La Sanremo Corse sempre fra i primi a organizzare gare interessanti, si cimenta anche quest’anno con la 100 Tubi. La nona edizione si terrà il 24 novembre, proprio in chiusura di stagione, ma nella Riviera Ligure di ponente sarà facile anche essere fortunati e trovare una bella giornata calda di sole. Itinerario sempre nell’Imperiese e nelle sue belle valli, con partenza da Bussana di Sanremo . Oltre cento rilevamenti quest’anno concatenati, tutti in un giorno!
Correre, viaggiare, a due o a quattro ruote, meglio se d’epoca. Percorrere strade sconosciute, alla ricerca delle sfide e dell’avventura. Questo blog è dedicato a tutti quelli che hanno un’auto o una moto, e una storia da raccontare. Perché non si stancano mai di esplorare il mondo.
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lunedì 21 ottobre 2013
9° Cento Tubi il 24 Novembre
La Sanremo Corse sempre fra i primi a organizzare gare interessanti, si cimenta anche quest’anno con la 100 Tubi. La nona edizione si terrà il 24 novembre, proprio in chiusura di stagione, ma nella Riviera Ligure di ponente sarà facile anche essere fortunati e trovare una bella giornata calda di sole. Itinerario sempre nell’Imperiese e nelle sue belle valli, con partenza da Bussana di Sanremo . Oltre cento rilevamenti quest’anno concatenati, tutti in un giorno!
mercoledì 7 novembre 2012
Cento Tubi a Bussana
La Sanremo Corse non si ferma mai, e anche quest'anno organizza il 25 novembre a Bussana la 8° edizione della Cento Tubi, gara di regolarità per auto storiche che mette a dura prova gli specialisti del cronometro su cento prove cronometrate. Con la collaborazione del Comitato Ponente Ligure anche quest'anno la manifestazione sarà articolata su tanti passaggi: partenza da Bussana, transito da Andagna, poi Passo Teglia, Arma di Taggia e poi ancora Andagna e Carpasio. Gran finale a Bussana per questo revival di auto storiche e festa finale al Nido degli Aironi.
giovedì 30 agosto 2012
Bussana e il terremoto del 1887
Unico nel suo genere, e non solo perchè popolato da artisti e artigiani, è il piccolo borgo di Bussana Vechia, sopra a Sanremo. Un paesino arroccato sulla montagna, con intorno ancora l'odore di macchia mediterranea e di erbe selvatiche, quelle aride delle pietraie, così comuni in Liguria. Un borgo che sente ancora l'odore del mare, distesa azzurra là in lontananza. La sua caratteristica, però, è soprattutto quella di essere stato per lungo tempo un ammasso di rovine dimenticate, lassù sulla collina, dove nessuno andava più dopo la devaztazione del terremoto.
Tutto avvenne in una notte, quella del 23 febbraio 1887. Un violento terremoto semidistrusse il paese di Bussana, situato sopra Sanremo. Dopo il crollo delle case, il paese venne completamente abbandonato dagli abitanti che si spostarono circa tre chilometri più a valle fondando il paese di Bussana Nuova.
Il borgo distrutto rimase deserto e solitario per decenni (come altri nell’entroterra ligure, ricchi di fascino e di mistero: Molini di Triora, Badaluco, Balestrino). Poi, sul finire degli anni ’50, ha ricominciato ad essere abitato da artisti italiani e stranieri, attratti dalla particolarità del luogo, dalle sue origini storiche (Bussana ha origini romane: con l'originario nome di Armedina o Armedana, la zona fu sempre abitata, anche nei periiodi bui del Medioevo, quando le alture della Liguria erano predilette dagli abitanti rispetto alle coste, spesso attaccate dai pirati saraceni) e dal clima asciutto e solare.
Una volta ristrutturati e resi nuovamente abitabili gli edifici meno danneggiati. Bussana Vecchia diventa una comunità internazionale di artisti, con botteghe artigiane ed alcuni punti di ristoro in un'ambientazione da borgo medioevale.
Il mercoledì delle Ceneri del 1887, il 23 febbraio, alle 6:21 si verifica la scossa di terremoto che segnerà per sempre il destino del paese. A quell'ora buona parte della religiosa popolazione si trova in chiesa per seguire la messa. In soli venti secondi il sisma provoca morti e danni ingentissimi: fa crollare la volta della gremita chiesa, e la quasi totalità delle abitazioni della parte alta del villaggio vengono distrutte, seppellendo centinaia di persone.
I sopravvissuti decidono dapprima di accamparsi nella zona bassa del paese, in attesa di capire se sia possibile recuperare in qualche modo le costruzioni meno lesionate e ricostruire le abitazioni crollate. Tuttavia un'apposita commissione istituita per verificare la fattibilità della ricostruzione stabilisce che sia molto più sicuro abbandonare il borgo per ricostruirlo più a valle, anche perché viene presentata la situazione molto più tragica di quanto in realtà non sia, probabilmente per fini legati a speculazioni immobiliari. La maggior parte della popolazione è contraria a questa scelta, in quanto vorrebbe ampliare il borgo originario e sostituire le costruzioni più malandate, tuttavia il vivo ricordo del terremoto e le imposizioni delle autorità convincono la popolazione a fondare il paese di Bussana Nuova, nell'area già nota come Capo Marine.
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