martedì 15 ottobre 2013

il Samba Summit diventa International

Celebrare dopo 75 anni i primi collaudi dello storico Maggiolino è una gran festa, e giustamente il Samba Summit ha celebrato con grade gioia il ricordo dell'evento. E così è partito dalla provincia di Bolzano il 4 – 5 – 6 Ottobre 2013 il 9° Samba Summit & Veteran Volkswagen Show per arrivare alla Mecca di Ferdinand Porsche a Gmund
E’ il classico Meeting autunnale firmato Club Volkswagen Italia ( ufficialmente riconosciuto da Volkswagen Group Italia) e federato alla Associazione Amatori Veicoli Storici (A.A.V.S - www.aavs.it ). Circa 40 i selezionatissimi equipaggi di Volkswagen antecedenti al 1967 e Porsche 356, provenienti dal centro e nord Italia; Raduno che ha visto quest’anno anche la partecipazione di un pulmino T1 (ex Vigili del Fuoco) proveniente dalla Svizzera e un Samba del ‘65 tedesco. Appuntamento all’uscita Egna-Ora dell’A 22, welcome coffee, check Partecipanti e partenza direzione Val d’Ega con pernottamento allo Zirm good life hotel di Obereggen. Ad accoglierci nelle camere, gradita sorpresa, le rinomate mele Marlene, tipico frutto dell’Alto Adige! Cena di benvenuto con la “nouvelle cuisine” : “Schiumetta al prosecco con crostini di pasta sfoglia alla cannella” e “Bocconcini di cervo, ribes e cavolo rosso stufato”. L’Evento, che ha portato gli appassionati del marchio VW e Porsche nei luoghi storici dell’inizio del mito, è stato fortemente condiviso e supportato da Manfred Dalceggio e Florian Eccel, titolari di Auto Brenner S.P.A. , Concessionaria del Gruppo, la quale sin dagli anni ‘50 rappresenta con eccellenza il Marchio in tutto l’Alto Adige. Ed è infatti nella Sede storica di via Lancia 3 a Bolzano che nella mattinata del 5 di ottobre si sono ritrovati tutti gli equipaggi, accolti da una esposizione tematica con un magnifico e raro esemplare di Maggiolino cabriolet Hebmuller ( solo 780 esemplari nel mondo )affiancato da una versione racing di una aggressiva Porsche 356 ed in rappresentanza dei veicoli commerciali un perfetto esemplare di TYP 2 T 2 prima serie, orgoglio del Signor Manfred! L’area coffee break vedeva accanto a sè la display del Garage ’61 ( Museo di Appiano ) che ha curato una rassegna costituita da un “trittico” di TYP 2 T 1 commerciali in versione combi, panel e pick up. Alla registrazione, è seguito il ritiro della ricca sacca gadget: cioccolata personalizzata, cappellini, portachiavi e utile kit di ricambi da viaggio offerto dalla Dei Kafer Service. Tutte le vetture partecipanti sono state poi sottoposte ad una verifica tecnica, eseguita dal qualificato personale di assistenza dell’Auto Brenner; emozionante rivedere i coloratissimi Volkswagen storici rientrare e “invadere” pacificamente i modernissimi ponti sollevatori, a fianco dei quali, per un giorno le avanzatissime e sofisticate apparecchiature diagnostiche sono inesorabilmente rimaste spente. Elevata la qualità dei veicoli presenti, dal periodo bellico passando attraverso le versioni due vetrini ed ovalino, sino alle sempre apprezzate 6 volt anni ‘60 con le varianti Karmann Ghia coupè e Typ 3 Family car. Notevoli anche i Type2 presenti con particolare riferimento ai Samba e Combi in livrea “Figli dei Fiori”. Referenziate le Porsche: una Pre A del 1952 1500 Super allestimento corsa ( la antesignano delle RS moderne su progetto 911), una A T 1 del ‘58, una B T 6 del ‘63 e una 912 del ‘67. Sotto la sapiente regia del Presidente Marzio Cavazzuti ideatore ed organizzatore di questo magico evento la carovana si è mossa verso Brunico, scortata dalla “Squadra Corse” di Auto Brenner, con una sosta a Vandoies per visitare lo show room del rinomato marchio Sud Tirolese Loden e lo spaccio Capriz famoso per i suoi formaggi tipici. Proseguendo sulla SS 49, si è giunti alla Sede Auto Brenner di Brunico, dove è stato offerto un  ricco pranzo a buffet con i prodotti della Val Aurina: minestre di patate e zucca, formaggio fuso, salumi affumicati ed altre prelibatezze. E’ venuto quindi il momento di ripartire con questo singolare cruise che ci avrebbe seriamente impegnati ancora per 180 km da percorrere attraversando il Confine Austriaco (per alcuni è stata la prima volta a bordo di una vettura storica) per raggiungere la destinazione di questo “pellegrinaggio”: Gmünd in Carinzia celebrando il ricordo del “Professor Dr. Ing. H.C.” e della sua Famiglia, che proprio in quella splendida cittadina medioevale, ritrovò le forze per rialzarsi dalla devastante esperienza della II^ Guerra Mondiale, dando i natali ad una delle vetture sportive più celebri e più ricercate nel mondo. Appena passato il Confine di Stato, sosta: tutti in coda per fare il pieno con un prezzo della benzina surreale per noi italiani: meno di 1,4 euro al litro… Ci si è potuto concedere il lusso di fare il pieno con la Super Ultimate 100 ottani ad 1,479 euro! Il viaggio, evidentemente impegnativo, è stato piacevole, sia per la proverbiale affidabilità delle vetture sia per i panorami rilassanti che durante il tragitto si sono potuti ammirare. All’imbrunire siamo arrivati nei pressi di Gmünd dopo aver attraversato Lienz e Spittal am der Drau, ma una interruzione stradale, dovuta ad una frana imprevista, ha costretto il gruppo ad una deviazione nei boschi, ove sembrava ci si potesse smarrire da un momento all’altro, ma la 356 Pre A da 130 cv ha sentito il richiamo di casa e di li a poco ci siamo trovati nella piazza principale di Gmünd davanti al Gasthof Kohlmayr. La cena conviviale, a cui hanno partecipato anche i Titolari Eccel e Dalceggio, ha visto la premiazione e la menzione dello Staff e dei coadiutori, tra cui Fritz Ladurner, del gruppo Sud Tirolese presente a bordo di Kübelwagen e due Pretzel Käfer ex militari. La domenica (6 ottobre) è stata dedicata a tre momenti di particolare emozione per i partecipanti . Inizialmente la visita al “Porsche Automuseum Helmut Pfeifhofer”, situato nei pressi della ex segheria in cui Ferry Porsche iniziò a costruire le sue automobili tra il 1944 e 1949. Il Sig. Pfeifhofer, Direttore e Curatore del Porsche Museum in Gmünd, ha accolto con entusiasmo il gruppo, circa 70 persone ed ha dichiarato che “mai un Club di appassionati è stato più gradito e meglio rappresentato”. Tra i rari cimeli custoditi nelle strutture del graziosissimo e ricchissimo museo, anche la scocca n° 20 della 356 conosciuta come Superleggera, perché costruita in alluminio battuto a mano su matrice in legno (mascherone) sotto la scrupolosa supervisione di mastro Weber. Ci si è quindi trasferiti presso la prima struttura produttiva, tutta in legno per passare più inosservata nei terribili anni alla fine del 2° Conflitto Mondiale. A questo punto il rally stava per giungere al suo culmine, un evento che da anni Marzio Cavazzuti aveva nel cuore di realizzare : nel settantacinquennale del valico del Katschberg a mt. 1641 s.l.m. luogo dalla magica atmosfera ove le “creature” di Ferdinand Porsche fecero i loro primi chilometri di collaudo: riportando questo straordinario museo viaggiante a ripercorrere il medesimo tragitto. Il sole ha accompagnato gli intrepidi temerari in questa “impresa”. All’inizio il percorso sembrava lieve, quasi troppo facile: forse l’aria frizzante alpestre della Carinzia fa percorrere la salita anche in quarta velocità… Poi d’improvviso una pendenza non dichiarata, ma presumibilmente del 15 – 16%, mette mezzi e piloti alla prova… Si scalano le marce fino alla prima, l’arrampicata sembra ardua, ma alla fine i “boxer” arrivano, come i loro progenitori al P.sso Katschberg dove il Presidente del Club Volkswagen Italia consegna con soddisfazione un attestato di partecipazione , proprio nel medesimo punto ove 75 anni fa vennero fotografati i primi prototipi di quello che sarebbe diventato il mito della storia dell’automobile : il Maggiolino Volkswagen. Unitamente ai timbri di verifica e percorso, il diploma certificherà la presenza attiva dell’equipaggio a questo entusiasmante rally rievocativo. Dopo una pausa per i mezzi, gustato un sano filetto e brindato con una buona birra, è tempo di rientrare. A seconda delle distanze saranno svariate centinaia di km che si dovranno ancora fare prima di un meritato riposo. Ma l’entusiasmo che ha generato rivivere l’atmosfera di questi luoghi storici e allo stesso tempo fiabeschi, ha dato a tutti la giusta carica per questo ultimo sforzo. Grazie a Marzio Cavazzuti, al Club Volkswagen Italia, ad Auto Brenner e a tutta la complessa ed articolata macchina organizzativa che ha coinvolto Comuni, Forze dell’Ordine e naturalmente decine di persone appartenenti a Volkswagen Group Italia e Volkswagen Financial Services e naturalmente anche agli Sponsor e Patrocinatori (Associazione Amatori Veicoli Storici ), i quali con il loro contributo hanno reso possibile la realizzazione di questo evento da sogno ambientato in terre di straordinaria bellezza e intrise di Storia, anche automobilistica. .

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