Sarà il clima freddo dell'inverno, sarà la voglia di neve, ma sempre più spesso ritorna la voglia di ricordare tanti viaggi e avventure che hanno fatto sognare. Una di queste è stata la Coppa d'Oro delle Dolomiti: una competizione che dal 1947 al 1956 fece sognare per i suoi panorami unici, ma anche per la durezza del percorso che proponeva. Tazio Nuvolari l'aveva definita una delle quattro più importanti gare d'Italia. E finchè si corse (fu interrotta, come tutte le gare su strada, dopo il terribile incidente alla Mille Miglia del '57 a Guidizzolo) attirava migliaia di spettatori sugli scenari stupendi del Lago di Misurina e delle vette alpine. Era un misto di coraggio e forza dei motori, la Coppa d'Oro delle Dolomiti, che contava fra i suoi protagonisti tanti nomi celebri: da Nuvolari a Salvatore Ammendola a Giulio Cabianca. E ancora, l'intera famiglia Marzotto, Paolo, Giannino, Vittorio e Umberto. A vincerla fu Paolo nel 1952, mentre Giannino (che ci ha lasciato l'anno scorso) si accontentò di vincere la Mille Miglia,...due volte!). Portare a casa la pelle, i parafanghi e un risultato...era l'obiettivo della famiglia, e dei tanti che si sono cimentati alla Coppa d'Oro delle Dolomiti.
La celebre gara durata solo 10 anni, si corre ancora oggi, però, nella forma della Rievocazione storica, e parte ogni anno alla fine di Agosto da Cortina, per sfidare ancora le vette alpine e le celebri strade di montagna del vecchio eprcorso, di allora, quando si correva per davvero, e gli schizzi di olio, i fumi degli scarichi e le asperità del terreno lasciavano segni indelebili sul viso.
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