altro. Ma mesti no, nemmeno in questo grande momento di crisi. Conservano grande dignità e sopportazione. La vita continua, e il sentimento nazionale conta davvero in questa bella terra che non dimentica. Nemmeno Smirne e i suoi figli e nipoti, partiti lasciando laggiù solo i vecchi, quando ai tempi di Ataturk le grandi potenze decisero che Grecia e Turchia dovessero scambiarsi le reciproche popolazioni per ricostituire un equilibrio demografico e culturale. La più grande migrazione dell'Europa dopo quella degli Ebrei. E per la Grecia, la grande tragedia mai dimenticata. "Smirni patrida mou" si cantava sulle navi in partenza per la Grecia, e la musica scioglieva il dolore e apriva il cuore ai ricordi. Ancora oggi, la Grecia è un paese tutto fatto di musica. Agli angoli delle strade. Musica e luci fioche e cani randagi. Ma il grande orgoglio di una civilra' stupenda quello non si perde. Sull'acropoli i templi non sono un retaggio ma il sangue di un popolo. Come Fidia. Un grande progetto di bellezza nel cuore.
domenica 21 ottobre 2012
Olimpia
Un viaggio in Grecia in auto è il modo più semplice per sentirsi europei. In un certo senso è proprio così. Perchè percorrendo le strade della Grecia si scopre oggi che ci sono più similitudini che diversità. E più vicinanze che distanze. La Grecia, in molte parti del suo territorio, oggi ha strade perfette. Modernissime. Autostrade comode e veloci, più che efficienti. Però alcune devono essere ancora completate. Ma nella maggior parte dei casi, si corre veloce, anche se le mete sono su picchi impervi, o nascosti su aspre montagne o in vallate verdi attraversate dai fiumi. Come la strada che arriva ad Olimpia. Per salire lassù, ci vuole un po' di pazienza, ma guidare è un divertimento.
Poi c'è Olimpia, con i suoi templi e lo stadio. Anche se lo stadio non è la cosa principale di questo luogo. Lo è, invece, il senso di unità, di comunanza di cultura e di pace che dà questo posto. Un tempo, in occasione dei giochi olimpici, a cui erano chiamate a partecipare tutte le città della Grecia, le guerre si fermavano. E solo la vittoria alle gare aveva significato. Tanto che gli atleti vincitori passavano alla storia. E le statue degli déi, Hermes e Apollo, incantavano per la loro perfezione. Una meta che ancora oggi vale la pena di raggiungere.
La Grecia comincia a Capo Sunion
Per i Greci Atene è la capitale. Lo è oggi ancora più che nei tempi antichi, quando ne era la capitale culturale più che politica. E questo luogo ha un significato ancora maggiore oggi, in questi tempi in cui una crisi potente attanaglia il paese. Attanaglia soprattutto le speranze di ripresa. Ci siamo andati, ad Atene, abbiamo percorso le sue strade in auto. Abbiamo visto le sue case, le bianche case stupende della centralissima Piazza Sintagma e delle vie adiacenti, i grandi viali alberati intitolati a principi, principesse, regine. Siamo saliti all'Acropoli, che è fervente di lavori come se alle Olimpiadi del 2004 mancassero pochi giorni. E abbiamo scoperto, passando in auto per queste vie, che la Grecia è un paese stupendo. E che la sua gente è gente stupenda. Pronta ad aiutare chiunque, ad aiutarsi a vicenda. A sostenersi ed a combattere. Tenere duro. Siamo sicuri che potranno riprendersi. Anche se oggi le strade, poco fuori dal centro, spengono i lampioni di notte, e alcuni negozi, anche a Monastiraki o alla Plaka, hanno le saracinesche chiuse. Non sarà questo (e vi assicuro, è meno peggio di quanto ci facciano credere) a frenare la voglia di questo paese di riprendersi.
Lo abbiamo capito soprattutto percorrendo la strada che da Atene porta a Capo Sunion. Una strada tortuosa, stretta, a picco sul mare. Con un asfalto pulito e perfetto, come una striscia di velluto grigia. Aperta su un mare così azzurro da sembrare innaturale. Dove la gente fa il bagno ancora ad ottobre. E dove il vento di tramontana soffia incessante.
Qui, a Capo Sunion, si arriva al grande tempio dorico dedicato al dio del mare, Poseidon. E' il punto da cui gli Ateniesi spiavano l'arrivo dei nemici. Le vedette giorno e notte tutelavano la salvezza della città.
Da qui comincia la Grecia. Da questo tempio perfetto, dalla sua eleganza classica, da queste colonne bianche che sorgono su un mare esageratamente blu, increspato dal vento.
Tengono duro, i greci, sono di vedetta.
Gran Premio Nuvolari
Volete fare una manifestazione per auto storiche che sia davvero emozionante, bella, impegnativa ma sorprendentemente piacevole? Il Gran Premio Nuvolari è quello che fa per voi.
Ecco le regole e il percorso:
Ammesse le vetture costruite dal 1919 al 1969, con tessera FIA. Prove a cronometro di regolarità su un percorso che parte da Mantova e tocca Rimini, Arezzo, Siena, San Leo, Ravenna e Mantova. La partenza, nel 2012, è stata data il 21 settembre da Mantova, conclusione e arrivo il 23 settembre sempre a Mantova. Per il prossimo anno ecco dove prendere informazioni: http://www.gpnuvolari.it/
Ecco le regole e il percorso:
Ammesse le vetture costruite dal 1919 al 1969, con tessera FIA. Prove a cronometro di regolarità su un percorso che parte da Mantova e tocca Rimini, Arezzo, Siena, San Leo, Ravenna e Mantova. La partenza, nel 2012, è stata data il 21 settembre da Mantova, conclusione e arrivo il 23 settembre sempre a Mantova. Per il prossimo anno ecco dove prendere informazioni: http://www.gpnuvolari.it/
venerdì 19 ottobre 2012
Motorissima a Trento
Nei giorni 20/21 ottobre si svolgerà nei saloni espositivi di TRENTO FIERE, in via Briamasco 2 a TRENTO, la XX° edizione di MOTORISSIMA, rassegna di auto, moto, ricambi, tuning ed accessori, con la presenza di Moto Club, Scuderie Automobilistiche, Club storici ed un'area mostra
scambio di ricambi e vendita di veicoli d'epoca.
scambio di ricambi e vendita di veicoli d'epoca.
giovedì 18 ottobre 2012
Con il Veteran Car Team
Con il VETERAN CAR TEAM siamo andati il 6 e 7 ottobre l'Oldtimer Oktoberfest, festa dello Stinco, della Birra, dei Brezel e delle castagne e mosto. Gita a Egna con sfilata per il centro storico della città e visita della Bassa Atesina (Egna,Ora,Caldaro,Appiano , Termeno, Cortina all’Adige, Cortaccia, Magre, Salorno).
Sfilata per il Centro storico di Egna con presentazione delle vetture e della squadra di serie A2 di Hockey ( Hockey Club Egna ) Che festa!
Per il prossimo anno contattate il VETERAN CAR TEAM - Via Sarentino/Sarntalerstr. 25
39100 Bolzano/Bozen – Tel/Fax 0471 324141
www.veterancarteambz.org
mercoledì 17 ottobre 2012
A Veronafiere il 20-21 ottobre
New entry 2012 a Veronafiere "Classica Motori" un Salone ricco di eventi dallo spirito retrò al quale Luzzago ha aderito e dove esporrà alcune importanti auto da collezione. Tra queste segnaliamo la splendida Lotus Eleven che è appena stata premiata, per la rilevanza storica, al Concorso di Eleganza " Stelle sul Liston " di Padova.
Per ulteriori informazioni http://www.classicamotori.it/
Per ulteriori informazioni http://www.classicamotori.it/
martedì 16 ottobre 2012
Trofeo Eoliche e Garessio Historic
La Sanremo Corse riproporrà Domenica 4 Novembre 2012 la formula "2 in 1", (Tubi e Media) anche alla prossima gara,che si svolgerà a Garessio il 4 Novembre 2012. Due gare, che saranno chiamate "3° Trofeo Eoliche" a TUBI e "1° Garessio Historic" a MEDIA, ancora una volta riunite in un unico evento con due classifiche separate.
La prima gara sarà valida anche per il CNO 2012 e il Trofeo Costa Ligure.
La seconda avrà validità per un futuro nuovo campionato a Media che per il 2012 è formato dalle tre gare (di luglio, settembre e novembre) organizzate dalla Sanremo Corse.
Il "3° Trofeo EOLICHE" si svolgerà su di un percorso molto più ristretto rispetto al 1° Garessio Historic - (Regolarità a media) e sarà ripetuto due volte,
per un totale di circa 100 km diviso in 40 rilevamenti al centesimo di secondo.
Il costo di iscrizione per la manifestazione a Tubi è di euro 160.00.
quello per la manifestazione a Media è inizialmente di 200,00 euro a scalare a seconda del numero di iscritti (sarà stabilita con precisione alle verifiche)
Entrambe sotto egida ASI (Alleanza sportiva Italiana) pertanto non è richiesta alcuna tessera.
Le verifiche si svolgeranno a Garessio presso il bar "Kavarna", dalle ore 15 alle ore 19, del sabato 3 Novembre e dalle ore 8,00 alle ore 9,00 di domenica 4 Novembre 2012.
La prima gara sarà valida anche per il CNO 2012 e il Trofeo Costa Ligure.
La seconda avrà validità per un futuro nuovo campionato a Media che per il 2012 è formato dalle tre gare (di luglio, settembre e novembre) organizzate dalla Sanremo Corse.
Il "3° Trofeo EOLICHE" si svolgerà su di un percorso molto più ristretto rispetto al 1° Garessio Historic - (Regolarità a media) e sarà ripetuto due volte,
per un totale di circa 100 km diviso in 40 rilevamenti al centesimo di secondo.
Il costo di iscrizione per la manifestazione a Tubi è di euro 160.00.
quello per la manifestazione a Media è inizialmente di 200,00 euro a scalare a seconda del numero di iscritti (sarà stabilita con precisione alle verifiche)
Entrambe sotto egida ASI (Alleanza sportiva Italiana) pertanto non è richiesta alcuna tessera.
Le verifiche si svolgeranno a Garessio presso il bar "Kavarna", dalle ore 15 alle ore 19, del sabato 3 Novembre e dalle ore 8,00 alle ore 9,00 di domenica 4 Novembre 2012.
Ulteriori informazioni le troverete visitando il sito: www.sanremocorse.it oppure scrivendo a info@sanremocorse.it
lunedì 15 ottobre 2012
Brescia-Trento andata e ritorno
Un interessante appuntamento per le auto d'epoca si è svolto a Brescia ed in Trentino il 22-23 Settembre 2012, con una bella gita da Brescia, (ritrovo nel piazzale antistante il centro commerciale Freccia Rossa in via Turati) e, dopo pranzo, con il proseguimento delle auto storiche fino a Gardone Riviera, per la visita al Vittoriale. Da qui, arrivo in albergo a Trento per la cena tradizionale trentina e la Festa della Vela, con esposizione di alcune auto storiche. Nel giorno successivo di Domenica, raduno dei veicoli presso l'aereoporto Caproni di Trento e visita al museo storico dell'aereoporto Caproni. Si è proseguito con il tour della città con percorso di regolarità e pranzo prima della ripartenza per Brescia.
martedì 9 ottobre 2012
Al Trofeo Magelli per scoprire i...nodi d'amore
Una scoperta enogastronomica. I tortellini – nodi d’amore, nel nome originario, furono inventati a Valeggio sul Mincio. E poi i ravioli di zucca, i risotti (alla pilota, alle erbe, a tanti altri gusti) sono solo alcune delle sorprese che ha riservato il Trofeo Marco Magelli, 18° edizione, organizzato dall'AMAMS e partito da Mantova il 6 ottobre, per i trenta partecipanti con le loro auto storiche. Delle vittorie sportive abbiamo già detto: adesso gustriamoci invece a ritroso questo bellissimo itinerario che ha colto nel segno, ponendosi fra le migliori manifestazioni ASI per auto storiche. Il pregio di questo Trofeo Magelli 2012 è stato proprio aver portato a riscoprire i gusti ed i luoghi della storia, percorrendo strade comode e adattissime alle auto storiche, con curve larghe, asfalto levigato e pochi guard-rail, così da poter ammirare il paesaggio anche se si è seduti su una sportivissima barchetta o su una bassa spider degli anni '60.
Un percorso equilibrato come tempi e medie di percorrenza, con le prove speciali concatenate (tutte da percorrere rigorosamente con cronometri meccanici in mano, perché nelle gare del trofeo Zanon è vietato l’uso di altra strumentazione), adatte sia alle auto più antiche che a quelle più recenti. E c’erano auto invidiabili per rarità ed eleganza: dalle due barchette Fiat Stanguellini Sport e Bottega 1100 Sport, oppure dalla Citroen Traction Avant 15 Six alla Lancia Aurelia B10 e alla Jaguar XK 150 fino alla bella serie di Alfa Romeo Giulietta Spider (tutte rigorosamente rosse).
Partenza da Mantova sabato 6 ottobre, dalla caserma dei Vigili del Fuoco, dove i concorrenti hanno potuto ammirare il piccolo, ma copioso, per numero di veicoli, Museo che raccoglie tutti i mezzi usati nel tempo dai Pompieri, a cominciare dalle prime botti con pompa alle imbarcazioni del Mincio fino agli elicotteri.
E poi via verso Castel d’Ario, paese natale del grande Tazio, e Valeggio sul Mincio, attraversando le zone coltivate del mantovano, fra frutteti e campi. Sosta a Borghetto di Valeggio sul Mincio, un borgo che ha conservato tutte le caratteristiche di antico nucleo produttivo medievale, con i tanti mulini ad acqua e il grandioso ponte gonzaghesco sul fiume, vera fortezza e dogana storica fra il Ducato di Mantova e quello di Milano.
Dopo Valeggio, poco distante, un passaggio attraverso i luoghi della battaglia di Solferino (con un po’ di attenzione, si potevano vedere, su alcune cascine usate come avamposti o luoghi di vedetta, i segni dei combattimenti ) e poi l’arrivo a Gardone Riviera, dove al Savoy Palace Hotel in un incontro serale lo scrittore Cesare De Agostini ha raccontato alcuni passi inediti della vita di Tazio Nuvolari. Così nascono le leggende, poteva essere il titolo di questo breve racconto. C'era tutto: da quando il Nivola spense i fari alla 1000 Miglia per arrivare alle spalle di Varzi nel buio e superarlo, o quando volò fuori pista a Tripoli e, il giorno dopo, nonostante i forti dolori alla schiena, chiese di provare l’auto per vedere se riusciva a resistere per un gran premio. O quando lanciò il volante della sua Cisitalia, rottosi in gara, e continuò a guidare usando solo una razza del pignone dello sterzo…una scena resa famosa da una celebre fotografia, che colse l’attimo del lancio del volante rotto e oramai inservibile…. E infine, l’invito al Vittoriale e l’incontro con Gabriele d’Annunzio, nel 1932, quando Nuvolari era oramai una leggenda vivente, come pilota affermato all’Alfa Romeo. In quell’occasione, d’Annunzio chiese a Nuvolari di vincere per lui il Gran Premio successivo. E così avvenne. Alla Targa Florio, un Nuvolari vittorioso ricevette un telegramma dal poeta, che lo celebrava come espressione della razza e del “Buon Sangue Mantovano” …. Segno dei tempi. Ma la cosa più importante, forse da pochi conosciuta, è che Nuvolari conservasse, nella sua stanza, due sole dediche importanti a lui care: quella dell’amico e meccanico Telemaco Vareschi, che lo festeggiava vittorioso al Circuito del Piave e quella appunto di D’annunzio dopo la vittoria alla Targa Florio, che aveva seguito di pochi giorni l’incontro al Vittoriale, a cui Nuvolari teneva particolarmente.
Domenica 7 ottobre il via alla seconda tappa con l’attraversamento delle colline moreniche e ancora il passaggio da Solferino e dall’Ossario che ricorda la battaglia, per proseguire verso Castellaro Lagusello, uno dei paesi medievali meglio conservati del mantovano, e poi l’arrivo a pochi chilometri da Mantova, nella splendida villa Schiarino Lena scelta per il finale, sotto le volte affrescate con eleganti cupidi....che siano stati loro ad ispirare i nodi d'amore?
Partenza da Mantova sabato 6 ottobre, dalla caserma dei Vigili del Fuoco, dove i concorrenti hanno potuto ammirare il piccolo, ma copioso, per numero di veicoli, Museo che raccoglie tutti i mezzi usati nel tempo dai Pompieri, a cominciare dalle prime botti con pompa alle imbarcazioni del Mincio fino agli elicotteri.
E poi via verso Castel d’Ario, paese natale del grande Tazio, e Valeggio sul Mincio, attraversando le zone coltivate del mantovano, fra frutteti e campi. Sosta a Borghetto di Valeggio sul Mincio, un borgo che ha conservato tutte le caratteristiche di antico nucleo produttivo medievale, con i tanti mulini ad acqua e il grandioso ponte gonzaghesco sul fiume, vera fortezza e dogana storica fra il Ducato di Mantova e quello di Milano.
Dopo Valeggio, poco distante, un passaggio attraverso i luoghi della battaglia di Solferino (con un po’ di attenzione, si potevano vedere, su alcune cascine usate come avamposti o luoghi di vedetta, i segni dei combattimenti ) e poi l’arrivo a Gardone Riviera, dove al Savoy Palace Hotel in un incontro serale lo scrittore Cesare De Agostini ha raccontato alcuni passi inediti della vita di Tazio Nuvolari. Così nascono le leggende, poteva essere il titolo di questo breve racconto. C'era tutto: da quando il Nivola spense i fari alla 1000 Miglia per arrivare alle spalle di Varzi nel buio e superarlo, o quando volò fuori pista a Tripoli e, il giorno dopo, nonostante i forti dolori alla schiena, chiese di provare l’auto per vedere se riusciva a resistere per un gran premio. O quando lanciò il volante della sua Cisitalia, rottosi in gara, e continuò a guidare usando solo una razza del pignone dello sterzo…una scena resa famosa da una celebre fotografia, che colse l’attimo del lancio del volante rotto e oramai inservibile…. E infine, l’invito al Vittoriale e l’incontro con Gabriele d’Annunzio, nel 1932, quando Nuvolari era oramai una leggenda vivente, come pilota affermato all’Alfa Romeo. In quell’occasione, d’Annunzio chiese a Nuvolari di vincere per lui il Gran Premio successivo. E così avvenne. Alla Targa Florio, un Nuvolari vittorioso ricevette un telegramma dal poeta, che lo celebrava come espressione della razza e del “Buon Sangue Mantovano” …. Segno dei tempi. Ma la cosa più importante, forse da pochi conosciuta, è che Nuvolari conservasse, nella sua stanza, due sole dediche importanti a lui care: quella dell’amico e meccanico Telemaco Vareschi, che lo festeggiava vittorioso al Circuito del Piave e quella appunto di D’annunzio dopo la vittoria alla Targa Florio, che aveva seguito di pochi giorni l’incontro al Vittoriale, a cui Nuvolari teneva particolarmente.
Domenica 7 ottobre il via alla seconda tappa con l’attraversamento delle colline moreniche e ancora il passaggio da Solferino e dall’Ossario che ricorda la battaglia, per proseguire verso Castellaro Lagusello, uno dei paesi medievali meglio conservati del mantovano, e poi l’arrivo a pochi chilometri da Mantova, nella splendida villa Schiarino Lena scelta per il finale, sotto le volte affrescate con eleganti cupidi....che siano stati loro ad ispirare i nodi d'amore?
La Rocca della Meldola
Non si sa quando sia stata costruita, la Rocca della Meldola, ma questo la rende senza dubbio ancora più affascinante. Si parla di origini romane, del passaggio di Brenno e poi di Annibale sotto questo poderoso contrafforte di roccia che oggi sostiene la fortezza della Meldola e che ha ai suoi piedi la cittadina romagnola.
Di sicuro, in epoca medievale (900 d.C.) la rocca esisteva già, e apparteneva alla chiesa ravennate. E quindi all'Impero Bizantino. Nel XII secolo apparteneva a Cavalcante di Bertinoro, poi a vari, diversi possessori, fino ai conti Malatesta nel 1500. Tutti i possessori hanno aggiunto qualcosa, a far sì che la fortezza diventasse quel complesso insieme militare e signorile che è oggi: con la Rocca, coronata dalla splendida Torre e circondata dai gradoni d'accesso, la torre campanaria coi suoi merli, la torre del Mastio e il piccolo torrione adiacente, il palazzo signorile ed il grande cortile dei Cipressi.
Un monumento stortico che vale una visita, insieme al palazzo del podestà, di epoca medievale, al centro della cittadina, o la residenza Doria Pamphili (i signori del Papato che dominaronoa lungo Meldola) e l'arena Hesperia, una elegante piazzetta neoclassica.
Appello
Pubblichiamo volentieri questo appello dell'Associazione Amatori Veicoli Storici A.A.V.S.
L'Associazione Amatori Veicoli Storici A.A.V.S. ha finalità culturali e di ricerca e si propone la salvaguardia del patrimonio costituito dai veicoli storici.
C’è però una peculiarità che differenzia l’attività e la filosofia dell’Associazione da quelle delle centinaia di Club e Associazioni che popolano il variegato mondo dei veicoli d’epoca.
Questa particolarità consiste nella capacità di guardare avanti e di prefigurare quelli che potranno essere gli sviluppi futuri e, soprattutto, le probabili limitazioni allo svolgimento dell’attività degli appassionati, cioè quella di utilizzare i loro veicoli.
L’aver previsto con largo anticipo che ci sarebbero state delle restrizioni alla circolazione dei veicoli non catalizzati e l’aver dovuto toccare con mano l’indifferenza di chi avrebbe dovuto far sentire la sua voce in difesa dei collezionisti, ha indotto – nell’aprile del 1998 – un gruppo di amici a dar vita a questa associazione che si è data come principale obiettivo quello di porre in atto tutte le iniziative atte a garantire agli appassionati di veicoli d’epoca la possibilità di circolare liberamente, ora e in futuro. Questo obiettivo è raggiungibile esclusivamente attraverso la via legislativa e, per questo motivo, A.A.V.S. si è fatta promotrice fin dall’anno 2000 di una serie di Disegni di Legge di modifica del Codice della Strada.
L’iter di questi DdL si sta trascinando attraverso quattro Legislature, con fasi di stanca seguite da improvvise accelerazioni ma, a nove anni dalle prime proposte fatte da A.A.V.S., la promulgazione della Legge non è ancora avvenuta, anche se si preannuncia più vicina.
L’unico risultato concreto finora raggiunto consiste nel fatto che quasi tutti i parlamentari sono venuti a conoscenza dell’esistenza del movimento, della sua importanza in ambito culturale e del suo non trascurabile peso in campo economico.
A questi interventi di carattere “politico” A.A.V.S. affianca un’intensa attività culturale attraverso l’organizzazione di convegni su argomenti attinenti il collezionismo di veicoli d’epoca e supporta in varie forme – tra cui convenzioni con Compagnie di Assicurazione - le iniziative dei numerosi Club e Scuderie associati.
domenica 7 ottobre 2012
Trofeo Marco Magelli: conclusione con grande festa
Si è conclusa questa domenica 7 ottobre con la vittoria della coppia Franco VITELLA e Cristina CASSINA su AUSTIN HEALEY FROGS EYES la 18° edizione del Trofeo Marco Magelli organizzata dall'AMAMS Tazio Nuvolari. Una splendida due giorni di gare per le auto storiche, che hanno percorso le strade che da Mantova salgono al Lago di Garda attraversando suggestivi paesaggi agresti e piccoli borghi medievali con fortezze e palazzi. Secondi al traguardo il duo Marco SOLIERI e Riad BAJRAMOVIC su LANCIA FULVIA 1.35 RALLYE e terzi i padovani Roberto ALBERTINI e Sandra ROMANATO su ALFA ROMEO GIULIA SPIDER.
Le premiazioni si sono svolte nella suggestiva corte affrescata di Villa Schiarino, antica residenza dei Gonzaga.
martedì 2 ottobre 2012
Una serie di suggerimenti per piloti e navigatori: il roadbook
Qualche tempo fa avevamo fatto una veloce introduzione alle gare di regolarità per auto storiche. Avevamo parlato degli strumenti da utilizzare per contare il tempo. Ma c'è un altro elemento che è indispensabile conoscere bene per affrontare le gare di auto storiche. E' il ROADBOOK.
Il Roadbook (o radar) è un libretto che viene consegnato poco prima della partenza ad ogni equipaggio, e che contiene le istruzioni per seguire esattamente il percorso della gara. Non si deve sbagliare, perchè andare fuori dal percorso di gara significa, ovviamente, non arrivare per tempo alle prove speciali (quelle in cui bisogna passare al centesimo di secondo), o ai controlli orari (che segnano la fine di ogni sessione di gara), o ai controlli a timbro (in luoghi di particolare itneresse storico, dove solitamente viene timbrato il radar o la cartella di marcia). E poi perdersi non è mai piacevole. Per questo il roadbook (o radar che sia) è molto importante. Il roadbook è fatto di una serie di vignette consecutive, in cui sono schematicamentge disegnati i bivii, gli incroci, i semafori, i punti di itneresse, i riferimenti che si incontreranno lungo la strada e di cui occorrerà tenere conto per non perdere....la strada!
Cosa fare allora quando vi consegnano il radar? Leggerlo!. Leggerlo soprattutto PRIMA di partire. E leggerlo INSIEME al pilota. Leggetelo prima e leggetelo insieme, dunque: è saggio.
Guardate anche il percorso su una mappa stradale, se è annessa (molti roadbook e molti organizzatori la danno). Se no, una buona cosa è portarsene sempre una dietro (prima della partenza procuratevene una o tenetene una sempre in macchina).
Anche il tom tom è una soluzione ideale, ricordatevi però che le prese accendisigari delle auto d’epoca non sempre funzionano a dovere per caricarli….E poi, in certe gare, gli strumenti moderni sono vietati.
In ogni caso vi può aiutare molto preparare bene una sacca la sera prima, sacca in cui isnerire anche molte penne, scotch, forbici, fogli di carta bianca, una calcolatrice, una cartellina rigida di quelle ad esempio usate dai controllori dei contatori gas (se ne trovano in cartoleria) con fermacarte e, in più, una pila se dovete prevedere trasferimenti notturni. Aggiungete anche un cronometro manuale per ogni eventuale rottura (in auto si va come in barca, due di tutto) e che altro? La mappa, come detto. Tutti oggetti che vi serviranno, per segnare i bivii più importanti sul radar, per calcolare le distanze, per incollare eventuali pagine di correzione o da sostituire nel radar stesso (a volte capita che gli organizzatori siano costretti a cambiare percorso da qualche fatto imprevisto) o che dobbiate prendere appunti. Vi servirà per scrivervi quali sono i centri abitati che, in sequenza, affronterete. E comunque cercate di memorizzare mentalmente la mappa ed il il percorso (perchè spesso non avrete il tempo di consultare i vostri appunti, se non fermandovi in aperta campagna e lontani da ogni punto di riferimento abitato,nell’eventualità vi siate persi in maniera così irreparabile da sorprendevi a veder passare ….. i canguri!). Comunque scrivere vi aiuterà a memorizzare meglio i paesi in sequenza.
Infine, ricordatevi che è facilissimo orientarsi nelle città e nei territori di mare (c’è sempre un GIU’ = verso il mare, ed un SU = lontano dal mare). Ma è difficile orientarsi in zone pianeggianti. Se poi capitate in campagne o città in cui sono state adottate tecniche viarie di stampo romano, con strade ortogonali (cioè parallele e perpedicolari) che si intersecano ad angolo retto, come nella perfetta organizzazione di un accampamento militare, siete perduti. Vi accorgerete presto, infatti, che sembrano tutte uguali. Se invece il vostro itinerario è a forma di cerchio, memorizzate il centro e cercate di concentrarvi sui nomi dei paesi posti più all’esterno e quelli posti più all’interno: saprete immediatamente dove vi trovate. E ricordatevi sempre che ogni paese ha una chiesa, e ogni chiesa un campanile.... e i campanili sono i primi che si vedono all'orizzonte!
La magia di Mantova al Trofeo Magelli
Una città di grande attrazione, Mantova, con la sua posizione strategica sul fiume Mincio, che la circonda come in un abbraccio. Un luogo del cuore, con il centro storico elegante e ben conservato, in cui spicca lo splendido Palazzo Ducale, dagli affreschi preziosi. L'ingresso stesso nella città, attraverso il ponte sul Mincio, è uno spettacolo. E da qui sabato 6 ottobre partirà la carovana di vetture storiche che si sfideranno nel Trofeo Marco Magelli - Coppa città di Mantova, competizione di regolarità per auto storiche secondo il Regolamento ASI. L'evento varrà anche come prova del Trofeo Zanon, il campionato ASI di regolarità per auto storiche che impone ai concorrenti l'uso esclusivo di strumentazione di guida e di competizione manuale, vietando ogni ricorso alla tecnologia digitale, nel rispetto doveroso della "storicità" dell'andare in giro con un'auto storica.
Da Mantova i partecipanti del Trofeo Marco Magelli partiranno per attraversare la Pianura Padana, risalire le colline moreniche del mantovano e arrivare sabato sera a Gardone Riviera, per celebrare il ricordo dell'incontro di Tazio Nuvolari con Gabriele D'Annunzio.
Da qui nella giornata di domenica 7 ottobre, i concorrenti ripartiranno per ritornare verso il mantovano e celebrare l'equipaggio vittorioso nella competizione.
L'Amams, il club federato ASI che organizza la manifestazione, ha predisposto il pranzo e le premiazioni nell'elegante villa gonzaghesca di Schiarino.
lunedì 1 ottobre 2012
Mercanteinauto a Parma
Alla fiera di Parma il 28,29 e 30 settembre 2012 si terrà la prima edizione di Mercante IN Auto, un incontro-mostra mercato delle auto d'epoca.
A Mercante IN Auto ci sarà una esposizione-mostra di auto e moto d'epoca, vendite, mercatini dell'usato e dei pezzi di ricambio, giornali, riviste e automobilia. Sarà un nuovo imperdibile appuntamento per appassionati, cultori, curiosi dei motori e auto d’epoca.
In occasione della prima edizione di Mercante IN Auto, Cristiano Luzzago sarà lieto di incontrare clienti ed amici per illustrare alcune vetture della sua collezione.
Il primo giorno sarà interamente dedicato agli operatori con ingresso gratuito dalle 15 alle 19: si proseguirà il 29 e il 30 con l’apertura ai visitatori dalle 10 alle 19. L’evento sarà in concomitanza con Mercanteinfiera autunno, appuntamento storico e consolidato per Fiere di Parma e tra i più importanti del settore antiquariale nel panorama europeo. Più di mille operatori presentano infatti le proprie opere di modernariato, antiquariato, antichità e collezionismo scovate nei loro viaggi. Migliaia di proposte preziose ma anche curiose o solamente riscoperte del recente passato.
Nella logica di un ulteriore avvicinamento all’universo del collezionismo e alle sue dinamiche, Mercanteinauto rappresenta una sfida verso il settore automotive d’epoca che, malgrado la crisi internazionale, continua a mantenersi forte e dinamico, raccogliendo attorno a sé visitatori da tutto il mondo guidati dalla passione per i motori.
Pezzi unici, ricambi introvabili, modelli da film, tutto questo e molto altro sarà Mercante IN Auto: occasione per scoprire particolarità, frammenti di storia, novità per i cultori, editoria specializzata, modellismo.
Per rimanere aggiornati sull’iniziativa www.mercanteinfiera.it, sezione eventi.
A Mercante IN Auto ci sarà una esposizione-mostra di auto e moto d'epoca, vendite, mercatini dell'usato e dei pezzi di ricambio, giornali, riviste e automobilia. Sarà un nuovo imperdibile appuntamento per appassionati, cultori, curiosi dei motori e auto d’epoca.
In occasione della prima edizione di Mercante IN Auto, Cristiano Luzzago sarà lieto di incontrare clienti ed amici per illustrare alcune vetture della sua collezione.
Il primo giorno sarà interamente dedicato agli operatori con ingresso gratuito dalle 15 alle 19: si proseguirà il 29 e il 30 con l’apertura ai visitatori dalle 10 alle 19. L’evento sarà in concomitanza con Mercanteinfiera autunno, appuntamento storico e consolidato per Fiere di Parma e tra i più importanti del settore antiquariale nel panorama europeo. Più di mille operatori presentano infatti le proprie opere di modernariato, antiquariato, antichità e collezionismo scovate nei loro viaggi. Migliaia di proposte preziose ma anche curiose o solamente riscoperte del recente passato.
Nella logica di un ulteriore avvicinamento all’universo del collezionismo e alle sue dinamiche, Mercanteinauto rappresenta una sfida verso il settore automotive d’epoca che, malgrado la crisi internazionale, continua a mantenersi forte e dinamico, raccogliendo attorno a sé visitatori da tutto il mondo guidati dalla passione per i motori.
Pezzi unici, ricambi introvabili, modelli da film, tutto questo e molto altro sarà Mercante IN Auto: occasione per scoprire particolarità, frammenti di storia, novità per i cultori, editoria specializzata, modellismo.
Per rimanere aggiornati sull’iniziativa www.mercanteinfiera.it, sezione eventi.
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