domenica 21 ottobre 2012

La Grecia comincia a Capo Sunion

Per i Greci Atene è la capitale. Lo è oggi ancora più che nei tempi antichi, quando ne era la capitale culturale più che politica. E questo luogo ha un significato ancora maggiore oggi, in questi tempi in cui una crisi potente attanaglia il paese. Attanaglia soprattutto le speranze di ripresa. Ci siamo andati, ad Atene, abbiamo percorso le sue strade in auto. Abbiamo visto le sue case, le bianche case stupende della centralissima Piazza Sintagma e delle vie adiacenti, i grandi viali alberati intitolati a principi, principesse, regine. Siamo saliti all'Acropoli, che è fervente di lavori come se alle Olimpiadi del 2004 mancassero pochi giorni. E abbiamo scoperto, passando in auto per queste vie, che la Grecia è un paese stupendo. E che la sua gente è gente stupenda. Pronta ad aiutare chiunque, ad aiutarsi a vicenda. A sostenersi ed a combattere. Tenere duro. Siamo sicuri che potranno riprendersi. Anche se oggi le strade, poco fuori dal centro, spengono i lampioni di notte, e alcuni negozi, anche a Monastiraki o alla Plaka, hanno le saracinesche chiuse. Non sarà questo (e vi assicuro, è meno peggio di quanto ci facciano credere) a frenare la voglia di questo paese di riprendersi.
Lo abbiamo capito soprattutto percorrendo la strada che da Atene porta a Capo Sunion. Una strada tortuosa, stretta, a picco sul mare. Con un asfalto pulito e perfetto, come una striscia di velluto grigia. Aperta su un mare così azzurro da sembrare innaturale. Dove la gente fa il bagno ancora ad ottobre. E dove il vento di tramontana soffia incessante.
Qui, a Capo Sunion, si arriva al grande tempio dorico dedicato al dio del mare, Poseidon. E' il punto da cui gli Ateniesi spiavano l'arrivo dei nemici. Le vedette giorno e notte tutelavano la salvezza della città.
Da qui comincia la Grecia. Da questo tempio perfetto, dalla sua eleganza classica, da queste colonne bianche che sorgono su un mare esageratamente blu, increspato dal vento.
Tengono duro, i greci, sono di vedetta.

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