mercoledì 4 novembre 2015

IN RICORDO DI FABIO


Un gruppo di amici più intimi ha voluto ricordare con le proprie parole uno dei supporter più appassionati dell’automobilismo storico e caro amico di tutti: Fabio Gasparini, recentemente scomparso.  Le belle parole espresse da coloro che gli sono stati più vicini ci confortano e ci trovano uniti in un simbolico abbraccio.

 Paolo Turchet
 “L’ho conosciuto nel 1988, quando è venuto ad iscriversi per la prima volta al club. Era timido e mi ha sorpreso che si iscrivesse nonostante la mancanza di veicoli storici. Due anni dopo è entrato nel consiglio ed eletto subito vice del presidente Aldo Zadro; lo è stato per due bienni e poi ha continuato come addetto alle manifestazioni dedicandosi all’organizzazione di eventi e gare.

Negli anni ottanta e primi novanta partecipa come navigatore a molte gare: Coppa Feltre-San Martino di Castrozza (1° con Dal Cin su A.R.SS), Coppa d’Oro delle Dolomiti (con Pertoldi su Stanguellini), Trofeo Prime Rose (1° con Dal Cin su L. Flavia in cui vincono una A.R. Giulietta dopo un avvincente duello con l’amico Fiorese), Bavaria Historic Rallye a Monaco(1° con Pertoldi), MilleMiglia 1990 con una 1900 del museo Alfa in coppia con il friulano Edy Orioli; con Vito Sandri, alternando la Mini e la Flavia Zagato, partecipa al Raid Storico del Piancavallo, Coppa delle Tre Provincie (BO), Coppa degli Appennini (AR), ancora al Bavaria Historic Rallye (4, 5 e 6 edizione), Rally San Martino di Castrozza, Trieste – Opicina con Felet, Notturna delle Dolomiti a Cortina (1° su L. Delta integrale con Deidda. Nel ‘93 collabora e poi organizza assieme all’amico Vito Sandri il Trofeo Prime Rose a Trento, le edizioni della Coppa d’Oro delle Dolomiti con Schiavon e Furlanetto; dal 1998, con Porsche Italia  si inventa il “Rally delle Risorgive”riservato alle sole Porsche. Al club ha dato un contributo importantissimo e continuo fino all’ultimo. Ricordo i molti Trofeo de la Madonnina a Caorle e le CCC basate su gita turistica abbinata a caccia al tesoro, le gite in pullman in Italia e all’estero in visita a musei, le 13 edizioni dei “Piancavallo Revival”, gli Histria Classic con gli amici croati, le 10 Cento miglia del prosecco, le varie “Coppa Alpi Carniche” ed i “Rally Revival di Lignano”, gli innumerevoli Raduni  Sociali di club, i corsi di regolarità ed i relativi manuali, la preparazione alle assemblee, il libro dei 30 anni di club che ci ha tenuti occupati per 6 mesi alla ricerca minuziosa di foto e notizie, l’impegno nella Commissione Manifestazioni ASI (come vice presidente), e non ultimo, il notiziario “il radiatore”, fiore all’occhiello del club, ideato assieme e portato avanti mese per mese dall’agosto 1997 con l’uscita del primo numero. Appassionato di fotografia, era sempre pronto con la sua camera alla ricerca dell’immagine suggestiva o curiosa.  Questo gli ha permesso addirittura di scattare delle immagini ai terroristi in occasione dell’attentato alle Olimpiadi del 1972 a Monaco (era ospite della sorella che lì ha trovato casa). Tali foto gli sono state poi richieste, per la pubblicazione, da un importante settimanale italiano. Il suo archivio fotografico è enorme, considerando che per le sole auto storiche, gare e foto di club, abbiamo controllato (per il libro dei 30 anni) almeno 30 mila diapositive; più del doppio  saranno le altre…Cultore del basket, già ai tempi dell’università portava avanti la squadra dei compagni. In seguito è stato uno dei fondatori del minibasket a Codroipo e come dirigente ha portato la squadra femminile in A2. Non faceva trapelare nulla della sua vita privata, ma quando era in compagnia ci si divertiva. Molto colto e preparato in tutti i campi, portava un grande contributo e sapeva coinvolgere la platea. Il suo carattere non facile, l’attaccamento alla mamma e la sua successiva morte, lo ha portato ad isolarsi ed a trascurarsi; nulla sono valse le raccomandazioni e le attenzioni degli amici che lo incontravano nella sua seconda famiglia: il club. Ho perso un amico e collaboratore; il club e tutto il movimento dei veicoli storici ha perso una grande figura.”

Vittorino Dorotea - Tolmezzo
“Mi è stato chiesto di ricordare l’amico di sempre Fabio recentemente scomparso….
Era un giorno dei primi di ottobre del lontano 1973 quando assieme ad un mio amico Tolmezzino con molta trepidazione sono entrato nell’aula magna dell’università degli Studi di Trieste per la prima lezione    e ho visto Fabio seduto alcune file più avanti…era ben piazzato già allora  e pensavo fosse almeno al secondo / Terzo anno… Alla fine della lezione si è avvicinato e ci ha chiesto  di dove siete? Di Tolmezzo e tu? Di Codroipo! Da quel momento è partita questa avventura di grande amicizia che purtroppo si è prematuramente conclusa il 19 ottobre scorso. Fabio (chopper per noi), che personaggio !Fin dai primi incontri  era attrezzatissimo, pieno  di pennarelli , quaderni, fogli e tutto quanto poteva servire a quei tempi per migliorare gli studi… già organizzato! Ovviamente le sue passioni erano, il Basket, la fotografia e…le auto. Per il basket nel giro di qualche anno aveva preso in pugno la squadretta fatta tra noi amici e facente parte del torneo del CUS, immaginate le risate, visto che poi si giocava anche con alcuni professori….la fotografia beh a quei tempi  Fabio era veramente avanti…stampava in proprio come autodidatta rigorosamente in bianco e nero tutte le sue foto e il lunedì le portava a far vedere a tutti noi. Per le auto abbiamo trascorso nottate in giro per la Carnia in assistenza ai vari amici che correvano nel rally delle Alpi Carniche . Ah che anni di gogliardate, scherzi e tutto quanto può far parte della vita da studenti. Il 6 Maggio 1976 eravamo a Trieste nel nostro appartamento e Fabio  nel pomeriggio è venuto su a Codroipo. Io ho preso le scosse in treno… e sono arrivato a casa a Tolmezzo il venerdì alle 12.00; tutti vivi per fortuna! Il sabato mattina Fabio si è presentato a casa mia e mi ha portato  e  montato la sua  tenda nel cortile subito, immediatamente senza  neppure annunciarsi e d’autorità. Questo era Fabio! Un Caratteraccio , un burbero ma dal cuore d’oro!
La vita poi è andata avanti  con le continue frequentazioni ,dalle fotografie del mio matrimonio ovviamente scattate da Fabio, alle cene ricorrenti tra noi, i figli che nascono e Fabio sempre presente con tutti, le macchinine e i giochini …ma vi chiederete e le Auto D’Epoca? Eh lì e tutta un'altra storia : ci siamo proprio ritrovati al nostro Club perché io…avevo acquistato la mia topolino  nel 1974 e a Tolmezzo avevamo formato un gruppetto di appassionati con a capo della congregazione  il  colonnello  Lambiase  proprietario già allora di varie vetture storiche. Dopo il terremoto Lambiase si è trasferito a Codroipo e noi…l’abbiamo seguito subito nel Club Ruote del Passato. Ovviamente Fabio era lì anche lui, alle prime armi, ma era sempre lì…. Da quel momento è partita subito la collaborazione, Fabio voleva a tutti i costi organizzare giri con le nostre auto in Carnia. Sono stati anni alla scoperta di strade sconosciute ai più, di locande tipiche, di luoghi ameni e di degustazione. Verso gli anni 90 Fabio si è anche cimentato in varie corse storiche nel ruolo rigorosamente di secondo  raggiungendo anche dei traguardi importanti con buoni  risultati. Vinse anche una Giulietta TI ultima serie in una corsa in Trentino. Questa vettura, poi restaurata, dopo varie peripezie è stata acquistata dal sottoscritto e...la possiedo ancora oggi con tutte le decalcomanie del nostro club . Un caro ricordo di Fabio!  Il resto della storia la conoscete tutti…
Certo la perdita di Fabio per noi amici  ha creato un grande vuoto  che difficilmente riusciremo a colmare …invece all’interno del Club dobbiamo purtroppo fare di necessità virtù e tutti assieme fare in modo di sostituirlo sostenendo  il Presidente, il Segretario, il Consiglio intero  e tutti coloro che con grande passione e professionalità cercheranno di portare avanti il lavoro fin qui svolto. Questo è quello che sicuramente voleva Fabio per il Club e per tutti noi. Mandi”

 Mario Deidda - Ricordo di un amico
Una mattina di ottobre, come tutti i giorni, preso dai mille impegni  quotidiani, mai avrei pensato che quella telefonata sarebbe stata l’inizio dell’epilogo di una grande amicizia, di progetti avviati, della condivisione di un pezzo di vita legato a passioni ‘adrenaliniche’ e a sfide mozzafiato: il mio amico Gasparini era in ospedale, ricoverato in seguito ad una caduta.
Sapevo che già da tempo non stava bene, l’avevo visto alcuni giorni prima…non era più il Fabio di sempre. Seppur mai avesse brillato per affabilità, con quei suoi tratti a volte duri – sempre molto schietti però -, le rigidità che alla fine lo portavano a confronti senza mezzi termini, si era molto incupito, chiuso nei suoi pensieri e forse, nelle sue amarezze. Difficilissimo, quasi impossibile riuscire a fare breccia in quel muro di riservatezza. Come mi era successo nei momenti seguenti la notizia del ricovero, nell’alternanza di speranze e neri timori sull’evolvere della situazione, così ancor oggi che Fabio non c’è più, continuano ad affiorare sul filo della memoria ricordi, brandelli di passato che ci ha visti insieme, uniti dall’amore per le auto storiche, passione che per lui era diventata un impegno quasi  totalizzante.
Ho conosciuto Fabio nei primi anni Ottanta, in seguito ad un ritorno di fiamma del mio entusiasmo per le auto che già negli anni Sessanta mi spingeva a cimentarmi nei rallies di ‘regolarità sprint’, antesignani dei rallies moderni. L’occasione dell’incontro fu la nascita del ‘Club Friulano Veicoli d’Epoca’ del quale fui uno dei soci fondatori, ma l’evolversi della semplice conoscenza nella più stretta collaborazione fino a sfociare nel legame di sincera amicizia, trova la sua collocazione al ‘Club Ruote del Passato’ dove entrambi approdammo tempo dopo. Abbiamo ‘lavorato’ insieme a più riprese, impegnandoci nella realizzazione di vari manifestazioni. Non è stato sempre facile con i nostri caratteri, per certi versi molto simili, mantenere un fair play che spesso non ci apparteneva, l’intesa operativa comunque non è mai venuta a mancare, supportata sempre dal rispetto, dalla stima reciproca e dal vero affetto. I risultati? Svariate organizzazioni di manifestazioni di gare di regolarità, in particolare, due edizioni dalla ‘Coppa d’oro delle Dolomiti’,  il ‘Revival del Piancavallo’, la ‘Histria Classic’, ‘Le 100 Miglia del Prosecco’ e le quattordici edizioni della ‘Rievocazione Storica del rallye di Lignano’. Gli appuntamenti delle varie riedizioni di kermesse del passato ci hanno visti concorrenti di equipaggi diversi: lui navigatore, io driver. La gara si arricchiva allora di un significato aggiunto: cercare di superare in bravura l’amico/rivale, consapevoli del reciproco valore.
L’occasione che finalmente ci vide correre in team si presentò nel 1995, a Cortina, nel ‘Secondo Raduno Internazionale delle Delta Integrali – Notturna delle Dolomiti’.  Significativo il risultato raggiunto: Primo assoluto nella regolarità ed un lusinghiero piazzamento per la velocità. Grandissima la soddisfazione provata visto il felice esito – per lungo tempo motivo di scherzi e battute tra di noi (era la prima volta che correvamo insieme!!!)- ma nella mente e nel cuore si staglia l’immagine di Fabio, ‘grandissimo’ cronometrista. Mescolato ai colleghi ‘superdotati’ degli altri equipaggi che facevano sfoggio di tecnologie all’avanguardia- oltremodo esibite-, alle auto super accessoriate con strumenti raffinatissimi per vincere la sfida contro il tempo…. Fabio,  lì in mezzo, appariva un navigatore-stregone, con la sua decina di cronometri digitali di varie misure che gli pendevano dal collo come collanine e l’immancabile, fedelissimo totem/cronometro satellitare in mano. Pur non dubitando della bravura del mio compagno, quella evidente disparità di mezzi tra noi e gli altri, per un attimo mi fece pensare che non ci sarebbe stata storia per noi in quella gara ‘al buio’ e invece… avvenne l’impensabile: alla prova del Sass Maor, registrammo un’infilata di quattro zeri sui quattro passaggi previsti che ci trascinò al trionfo!
E’ stato bello incontrarti , Fabio, anche con il tuo essere ‘orso’ sei stato sempre tu quello che ha dato di più! Mandi. Udine, ottobre 2015                                                                                       

 Roberto Dal Cin
La nostra amicizia risale agli anni 80. La sintonia è stata immediata, prima nel realizzare alcune iniziative nell'ambito del territorio di Codroipo e poi nel partecipare alle gare dì auto storiche. Epiche le trasferte, quando si partiva dal Friuli in quattro o cinque equipaggi con Ferri, padre e figlio, De Idda, Pertoldi ecc. Per partecipare alle varie Stella Alpina o alla Coppa d'oro delle Dolomiti quando la nostra partecipazione era più in funzione dello stare in compagnia e del poter godere dell'ospitalità degli organizzatori, che di un vero e proprio risultato nella regolarità. Quante abbuffate di dolci nei vari buffet.
Poi abbiamo deciso di dedicarci alla regolarità vera e propria. Siamo cresciuti insieme in questo specifico settore, centrando,  nel' 87, l'obbiettivo di vincere il campionato di regolarità.
Sepre nei primi 5 della nostra categoria e con una vittoria assoluta al San Martino, parte in notturna sotto una pioggia incessante e con i "lumini" della nostra Giulietta SS che appena servivano ad illuminare il pressostato. Grande la soddisfazione di Fabio, ed anche mia, perché in un controllo orario tirato, (ex prova speciale del rally di San Martino)e sullo sterrato, avevamo tenuto dietro "Tony Fassina" su un Jaguar D 150.
"Vai, corri !!" continuava a dirmi Fabio quella sera! Ed aveva ragione, mi sembra di sentirlo ancora oggi.
Ogni gara, per noi, era vissuta con lo spirito cameratesco di due "ragazzi" spensierati che partecipavano più ad un rally vero e proprio che ad una gara di regolarità, "daghe na' verta". Quante volte ingaggiavamo delle sfide con i vari amici nostri concorrenti, Sandri, Scaffidi, De Idda, Ferri, Pertile ecc. Solo per citarne qualcuno!! Alla Trieste Opicina, per un niente non mi ritiravano la patente per eccesso di velocità nel salire il percorso aperto al pubblico, perché quello era il "suo" percorso!! Fabio era sempre alla ricerca della perfezione, del cronometro migliore, del l'accessorio che poteva ritornarci più utile, cronometri rattrappanti, interfoni, ecc erano i suoi giocattoli, e li sapeva utilizzare alla perfezione, credetemi.
Ero invidiato dagli altri equipaggi perché come navigatore avevo "Fabio". Campionato vinto nuovamente nel 1989 con una Flavia 1,8.; Vittoria al Prime Rose a Trento e numerosi piazzamenti nei primi tre anche alla Coppa d'oro delle Dolomiti. Era anche un ottimo pilota tanto che "da solo" aveva partecipato ad un "Piancavallo" risultando 3' o quarto assoluto!!! Con una vettura in prestito! Fabio faceva parte non solo della mia famiglia. Quando il circolo del personale della banca di Codroipo organizzava qualche viaggio, Fabio era sempre disponibile a dare una mano con la propria esperienza. Vienna, Budapest ecc. Quanti viaggi assieme, quante cene e quanto ci siamo divertiti. Dotato di una intelligenza viva e di uno spirito acuto, sapeva cogliere i momenti più impensabili per ridere e scherzare, magari alle spalle di qualche malcapitato, e rendere meno pesante un trasferimento, un viaggio, uno dei tanti incontri per realizzare qualche iniziativa nel codroipese. Negli anni successivi  ci siamo persi un po' di vista.
Il mio trasferimento a Pordenone, l'abbandono da parte mia delle gare di regolarità per "provare" l'ebrezza di partecipare alle gare di velocità, gli incarichi di Fabio in seno al circolo Ruote del Passato prima ed ASI poi hanno limitato la nostra frequentazione. Quando ci si trovava, peraltro, era sempre festa.
So che ha partecipato a diverse gare con Sandri e con notevoli risultati, ma questa è un'altra storia.

Ciao Fabio, ci manchi già.

 

 

 

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