mercoledì 30 agosto 2017

Erik Comas e Yannick Roche vincono la 22° edizione del Rally Alpi Orientali Historic

foto di Max Ponti


Erik Comas torna a correre una gara in Italia, la 22. edizione del Rally Alpi Orientali, rincorrendo i punteggi del campionato europeo per il quale è in lizza per il titolo della 2. Categoria. Il navigatore che lo affianca è il francese Yannick Roche, la Lancia Stratos è invece la solita, anzi no visto che ha ricevuto ulteriori sviluppi tecnici in questi due anni. Comas la conosce alla perfezione "Sembra un kart ora, si fa guidare che è uno spettacolo" confida alla vigilia. E lui la guida, ancor meglio di prima, sa dove la "bete a gagner" può dare il massimo.
Non sono gli asfalti della prima tappa della gara friulana, i terreni dove chiedere ed avere il massimo del rendimento dalla "Stratos" "Non abbiamo abbastanza motore rispetto le Porsche, però ci siamo difesi nei tratti guidati e in discesa"  Il francese commenta la terza piazza assoluta nella quale ha concluso la prima giornata, alle spalle di Marco Bianchini che con la Lancia Rally 037, precede "Lucky" in difficoltà con l'usura delle gomme della sua Lancia Delta Integrale del Team Isola Vicentina. Ma Comas chiude l'intervista con "...domani sarà una gara diversa".
Le prime tre frazioni cronometrate hanno infatti visto in testa alla classifica assoluta dell'Alpi Orientali, Elia Bossalini, che con la Porsche 911 Gruppo B ha fatto la grande differenza, per poi perdere il primato nella quinta piesse la spettacolo di Gemona del Friuli, nella quale ha pagato penalità per essere arrivato in ritardo al Controllo orario, scivolando in quinta piazza assoluta. Bianchini poi vince la prova spettacolo cittadina e chiude al comando la prima tappa.
Anche la seconda tappa si corre sempre nella zona del Torre e del Natisone, ma cambiano gli scenari, le prove speciali sulle quali s'articola sono Trivio, Tribil e Mersino. Comas cambia passo. Il francese infila un trittico di scratch che gli permette di annullare i 17"8 che lo separano dal leader Bianchini, ed è primo staccando di 22"3 "Lucky", secondo. Terzo è Bianchini, ma in difficoltà sui tracciati più guidati, soprattutto sulla Mersino.
Le ultime tre piesse sono una sorta di passerella trionfale per Comas e la sua Stratos, il transalpino che corre con licenza italiana abbassa il ritmo e lascia a Bianchini, Da Zanche e Lucky l'onore delle migliori prestazioni.
Il traguardo di Cividale del Friuli saluta la vittoria di Comas e Roche, primi del secondo Raggruppamento, davanti a "Lucky" e Pons che con la Lancia Delta sono secondi e primi del 4. Raggruppamento, confermando la leadership di campionato. "Siamo secondi ma importante era il primato di Raggruppamento che ci consente di acquisire punti sia per il campionato europeo che quello italiano."
Terzi si piazzano i valtellinesi Lucio Da Zanche e Daniele De Luis, secondi del 2. Raggruppamento a bordo della Porsche 911 Rsr Rododendri HR "Siamo soddisfatti di aver centrato il podio in una gara dove le Porsche 911 RSr Gruppo 4 hanno pagato in termini prestazionali. Nel finale siamo riusciti a migliorarci e confermare la progressione con il podio."  
Il secondo raggruppamento ha avuto nei toscani Salvini e Tagliaferri i protagonisti della sfida per il terzo gradino del podio, alle spalle di Comas e Da Zanche, rallentati dalla non perfetta condizione fisica per un attacco virale. Con la consueta grinta, i senesi centrano la terza piazza, alimentando il proprio bottino di punti per la leadership in campionato. La gara della classe 2000 ha visto sugli scudi Muradore, che con la Ford Escort Rs MK1 s'impone sui friulani Finati e Codotto che con la bella Fiat 124 Abarth ex ufficiale, riescono a centrare una seconda piazza al termine di una prestazione in progressione, superando Mekler con la alfa GTA e i friulani Corredig e Borghese con la Bmw 2002 Tii.
Con una gara tutta d'attacco, i bresciani Marco Superti e Battista Brunetti, s'impongono nel 3. Raggruppamento a bordo della Porsche 911 SC del Team Isola Vicentina, segnando un altro goal a favore della propria rincorsa al titolo di categoria. "Per essere la prima volta che corro all'Alpi Orientali posso dire che sono soddisfatto. Ci siamo preparati bene per una gara difficile e proprio perchè difficile siamo andati bene da subito e la Porsche è stata perfetta". Alle spalle di Superti, si sono piazzati i biellesi Rimoldi e Galli, sempre su Porsche 911 Sc e secondi di raggruppamento riuscendo a tenere viva la corsa per lo scudetto. Dopo il ritiro del bresciano Voltolini, chiude in terza piazza il trentino Nerobutto, aggiudicandosi la classe 2000 con la Opel Kadett GTE.
La gara del primo Raggruppamento è vinta dai varesotti Marco Dell'Acqua ed Emanuele Paganoni, in testa dalla prima alla undicesima prova speciale, affrontate con la Porsche 911 S."Ha fatto molto caldo, ma eravamo ben preparati. Spiace per i problemi tecnici che hanno rallentato Parisi e Capsoni, ma questa volta come anche nelle gare precedenti a noi è andata bene". La classifica del 1. Raggruppamento ha come vincitore l'equipaggio lombardo, precedendo sul traguardo i torinesi Parisi e D'Angelo, su Porsche 911 S rallentata dalla rottura di un particolare del propulsore, e Gigi Capsoni con Lucia Zambiasi, in difficoltà con la frizione della Alpine Renault A 110, con la quale sono riusciti sporadicamente a segnare ottimi tempi di vertice.
Classifica Alpi Orientali Historic dopo 11 prove speciali: 1. Comas - Roche (Lancia Stratos Hf) in 1h52'53"9; 2. ''Lucky'' - Pons (Lancia Delta Integrale 16V) a 23"3; 3. Da Zanche - De Luis (Porsche 911 RS) a 38"9; 4. Bianchini - Darderi (Lancia Rally 037) a 1'14"; 5.  Bossalini - Granata (Porsche 911 SCRS) a 3'46"1; 6. Salvini - Tagliaferri (Porsche 911 RS) a 4'58"6; 7. Superti - Brunetti (Porsche 911 SC) a 5'44"5; 8. Myrsell - Pedersen (Porsche 911 RSR) a 6'35"5; 9. Baggio - Zanella (Lancia Rally 037) a 7'09"1; 10. Rimoldi - Galli (Porsche 911 SC) a 8'14.8.  

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