mercoledì 19 marzo 2014

Trofeo Strade Scaligere, una vera gara CSAI



Un’immagine, fra le tante da mettere via nell’album dei ricordi di questa quarta edizione del Trofeo Strade Scaligere – Memorial Bruno Zorzi, del 16 marzo, vale la pena di descrivere: quella dei primi tre classificati, che fra risate e battute scendono insieme le scale del Municipio di Verona, con in mano i trofei conquistati. Un clima di  amicizia che è bello vedere in queste gare, in cui la rivalità a volte è troppo esacerbata rispetto al valore effettivo della competizione. Un clima sereno e festoso che ha contraddistinto anche il fine gara e le premiazioni, avvenute come nelle edizioni passate, nella Sala degli Arazzi del Comune di Verona, messa a disposizione dal Sindaco Flavio Tosi. La coppia Fortin-Pilè su A112 del Cams di Rovigo, vincitori assoluti, che infilano negli ultimi tempi un successo dietro l’altro, insieme ai secondi arrivati Barcella – Ghidotti (A112 Abarth) Club Orobico ed ai terzi in classifica, Aiolfi –Zambianchi (A112 Abarth) Franciacorta Motori ed a tutti gli altri concorrenti, hanno voluto anche rivolgere un particolare saluto ad Armando Fontana, vincitore lo scorso anno del Campionato Csai che quest’anno è momentaneamente lontano dai campi di gara.
Purtroppo, la tarda ora della conclusione della gara ha trattenuto pochi dei 50 concorrenti al via, che in gran parte erano partiti prima delle premiazioni. Ma non ha certo diminuito il valore della manifestazione, precisa e perfetta in ogni suo particolare, così come l’hanno voluta gli organizzatori dell’Historic Cars Club Verona che hanno saputo far crescere questa gara di regolarità classica per auto storiche disputata secondo il regolamento CSAI, e che potrebbe benissimo figurare nel novero delle competizioni di Campionato Italiano.  La presenza di Patrizia Capuzzo, delegata CSAI, che ha avuto parole di elogio per la manifestazione, lasciano presumere che l’obiettivo possa essere centrato già dal prossimo anno. D’altro canto, lo sforzo organizzativo del Presidente del Club HCCVR, Francesco Bozza, e dei suoi, ‘ragazzi’ merita questo riconoscimento, come ha sottolineato lo stesso  direttore di gara, Roberto Zini, che ha ricordato come ‘’sia più difficile organizzare che creare regolamenti  o controllare il loro rispetto’’. 
Di questa quarta edizione delle ‘Strade Scaligere’ ci sono da ricordare le 66 le prove cronometrate in programma, che hanno tenuto alta la tensione lungo tutti i 235 chilometri  ed un percorso in gran parte inedito rispetto alle passate edizioni. E le novità  riguardavano anche lo stesso disegno ma anche la loro fisionomia: oltre alle consuete prove veloci con percorso breve e articolato, c’erano anche lunghi percorsi concatenati, su strada : spettacolare quelle della discesa delle Torricelle, vera prova ‘speciale’ chiusa al traffico. D’altronde, il percorso delle Torricelle è stato storicamente sempre prediletto dalle gare automobilistiche, sin dai tempi in cui, negli anni ’20, era una famosa corsa in salita.
Solenne la cornice di partenza, con la Piazza Bra e lo sfondo dell’Arena ad accogliere le vetture, che complice anche un sole caldo hanno attirare le centinaia  di turisti che popolavano la piazza. Cinesi, giapponesi, russi e francesi si sono visti aggirarsi curiosi e farsi fotografare fra le auto d’epoca, che hanno rubato popolarità alla stessa Arena. E, non poteva che essere cosi’ dato che tra le auto in mostra alla partenza, c’erano esemplari da veri collezionisti: come la MG TB 1.3 del 1938 dei due fratelli Sisti. Ed un grazie particolare e’ arrivato agli appassionati dell’Historic Cars Club da Matilde Zorzi, figlia dell’indimenticato Bruno Zorzi, a cui è dedicata la manifestazione, e che ha suscitato tanta emozione nei partecipanti.
Spettacolare anche il percorso scelto: alla mattina le colline del Soave e le strade che si aggirano fra i castelli medievali  di Soave e Montorio ed il territorio fra Cazzano di Tramigna e Selva di Progno, con una vista mozzafiato sull’ampia provincia veronese e le terrazze d’olivo della val d’Illasi, nel pomeriggio le salite a Caprino Veronese e verso le pendici gardesane, fra fortezze austriache e i luoghi delle battaglie delle guerre d’Indipendenza: Pastrengo e Bussolengo, o fra i vigneti della Valpolicella, lambendo l’Adige e attraversando territori ricchi di storia, come Pescantina e Arcè, conosciuti sin dai tempi delle prime popolazioni venete, poi centri romani e medievali di grande importanza, la Chiusa di Ceraino a dominio della Valdadige e la napoleonica Rivoli. Di cenni storici da dare ce ne sarebbero a non finire lungo questo Trofeo non a caso intitolato alle Strade Scaligere, cenni tutti legati alle vicende passate della città di Verona ed anche alla Repubblica di Venezia, fino alla conquista napoleonica che devastò in parte questi territori. Ma la parentesi nella storia più bella rimane, a conclusione del tragitto, l’ingresso e il giro dentro le mura della città di Verona, attraversando i ponti sull’Adige e costeggiando i monumenti più vivi della città: da San Zeno al Teatro Romano, fino all’arrivo a piazza Bra. Per il prossimo anno, però, un passaggio davanti a Castelvecchio e all’arco dei Gavi non ci starebbe male….

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