giovedì 21 marzo 2013

Una cronaca molto particolare

Per una volta non parliamo soltanto di auto d'epoca e di viaggi, ma anche di come un viaggio e una gara di auto d'epoca possano essere vissuti in maniera diversa ma non per questo meno intensa.
Il motivo di una interessante riflessione ce lo ha dato un equipaggio della Scuderia Progetto M.I.T.E., il progetto ideato da Gilberto Pozza che dà l'opportunità a persone ipovedenti o non vedenti di partecipare, come navigatori, a gare di rally internazionali e nazionali e gare di regolarità, grazie ad un road book realizzato in braille.
L'equipaggio è quello di Patrizia Barbaro e Oscar Savoldelli, che hanno partecipato lo scorso week end alla Secchia Rapita.
Patrizia è una insegnante di sostegno ai bambini disabili che si è specializzata nel 1987 con una tesi di laurea scritta in braille, appassionata di auto storiche,mentre Oscar è un navigatore della Scuderia Progetto M.I.T.E. dal 2003 con all'attivo numerose vittorie tra cui l'ultimo Snow Trophy (2013), Valsugana Historic Rally e Classic (2012), il 3° Due Valli Classic (2012) e Rally Storico Città di Bassano (2011).


La loro esperienza di gara (che Patrizia ha raccolto in un diario di viaggio che presto pubblicheremo) è quella di un equipaggio come tanti altri, non di regolaristi incalliti, ma di appassionati che come tanti hanno gareggiato difendendosi onorevolmente e divertendosi tantissimo. Questa esperienza (e non è la prima volta che capita, perchè il progetto M.I.T.E. ha già condotto molti equipaggi misti a correre in gare di regolarità, spesso con risultati eclatanti) è la prova e la speranza epr tutti di un modo più bello e umano di intendere anche questo sport, con la soddisfazione di sapere che piò anche essere di aiuto a molti. Non solo una banale corsa contro il tempo, dunque, ma una corsa per abbattere le barriere.

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