mercoledì 23 aprile 2025

ASI MOTOSHOW TORNA IN PISTA A VARANO DAL 9 ALL'11 MAGGIO


Il comitato organizzatore di ASI MotoShow ha sciolto le riserve e definito tutti i dettagli della 22^ edizione in programma dal 9 all’11 maggio all’Autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari (Parma). ASI MotoShow è la kermesse internazionale organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano che fa vivere e riscoprire la storia del motociclismo mondiale, dalle origini ad oggi. Centinaia di motociclette storiche invaderanno la pista di Varano, nei paddock si potranno ammirare mostre tematiche, incontrare i grandi campioni di tutti i tempi e si vivrà la magica atmosfera del motociclismo più genuino e passionale. ASI MotoShow, il cui motto è “Il museo della moto in movimento”, raduna esemplari di tutti i tempi e di tutte le tipologie: dalle origini all’alba del terzo millennio, dai più piccoli e maneggevoli motocicli alle moto da competizione, dalle “sottocanna” prebelliche alle rabbiose “125” degli anni ’90. Il parterre di ASI MotoShow, che conta partecipanti provenienti da tutta Europa e anche da Oltreoceano, è senza dubbio tra i più ricchi e completi per illustrare oltre un secolo di evoluzione su due ruote Parlando di Costruttori, è confermata la presenza ufficiale di Honda e Yamaha con temi di grande interesse. La prima ha un programma di ampio respiro con esposizione di derivate dalle serie affiancate dai prototipi che hanno preso parte alle competizioni internazionali negli anni d’oro del motociclismo. Sabato 10 maggio, il reparto Honda Classic organizza uno speciale tour che porterà i propri affezionati collezionisti alla scoperta dei tesori e dei sapori del territorio, per poi deliziarli con una conferenza dedicata alla Honda NR 750 “oval piston”. Per i possessori di Honda 125 due tempi anni ’80/’90 sarà invece possibile partecipare ad una parata in pista riservata alle ottavo di litro.
ASI MotoShow mantiene fede alla sua tradizione chiamando in adunata i centauri del motociclismo mondiale, dai plurititolati come Giacomo Agostini, Eugenio Lazzarini, Pierpaolo Bianchi, Carlos Lavado, Marco Melandri, Danilo Petrucci o Giuseppe Ascareggi, a quelli che i titolo li hanno sfiorati ma erano sempre lì, in lotta per il gradino più alto del podio: Jean Francois Baldé, Gianfranco Bonera, Rolf Blatter, Benedicto Caldarella, Peter Balaz, Hubert Rigal e molti altri.
Ottant’anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, ASI MotoShow ospita la mostra delle moto che scesero al fronte a fianco dei soldati sui cambi di battaglia europei. Alle loro moto in divisa, le case costruttrici andarono a togliere tutti gli abbellimenti che avevano caratterizzato la produzione del decennio precedente. Cromature e vernici scintillanti lasciarono il posto a sobri effetti cromatici oltre che a telai e motori più robusti, in grado sopportare le sollecitazioni belliche.
Anche in questo frangente, però, risultarono ben marcate e delineate le peculiarità dei vari costruttori. Le italiane Moto Guzzi, Benelli e Sertum, nonché le inglesi BSA e Matchless, restarono ancorate all’estrema facilità di guida dei propri mezzi; gli americani portarono al fronte le enormi WLA, mentre i tedeschi furono fedeli a se stessi, con i sidecar mossi dai bicilindrici boxer di Zundapp e BMW. Terminato il conflitto, queste moto furono abbandonate da vincitori e vinti, e le persone ne fecero mezzi ad uso civile per affrontare il difficile dopoguerra.
Non solo eserciti ma anche forze dell’ordine, con la presenza di moto in livrea Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Municipali per omaggiare la moto al servizio della comunità.


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