Più di 120 auto storiche, ed una decina di auto moderne, alla partenza domenica 2 maggio della Targa AC Bologna, giunta alla nona edizione, gara di regolarità valevole come quinta prova del Campionato italiano ACI Sport di Regolarità. Il primato toccato dalla manifestazione organizzata dall’ACI bolognese, che ricorda il Circuito Automobilistico di Bologna organizzato dal giovane Automobile Club bolognese agli inizi del ‘900, è ben giustificato dalla sicura riuscita della gara, nella quale a salire sul primo gradino podio è stato il bresciano Andrea Vesco, alla guida della sua Fiat 508. Il campione bresciano, in solitaria, è riuscito a battere i tanti contendenti alla vittoria in terra emiliana, primi tra tutti i favoriti della vigilia, i fratelli padovani Alberto e Pino Scapolo, in testa alla classifica tricolore fino ad oggi che, attardati da problemi all’impianto elettrico della loro Fiat 508, si sono dovuti accontentare di un 15mo posto, che gli ha consentito comunque di raggranellare qualche punticino per rimanere in testa alla classifica del Cireas.
Vesco a Bologna ha battuto i due Salvinelli su Fiat 1100 del Classic Team e i Turelli, anche loro su Fiat 508. La classifica assoluta vede poi al quarto posto Barcella-Ghidotti su Porsche 356 della Scuderia Amams Tazio Nuvolari, e al quinto i padovani Miatto- Farsura (Fiat 508) della Nettuno, di gara in gara sempre più su nelle classifiche assolute. Il trofeo per il miglior equipaggio femminile è andato alla coppia Gabriella Scarioni-Ornella Pietropaolo su Austin Mini del 1982, mentre tra gli Under 30 i vincitori sono stati il figlio d’arte Nicola Barcella ed Edoardo Pastremoli su Autobianchi A112 Abarth dell’Amams di Mantova. Come lo scorso anno, il Classic team ha conquistato il trofeo per la miglior scuderia.
65 le prove speciali e tre i controlli orari su un totale di circa 190 km su un percorso collinare, a tratti impegnativo, ma sicuramente entusiasmante. Partenza di primo mattino da Admiral Park Hotel di Zola Pedrosa, a poca distanza da Bologna, e arrivo sempre all’Admiral Park Hotel alle quattro del pomeriggio, con tutto il tempo per lasciare ai concorrenti un pausa di riposo prima del ritorno a casa nell’attesa delle classifiche, giunte puntuali a poca distanza dal fine gara.
Una corsa su e giù per le province di Bologna e Modena, baciata dal sole, che ha permesso ai concorrenti di ammirare lo splendido paesaggio primaverile dei colli bolognesi e dell’Appennino, con i prati coperti di fiori ed i borghi inerpicati sulle colline. Dalla partenza i concorrenti si sono diretti subito verso Calderino lungo un percorso pianeggiante all’inizio, ma ben presto tutto in salita, affrontando sin da subito la lunga sequenza di prove cronometrate concatenate e senza soste, che hanno mantenuto alta la tensione e l’adrenalina dei piloti e dei navigatori, impegnati su un radar preciso e completo, ma con tanti cambi di percorso che non permettevano errori o distrazioni. Lasciata Calderino la carovana si è diretta quindi verso Monteveglio e Oliveto, per correre poi lungo la strada dei vini e dei sapori fino a Pignoletto, uno dei tanti paesi del vino toccati da questa edizione della Targa AC Bologna, che ha saputo anche suggerire interessanti itinerari turistici poco frequentati. Prima sosta e C.O. a Savigno, la città del tartufo e non solo, ad osservare le vetrine delle salumerie e dei panifici con le tigelle in bella mostra. Da qui la ripartenza per la parte più impegnativa del tragitto, con la salita tutta tornanti verso Zocca, passando per Verrucchia e la Torre Montecuccoli, e poi Rosola e Vignola, fra le colline coperte dai ciliegi ed i boschi di castagno. E, poco prima della sosta pranzo all’Agriturismo “Cà Lunati” immersi nei vigneti, il passaggio nel borgo murato di Castello di Serravalle, città del vino. Il ritorno sempre in prova, per non perdere mai il ritmo, attraverso Roccalamantina e Samone, Pavullo e Fanano, per riprendere poi il percorso verso Zocca e ripercorrere a ritroso parte dei passaggi collinari già affrontati, con prove sempre ben calibrate, alternate fra pressostati in salita e discesa, fuori e dietro i tornanti, tempi imposti brevi e lunghi, ma tutti equilibrati e sempre affrontabili in tutta sicurezza e fattibilità anche per le auto anteguerra. Da Zocca la discesa verso Valsamoggia passando anche per il controllo a timbro davanti al municipio nella località di Bazzano, e l’arrivo al punto di partenza al quartier generale della manifestazione.
Felicissimi all’arrivo tutti i partecipanti, soddisfatti dell’ottima riuscita della gara, anche chi, per qualche problema è stato penalizzato nelle prove, ma ha comunque ammesso che il paesaggio valeva più di una sosta per qualche futura visita turistica, ovviamente sempre alla guida di un‘auto storica. Alla fine, alle premiazioni, il presidente dell’Ac Bologna Federico Bendinelli e il direttore Raffaele Ferriello hanno ringraziato i concorrenti per la grande partecipazione che ha consentito di raggiungere il record di iscritti a questo evento di punta dell‘Automobil Club. E molti i complimenti da parte dei tanti concorrenti che hanno assicurato la loro partecipazione alla Targa Ac Bologna 2022, che taglierà il traguardo importante della decima edizione: un traguardo che gli appassionati dell’Automobil Club bolognese vogliono festeggiare alla grande e con tante sorprese per i partecipanti.
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