Da tre anni il club modenese, col suo presidente Mauro Bompani, il vicepresidente Matteo Panini e l’attivissimo Francesco Vigarani ripropone, con la formula della regolarità turistica, quell’indimenticato Gran Prix facendo ripercorrere agli appassionati con le loro auto storiche le strade dell’Appennino emiliano su cui Enzo Ferrari collaudava personalmente i suoi nuovi modelli. Strade con poco traffico ancor oggi, che hanno permesso ai concorrenti di questa terza edizione del GP di Modena di divertirsi alla guida delle loro vetture d’altri tempi. Ed anche quest’anno con ben 50 auto al via della regolarità ed una ventina per il raduno turistico, la manifestazione può dirsi un successo, anche per la presenza di auto d’alto livello, ed ovviamente, in onore del Drake, tante Ferrari, dalla 250 di Gisberto Corazzari alla BB512, alla 250 GTe, alla 208 Gts Turbo e via via tante altre.
La kermesse, iscritta a calendario Csai, da quest'anno si è avvalsa della struttura organizzativa Prosevent di Gabriele Casadei, che ha introdotto alcuni ben riusciti cambiamenti logistici. Non più la partenza dal Museo Enzo Ferrari (MEF) ma da una nuova location nel centro di Modena al Parco Novi Sad. Alle ore 10,30 di sabato 3 ottobre proprio dal Parco Novi Sad di Modena sono così iniziate le prime prove cronometrate, quindi il passaggio per Formigine, Serramazzoni, Aeroporto Pavullo nel Frignano, Renno, Sestola e Montecreto con la meritata sosta per il pranzo. Ripartenza quindi nel primo pomeriggio alla volta di Sestola, Rocchetta, Gaiato, San Dalmazio, Riccò, Madonna di Puianello e, dopo aver percorso 175 Km, arrivo a Castelvetro di Modena dove, presso la prestigiosa Cantina Chiarli si sono svolte le affollate premiazioni dopo la cena a base di specialità emiliane, e ovviamente, di Lambrusco.
Per la cronaca, la vittoria assoluta, e la mega coppa per il primo classificato a questo Terzo Gran Premio di Modena, sono andati ai favoriti della vigilia Andrea Marani ed Enrico Colfi alla guida della splendida Porsche 911 Rs. Partiti con il numero uno, i due piloti di casa hanno mantenuto il comando della gara fino alla fine. E non poteva che essere così: come giustamente ha sottolineato il presidente del Circolo della Biella, Mauro Bompani “potevano solo perdere”. Tanti applausi per loro ed anche per i diretti inseguitori, lasciati comunque a distanza, Mauro Argenti e Roberta Amoroso su Bmw 1602 del Club organizzatore e Dario Converso e Pierfrancesco Galiazzo su Fiat Ritmo 125 Abarth della Padova Autostoriche, sul terzo gradino del podio.
Alle premiazioni, nelle varie classi, tanti i giovani
protagonisti, segno di vitalità e di interesse dei più giovani verso le auto
d’epoca, un segnale che fa ben sperare per il mantenimento di questo patrimonio
storico.
Alla fine il presidente del Circolo della Biella ha dato
appuntamento a tutti per la quarta edizione del GP di Modena nel 2016, una
manifestazione che questo storico sodalizio emiliano (che vide tra i primi soci
lo stesso Enzo Ferrari ed i fratelli Maserati) vuol giustamente far crescere, fino a farlo
diventare un appuntamento da non perdere per gli appassionati idi auto storiche.
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