martedì 7 aprile 2015

Una pioggia di sole sul Valli e Nebbie

Un piacevole sole primaverile ha rallegrato la 26° edizione del Valli e Nebbie, manifestazione ferrarese per auto storiche con prove di abilità a strumentazione meccanica che nel fine settimana del 27-29 marzo ha radunato tanti amici fedeli, sempre presenti, anno dopo anno, a questo appuntamento a calendario ASI. Tutto merito degli organizzatori, i soci dell’Officina Ferrarese - Club del Motorismo Storico, che hanno profuso in questo Valli e Nebbie 2015 lo stesso impegno entusiasta delle prime edizioni. Quest’anno, poi, c’è stato qualcosa in più:che ha un po’ contraddetto il nome della gara, senza che nessuno avesse a dispiacersene.
Fiore all’occhiello di questa manifestazione ancora una volta le auto storiche presenti, con un nutrito parterre di esemplari unici. Da ammirare fra le più belle la Riley Brooklands del 1930 di Giorgio e Grazia Marchi, la Bugatti 37 A di Maurizio Piantelli e Paola Montaldi, la Lancia Aprilia Cabriolet Farina del 1938 di Galeazzo e Angelica Marescotti,  la Fiat 508 Balilla 1933 di Lorenzo Masetti e Monika Joechler, l’Alfa Romeo 6C Touring 1947 di Carlo e Lisa Digrandi. Particolari anche le auto non ASI e quindi iscritte fuori classifica, come la Stelyl Puch 500 DL del 1959 di Mathias Beschi ed Elena Merighi e la Fiat 600 1955 di Fabio Beschi ed Ines Fezzardi. Peccato per l’assenza della rarissima ALVIS Firebird Dhc di Massimo ed Elena Campailla, iscritti ma non partiti, mentre la coppia Paolo ed Andrea Venturelli, che proprio non se la sentivano di mancare, hanno partecipato con una Innocenti Mini Cooper del 1972 in sostituzione della loro Bugatti 35 A del 1926 che nel pre-gara ha avuto qualche problema.
Tra le particolarità di questo Valli e Nebbie, la presenza di un equipaggio straniero, arrivato appositamente dalla Svizzera per partecipare a questa gara, consigliata da loro amici elvetici, per acquisire dimestichezza con il roadbook e il cronometro. Si trattava del duo bostoniano-polacco  David Wells e Marian Walecki, arrivati da Lugano con una Alfa Romeo 1900 Pininfarina del 1954 iscritta alla prossima Mille Miglia. I due si sono presto trovati a loro agio, e dopo le incertezze del primo giorno hanno cominciato a ingranare, tanto che alla fine si sono dichiarati entusiasti della loro esperienza, che sperano di ripetere in futuro.
A dispetto del nome, erano invece italianissimi i due equipaggi bolzanini che hanno chiuso la sfilata di belle auto, i coniugi Cristian Roncolato e Sabine Rinnerbeerger su una sportivissima  BMW 2002 TII del 1972 e Jorg Spindler con Manja Von Dreysse su Porsche 911 2.4 Targa del 1973, entrambi accompagnati dai figli.
Bolognese, invece, l’equipaggio che ha conquistato il primo posto: Mario Sandrolini ed Angela Giordano che hanno replicato il successo delle passate edizioni, sempre ottenuto su una Citroen 11 BL Roadster rosso fiammante del 1937. Per la coppia vincitrice si tratta della terza vittoria consecutiva  al Valli e Nebbie; a loro è andato anche lo speciale Trofeo  messo in paio dalla Promotor per l’equipaggio che avesse fatto segnare i tempi migliori nella serie di prove cronometrate disputate il sabato mattina nella sede dell’Azienda Agricola Lodigiana di proprietà della famiglia Martini. Dietro di loro nella classifica generale, arretrati di 500 penalità (complice anche l’applicazione dei coefficienti correlati alla vetustà dell’auto) Renato Reggiani con Lidia Manenti sulla consueta Jaguar XK 120 del 1951. Terzi Giorgio Porta e Fiorella Galimberti su Lancia Appia GTE Zagato del 1961 seguiti da Maurizio Piantelli e Paola Montaldi su Bugatti 37A del 1927 e da Romano e Romana Reggianini e alla guida dell’ammiratissima Ferrari 330 Gt 2+2, un tempo auto personale di Enzo Ferrari.
I piloti saliti sul podio si sono anche aggiudicati il primo posto nelle rispettive classifiche di classe: Maurizio Piantelli e Paola Montaldi nella Vintage, Mario Sandrolini ed Angela Giordano nella Post-Vintage,  Renato Reggiani con Lidia Manenti nella Classic e Giorgio Porta con Fiorella Galimberti nella Post –Classic.
Un ritorno al passato per il palco di partenza, ritornato ad occupare, come nelle edizioni di un paio di anni fa, la spianata del Castello Estense di Ferrara, un luogo storico d’eccezione, come d’altronde tanti altri monumenti di Ferrara, città dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Il passaggio per il centro storico, la corsa lungo le mura cittadine e l’attraversamento all’arrivo della suggestiva via accostata al Palazzo dei Diamanti sono state alcune delle occasioni di ammirare le attrattive della città. Per far conoscere e apprezzare le iniziative culturali che il territorio offre ai turisti, inoltre, gli organizzatori  avevano inserito nel programma del Valli e Nebbie 2015 la visita,nella giornata di venerdì 27 marzo, alla mostra del pittore ferrarese Giovanni Boldini, allestita presso le Sale del Castello Estense.
Nel programma di questa due giorni, che ha saputo magistralmente unire cultura e riscoperta del territorio, non sono poi mancate occasioni di cogliere altre suggestioni. A cominciare dalle bellezze della natura, co-protagonista della manifestazione assieme alle splendide auto d'epoca. Grazie all’amicizia ed al sostegno di tanti sponsor ed  Istituzioni che hanno collaborato con l’Officina Ferrarese, è stato infatti possibile per le auto percorrere gran parte dei lunghi argini e delle piste ciclabili del Delta del Po, con il piacere di una guida in tutta sicurezza  in luoghi normalmente inaccessibili.  Imperdibile, nella giornata di sabato, la visita guidata all’Abbazia di Pomposa, gioiello benedettino del IX secolo, ed il passaggio nella corte del Castello della Mesola, imponente ed elegante  fortezza estense del ‘500. Un programma intenso, ma rilassante, che ha visto i 160 chilometri di percorso del primo giorno di gara piacevolmente interrotti dalla sosta pranzo a base di specialità marinare sulla punta estrema del Po di Goro. In conclusione della prima tappa ancora un ritorno al Castello Estense, per l’esposizione in parco chiuso delle vetture davanti al monumentale ponte d’ingresso, e quindi la cena di gala preparata nelle sale interne del Castello, occasione per il saluto ai partecipanti da parte del Club e per la consegna del Trofeo Promotor. Ancora un viaggio alla scoperta di alcuni luoghi significativi del territorio ferrarese nella giornata di domenica 29 marzo, con la visita al Museo Etnologico di Villa Sessa, singolare raccolta di strumenti e testimonianze della vita contadina in una antica tenuta colonica,  ed il percorso naturalistico nell’oasi di Sant’Agostino prima del ritorno a Ferrara passando per Bondeno e le terre bonificate lungo la sponda destra del Po.
Tanta gente ad attendere la carovana di auto storiche al fine corsa a Ferrara per un caloroso saluto cittadino,  e poi il trasferimento nelle sale del Teatro Comunale, intitolato al maestro Claudio Abbado, ospiti della gentilissima direttrice Roberta Tiboni dove i tanti amici oramai da tempo legati al Club Officina Ferrarese hanno partecipato al pranzo di saluto ed alla consegna, tra un brindisi ed un applauso, dello splendido trofeo in bronzo “Torre del Castello” consegnato ai vincitori. A concludere la festa per le premiazioni sono arrivati anche i complimenti del responsabile manifestazioni dell’Asi Pietro Piacquadio : “Essere presente a una manifestazione come il Valli e Nebbie è un privilegio – ha detto - perché in  tutte queste 26 edizioni sì è sempre privilegiato l’alto livello delle partecipazioni ma soprattutto l’aspetto culturale abbinato a quello turistico e sportivo, sempre in un clima di amicizia e cordialità che fanno del Valli e Nebbia una manifestazione davvero imperdibile. Lo testimonia anche l’assegnazione dell’ultima Manovella D’Oro del 2014. Tra gli altri punti di forza del Valli e Nebbie il fatto che come organizzatori siete riusciti a coinvolgere le amministrazioni locali in questo vostra iniziativa, cosa non sempre facile e che altrove non si riesce a fare”. Un ringraziamento caloroso ed un grande applauso a tutto lo staff dell’Officina Ferrarese, capitanato dall’infaticabile Riccardo Zavatti, ha quindi concluso la giornata, con l’augurio a tutti gli appassionati di non perdersi il prossimo Valli e Nebbie 2016.

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