Pubblichiamo volentieri la nota diffusa dalla redazione di Auto d'Epoca in ricordo del direttore e fondatore della rivista, Maurizio Catozzi.
Maurizio Catozzi (Mestre-Venezia, 27 maggio 1952 - Arezzo, 6 agosto 2025) è stato un editore e giornalista che per quasi quarant’anni (dal 1987) ha guidato la rivista specializzata Auto d’Epoca.
Maurizio Catozzi, classe 1952, era un veneto doc che ha nutrito da sempre interessi poliedrici, dalla ristorazione alle compravendite immobiliari, dall’import-export all’antiquariato, fino ad approdare alle automobili, soprattutto sportive e storiche, la cui passione lo ha contagiato alla fine degli anni ’70 per non lasciarlo mai più.
All’inizio degli anni ’80 ha iniziato a frequentare i raduni di auto storiche che in quel periodo stavano cominciando ad avere un pubblico sempre più vasto. Il passo verso il collezionismo di vetture storiche e di memorabilia automobilistici è stato breve. Ha anche contribuito personalmente allo sviluppo del movimento con la fondazione del Triumph Club Italia, che avrebbe condotto per alcuni anni organizzando raduni in tutta Italia.
Non soddisfatto del panorama editoriale del momento, Maurizio ha colto l’occasione, alla fine del 1987, per rilevare la rivista Auto d’Epoca, all’epoca sul mercato da pochi anni e diffusa solo a livello locale (Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna).
Fin dall’inizio ha preso la direzione editoriale della rivista, assumendone a gennaio 2016 anche la direzione responsabile. Dopo un’iniziale coraggiosa opera di restyling e di riorganizzazione, Auto d’Epoca è stata rilanciata trasformandola in pochi anni da rivista locale, nota più che altro per i suoi annunci di compravendita auto, a mensile con diffusione nazionale che si è imposto affiancandosi alle più blasonate riviste del periodo.
Da subito la rivista si è distinta per la propria marcata indipendenza, una vera e propria voce fuori dal coro che ha portato qualche volta Maurizio a scontrarsi con i portatori di interessi del settore. Un’impronta, quella di voce indipendente e senza compromessi, che Auto d’Epoca ha mantenuto fino a oggi.
Gli anni iniziali sono stati caratterizzati da grandi fermenti, tanta passione e molte idee innovative, come i supplementi La Guida o La Gazzetta, o le collaborazioni eccellenti, ad esempio con il settimanale Auto Oggi di Mondadori. Fondamentale per la diffusione della rivista è stata la presenza capillare alle principali manifestazioni di settore, che fossero raduni, gare, concorsi di eleganza, fiere. Auto d’Epoca è diventata in breve tempo un punto di riferimento per tutti gli appassionati.
Infaticabile ideatore, patron, deux ex machina della rivista, Maurizio ha continuato a dirigerla riuscendo per oltre un terzo di secolo ad attraversare indenne i mari perennemente agitati dell’editoria, mantenendo sempre fede alla propria libertà di espressione e indipendenza di pensiero, e lasciando un segno nella storia dell’editoria automobilistica italiana.
È stato però sconfitto da un destino che purtroppo non gli ha fatto sconti, per via, negli ultimi anni, di una salute precaria nonostante la quale ha continuato imperterrito a curare la “sua” rivista, portandone a compimento il numero di settembre-ottobre, in pubblicazione a fine agosto.
Maurizio Catozzi, si è spento prematuramente ad Arezzo il 6 agosto 2025.
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