domenica 26 febbraio 2017

LA COPPA CITTA' DELLA PACE VA A FORTIN-PILE'(FIAT 1500)




Una Coppa Città della Pace con tanto pepe, cinquanta prove cronometrate di cui quattro serie in circuiti creati appositamente per i piloti ed un itinerario tutto nuovo che si è svolto fra le provincie di Trento e Rovereto. A loro ed ai curiosi che si sono radunati intorno alle cento vetture storiche che hanno sfilato nel centro di Rovereto e davanti all'hotel Nerocubo.
Una grande performance per i bresciani Pierluigi Fortin e Laura Pilè su Fiat 1500 Aerodinamica del 1936, che si sono aggiudicati questa 24ma edizione della Coppa Città della Pace che si è svolta sabato 25 febbraio a Rovereto e che come ogni anno si pone come seconda prova del Campionato Italiano di Regolarità Classica Auto Storiche. Per la coppia bresciana, portacolori del Classic Team,  si tratta della seconda vittoria in terra trentina, dopo il primo posto assoluto del 2014, allora alla guida di una A112 Elite.

L’equipaggio del Classic Team, ha imposto fin dalla prima prova cronometrata la propria legge, mettendo dietro tutti gli altri, e continuando prova dopo prova a tenere una media di 2,8 centesimi di penalità, concludendo cosi con quattro centesimi di vantaggio sui giovani bresciani Edoardo Bellini e Roberto Tiberti su Autobianchi A 112 Abarth del 1973 (144 punti) e sui compagni di scuderia Mario Passanante ed Elisa Buccioni,, su A112 Elegant del 1977 (145 punti).

Fortin e Pilè succedono così nell’albo d’oro della manifestazione, organizzata come sempre, con passione, dalla Scuderia Adige Sport, a Scarabelli e Adorni, primi nel 2015.

Il Città della Pace ha fattoregistrare quest'anno un nuovo record di partecipanti: ben cento i concorrenti al via sabato mattina dall’Hotel Nerocubo, centro logistico-operativo, che testimonia quanto sia apprezzata la gara trentina, che permette ai concorrenti di transitare su strade poco affollate.

Tante le occasioni di divertimento con le cinquanta prove tutte concatenate, che hanno dato un ritmo molto veloce alla gara, mentre i tortuosi percorsi in circuito hanno impegnato le abilità di guida e di orientamento. Bellissimoilpercorso, che ha unitovari passaggi anche delle passate edizioni: panorami mozzafiato passando per le sponde dei laghi alpini di Cavedine e di Tenno, i paesi murati ed il castello di Drena, la bellissima Arco ed i boschi incontaminati diLoppio, dove la natura la fa da padrona. E questo mix di competizione e turismo fa di questa gara una della prove più apprezzate del Campionato Italiano di regolarità del calendario Aci Sport. Una riprova è data anche dalla folta partecipazione di Top driver al via. Quest’anno alla partenza erano ben 40 gli equipaggi, giunti un po’ da tutta Italia, di questa classifica dei migliori specialisti della regolarità tricolore.
I concorrenti, dopo la partenza hanno dovuto affrontare le prime prove nel kartodromo di Ala, e poi quelle al centro della Protezione Civile di Marco, prima del passaggio in centro Rovereto, in Via Roma, tra tanti curiosi , per la ripartenza per il Lago di Loppio, Nago, Arco, Drena, Cavedine, Lasino, Pergolese, poi di nuovo Arco, Tenno e Pieve di Ledro, dove all’Hotel Lido per il pranzo. Poi il nuovo via per ritornare nel pomeriggio verso Rovereto, passando nuovamente per Tenno ed Arco, ripercorrendo al contrario l’anello della Valle dei Laghi, per tornare quindi a Nago, Loppio, al kartodromo di Ala, Marco ed infine Rovereto, con l’arrivo finale, sempre in centro, tra due vere e proprie ali di folla...Poi all’Hotel Nerocubo tanti applausi per i vincitori
E tanta soddisfazione per gli organizzatori, capitanati da Luca Manera e Remo Trinco: “Quest’anno abbiamo riproposto un mix dei percorsi delle scorse edizioni, sapendo che così potevamo offrire ai concorrenti un percorso davvero speciale”. 
E, non appena messa in archivio questa edizione, gli appassionati organizzatori della Scuderia Adige Sport stanno già pensando alla prossima, che dovrà essere davvero speciale, dato che andrà in scena la 25ma edizione della manifestazione: un traguardo che ben pochi organizzatori hanno la fortuna di poter festeggiare.


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