venerdì 5 luglio 2019

Le Maserati Biturbo alla Dallara Academy

 Il Biturbo Club Italia, e la Scuderia San Giorgio di Ferrara, la più antica d’Italia, hanno colto l’occasione di unire sinergie e intenti per ritornare a visitare dopo cinque anni la Dallara, azienda che si è molto evoluta in questo periodo, diventando un vero e proprio costruttore di automobili.

Hanno aderito una ventina di equipaggi con presenza anche di appassionati provenienti dall’Austria. Presenti anche una Quattroporte IV 2800 automatica e due Quattroporte V, oltre ad una Ghibli attuale. Naturalmente all’appello una nutrita schiera di Biturbo, dalle prima serie, Spyder, 222, 420 Si, Racing, 228, fino alle Ghibli degli anni ’90, tra cui una rara Cup nel suo effervescente arancio. Presenti anche alcune 3200 GT, tra le quali quella appartenuta, come primo proprietario, al noto pilota ed istruttore di Guida Sicura Andrea De Adamich, che proprio a Varano de’ Melegari ha la sua base, presso l’autodromo R. Paletti.

La nostra simpatia per la Dallara ed il suo “patron”, l’Ingegner Giampaolo Dallara, nasce anche dal fatto che nel 1961, l’Ingegner Dallara fece una scelta coraggiosa, lasciando la Ferrari per entrare in Maserati. Il suo desiderio di vivere le competizioni in pista, porta questo giovane venticinquenne a diventare “race engineer per la casa del tridente, collaborando con piloti del calibro di Bruce Mclaren e Roger Penske. In seguito Dallara lavorò anche per la De Tomaso Automobili, cosa che costituisce un suggestivo trait-d-union per gli appassionati di Maserati Biturbo e derivate. Grande interesse ha destato la visita ai reparti di prototipazione, con le stampanti 3D ed al simulatore di guida dove, prima ancora della nascita del veicolo progettato, si può vivere un’esperienza di guida addirittura testando le variazioni che nuovi pneumatici possono trasferire alla vettura. Rinnovato anche il Museo dove la Storia della Dallara è storia di competizioni, ma anche di soluzioni tecniche che contribuiranno al successo di alcune vetture in pista o con soluzioni che diverranno lo standard per una tipologia di vetture. E’ il caso ad esempio della Lamborghini Miura, della quale nel Museo Dallara è esposto uno dei primi esemplari. La Miura è stata la prima supercar con il motore posteriore centrale in posizione trasversale, scelta che da allora identificherà lo standard per le vetture di alte prestazione. Naturalmente non poteva mancare la prima Dallara la SP 1000, vettura creata nel 1972 su meccanica Fiat 128 elaborato dalla Dallara. La SP 1000 esordì proprio a Varano de Melegari con il pilota svizzero Bruno Pescia, il primo a vincere con una vettura Dallara. In questo viaggio nel tempo delle competizioni si arriva però ad un desiderio importante per l’Ingegner Dallara, la realizzazione di una vettura Dallara Stradale. Desiderio realizzato con la presentazione di questa creazione il 16 novembre 2016, il giorno dell’80° compleanno dell’Ingegner Gianpaolo, ed esposta nel Museo nella versione “base” da circa 185.000 euro; la Stradale corona tanti anni di successi ed impegno qualificando la Dallara tra i costruttori di automobili a tutti gli effetti. Tra gli ospiti che hanno apprezzato questa Dallara stradale l’Ingegner Antonio Tomaini, che è stato un designer tecnico in vari reparti corse, da Moretti passando per Abarth-Osella -Ferrari-Alfa Romeo. Collaborò con Forghieri ed assistette piloti come Niki Lauda, Gilles Villeneuve, Clay Regazzoni, Teodoro Zeccoli, Nicola Larini. Gli abbiamo quindi dedicato una foto con la vettura da lui preferita nel Museo Dallara. Al termine della visita alla Dallara Academy, il corteo dei Tridenti si è mosso per un tour sull’appennino parmense con meta all’Agriturismo “Monte Prinzera” a Sivizzano, con menù di prelibatezze locali a km zero. Una bella giornata, dove la Scuderia San Giorgio ed il Biturbo Club Italia si sono trovati uniti, perché la Passione unisce! Per seguire le attività del club www.biturboclubitalia.it

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