Sono ripide le strade che dal mare di Genova salgono verso
le montagne. Le strade ideali per una gara di velocità. Proprio quello che era
una volta la Pontedecimo-Giovi: una gara in salita e poi una corsa di
motociclette. Una ventina di chilometri che dai confini di Genova salgono verso
l’Appennino fino a oltre 800 metri per scavalcare le montagne e ridiscendere
verso la pianura e che, per anni, hanno rappresentato l’unico collegamento
della città con Milano, prima che costruissero la prima, arcaica autostrada (la
“Serravalle”). Un valico talmente aspro che, un tempo, le motrici dei camion
venivano staccate prima dell’ultima salita, per affrontare da sole il passo,
mentre il carico veniva trainato su da veicoli più potenti. A entrare nella storia è stata soprattutto la
gara in salita, disputata dal 1920 al 1967, a cui hanno partecipato, negli anni
prima della Guerra, i più grandi piloti di allora: Farina, Villoresi e la
squadra Alfa Corse al gran completo.
Oggi, grazie all’impegno del Veteran Car Club Ligure, federato
ASI, la Pontedecimo-Giovi ripercorre quelle imprese, con una rievocazione storica riservata alle auto
costruite fino al 1969 e giunta, nell’evento svoltosi sabato 24 e domenica 25
giugno, alla sua diciottesima edizione.
Come nella più nobile tradizione ASI, l’occasione non è stata
soltanto quella di disputare una gara, ma anche quella di riproporre un tuffo
nel territorio e nei ricordi del passato. Così, nei due giorni della
rievocazione, gli oltre 60 partecipanti hanno avuto il piacere di ammirare un pizzico
di tutti i paesaggi e gustare alcuni dei migliori sapori della Liguria: dall’attraversamento
della città da Sestri Ponente fino a Recco, con tanto di assaggi di focacce
saporite, e la navigazione verso
l’Abbazia medievale di San Fruttuoso di Camogli, gioiello tutelato dal FAI che
custodisce le prime tombe dei Doria, alla
notte trascorsa sul veliero La Signora dei Mari, ormeggiata nel Marina
di Genova Aeroporto, fino alla salita sul Giovo e la ripida discesa per un
altro passo fra i più ripidi che sovrastano Genova, il passo della Bocchetta, ed
il finale il passaggio per il Santuario della Guardia, centro di devozione
genovese e la sosta a Campomorone,
ancora con l’assaggio di focaccia e prodotti locali.
Grande il divertimento per i curiosi e gli appassionati che
si sono radunati a veder passare i bolidi del passato sui curvoni dei Giovi, con la strada chiusa al traffico proprio per
permettere alle auto storiche di transitare in tutta sicurezza. Grande spettacolo anche perché era notevole, come
sempre, il parco macchine che hanno partecipato: Insieme a numerose barchette
hanno catturato l’attenzione una Fiat 1400 ex Mille Miglia del 1950 (che ha
disputato ben tre edizioni della corsa, conquistando una vittoria di classe) ,
una Fiat 525 SS del 1930, una Jaguar XK 120, una Jaguar E type, una Lancia
Astura del 1933 e poi Porsche 356,
Lancia Ardea, Appia, Fiat 508, Austin Healey
del 1957, MG TD, MG TF, Riley del 1930.
Centro d’eccezione per la manifestazione automobilistica è
stato il Marina di Genova Aeroporto, dove si sono svolte le verifiche iniziali,
il pranzo del sabato e la cena, così come il pranzo ed i festeggiamenti finali
di domenica 25 settembre. Da qui sabato sono partite, in corteo scortato dalla
Polizia, le auto storiche per una lunga passerella fino a Recco, attraversando
la città, con uno spettacolare passaggio a poca distanza dalla Lanterna e sulla
sopraelevata, per una splendida vista sulla città e sul suo porto. A Recco,
lasciate le auto parcheggiate, i partecipanti si sono imbarcati alla volta di
San Fruttuoso e, bordeggiando, sono arrivati alla piccola baia che racchiude l’antica
Abbazia dei Doria. Qui oltre, alla visita guidata, c’è stata anche l’occasione
per qualcuno, complice il clima decisamente estivo, di fare un bagno rinfrescante sulla
spiaggetta della baia. Per tutti poi, il ritorno al marina ed in serata la cena
e il pernottamento a bordo del veliero “Signora del Vento”. Domenica lo
spettacolo a quattro ruote è continuato
sempre sotto un sole splendente. Si è partiti dalla Marina Genova per poi
affrontare, con strada chiusa al traffico, la mitica salita dei Giovi, affrontando
la serie di prove cronometrate concatenate predisposte lungo il percorso. Una
volta scollinato, le auto storiche hanno proseguito verso Fraconalto e Voltaggio, per poi scendere la ripida
discesa della Bocchetta (sempre in prova) fino a raggiungere Campomorone per un
breve break a base di prodotti tipici locali. Quindi il ritorno a Pontedecimo e
di nuovo la salita, con strada chiusa al traffico, da Pontedecimo al Passo dei
Giovi, con un’altra serie di prove. Infine, riordino in vetta al Passo (con una
splendida vista sulla campagna circostante) e poi tutti insieme nuovamente alla
Marina Genova per il pranzo e la premiazione finale, che ha visto salire
meritatamente sul podio Massimiliano Buccioni al volante di una Giulietta SS
del 1962. Seconda posizione per Furio Pellis su Alfa Romeo Giulietta sprint del
1961 e terzo posto per Giuseppe Fasciolo su Topolino Ortolani del 1949.
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