lunedì 11 maggio 2015

VERONA LEGEND CARS: SUCCESSO PER IL NUOVO SALONE SCALIGERO DELL'AUTO D'EPOCA


30 per cento di auto vendute, una forte presenza dall'estero, oltre 20mila visitatori e 2000 auto esposte: con questi numeri Verona Legend Cars, il primo Salone dell'auto d'epoca veronese, che fa il bis primaverile rispetto al Salone dell'auto d'epoca autunnale della Fiera di Padova, può dire di essere partito col piede giusto.
Grazie alla sua posizione geografica, che ne fa un crocevia con il traffico d'oltralpe, Verona ha offerto un appuntamento europeo di tutto rispetto per il mondo dell'heritage motoristico. Soddispaffo l'organizzatore Mario Carlo Baccaglini di Internmeeting, che ha raccolto l'approvazione dei tanti intervenuti  dal venerdì 8 alla domenica 10 maggio alla Fiera di Verona per Verona Legend Cars. Il nuovo appuntamento dedicato all’auto d’epoca e contemporanea ha accontentato tutti: espositori, addetti ai lavori e appassionati: “Qualità, modelli unici e i migliori commercianti europei ci collocano, fin dalla prima edizione, come un fiera di livello internazionale. Verona centra l’obiettivo. Arrivederci all’anno prossimo. Un risultato che, sommato agli altri grandi numeri di questa prima edizione con 300 espositori, 2mila auto e cinque padiglioni occupati, getta solide le basi verso l'ulteriore sviluppo della manifestazione - ha dichiarato Ettore Riello, presidente di Veronafiere -. Insieme ai partner di Intermeeting, infatti, puntiamo a rendere Verona Legend Cars il punto di riferimento europeo della cultura e della passione dell'auto".
Tanti gli ingredienti azzeccati nell’ideazione del nuovo Salone, a partire dalla nuova formula, che ha tracciato un linea ideale tra heritage e contemporaneo, tra modelli storici e test drive di quelli all’avanguardia.
Premiante anche la collaborazione gomito a gomito con ACI Verona e “Aspettando le Mille Miglia”, che ha portato il rombo delle più belle auto d’epoca all’interno del quartiere fieristico.
Nella speciale gara, che attribuiva al vincitore fra le auto costruite nentro il 1957 il Trofeo Luciano Nicolis e l'ambito premio di una iscrizione gratuita alla prossima Mille Miglia 2016, è arrivato primo Andrea Vesco con Andrea Guerini, festeggiato alle premiazioni dalla madrina Adriana Retondini. Dietro di lui Gianmaria Aghem, mentre Dario Converso si è imposto nella regolarità per vetture fino al 1971

Centrale per la riuscita della manifestazione e del Salone Verona Legend Cars si è rivelato il rapporto diretto con gli appassionati che, per la prima volta in una fiera europea, hanno potuto parcheggiare le loro auto d’epoca all’interno del quartiere fieristico per raduni e anniversari, aggiungendo al lustro degli stand ufficiali il contributo di tantissimi collezionisti, ed assistendo anche alle prove cronometrate della finale del trofeo Nicolis, svoltesi proprio all'interno dello spazio fieristico.
Di grande valore culturale e artistico gli stand dei Padiglioni 1 e 2, con i gioielli unici al mondo della Cité dell’Automobile di Moulhouse, lo stand – applauditissimo – del Museo Nicolis di Villafranca, le esposizioni di Aston Martin, Porsche, infiniti, Volvo, Tesla, e Scuderia Jaguar.
Inedita anche l’ospitalità dell’ASI che, per la prima volta, ha aperto il suo stand – ben tremila metri quadrati – alle auto e agli appassionati di ben 33 club federati.
Premiazioni, dibattiti e incontri hanno accompagnato le giornate di Sabato e Domenica assieme a un grandissimo volume di scambi e contrattazioni nei Padiglioni 3, 4 e 5 dedicati a privati e ricambisti
Tantissime le targhe d’oltralpe nei parcheggi della Fiera richiamate dalle oltre 2000 auto in vendita – il 30 per cento delle quali ha trovato un compratore. Esposti modelli per ogni gusto, epoca e inclinazione: dai Range Rover anni ’90 all’Isetta Bmw 1955 passando per Maggiolini, Porsche, Ferrari Mondial – l’ultima, in ordine di tempo, ad iniziare la sua ascesa nell’Heritage – Ferrari testa Rossa, 208, 328, 248 e così via.
“Verona Legend Cars ha saputo fondere cuore e mente dell’auto – ha concluso Baccaglini. - Abbiamo portato modelli unici al mondo che fanno sognare ad occhi aperti e siamo riusciti a far incontrare la qualità del conservato italiano con i collezionisti d’oltralpe. La Fiera si è rivelata, come sapevamo, un crocevia internazionale all’avanguardia e Verona un città entusiasta che ci ha accolto a braccia aperte e che ringraziamo veramente di cuore”.

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