lunedì 11 novembre 2019

LA GRANDE CORSA:VINCONO MAIOLO E VALLANO, A MONTINI IL RALLY

foto di G&P Foto

Non è stato solo il rally storico a tenere banco nella Grande Corsa a Chieri: sono state infatti due le gare di regolarità che hanno interessato quarantaquattro equipaggi; ventuno nella sport giunta alla quarta edizione e ventitrè in quella a media, una delle grandi novità della manifestazione organizzata da Amici di Nino in collaborazione con il Club della Ruggine.
REGOLARITÀ SPORT – Partono subito dopo il rally i ventuno equipaggi che si giocheranno la vittoria
sulle otto prove di precisione; dalle previsioni pre gara, è un quartetto quello sul quale cercare i nomi
dei futuri vincitori e le previsioni vengono rispettate grazie al successo, il secondo dopo quello del
2016, da parte di Marco Maiolo e Maria Teresa Paracchini in gara con la Renault Alpine A110. Per
l'affiatato duo la gara era iniziata in sordina, ma grazie ad un'efficace seconda parte, hanno preso il
comando con autorità volando verso la vittoria sancita da un netto distacco sui secondi classificati
Arturo Barbotto e Roberta Giacchino sulla Fiat 124 Spider Europa; terzi con la Fiat 850 Coupè
Roberto Viganò e Pieraldo Giacobino a sole due penalità dai secondi. Seguono poi, in quarta
posizione assoluta Massimo e Matteo Migliore su Opel Kadett Gt/e e quinti chiudono David De Faveri
con Marco Blotto in gara con una Peugeot 205 Rallye. Nota per Luca Fiore ed Elio Garelli costretti al
ritiro per noie meccaniche alla loro Lancia Fulvia HF mente erano secondi assoluti.
REGOLARITÀ A MEDIA – Era molto attesa la prima edizione della disciplina che sta lentamente
creandosi una nicchia di seguaci, grazie anche al Campionato Italiano da poco concluso. Spinti dal
desiderio di offrire una nuova opportunità ai regolaristi, gli organizzatori della Grande Corsa hanno
voluto scommettere sulla media, utilizzando per la prima volta in Italia l'efficiente servizio
cronometraggio gestito da Blunik; ne è venuta fuori una gara con novanta rilevamenti, gestiti in
modo preciso, veloce e soprattutto, senza alcun reclamo inoltrato alla Direzione Gara.
Passando alla parte sportiva, i primi ad iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro sono stati i freschi
Campioni Italiani Maurizio Vellano e Giovanni Molina che hanno festeggiato nel migliore dei modi la
trionfale stagione, aggiudicandosi con l'Audi 80 Quattro anche la Grande Corsa. Alle loro spalle Paolo
Marcattilj e Francesco Giammarino su Porsche 911 S staccati di 4.1 penalità; sul terzo gradino del
podio Roberto Rovetta e Carlo Merenda su Fiat 124 Spider con un gap dalla vetta di 10.2 penalità. Al
quarto posto si classifica la Lancia Fulvia Coupè di Enrico Scotto e Fabrizio Mazzoni e la top five viene
completata dall'Opel Corsa di Paolo Bonfante e Claudio De Giorgis. Fermi a causa di un'uscita di
strada della loro Lancia Delta Integrale, i possibili outsiders Marco Gandi.

RALLY STORICO - Avvincente, combattuta e ricca di colpi di scena è stato il rally auto storiche giunto alla terza edizione che ha visto, dopo otto prove speciali, Nicholas Montini e Romano Belfiore salire sul gradino più alto del podio con la loro Porsche 911 RSR Gruppo 4 coi colori della Scuderia R-X Team. Per il duo già campione italiano 2014, una vittoria costruita piazzando due volte l'affondo sulla prova di Cinaglio e con la testa della classifica mantenuta per cinque delle prove disputate. Tanta la soddisfazione dell'equipaggio lombardo, soprattutto per aver vinto un rally con la Porsche sulla quale erano saliti l'ultima volta, dodici mesi prima e proprio alla Grande Corsa.
Sono stati solo 4”7 di distacco quelli che hanno accusato “Lucky” e Fabrizia Pons, alla fine secondi con la Lancia Delta Integrale Gruppo A, con la quale sono stati protagonisti di un testacoda con una conseguente toccata al posteriore, che è costato loro oltre mezzo minuto nella prova d'apertura e la probabile, se non certa, vittoria. Senza perdersi d'animo si sono prodigati in una rimonta che li ha portati ad una passo dalla vittoria e con i punti acquisiti nel Memory Fornaca, per la terza volta consecutiva si aggiudicano il prestigioso trofeo che a Chieri doveva proclamare i vincitori. A completare il podio assoluto, sono Lucio Da Zanche e Denis Piceno con la Porsche 911 SC Gruppo B con la quale avevano realizzato lo scratch in apertura, conducendo la gara nella prima parte e dalla quinta alla sesta prova, brillanti protagonisti di un tiratissimo testa a testa coi due equipaggi che li hanno alla fine preceduti come testimoniato dal distacco di soli 5”2.
Assegnati ai primi due classificati il 2° ed il 4° Raggruppamento, il 3° è stato appannaggio della Porsche 911 SC Gruppo 4 di Roberto Rimoldi e Loretta Casagrande, sesti nell'assoluta, mentre il 1° ha visto la vittoria di Antonio Parisi e Giuseppe D'angelo su Porsche 911 S Gruppo 4. Appena fuori dal podio la BMW M3 di Marc Valliccioni e Maria Josè Cardi e nella top-ten anche Matteo Musti quinto con Paolo Zanini sulla Porsche 911 RSR. Detto di Rimoldi, al settimo posto la sempre soprendente Opel Corsa GSI Gruppo a di Paolo Rossi e Davide Aime e, con una gara perfetta i giovani Daniele Ferron e Francesco Cuaz sono ottavi assoluti con l'Opel Kadett GT/e Gruppo 2. “MGM” e Marco Torlasco sono noni con la Porsche 911 SC e chiudono la prima decina Paolo Pastrone e Mara Miretti su Opel Kadett GT/e con la quale si aggiudicano il T.R.Z. per il 3° Raggruppamento. Altro finalista che festeggia è Ermanno Sordi, vincitore del 4° assieme a Claudio Biglieri su Porsche 911 SC Gruppo B; onore anche per Alfredo Formosa e Simona Gazzo titolati nel 2° con la Lancia Fulvia Coupè e ovazione per i siciliani Francesco Ferreri e Antonio Polizzi vincitori annunciati nel 1° con la piccola ma applauditissima Fiat 850 Special. Rimoldi e Casagrande primeggiano anche nella Coppa Michelin per il 3° Raggruppamento facendo compagnia a Graglia e Barbero vincitori nel 2° con la Fiat 124 Abarth; al Team Bassano la classifica delle Scuderie, mentre il premio speciale per le Fiat 127 è appannaggio di Ruggeri e Marzi.
Quarantuno gli equipaggi, dei sessantacinque verificati, che hanno concluso il rally, quaranta dei quali regolarmente classificati.
LA CRONACA - E' la presentazione del venerdì sera a far metter in moto le vetture che sfilano sul palco davanti alla stazione di Chieri, acclamate da un numeroso pubblico in mezzo al quale si notano personaggi del mondo dei rally, quali Silecchia, Trombotto, Paganelli.
A far sul serio s'inizia poco dopo le 8 del mattuno con la prima prova, la “Moncucco” dove “Lucky” incappa in una divagazione che gli costa un pesante distacco da Da Zanche che segna il miglior tempo, anticipando di 0”1 Valliccioni. “Lucky” inizia la rimonta vincendo la “Marcorengo” dove riduce di 6”3 il distacco dal leader; tocca a Montini firmare la terza speciale e portarsi in testa con 0”6 su Da Zanche e 1”7 su Salvini. Il primo giro si conclude con la zampata di “Lucky” sulla “Briassa” che s'impone con 12”5 su Montini e ben 19” su Da Zanche; più staccati gli altri inseguitori. A metà gara la classifica premia Montini con Da Zanche a 5”1 e “Lucky” a 8”4; Salvini è quarto a 10” e Valliccioni a 16”5. Per il T.R.Z. è Nodari a mettersi in evidenza davanti a Pastrone e Sordi.
Dopo il secondo parco assistenza, la gara si rimette in moto con la ripetizione della “Moncucco” e tocca a Valliccioni scrivere il nome in cima alla classifica con Montini che incrementa il vantaggio, mentre arriva la notizia del ritiro di Salvini a causa di un problema alla sospensione che lo fa uscire di strada. Da Zanche va a riprendersi la leadership vincendo a Marcorengo dove si mette in evidenza Musti col secondo tempo seguito da “”Lucky”; un problema meccanico ferma la BMW di Nodari che era al comando nel T.R.Z. imitato da Stasia su analoga vettura. La classifica diventa cortissima col valtellinese che precede Montini di soli tre decimi e il vicentino di 5”. Montini dimostra di gradire particolarmente la Cinaglio e vincendola si porta al comando riuscendo a difendersi dall'attacco di “Lucky” e Da Zanche sull'ultima Briassa e per 4”7 va a vincere la tera edizione del rally storico.

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