Il prologo intitolato “Abruzzo Gran Tour” ha iniziato a scaldare i motori della 14^ edizione del Circuito di Avezzano, pronto ad entrare nel vivo da venerdì 4 a domenica 6 luglio portando un centinaio di equipaggi con le loro auto storiche alla scoperta dei luoghi più affascinanti e segreti della Regione. Tratturi e trabocchi, sentieri, abbazie medievali, abbarbicati a una natura selvaggia tra fresche cascate e paesaggi incontaminati. Dal Corno Grande del Gran Sasso d'Italia al Monte Amaro del massiccio della Maiella, fino al Monte Velino che domina la Marsica, le cime più alte d'Appennino sono poste a dominio di un vasto e complesso sistema di depressioni e pianori che attraversano tutta la regione regalando scenari da sogno e panorami dagli orizzonti infiniti. Un nuovo itinerario per il nono appuntamento di ASI Circuito Tricolore, la serie nazionale che promuove cultura, turismo, territorio e motori storici con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero della Cultura, dell’ANCI e con il supporto di partner come Allianz Next, Assicurazioni Per Te, EuropAssistance Italia, Mafra, Glasurit e Tecnostampa. Se l’Abruzzo Gran Tour ha coinvolto località come Sulmona, Ovindoli, Bominaco, Pescocostanzo, Campo di Giove, Scanno, Pescasseroli e Gioia dei Marsi, la cittadina di Avezzano sarà il fulcro delle ultime giornate con il clou di sabato sera, quando le strade del centro storico si trasformeranno in un circuito per l’emozionante sfilata di auto e moto storiche che daranno vita alla Rievocazione della Coppa del Fucino. Magliano dei Marsi, Borgorose, Lago del Salto e Tagliacozzo avranno accolto i partecipanti nella cavalcata diurna con una dedica speciale all’anno Giubilare e soste in alcuni dei luoghi sacri e alle chiese rupestri più affascinanti della zona. L’organizzazione a cura dell’Abruzzo Drivers Club con il suo presidente Felice Graziani contribuisce ad arricchire il “Modello Avezzano” essendo uno degli appuntamenti più significativi dell’anno, capace di coinvolgere numerosi partecipanti anche dall’estero in un connubio di motori, arte e territorio.
Automotovintage - Milleitinerari
Correre, viaggiare, a due o a quattro ruote, meglio se d’epoca. Percorrere strade sconosciute, alla ricerca delle sfide e dell’avventura. Questo blog è dedicato a tutti quelli che hanno un’auto o una moto, e una storia da raccontare. Perché non si stancano mai di esplorare il mondo.
venerdì 4 luglio 2025
ASI CIRCUITO TRICOLORE IN ABRUZZO CON IL 'GRAN TOUR' E CON IL CIRCUITO DI AVEZZANO
Il prologo intitolato “Abruzzo Gran Tour” ha iniziato a scaldare i motori della 14^ edizione del Circuito di Avezzano, pronto ad entrare nel vivo da venerdì 4 a domenica 6 luglio portando un centinaio di equipaggi con le loro auto storiche alla scoperta dei luoghi più affascinanti e segreti della Regione. Tratturi e trabocchi, sentieri, abbazie medievali, abbarbicati a una natura selvaggia tra fresche cascate e paesaggi incontaminati. Dal Corno Grande del Gran Sasso d'Italia al Monte Amaro del massiccio della Maiella, fino al Monte Velino che domina la Marsica, le cime più alte d'Appennino sono poste a dominio di un vasto e complesso sistema di depressioni e pianori che attraversano tutta la regione regalando scenari da sogno e panorami dagli orizzonti infiniti. Un nuovo itinerario per il nono appuntamento di ASI Circuito Tricolore, la serie nazionale che promuove cultura, turismo, territorio e motori storici con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero della Cultura, dell’ANCI e con il supporto di partner come Allianz Next, Assicurazioni Per Te, EuropAssistance Italia, Mafra, Glasurit e Tecnostampa. Se l’Abruzzo Gran Tour ha coinvolto località come Sulmona, Ovindoli, Bominaco, Pescocostanzo, Campo di Giove, Scanno, Pescasseroli e Gioia dei Marsi, la cittadina di Avezzano sarà il fulcro delle ultime giornate con il clou di sabato sera, quando le strade del centro storico si trasformeranno in un circuito per l’emozionante sfilata di auto e moto storiche che daranno vita alla Rievocazione della Coppa del Fucino. Magliano dei Marsi, Borgorose, Lago del Salto e Tagliacozzo avranno accolto i partecipanti nella cavalcata diurna con una dedica speciale all’anno Giubilare e soste in alcuni dei luoghi sacri e alle chiese rupestri più affascinanti della zona. L’organizzazione a cura dell’Abruzzo Drivers Club con il suo presidente Felice Graziani contribuisce ad arricchire il “Modello Avezzano” essendo uno degli appuntamenti più significativi dell’anno, capace di coinvolgere numerosi partecipanti anche dall’estero in un connubio di motori, arte e territorio.
giovedì 3 luglio 2025
ASI, 200 STELVIO, PRONTA LA FESTA PER IL BICENTENARIO DEL VALICO PIU' ALTO DELLE ALPI
Tra i festeggiamenti ufficiali per i 200 anni della Strada e del Passo Stelvio c’è anche l’evento ASI con auto, moto e biciclette storiche in programma dal 4 al 6 luglio con i patrocini del Ministero dei Trasporti, della FIVA (la Federazione Mondiale del Motorismo Storico) e della Rai Radiotelevisione Italiana. Organizzato in collaborazione con Club Federati ASI “Valtellina Veteran Car” e “Veteran Car Team Bolzano” e con Stelvio Classic, “200 Stelvio” è anche il primo evento motoristico in Italia “carbon neutral”, ovvero con bilancio di emissioni di CO2 pari a zero grazie ad azioni combinate come l’uso di bio-benzina e operazioni certificate di riforestazione.Il programma della manifestazione prevede attività su entrambi i versanti dello Stelvio. Venerdì 4 luglio i partecipanti su auto, moto e bici storiche si ritroveranno a Bormio e a Glorenza per l’accoglienza e la presentazione dei mezzi al pubblico (rispettivamente in piazza Cavour e in piazza del Festival). Sabato 5 luglio, alle ore 9.30, avverrà la partenza dal piazzale delle Funivie di Bormio e dall’Hotel Bella Vista di Trafoi; i due cortei, quindi, faranno capolino sul Passo dello Stelvio dopo aver percorso la strada chiusa al traffico. Sono attese oltre 130 auto storiche, una ventina di moto e altrettante biciclette (in onore delle imprese sportive durante le tappe del Giro d’Italia che affrontano lo Stelvio dal 1953).Da segnalare la partecipazione del dipartimento Audi Tradition di Ingolstadt con vetture degli anni ’10, ’20 e ’30 come la Audi C14 protagonista della corsa “Alpenfahrt” nel 1913, la mitica Auto Union Tipo C a 16 cilindri del 1935 (la “freccia d’argento” nei Grand Prix dell’epoca), o la Wanderer W25 “Stromlinie” del 1938. Direttamente dall’Inghilterra, invece, sono in arrivo tre Frazer Nash TT Replica del 1932 e una Super Sports del 1938 che si affiancheranno ad altre coeve “supercar” come la Bugatti 57, l’Alfa Romeo 1750 GS del 1930, la Mercedes-Benz SSK del 1930 e la Maserati 8CM del 1934. Al seguito della carovana anche la Fiat 1500 del 1966 della Rai, protagonista delle più entusiasmanti radiocronache ciclistiche, che tornerà a scalare lo Stelvio dopo tanti anni. Quella realizzata allo Stelvio è un’opera ingegneristica conosciuta e ammirata a livello internazionale, inaugurata ufficialmente il 6 luglio 1825 ponendosi subito come la via più alta d’Europa e come il passo più alto delle Alpi (2.758 metri). I lavori vennero avviati nel 1820 seguendo il progetto dell’ingegner Carlo Donegani di Brescia, che si sviluppava sui versanti lombardo e tirolese. Da Bormio a Trafoi si contano in tutto 88 tornanti e 7 gallerie: una bella impresa di ingegneria civile che ben presto iniziò a stuzzicare la fantasia dei primi ardimentosi automobilisti di fine ‘800. Risale al 1898, infatti, la prima “Alpenfahrt” da Trafoi a Cortina organizzata dall’Automobile Club Austriaco. Tutto nacque in occasione del Congresso di Vienna nel 1815. Il Cancelliere Conte Klemens Metternich diede vita al “Regno Lombardo-Veneto”, una regione amministrativa dell’Impero austriaco. Gli Asburgo cercarono di consolidare la loro base di potere e influenza creando un collegamento tra i territori austriaci e questa nuova regione. Così, nel 1818, un decreto imperiale dell'Imperatore Austriaco Franz I stabilì la costruzione di una nuova strada attraverso le Alpi Retiche in virtù di ragioni strategiche e militari. Nel 1819 venne presentato il progetto, la cui realizzazione venne affidata all’impresa di Pietro Poli e Antonio Talacchini. I lavori sul versante sud (Bormio) iniziarono nel giugno 1820; quelli sul versante nord (Prato allo Stelvio e Trafoi) vennero avviati nel maggio 1823. La nuova via di comunicazione nasceva come strada militare e valico commerciale per collegare Austria e Italia e ben presto diede il via a scambi turistico-culturali per portare merci e persone sul passo più alto delle Alpi.
CON ASI NET ZERO CLASSIC IL MOTORISMO STORICO DIVENTA “CARBON NEUTRAL”
Proteggere il futuro del Pianeta e quello del motorismo storico allo stesso tempo, neutralizzando il bilancio di carbonio in maniera scientifica e trasparente, è l’obiettivo che ASI persegue con il progetto ASI Net Zero Classic. Tutti i veicoli storici al via di “200 Stelvio” sono alimentati con bio-carburante e, in aggiunta, ASI contribuisce con altri progetti sostenibili certificati: rimboschimento, progetti REDD+ per preservare ecosistemi, progetti di efficientamento energetico di alto impatto sociale ed economico, ripristino di torbiere, creazione di opportunità per comunità locali o progetti di preservazione delle mangrovie o delle praterie oceaniche di posidonie o fanerogame per il fissaggio del “carbonio blu”.
La bio-benzina utilizzata è prodotta dalla Coryton Advanced Fuels, che per comporre le catene di idrocarburi utilizza carbonio di origine non fossile. È carbonio già assorbito dall’atmosfera ad opera delle piante nella loro sintesi clorofilliana e in questo modo è possibile alleggerire il bilancio di carbonio in atmosfera di percentuali che arrivano al 65% nell’intero ciclo di vita del carburante stesso.
Una piattaforma tecnologica all’avanguardia consente di calcolare con precisione la quantità di CO2 emessa da ciascun veicolo storico (per marca, modello, a volte anche anno di produzione) per ogni chilometro percorso: chi organizza una manifestazione può quindi calcolare il proprio impatto, sommando le emissioni di anidride carbonica di ciascun veicolo iscritto e moltiplicandolo per i chilometri del percorso. Una volta calcolato il totale, è possibile contribuire volontariamente in quota equivalente con altri progetti sostenibili.
L’efficacia di tali progetti è valutata da BeZero Carbon Rating e certificata secondo gli standard internazionali di verifica più rigorosi, come VERRA o GOLD. Il contributo volontario destinato a tali progetti è commisurato al totale delle emissioni che si vogliono controbilanciare e viene rappresentato dal numero di “crediti di carbonio” da acquistare, a fronte del quale viene emesso un certificato corrispondente ad ogni tonnellata di CO2 assorbita.
Per “200 Stelvio”, ASI ha deciso di sostenere concretamente tre progetti certificati ad alto rating (Brasile, Indonesia e India) che si rivolgono a tutti e tre gli aspetti della sostenibilità: ambientale, economico e sociale. Il sostegno concreto di ASI a tali progetti certificati consente in questa occasione l’assorbimento (Brasile) o il risparmio (Indonesia e India) di oltre dieci tonnellate di gas clima-alteranti, in particolare anidride carbonica.
mercoledì 2 luglio 2025
IL ROMBO DELLA STORIA TORNA PROTAGONISTA CON LA RIEVOCAZIONE STORICA DELLA TRAPANI- MONTE ERICE
Si è conclusa con grande successo la XXVI Rievocazione Storica Trapani - Monte Erice, il concorso dinamico per auto d'epoca organizzato dal Club Auto e Moto d'Epoca F. Sartarelli e svoltosi nelle giornate del 28 e 29 giugno 2025. L'evento ha visto la partecipazione di appassionati e collezionisti di auto storiche provenienti da tutta Italia, confermandosi come uno degli appuntamenti più in crescita del panorama regionale. Le due giornate della manifestazione hanno regalato emozioni indimenticabili agli equipaggi e al numeroso pubblico presente, che non ha esitato ad esprimere gioia. La Trapani - Monte Erice, infatti, è un evento che offre ai partecipanti l'opportunità di poter guidare le loro auto in contesti esclusivi, di viverne la bellezza e di entrare in contatto con altri appassionati, mentre per il pubblico, rappresenta un'occasione unica per ammirare da vicino vetture storiche in azione, vivendo un'esperienza ricca di fascino e nostalgia. Il percorso si snoda attraverso i suggestivi paesaggi del Comune di Trapani, salendo da Valderice, fino al borgo medievale di Erice: la cornice ideale per le splendide vetture d'epoca presenti, una selezione di alcune delle auto più iconiche della storia dell'automobilismo, originali in tutto e per tutto o accuratamente restaurate e mantenute dai loro proprietari. Tra i modelli presenti, spiccavano alcune rarità che hanno suscitato l'ammirazione di tutti gli appassionati presenti, come le sportive Lancia Stratos o Fiat Abarth 131 Rally, ma anche le elegantissime Lancia Aurelia B20 e la Jaguar E-Type o la pluripremiata Ferrari 250 TR. Il programma si è aperto con le verifiche tecniche e sportive in Piazza Vittorio Emanuele a Trapani. Nel pomeriggio, invece, gli oltre 85 equipaggi si sono diretti a Bonagia, nell’ex tonnara dei ràis, ascoltando la storia di questa meravigliosa comunità dalla bocca dell’ideatrice dei murales presenti, Arianna Maggio: “l’obiettivo è quello di valorizzare la zona a livello artistico, nel presente, ma dando sempre uno sguardo al passato” ha detto l’artista. Durante la cena tenutasi a Villa Margherita, hanno preso parola anche Amodeo, Dell’Aversano e Auccello, in veste di amici del consiglio direttivo del Club Sartarelli, ma oggettivamente professionisti nel settore di eventi motoristici d’epoca, complimentandosi con l’organizzazione: “è bello vedere tutto questo in Sicilia, la fusione di passato e presente è tangibile. Ormai questo è un evento che mette insieme cultura, sfilate, divertimento e non possiamo fare altro che dirvi di continuare così”.
Sabato sera la città siciliana ha poi ospitato la suggestiva sfilata notturna per le vie del centro storico ed il concorso dinamico, alla presenza attenta delle giurie dell'ASI, presieduta da Ivo Serio, e quella d'Onore, presieduta da Maria Concetta Serse, e del numerosissimo pubblico presente. Domenica spazio per la guida, con la sfilata sui tornanti del Monte Erice per la Rievocazione Storica dell'omonima gara in salita, con un panorama estremamente suggestivo, oggetto di stupore per i partecipanti. Due giorni intensi, che hanno contribuito a creare un'atmosfera di festa e condivisione, rafforzando il legame tra passato e presente, tra tradizione e innovazione. Gli organizzatori esprimono il loro ringraziamento a tutti i partecipanti, agli sponsor, alle istituzioni locali, all’Assemblea Regionale Siciliana e ai volontari che hanno reso possibile la realizzazione di questa edizione. Un ringraziamento particolare va al pubblico, che con il suo entusiasmo ha confermato l'importanza e la popolarità di questo evento. Soddisfazione anche da parte del presidente del Club Sartarelli Alberto Santoro, che così commenta: “La Rievocazione Storica Trapani Monte Erice non è solo una manifestazione automobilistica, ma un'importante vetrina per la promozione turistica di Trapani e della regione Sicilia. Grazie alla combinazione di spettacolo, cultura e tradizione, l'evento rappresenta una risorsa preziosa per l’economia locale e un’occasione imperdibile per valorizzare e far conoscere le eccellenze del territorio a un pubblico sempre più vasto. L'evento ha stimolato il coinvolgimento e l'orgoglio della comunità e delle istituzioni locali, che hanno partecipato attivamente all'organizzazione e allo svolgimento della manifestazione. Questo senso di appartenenza e partecipazione rafforza il tessuto sociale e favorisce la collaborazione tra enti pubblici, privati e cittadini. Il nostro impegno è stato ricompensato da una partecipazione straordinaria, sia da parte dei concorrenti che del pubblico, che ha seguito con entusiasmo ogni fase della manifestazione.
Sono stati oltre 15 i club rappresentati qui in Sicilia, grazie ad equipaggi provenienti da altre regioni, in aggiunta all’80% dei partecipanti del nostro club, e questo è motivo di enorme orgoglio, che ci spinge a fare ancora di più e ancora meglio. Vogliamo promuovere il turismo lento, non la competizione e passo dopo passo, ce la stiamo facendo”. Il sindaco di Valderice, Francesco Stabile, si è unito alle parole del presidente, definendo questa manifestazione importante per tutto il territorio, sia a livello culturale che esponenziale. L'appuntamento è già fissato per il prossimo anno, con la promessa di nuove sorprese e un impegno costante a migliorare e arricchire ulteriormente l'esperienza della Rievocazione Storica Trapani Monte Erice, per la sua ventisettesima edizione.
Questi i premiati della XXVI RIEVOCAZIONE STORICA TRAPANI- MONTE ERICE: l’elenco delle categorie con i relativi vincitori. Abbinamento auto - abito: equipaggio 021, Maggio Arianna, Fiat 500 L del 1972. Anteguerra: equipaggio 002, Venza Vincenzo, Fiat 520 del 1928. Premio Club per l’UNESCO di Trapani, assegnato alla vettura più antica: equipaggio 001, Iraci Giuseppe, Fiat 509 Torpedo del 1927.
martedì 1 luglio 2025
RIBOLDI JR E CARLOTTA LUCCHINI SU FIAT 508 VINCONO LA TARGA AC BOLOGNA
Federico Riboldi e Carlotta Lucchini su Fiat 508 della Franciacorta Motori del 1937 di RC2 sono i vincitori della 12^ Targa AC Bologna, sesta prova del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche andato in scena in questo fine settimana tra i colli bolognesi e la Motor Valley emiliana, patrimonio per il know how e l’eccellenza automotive nel mondo. I giovanissimi bresciani (under 30) hanno conquistato la vittoria prova dopo prova, fermando i cronometri a sole 197,28 penalità che equivalgono alla prima vittoria in campionato che vede leader Angelo Accardo e Caterina Vagliani su Fiat 508C. “Ringrazio la mia navigatrice - ha detto Federico - che è stata molto brava a gestire le prove e a non farsi distrarre dallo splendido paesaggio dei colli bolognesi. Un risultato che dedico alla Scuderia Franciacorta Motori”. “E’ stata una gara che ha rasentato la perfezione per quanto riguarda il connubio tra driver e navigatore e Caterina ha fatto un lavoro eccezionale. Abbiamo affrontato non senza difficoltà le prove messe a terra dagli organizzatori e a loro va il nostro plauso. Siamo felici per l’allungo in campionato”. Terza posizione in Classifica Generale e primato in RC3 per i siciliani Francesco Nicolò Gulotta e Paolino Messina sulla Fiat 600 ammutolita sul finale per il malfunzionamento della pompa del carburante e qualche problema di traffico in prova. Ai piedi del podio della Classifica Generale ma sul podio di RC2, Massimo Zanasi e Barbara Bertini su Fiat 508 del Classic Team. Mentre primato in RC4 per il campione italiano in carica Maurizio Indelicato e Diego Verza, sempre in partita su Autobianchi A112 della Rovigo Corse, scuderia polesana ed equipaggio reduci dall’ottima recente affermazione alla 1000 Miglia. Secondi di RC4 e sesti in generale Salvatore Cusumano ed ALberto Carrotta ancora su Autobianchi A112 del Classic Team, podio di Raggruppamento completato dall’equipaggio siculo/toscano composto da Mario Passanante ed Elisa Buccioni, sempre più astro nascente del circus della regolarità italiana, settimi in classifica generale su A112. Alessandro Gamberini ed Elena Falciroli su Simca 8 Coupé del 1938. Completano la top ten i campobellesi Francesco Triestino Commare ed Alessandro Pirrello, autori di una gara senza sbavature, su Autobianchi A112E di RC4 e Flavio Renna e Paolo Abalsamo su vettura gemella ma a promuovere le insegne del Classic Team. Salvatore Cusumano ha inoltre vinto lo speciale trofeo Rimondi, dedicato alla memoria del regolarista di lungo corso recentemente scomparso Valerio. Il risultato è arrivato grazie alle migliori affermazioni sulle prove numericamente individuate come la data di nascita e la data di matrimonio con Liana Fava, del compianto Valerio Rimondi. Toccante il momento della cerimonia fortemente voluta dalle donne e gli uomini della Scuderia Nettuno Bologna. Secondi di RC3 ed undicesimi assoluti i fratelli bobbiesi Roberto ed Andrea Paradisi all’esordio sulla Triumph Tr3A, in deficit di potenza, specialmente sulle impegnative salite dei colli bolognesi. “Ringraziamo Massimo Bisi per averci messo a disposizione una vettura splendida sulla quale ci siamo molto divertiti”. Proficua avventura in RC6 sulla BMW 320i Cabrio per Massimo Dalleolle ed Alessandro Traversi. Tra le scuderie, affermazione per la Franciacorta Motori, mentre tra le Dame, la classifica sorride a Gaetana Angino ed Erica Russo su Autobianchi A112 Abarth del Classic Team che con 267 penalità hanno la meglio sulle dirette avversarie Gabriella Scarioni e Ornella PIetropaolo su Austin Mini Hle di RC5 con le insegne della Nettuno Bologna. Primato in terzo raggruppamento per Maria Luisa Chillemi e Valeria Goldini su Fiat 124 SPider Sport della Nettuno Bologna, stessa scuderia per le vincitrici di RC4, ovvero “Nausicaa” e Silvana Nives Ferri su Mg B Roadster. La Power Stage se la sono aggiudicata Sergio e Romano Bacci su Autobianchi A112 Abarth della Nettuno Bologna che hanno chiuso con 1-1-2 gli split a parimerito con Angelo Seneci e Luisa Ciatti su Mini Cooper Expert sempre del 1973 e sempre di RC4. Sul podio anche Gulotta e Messina sulla 600 di RC3, che hanno fermato gli split a 2-2-1 per un totale di 5 penalità. Under 30 Federico Riboldi e Carlotta Lucchini su Fiat 508C, mentre tra le più recenti RC6 in evidenza Luca Fichera e Marco Serafini sulla Jaguar S Type 3.0 V6 di Speeding Motors Team, mentre in RC3 vittoria per Roberto ed Andrea Paradisi su Triumph TR3 A. Gabriella Scarioni e Ornella PIetropaolo vincono tra le Dame su Austin Mini HLE di RC5. Tra le scuderie, vittoria per la Nettuno Bologna.
AUTO E MOTO D'EPOCA 2025, UN VIAGGIO NEL CUORE DELLA STORIA AUTOMOBILISTICA
Auto e Moto d'Epoca, il salone internazionale dedicato alle auto e moto d'epoca, torna a BolognaFiere dal 23 al 26 ottobre 2025, promettendo un'edizione ricca di eventi e attrazioni per gli appassionati di motori. Quest'anno, il salone si preannuncia un vero e proprio viaggio attraverso la storia dell'automobilismo e del motociclismo, con mostre dedicate a icone del settore e una vasta offerta di ricambi e accessori. “Per l’edizione 2025 abbiamo in serbo molte sorprese. Il nostro obiettivo è proseguire sulla strada tracciata dalla nostra storia, coltivando la tradizione e l’entusiasmo che ci contraddistinguono fin dalla prima edizione – dichiara Mario Carlo Baccaglini, fondatore e organizzatore del salone - Vogliamo continuare ad essere quello che siamo sempre stati: la fiera della passione per i motori. E vogliamo utilizzare le strutture e gli spazi offerti da BolognaFiere per costruire esperienze indimenticabili, immersive e coinvolgenti. Ogni anno Auto e Moto d’Epoca stupisce perché sa essere diversa pur rimanendo sempre se stessa”. Si parte in grande con “75:1 – 75 years, one seat”, un omaggio al 75° anniversario della Formula Uno. Un'ampia mostra ne racconterà la storia, presentando una selezione di monoposto che hanno segnato epoche diverse, dagli anni '50 ai primi anni 2000. L'esposizione, organizzata in collaborazione con collezionisti privati e specialisti del settore, offrirà ai visitatori l’opportunità di ammirare da vicino bolidi leggendari, testimoni di innovazioni tecniche e imprese sportive memorabili. Questa mostra promette di essere un highlight per tutti gli appassionati di motorsport con le monoposto appartenute, fra gli altri, a piloti del calibro di Juan Manuel Fangio, Karl Kling, Nelson Piquet, Ayrton Senna, Riccardo Patrese, Nigel Mansell, Michael Schumacher. Sul fronte moto, la Honda celebrerà la sua storia con un’esposizione senza precedenti: 600 metri quadrati dedicati a una collezione di motociclette raramente visibili al pubblico. L'esposizione includerà moto da Gran Premio mai esposte prima e sarà arricchita dalla presenza di campioni del motociclismo, rendendo l'esperienza ancora più coinvolgente. I visitatori potranno ripercorrere decenni di innovazione, design e successi sportivi del marchio giapponese, immergendosi completamente nella sua cultura motociclistica. Per la prima volta a Auto e Moto d'Epoca, farà il suo debutto l'Heritage HUB di Stellantis, il museo che custodisce e celebra il patrimonio storico dei marchi italiani Fiat, Lancia, Abarth, Alfa Romeo, Autobianchi e Jeep. Con una collezione di circa 300 vetture, l'Heritage HUB offre una panoramica completa di oltre un secolo di evoluzione tecnica, stilistica e culturale del settore automobilistico italiano. Questa presenza rappresenta un importante arricchimento per il salone e un'opportunità unica per gli appassionati di ammirare capolavori automobilistici. “Auto e Moto d’Epoca, il più grande evento del settore in Europa, riunisce ogni anno a Bologna espositori, collezionisti, media e visitatori da tutto il mondo, con una positiva ricaduta economica sul territorio – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere – Dopo la sorprendente ripartenza del mercato dello scorso anno, ci aspettiamo una crescita ancora più significativa”.
lunedì 30 giugno 2025
LA BENTLEY SPEED MODEL DI PIANTELLI-MONTALDI E' NELLA LEGGENDA
L’arrivo trionfale delle 100 Barchette provenienti da tutto il mondo nella cittadina veneta è la degna conclusione di un’edizione, quella dei 30 anni, davvero memorabile. Dopo un ultimo tratto di 75 km da San Martino di Castrozza, con rituale passaggio alla celebre Birreria Cornale per una sosta tipica della tradizione montanara, le vetture sono arrivate nella centralissima Piazza Libertà letteralmente accolte da un bagno di folla, nonostante le temperature fuori media per la stagione. L’abbraccio della città è stato un momento che resterà indelebile nei ricordi degli equipaggi, che, dal canto loro, hanno regalato uno spettacolo unico per la qualità delle vetture che hanno sfilato nel centro storico, rimanendo esposte per tutta la mattinata a beneficio del pubblico .Durante la mostra statica, piloti e navigatori si sono spostati nel vicino chiostro del Museo Civico, dove hanno avuto luogo le premiazioni in un clima di assoluta festa per tutti, accompagnata dalla colonna sonora della Banda di Montegrappa. A trionfare l’equipaggio numero 6 Piantelli Maurizio/Montaldi Paola su una delle 6 Bentley partecipanti (tutte arrivate brillantemente al traguardo), una splendida Speed Model ¾ del 1926, davanti a Spaggiari/Zonin su una Austin Healey 100/4 BN2 del 1955 e Pastore/Pastore su Fiat 508 Sport Spider del 1935.
sabato 28 giugno 2025
LA LEGGENDA DI BASSANO SCALA LE DOLOMITI
Si è conclusa in un bagno di folla festante la prima tappa de La Leggenda di Bassano – Trofeo Giannino Marzotto. L’evento, che festeggia i 30 anni dalla sua prima edizione, ha portato a spasso per le Dolomiti – patrimonio Unesco, alcune tra le più belle vetture Sport-Competizione costruite dal 1920 al 1960, regalando ad appassionati e turisti uno spettacolo unico.
Le 100 Barchette accuratamente selezionate dal comitato organizzatore del Circolo Veneto Automoto d’Epoca (CVAE), hanno sfilato, vero e proprio museo itinerante, per quasi 200 km, partendo da Villa Caffo Navarrini a Rossano Veneto per arrivare a San Martino di Castrozza attraverso un mix di momenti turistici, folkloristici e culturali. A partire dalla prima sosta presso la Fondazione "Jonathan Collection" Aerei d’Epoca a Nervesa della Battaglia, autentico luogo di culto per gli appassionati di aeromobili, con alcuni tra i modelli più famosi di velivoli storici in perfetto stato di funzionamento. Tra questi, curiosamente, un De Havilland DH.82A Tiger Moth del 1931 mosso dallo stesso motore di 6.2 litri della vettura più anziana della manifestazione, la GN Parker Special del 1921 della coppia inglese Maeers Justin e Debra. Da Nervesa gli equipaggi hanno proseguito verso lo splendido borgo di Feltre, dove sono stati accolti da una rappresentanza del Gruppo Sbandieratori Città di Feltre in abiti d’epoca, per poi raggiungere la storica Birreria Pedavena, la più grande birreria d’Italia, per un tipico pranzo della tradizione Feltrina.
Nel pomeriggio auto e rispettivi equipaggi hanno iniziato la loro scalata alle Dolomiti con i suggestivi passaggi a Fonzaso e Fiera di Primiero, sempre accompagnati dall’entusiasmo del pubblico, ben felice di ammirare le magnifiche vetture passare in questi piccoli, ma meravigliosi borghi di montagna, per concludere la giornata con le prove speciali di Siror e San Martino di Castrozza. Qui le vetture hanno sfilato per il centro storico, sostando per un aperitivo o per scambiare due chiacchiere con il pubblico, prima di prendere la funivia che li ha accompagnati al rifugio Colverde dove hanno cenato in una tipica baita di montagna.
venerdì 27 giugno 2025
ASI AL MIMO 2025 CON LA STORIA DELLE AUTO DA COMPETIZIONE
MIMO - Milano Monza Motor Show è pronto ad accendere i motori per la sua quarta edizione, che si svolge all’Autodromo Nazionale Monza da venerdì 27 a domenica 29 giugno. Il festival motoristico a ingresso gratuito regala tre giorni di pura passione e adrenalina automobilistica, trasformando l’Autodromo brianzolo in una vera e propria città dei motori a vocazione fortemente dinamica, animata da parate spettacolari ed esibizioni mozzafiato delle più esclusive supercar, hypercar e dai test drive delle case automobilistiche che mettono a disposizione del pubblico le proprie novità.
ASI partecipa a MIMO 2025 con un’esposizione dedicata alle auto storiche da competizione nei box 9-10-11-12 e con due esemplari della Collezione ASI Bertone alimentate a bio-carburante per il programma ASI Net Zero Classic: la Lancia Stratos HF del 1975 e la Lamborghini Countach 5000 Quattrovalvole del 1987. Pronte a scendere in pista per dare un’accelerata alla sostenibilità.
L’esposizione ASI conta due vetture di Formula 1, la Surtess TS 19 che corse nella stagione 1976 con il pilota australiano Alan Jones e la Arrows A1 che partecipò al mondiale nel 1978 con Riccardo Patrese. Poi la March 712 M di Formula 2 del 1971 ex Carlos Pace, la Brabham BT 41 di Formula 3 del 1975 ex Luciano Pavesi e due piccole monoposto addestrative come la Formula Monza del 1967 e la Spedo Formula Junior del 1994. Tra le ruote coperte spiccano le granturismo De Tomaso Pantera Gruppo 4 vincitrice del Giro Automobilistico d’Italia 1973 e la Iso Grifo A3C del 1964, la Lancia Fulvia Sport Zagato Competizione del 1968 (un esemplare pre-serie ex Scuderia Jolly Club appena restaurato dalla famiglia Facetti), la BMW CSL Gruppo 2 del 1976 e la Osella PA7 Sport Prototipo del 1979 utilizzata da Lella Lombardi e Giorgio Francia.
Il “tempio della velocità” attende anche i Tesserati ASI, per i quali la Federazione ha messo a disposizione tre slot gratuiti di giri liberi in pista con le proprie auto storiche (sportive e da competizione, purché in possesso di Certificato di Rilevanza Storica e/o di Certificato di Identità ASI). I turni sono previsti venerdì 27 giugno dalle 10.30 alle 10.55 e dalle 14.30 alle 14.55 e sabato 28 giugno dalle 11.00 alle 11.25: ed è spettacolo nello spettacolo per ammirare sul tracciato la storia dell’automobile alimentata dalla passione dei veri cultori.
LE BIO-BENZINE DI SECONDA GENERAZIONE
Le bio-benzine di seconda generazione utilizzate nel programma ASI Net Zero Classic seguono lo standard EN228 utilizzato per la distribuzione di carburante in tutta Europa. Sono miscele di idrocarburi a catena compresa tra i 6 ed i 12 atomi di carbonio. Nel caso della benzina “tradizionale”, questi idrocarburi derivano dalla distillazione frazionata del petrolio grezzo che esce dai giacimenti sotterranei o sotto il fondo marino. Nel caso delle bio-benzine, invece, il carbonio che va a formare le catene degli idrocarburi è di origine vegetale: è stato catturato dagli organismi vegetali dall’atmosfera, trasformato in cellulosa e zuccheri, dai quali viene estratto tramite fermentazione che porta alla formazione di bioetanolo e altre sostanze simili. Le quali, a loro volta, tramite reazioni chimiche esotermiche, quindi molto efficienti in quanto non richiedono energia ma la producono, vengono trasformate negli idrocarburi necessari per la miscela di cui sopra.
Il bio-etanolo sparisce quasi completamente. Nel prodotto finale esso è presente tra lo 0,5% e l’1%, diversamente dalle benzine alla pompa, che ne contengono il 5% (E5) oppure il 10% (E10). Va sottolineato perché l’etanolo è il vero killer dei motori storici, in particolare dei loro impianti di alimentazione, in quanto ne attacca i materiali a seguito del suo potere corrosivo e all’alto contenuto di umidità.
Bio-benzina di seconda generazione vuole dire che il feed-stock, ovvero il materiale di partenza per i processi produttivi, deriva da scarti dell’agricoltura e dell’industria alimentare e non da prodotti agricoli appositamente fatti crescere con conseguente consumo di suolo e sottrazione di sostanze alimentari alle popolazioni come nel caso della prima generazione.
La bio-benzina, essendo a tutti gli effetti una benzina EN228, emette 2,3 kg di CO2 per ogni litro bruciato, esattamente come le altre. Ma per produrla si sono sottratte quantità di carbonio all’atmosfera: quello che importa per la mitigazione degli effetti climatici è il bilancio di carbonio. Dunque, se ne consumo e poi ne emetto, devo andare a verificare il bilancio tra le due quantità. Per farlo, mi serve una scheda di produzione della benzina estremamente attendibile e certificata da organismi e istituti autorevoli e super-partes, che ne attestino quanto feed-stock di ordine biologica e quanto di origine fossile è stato utilizzato nella produzione: nel caso della bio-benzina usata da ASI, questa percentuale è dell’80%. Il contenuto di carbonio dell’atmosfera non viene dunque appesantito per 2,3 kg di CO2 per ogni litro di benzina ma solamente per l’80% di tale quantità.
La benzina Sustain Classic 80 utilizzata da ASI non presenta variazioni significative nella performance, non è necessaria alcuna modifica all’accensione o alla carburazione, può essere miscelata con altra “tradizionale” e la si può conservare per lunghi periodi nel serbatoio grazie al suo bassissimo contenuto di etanolo.
Già oggi il feed-stock disponibile potrebbe servire ad alimentare buona parte del parco circolante europeo, non solo storico: l’aumento continuo di produzione di bio-fuel e la diminuzione della domanda di carburanti man mano che procede l’elettrificazione lasciano calcolare un facile surplus di materia prima entro tempi brevissimi: la neutralità climatica si potrebbe raggiungere molto prima del 2050 se venissero tolti i vincoli attuali.
mercoledì 25 giugno 2025
LA LEGGENDA DI BASSANO E' PRONTA PER LA 30^ EDIZIONE
La Leggenda di Bassano – Trofeo Giannino Marzotto sta per vivere il suo trentesimo anniversario nell’ambito del calendario 2025 di ASI Circuito Tricolore, la serie che promuove cultura, turismo, territorio e motori storici con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero della Cultura, dell’ANCI e con il supporto di partner come Allianz Next, Assicurazioni Per Te, EuropAssistance Italia, Mafra, Glasurit e Tecnostampa.
ALFA REVIVAL CUP 2025, NEL WEEK END TORNA A MISANO
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martedì 24 giugno 2025
RALLY REGOLARITA' LANA STORICO, VITTORIE DI VERDONA E FIORESE
Come avvenuto nella scorsa edizione, anche quest’anno il rally di regolarità a media Lana Storico ha riscosso una massiccia adesione contando ben cinquantatré equipaggi al via: venticinque nella categoria “media 60” e ventotto nella “50” superando di gran lunga i numeri fatti registrare dalle precedenti gare valevoli per il Tricolore della specialità. Assieme a molti dei volti noti che dallo scorso aprile si stanno sfidando lungo lo Stivale, sono stati altrettanti gli equipaggi locali iscritti, confermando una volta di più il gradimento per la gara di casa organizzata da Veglio 4x4 purtroppo penalizzata da un violento nubifragio che si è abbattuto nella zona delle prove speciali, ma anche al traguardo di Biella, costringendo la direzione gara ad annullare l’ultima prova speciale per la “60” e addirittura le ultime due per la “50”. MEDIA 60 – A primeggiare nella categoria sono stati i fratelli Fabio e Paolo Verdona in gara con una Peugeot 309 GTI griffata Scuderia del Grifone, con la quale hanno preceduto – con un netto distacco – la Fiat Ritmo 130 TC di Marco Gandino e Marco Frascaroli che hanno avuto la meglio per 3 penalità nei confronti di Gabriele Seno e Francesco Giammarino su Opel Kadett GT/e. Al quarto posto si sono classificate Antonella Monza e Susanna Nicolini con una Porsche 911 seguite da Giorgio Garghetti e Barbara Giordano su BMW 320. MEDIA 50 – Nella gara con la media inferiore, solo 5 penalità sono state quelle a decidere l’esito che ha sancito, pur senza le due prove finali, la vittoria per la Porsche 911 SC di Mariano Fiorese e Laura Marcattilj; alle loro spalle un’altra Porsche 911, quella di Enrico Colombo e Francesca Guerrucci seguiti sul podio da Vladimiro Carminati e Corrado Sonzogni in gara con una Lancia Fulvia Coupé. Al quarto posto hanno concluso Vittorio Catanzaro e Anna Maria Beneduce su Honda Civic e, a completare la top five, sono Roberto Sommaruga e Patrizia Fumanelli su Audi quattro.
Notizie ed aggiornamenti al sito web www.rallylanastorico.it
COPPA D'ORO DELLE DOLOMITI, PUBBLICATO IL PERCORSO
lunedì 23 giugno 2025
BERTINOTTI (PORSCHE) FA IL TRIS AL RALLY LANA STORICO
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domenica 22 giugno 2025
VESCO-SALVINELLI (ALFA ROMEO 1750) CONQUISTANO LA MILLE MIGLIA 2025
Dopo 5 giornate di gara, 1900 chilometri percorsi e oltre 400 auto storiche in movimento, si è conclusa oggi a Brescia la quarantatreesima edizione rievocativa della 1000 Miglia. Un’edizione speciale, che ha riportato in vita l’itinerario a forma di “otto” delle epiche edizioni anteguerra, unendo simbolicamente, oltre che il Nord e il Sud, anche l’Est della costa adriatica all’Ovest di quella tirrenica.
A laurearsi campioni sono ancora loro, Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, che, alla guida della loro fedelissima Alfa Romeo 6C 1750 Ss, sono arrivati per la sesta volta consecutiva davanti a tutti, nonostante Daniel Andres Erejomovich e Gustavo Llanos non gli abbiano lasciato di certo vita facile con la loro 6C 1500 Ss del 1929, riuscendo anche a strappargli il primo posto al termine della quarta giornata di gara. Terzi Tonconogy-Ruffini su una 6C 1750 Gs del 1931.
I ferraristi Roland Hotz e Giordano Mozzi si aggiudicano il Ferrari Tribute 1000 Miglia a bordo di una F8 Spider, mentre Mirco Magni e Federico Giavardi su Polestar 4 vincono la settima edizione della 1000 Miglia Green.
Una corsa, un viaggio, un rito collettivo. La Freccia Rossa ha attraversato borghi, città d’arte, passi appenninici e piazze festanti, trasformando ogni tappa in un’istantanea d’Italia. Il percorso ha seguito le vene dell’Italia minore, quelle che non sempre finiscono nei depliant, ma che restituiscono l’anima più autentica del Paese. Dopo il via da Viale Venezia, gli equipaggi hanno raggiunto Ferrara, con la magia serale del Castello Estense, per poi, il giorno seguente, raggiungere la Capitale attraverso le curve del Mugello e le terre della Val d’Orcia. La terza tappa, all’alba, ha salutato Roma tra i palazzi ancora addormentati, arrampicandosi fino a Orvieto e Arezzo, prima dell’abbraccio serale di Cervia. Da lì, il passaggio spettacolare nel cuore della Versilia, con il transito all’interno dell’Accademia Navale di Livorno e le curve storiche del Passo della Cisa. Il ritorno ha reso omaggio all’Italia padana: Cremona, Soncino, Franciacorta. E infine, Brescia, che ha accolto le auto e i loro equipaggi con la Festa della musica e un’ovazione degna della Corsa più bella del mondo. Oggi la corsa si è fermata. Ma ciò che resta – le immagini, i volti, le emozioni – corre ancora.