La storia della Chevrolet inizia nel 1911. Inutile dirlo, da allora è cambiato il mondo. Eppure in questi 100 anni e più la Chevrolet è sempre stata sinonimo di potenza e passione. Di americanità, soprattutto. Louis Chevrolet è uno scapestrato pilota di auto, uno svizzero nato a La Chaux de Fonds. Che ha anche imparato a fare il meccanico. Si innamora delle auto e ripara il veicolo di un miliardario americano, Cornelius Vanderbilt, che se lo porta negli USA. Là conosce Billy Durant, boss della Buick, che lo arruola nel suo team. Chevrolet gli progetta una vettura per la quale viene scelto un motore a sei cilindri: è il 3 novembre 1911 e nasce la Chevrolet. Ma il giovane Chevrolet è incostante, abbandona la società. Durant invece continua e nel 1917 la casa entra a far parte della General Motors. Nascono allora le Sport Utilità dalle linee innovative. Nel 1950 la Chevrolet trionfa con il cambio automatico e l'iniezione di carburante. Nel 1953 arriva "la" Chevrolet per antonomasia, la Corvette. Ha una leggera carrozzeria in vetroresina e un look spettacolare. Negli anni ’60 il trionfo prosegue con la Corvette Sting Ray (1963) e la Camaro, prima delle cosiddette "muscle car". Nel frattempo, però, cambia il mondo e l'imponente industria americana fatica ad adeguarsi. Le auto Usa sono ormai poco apprezzate, men che meno sui mercati esteri. Con l'estensione del marchio a prodotti molto meno nobili. Il rilancio, come detto, avviene nel 2005: Chevrolet diventa un moderno marchio globale, con veicoli prodotti (principalmente) negli Usa, in Sudamerica e in Corea: le vendite sono di 4 milioni di unità annue.
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