Pochi conoscono, fuori dal novero degli appassionati di auto d'epoca, il nome di Franco Scaglione. Eppure oggi, che il design italiano è visto come l'unica ricchezza economica che ci consente di affermare ed esportare un "Made in Italy" che, altrimenti, non avrebbe possibilità di primeggiare in questa economia glbalizzata, il nome di uno stilista delle carrozzerie, uno di quelli che hanno fatto grande l'automobilismo italiano, non andrebbe dimenticato.
E pensare che alla sua scomparsa, nel 1993, Scaglione viveva quasi isolato e dimenticato in un paesino della Toscana.
Ma il suo stile rimane indimenticabile: sua è la linea morbida e grintosa della Fiat Abarth 1500 del 1952. Scaglione la creò agli inizi della sua collaborazione con Bertone. Poi venne la Ferrari Abarth 166 MM del 1953. Sempre nel 1953 appare l'avvenieristica berlinetta BAT 5 (no, non è una Batmobile, ma le assomiglia molto...) costruita su telaio Alfa Romeo 1900.
Ma il suo nome, insieme a quello di Felice Mario Boano, resterà per sempre legato alla Giulietta Sprint coupé del 1954, realizzata da Bertone.
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