La mia prima avventura è stato l’Oldtimers Rallye Wien-Triest (la Vienna Trieste, come la chiamano gli italiani). Un raduno per auto d’epoca da non perdere, di quelli come oramai se ne trovano di rado. Partenza da Vienna, tantissima gente, da tutta Europa. Tutti su auto stupende. E poi c’era la bellezza di quella città mitteleuropea a fare il resto. Insomma, già da subito mi sono persa. Ma è stato un piacere, girare per Vienna, affiancarsi alle auto così grandi, così diverse, del giorno d’oggi. La Lancia Fulvia coupé ai suoi tempi non era un’auto particolarmente piccola, anzi, era un coupé assai comodo. Ma oggi le automobili hanno altezze vertiginose, e la larghezza, poi….Ad ogni momento mi sembrava di venir spazzata via.
Alla fine, però, sono arrivata allo Schloss Schoenbrunn, il Castello di Sissi, e poi in un attimo ero fuori città. Ho potuto correre, scappare via verso la campagna assolata. Era un sabato di fine agosto, le strade semideserte ed il percorso studiato dagli organizzatori della Oldtimer passava attraverso silenziosi paesini dalle vie lastricate, le case tappezzate di gerani. Un castello o una fortezza qua e là, a dominare qualche piccola collina. Poi ho ritrovato gli altri concorrenti. Certo non ero l’auto più vecchia, ce n’erano di molto più antiche di me. Prime fra tutte, le Alfa Romeo 8C, mitiche eroine della Mille Miglia, uscite per l’occasione dal Museo Alfa di Arese. C’erano le eleganti Balilla Coppa d’Oro, con le grandi ruote e la forma ancora così simile alle carrozze di una volta. Vederle correre giù per quelle strade bianche, immerse nel verde, sembrava di fare un salto nel tempo. Dovunque passassimo, la folla si assiepava ai bordi delle strade, si affacciava alla finestra e ci salutava! Poi, passata la Carinzia e una volta arrivati alla Strada Alpina del Grossglockner, ci hanno accolti immancabili i temporali…e allora ho ringraziato la mia trazione anteriore e la mia sicura tenuta di strada, soprattutto nel breve tratto in territorio sloveno, strade dall’asfalto insidioso, il fango che correva a fiumi.
E infine, a due giorni dalla partenza ed altrettante soste in paesini di cui è difficile ricordare il nome, l’arrivo in Italia. Un veloce passaggio per Palmanova e poi a Sistiana, sul mare. E infine Trieste. Un tramonto magnifico ci ha accolto nella nostra sfilata lungo le Rive. Poi, posteggiate in bella mostra in Piazza Unità d’Italia, per farsi ammirare da tanta gente. Alla fine, per la prima volta ce l’avevo fatta, ero arrivata in fondo. E dopo questa prima sfida una cosa mi sono portata dietro per sempre: la certezza che, se hai lo spirito giusto, né gli anni né i chilometri ti faranno mai invecchiare!
Alla fine, però, sono arrivata allo Schloss Schoenbrunn, il Castello di Sissi, e poi in un attimo ero fuori città. Ho potuto correre, scappare via verso la campagna assolata. Era un sabato di fine agosto, le strade semideserte ed il percorso studiato dagli organizzatori della Oldtimer passava attraverso silenziosi paesini dalle vie lastricate, le case tappezzate di gerani. Un castello o una fortezza qua e là, a dominare qualche piccola collina. Poi ho ritrovato gli altri concorrenti. Certo non ero l’auto più vecchia, ce n’erano di molto più antiche di me. Prime fra tutte, le Alfa Romeo 8C, mitiche eroine della Mille Miglia, uscite per l’occasione dal Museo Alfa di Arese. C’erano le eleganti Balilla Coppa d’Oro, con le grandi ruote e la forma ancora così simile alle carrozze di una volta. Vederle correre giù per quelle strade bianche, immerse nel verde, sembrava di fare un salto nel tempo. Dovunque passassimo, la folla si assiepava ai bordi delle strade, si affacciava alla finestra e ci salutava! Poi, passata la Carinzia e una volta arrivati alla Strada Alpina del Grossglockner, ci hanno accolti immancabili i temporali…e allora ho ringraziato la mia trazione anteriore e la mia sicura tenuta di strada, soprattutto nel breve tratto in territorio sloveno, strade dall’asfalto insidioso, il fango che correva a fiumi.
E infine, a due giorni dalla partenza ed altrettante soste in paesini di cui è difficile ricordare il nome, l’arrivo in Italia. Un veloce passaggio per Palmanova e poi a Sistiana, sul mare. E infine Trieste. Un tramonto magnifico ci ha accolto nella nostra sfilata lungo le Rive. Poi, posteggiate in bella mostra in Piazza Unità d’Italia, per farsi ammirare da tanta gente. Alla fine, per la prima volta ce l’avevo fatta, ero arrivata in fondo. E dopo questa prima sfida una cosa mi sono portata dietro per sempre: la certezza che, se hai lo spirito giusto, né gli anni né i chilometri ti faranno mai invecchiare!
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