In soli tre anni gli organizzatori del
San Marino Revival sono riusciti a compiere un’impresa davvero insuperabile: portare la loro manifestazione a diventare una delle prove più belle del panorama tricolore, forse la più bella. Onore al merito, dunque, a
Francesco Galassi del SMRO e ai giovani Regolaristi Sammarinesi, che sono stati ripagati quest’anno dal numero di concorrenti: più di 70, in questa edizione 2016, svoltasi sabato 30 aprile. Quando una cosa è vera va detta: e a dire che il San Marino Revival edizione 2016 si è aggiudicata il titolo di miglior gara del Campionato Regolarità per Auto Storiche Aci Sport fra quelle disputate finora sono stati in tanti all’arrivo finale.
Sarà per il percorso, poco meno di 200 chilometri tutti disegnati all’insegna della guida sportiva, sarà per le 81 prove speciali, concatenate in una lunghissima serie, interrotta solo dalla pausa a metà gara, o per gli scenari ( particolarmente suggestivi i panorami dalla ricca di San Leo o dalle pendici del Monte Titano).
E per quello che il San Marino Revival è diventato non si può che dire grazie. Grazie per il ritmo serrato, per le emozioni di guida, per le sfide imposte alla capacità dei concorrenti e dei navigatori. E’ stato un costante impegno a pensare, contare, guidare, correggere: non un attimo per rilassarsi o per concedersi distrazioni, soprattutto per i navigatori, alle prese con costanti deviazioni o cambiamenti di rotta, con un radar preciso e completo, che non aveva nemmeno una svista.
Così, la Repubblica di San Marino ha accolto i 70 concorrenti sabato 30 aprile a poco più di due settimane dalla gara più bella del mondo, la 1000 Miglia. E il San Marino Revival è stata anche la gara-prova per alcuni equipaggi che parteciperanno alla Freccia Rossa: infatti, grazie ad una agevolazione concessa dagli organizzatori, questi ultimi hanno di fatto dimezzato i costi d’iscrizione. Una bella ed apprezzata iniziativa che ha dato lustro alla manifestazione, con auto di alto livello anteguerra, fra cui alcune Fiat 508, Balilla Coppa d’Oro e Aston Martin Le Mans , ma anche moltissime auto sportive degli anni ‘50 e ’60. Numerose poi, come sempre, tutte le auto degli anni ’70, a rappresentare le principali Case automobilistiche, ed anche alcune degli anni ’80.
Un altro punto di forza di questa gara, (e questo elemento fa sempre di più la differenza) è stato quello di rinnovare il percorso di anno in anno, che rispetto alla passata edizione, a parte il quartier generale, la partenza e l’arrivo, sempre dislocati presso il Parco San Giuseppe di Valdragone nel Castello di Borgo Maggiore, era completamente nuovo. E tutto ciò andando a ripercorrere molte delle strade sammarinesi con passato rallistico: Canepa, Le Tane, La Costa dello Spino, Maiano e la leggendaria curva della Casa, facendo così del San Marino Revival vero e proprio tributo a quel glorioso passato del Rally di San Marino, diventato nelle ultime edizioni prova di Campionato Europeo. E tante strade in cui si sono disputate le prove di questa edizione del San Marino Revival hanno fatto provare ai concorrenti emozioni di guida forse dimenticate, da quando i rally non sono più quelli di una volta.
E da parte degli appassionati organizzatori, è stato d’obbligo un ricordo del grande Arnaldo Cavallari, recentemente scomparso, vincitore del 1° Rally di San Marino nel 1970, visto che in quegli anni i rally non erano altro che gare di regolarità un po’ più “tirate”.
Il programma del 23mo San Marino Revival prevedeva il ritrovo dei concorrenti per il controllo di documenti e vetture il venerdì pomeriggio presso il Parco San Giuseppe di Valdragone, poi sabato mattina, sempre da
Valdragone, la partenza per i 190 chilometri di percorso, con l’arrivo nel pomeriggio. Mentre nella mattinata di sabato c’è stato anche il sempre affascinante passaggio nel centro storico di San Marino con la salita alla piazza e la discesa lungo i contrafforti che portano alla Rocca. Quindi, i passaggi nei Comuni della fiera nazione indipendente, fra cui quelli di
Borgo Maggiore, di
Montegiardino e di altri luoghi fra i più belli della Repubblica, come il Sacello del Santo, per varcare poi il confine con l’Italia ed arrivare a passare per
San Leo, fino al giro di boa in piazza a
Sant’Agata Feltria, per un’attenzione riservata anche alla parte turistica della manifestazione.
Un successo, dunque, quello registrato da questa 23ma edizione del San Marino Revival tutto meritato, come ha testimoniano il regolarista di lungo corso Armando Fontana alle premiazioni.
Ora si spera però che questo successo non generi una sorta di corsa all’esasperazione, perché il numero di 81 prove (peraltro su un percorso decisamente impegnativo, a tratti con pendenze molto accentuate per le auto anteguerra) va bene così, ma di più non si può fare, se non penalizzando troppo le very old cars, e rischiare di ritrovarsi con un Campionato disegnato a misura delle sole A112.
E infatti, qui a San Marino i primi cinque posti della classifica assoluta se li sono aggiudicati ben cinque A112. Questa volta sul gradino più alto del podio saliti
Massimo Zanasi e Barbara Bertini del Classic Team, che partiti un po’ indietro, prova dopo prova sono risaliti in classifica fino appunto al primo posto assoluto, (con una media di poco inferiore ai tre centesimi) precedendo di sette centesimi i compagni di squadra Giovanni Scarabelli e Giovanni Adorni. Al terzo posto i portacolori del Club Orobico Salvatore Cusumano e Alberto Carrotta a sei centesimi dai secondi arrivati. Al quarto posto assoluto quindi il duo Passanante e Pisciotta della Franciacorta Motori, seguiti da Fontana-Piga del Classic Team che hanno chiuso la top five. Al sesto posto assoluto e primi tra i ‘non’ trofeisti Valerio Rimondi e Liana Fava con la Porsche 911 s della Scuderia Nettuno, seguiti da Franco Spagnoli e Giuseppe Parisi primi tra le auto ‘d’epoca’ e della Top Car con la Fiat 508 s Ghia del 1932 , davvero bravi a tenere il passo dei ‘trofeisti’ sugli impegnativi saliscendi delle Repubblica sanmarinese. La Coppa delle dame è andata a Lucia Fanti e Susanna Serri con la A112 del Classic Team, dodicesime assolute, arrivate davanti a tanti altri top driver di lungo corso. Ma, coppe a parte, i premi forse più ambiti dai concorrenti erano, come ormai da tradizione qui a San Marino, i prosciutti messi in palio dagli organizzatori per i concorrenti che facevano segnare il miglior tempo in alcune prove cronometrate.
A conclusione Francesco Galassi, Valentino Muccini e gli altri ragazzi della SM Racing e dei Regolaristri Sanmmarinesi hanno dato appuntamento a tutti per l’edizione 2017, che riserverà sicuramente tante altre novità ai partecipanti.