Da Mantova a Castel d’Ario, il 29 novembre 2014 Il Club Volkswagen Italia, federato A.A.V.S (Associazione Amatori Veicoli Storici), con il patrocinio dell’ACI Mantova e del Museo Nuvolari e di A.A.V.S, ha festeggiato come da tradizione con il raduno di fine anno la sua auto stemma, il Maggiorlino.
Con il Maggiolino Show di Natale, giunto alla sua decima edizione, una particolare dedica è stata lanciata al grande Tazio Nuvolari, che Ferdinand Porsche aveva definito “il più grande pilota del presente e dell’avvenire”. Un pilota dall’albo d’oro che parla da solo: 92 primi posti (55 assoluti, 37 di classe), la vittoria nel Campionato d’Europa del 1932, 3 titoli di Campione italiano assoluto (1932, 1935, 1936) e 2 primati internazionali di velocità, con non meno di 101 giri veloci, di cui 42 in moto.
Il legame fra il Mantovano Volante ed il gruppo Volkswagen è testimoniato, nel corso della storia dell'automobilismo, dall’esperienza del Nivola sulla Auto Union Tipo D, progettata da Porsche: adattandosi alla diversa guida imposta dal motore posteriore, Nuvolari vinse GP d’Italia a Monza nel settembre del 1938. Per questo, il 29 novembre 2014, un selezionato gruppo di veicoli Volkswagen con motore posteriore raffreddato ad aria, frutto del medesimo geniale progettista, ed alcune Porsche 356 hanno reso omaggio a Tazio Nuvolari a poco più di 120 anni dalla nascita (16 novembre 1892) ed a 60 dalla morte avvenuta l'11 agosto 1953.
Dopo la partenza da Mantova, con visita esclusiva al Museo Nuvolari, le auto hanno percorso la Statale che conduce a Castel d’Ario, la città natale del grande Tazio, visitando la sua villa ed il monumento a lui dedicato. fermandosi poi in una delle locande che il Nivola amava frequentare per degustare il famoso risotto mantovano. Al termine, il gruppo si è cimentato in una prova di regolarità in volata sulle strade del Mito.
Correre, viaggiare, a due o a quattro ruote, meglio se d’epoca. Percorrere strade sconosciute, alla ricerca delle sfide e dell’avventura. Questo blog è dedicato a tutti quelli che hanno un’auto o una moto, e una storia da raccontare. Perché non si stancano mai di esplorare il mondo.
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