martedì 2 ottobre 2012

Una serie di suggerimenti per piloti e navigatori: il roadbook



Qualche tempo fa avevamo fatto una veloce introduzione alle gare di regolarità per auto storiche. Avevamo parlato degli strumenti da utilizzare per contare il tempo. Ma c'è un altro elemento che è indispensabile conoscere bene per affrontare le gare di auto storiche. E' il ROADBOOK.
Il Roadbook (o radar) è un libretto che viene consegnato poco prima della partenza ad ogni equipaggio, e che contiene le istruzioni per seguire esattamente il percorso della gara. Non si deve sbagliare, perchè andare fuori dal percorso di gara significa, ovviamente, non arrivare per tempo alle prove speciali (quelle in cui bisogna passare al centesimo di secondo), o ai controlli orari (che segnano la fine di ogni sessione di gara), o ai controlli a timbro (in luoghi di particolare itneresse storico, dove solitamente viene timbrato il radar o la cartella di marcia). E poi perdersi non è mai piacevole. Per questo il roadbook (o radar che sia) è molto importante. Il roadbook è fatto di una serie di vignette consecutive, in cui sono schematicamentge disegnati i bivii, gli incroci, i semafori, i punti di itneresse, i riferimenti che si incontreranno lungo la strada e di cui occorrerà tenere conto per non perdere....la strada!
Cosa fare allora quando vi consegnano il radar? Leggerlo!. Leggerlo soprattutto PRIMA di partire. E leggerlo INSIEME al pilota. Leggetelo prima e leggetelo insieme, dunque: è saggio.
Guardate anche il percorso su una mappa stradale, se è annessa (molti roadbook e molti organizzatori la danno). Se no, una buona cosa è portarsene sempre una dietro (prima della partenza procuratevene una o tenetene una sempre in macchina).
Anche il tom tom è una soluzione ideale, ricordatevi però che le prese accendisigari delle auto d’epoca non sempre funzionano a dovere per caricarli….E poi, in certe gare, gli strumenti moderni sono vietati.
In ogni caso vi può aiutare molto preparare bene una sacca la sera prima, sacca in cui isnerire anche molte penne, scotch, forbici, fogli di carta bianca, una calcolatrice, una cartellina rigida di quelle ad esempio usate dai controllori dei contatori gas (se ne trovano in cartoleria) con fermacarte e, in più, una pila se dovete prevedere trasferimenti notturni. Aggiungete anche un cronometro manuale per ogni eventuale rottura (in auto si va come in barca, due di tutto) e che altro? La mappa, come detto. Tutti oggetti che vi serviranno, per segnare i bivii più importanti sul radar, per calcolare le distanze, per incollare eventuali pagine di correzione o da sostituire nel radar stesso (a volte capita che gli organizzatori siano costretti a cambiare percorso da qualche fatto imprevisto) o che dobbiate prendere appunti. Vi servirà per scrivervi quali sono i centri abitati che, in sequenza, affronterete. E comunque cercate di memorizzare mentalmente la mappa ed il il percorso (perchè spesso non avrete il tempo di consultare i vostri appunti, se non fermandovi in aperta campagna e lontani da ogni punto di riferimento abitato,nell’eventualità vi siate persi in maniera così irreparabile da sorprendevi a veder passare ….. i canguri!). Comunque scrivere vi aiuterà a memorizzare meglio i paesi in sequenza.
Infine, ricordatevi che è facilissimo orientarsi nelle città e nei territori di mare (c’è sempre un GIU’ = verso il mare, ed un SU = lontano dal mare). Ma è difficile orientarsi in zone pianeggianti. Se poi capitate in campagne o città in cui sono state adottate tecniche viarie di stampo romano, con strade ortogonali (cioè parallele e perpedicolari) che si intersecano ad angolo retto, come nella perfetta organizzazione di un accampamento militare, siete perduti. Vi accorgerete presto, infatti, che sembrano tutte uguali. Se invece il vostro itinerario è a forma di cerchio, memorizzate il centro e cercate di concentrarvi sui nomi dei paesi posti più all’esterno e quelli posti più all’interno: saprete immediatamente dove vi trovate. E ricordatevi sempre che ogni paese ha una chiesa, e ogni chiesa un campanile.... e i campanili sono i primi che si vedono all'orizzonte!

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