giovedì 6 giugno 2019

UNA MODENA CENTO ORE SEMPRE PIU' IMPEGNATIVA




La giornata di ieri, la prima di gara della Modena Cento Ore 2019, è stata impegnativa per i concorrenti, per i team di assistenza e per le autovetture.
15 ore passate sulla strada e sulle piste lasciano il loro segno sull’espressione dei piloti e, qualche volta, sulle carrozzerie delle macchine che mostrano le tracce di un maschio confronto…
Questa mattina, dopo non troppe ore di sonno, si è ripartirti da Rimini in direzione Imola per poter disputare la gara nello storico circuito intestato a Enzo e Dino Ferrari e che, comunque, porta sempre con sé il grande ricordo di Ayrton Senna.
La gara è stata, come ci si aspettava, combattuta e veloce. Qualche escursione nella sabbia ha ricordato a tutti come sia difficile andare veramente veloci sulla pista di Imola.
Il circuito del Santerno, con le sue curve veloci e i suoi saliscendi, ha permesso anche a tutti di apprezzare la potenza e la velocità di punta delle grandi 8 cilindri americane che, esattamente come avveniva negli anni sessanta, trovavano nelle Ferrari 3 litri e 12 cilindri, le degne rivali in termini di prestazione.
Una volta finita la competizione in pista, la Modena Cento Ore si è ripresentata agli occhi dei partecipanti con la sua unica, straordinaria magia. Dopo un percorso durato solo quattro minuti, le autovetture, ancora sporche e calde dalla gara, sono state parcheggiate di fronte alla Rocca di Imola che ha ospitato il pranzo.
E’ stato entrando nei giardini della Rocca sontuosamente preparati, che ci siamo immediatamente ricordati di quanto incredibile e spettacolare possa essere la Cento Ore, capace di trasportare 200 persone in pochi minuti in due mondi così all’apparenza distanti: un rovente, rumoroso autodromo, e un tranquillo giardino all’interno di un castello medievale perfettamente idoneo per un incontro di gala.
Le macchine cominciano a mostrare i segni dei chilometri percorsi e di qualche contatto ravvicinato tra di loro o con qualche ostacolo fisso che, improvvisamente, si è parato davanti.
E’ comunque bello vedere come le animosità e i duelli anche accesi che si consumano in pista vengano immediatamente dimenticati appena arrivati con sorrisi e sfottò degni della migliore famiglia…
Nel pomeriggio gli equipaggi si sono avviuati verso Firenze dove, sono arrivati solo dopo aver disputato due impegnative prove speciali.
D’altronde, è risaputo, per apprezzare le cose, bisogna soffrire per poterle ottenere…
Nel programma di oggi anche il passaggio davanti al Palazzo dei Vicari di Scarperia e San Piero. Sarebbe ridondante, per qualsiasi appassionato di vetture d’epoca, sentirsi spiegare l’importanza storica/automobilistica, di questo piccolo paese perduto nell’appennino toscano a nord di Firenze.
La magia della Cento Ore si conclude proprio al circuito del Mugello, che vedrà la gara domattina a partire dalle 8.50. La serata, dopo aver parcheggiato in piazza Ognissanti in centro a Firenze, proseguirà con la serata di Gala al Teatro della Pergola, il teatro più antico ancora attivo in Italia.
 Per aggiornamenti sulle classifiche, visitare il sito: www.modenacentooreclassic.it




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