Correre, viaggiare, a due o a quattro ruote, meglio se d’epoca. Percorrere strade sconosciute, alla ricerca delle sfide e dell’avventura. Questo blog è dedicato a tutti quelli che hanno un’auto o una moto, e una storia da raccontare. Perché non si stancano mai di esplorare il mondo.
martedì 31 ottobre 2023
UN PIENO DI ORGOGLIO ITALIANO ALL'ASI VILLAGE DI AUTO E MOTO D'EPOCA
Dal 26 al 29 ottobre l’Automotoclub Storico Italiano ha accolto nel proprio “ASI Village” migliaia di appassionati e visitatori che hanno letteralmente preso d’assalto i padiglioni di Bologna Fiere per la 40^ edizione del salone internazionale “Auto e Moto d’Epoca”. “ASI Village”, grande spazio condiviso con numerosi Club Federati di tutta Italia, ha rappresentato il vero fulcro della passione e della cultura motoristica che ASI ha voluto declinare sotto l’insegna di “Orgoglio Italiano”, il leit motiv che nel corso dell’anno ha contraddistinto le attività della Federazione. L’esposizione dell’ASI Village è stata quindi un tripudio del made in Italy contraddistinto dalla presenza di veicoli per rappresentano il meglio della produzione italiana di tutte le epoche, in termini tecnologici, stilistici e socio-culturali.Nello spazio istituzionale di ASI, ad esempio, è stato possibile ammirare una vera gemma: il modello in scala 1:25 della celebre e prestigiosa nave scuola “Amerigo Vespucci” della Marina Militare Italiana, cui recentemente l’ASI ha consegnato la “Targa Oro” e la certificazione di Identità. Con la Marina Militare, sabato 28 ottobre ASI ha siglato un nuovo protocollo di intesa atto a promuovere la valorizzazione culturale, storica e sociale della motorizzazione italiana, l’organizzazione di eventi su tematiche di interesse comune, con finalità educative e divulgative del patrimonio storico nazionale. Con questo accordo, inoltre, il Museo Storico Navale di Venezia e il Museo Tecnico Navale di La Spezia entrano a far parte dei musei aderenti all’ASI. La firma del protocollo è avvenuta al termine di un incontro nel quale il Capitano di Vascello della Marina Militare Daniele Vailati ha illustrato l’affascinante campagna nella quale è attualmente impegnato il “Vespucci”: un giro del mondo in venti mesi (si concluderà nel febbraio 2025) con approdi in 28 Paesi dei 5 Continenti. Per la Marina Militare Italiana è intervenuto il Sottocapo di Stato Maggiore Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto, firmatario dell’accordo insieme al Presidente ASI Alberto Scuro.La conferenza è stata aperta dall’intervento del Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Onorevole Galeazzo Bignami, il quale ha sottolineato quanto “Il settore del motorismo storico, oltre ad essere bandiera dell’Italia nel mondo, si concretizza in molti posti di lavoro e nell’importante indotto, per questo è doveroso essere pronti a provvedere ad assisterlo, anche con normative che ne possano favorire lo sviluppo e il consolidamento, per la tutela del patrimonio motoristico e degli operatori del settore”. Un riferimento al recente decreto sulle targhe storiche, “Grazie al quale – ha sottolineato il Viceministro Bignami - sarà finalmente possibile favorire il recupero e la conservazione di quei veicoli i quali non sono più dotati delle proprie targhe originarie e che, talvolta, vengono addirittura considerati secondariamente ai fini del restauro, preferendone altri i quali, invece, sono ancora muniti delle proprie targhe di prima immatricolazione. Il ruolo di ASI – ha concluso il Viceministro - è stato prezioso, essendosi attivato in prima linea nel conferire il proprio contributo grazie alle proprie competenze tecniche, il quale potrà senz’altro essere determinante anche per altre iniziative future”.Ha espresso “Orgoglio Italiano” anche la Lamborghini Miura appartenente alla Collezione ASI Bertone, esposta per celebrare l’atelier di stile fondato da Nuccio Bertone al quale è stato assegnato alla memoria uno dei tre riconoscimenti internazionali intitolati “FIVA Heritage Hall of Fame” istituiti dalla Federazione mondiale dei veicoli storici; altre due nomination proposte da ASI sono state quelle per l’ingegner Giampaolo Dallara e per il designer Ercole Spada. La cerimonia ufficiale della premiazione è avvenuta venerdì 27 ottobre con la presenza del Presidente FIVA Tiddo Bresters, il quale ha esposto le motivazioni che hanno portato ad accogliere le tre nomination proposte da ASI. “Il nome di Nuccio Bertone – ha sottolineato Bresters - è associato a vetture iconiche, a sportive esclusive ma anche a modelli divertenti e accessibili. Bertone ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani designer di talento ed ha trasformato la sua azienda in un vero vivaio del design automobilistico. Il premio a Giampaolo Dallara – ha proseguito il Presidente FIVA – onora il suo contributo allo sviluppo tecnico del motorsport che la sua azienda fornisce da oltre sessant’anni e quello per Ercole Spada va ad una firma che ha la propria e ben riconoscibile personalità”.
Altra importante cerimonia che si è svolta nell’ASI Village è stata dedicata al Premio Nazionale ASI 2023 per il Motorismo Storico. Istituito nel 2019, è uno speciale riconoscimento per quelle personalità che si siano dimostrate particolarmente vicine al settore. Già assegnato alla ex Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, a Giampaolo Dallara, a Leonardo Fioravanti, a Marcello Gandini e a Giacomo Agostini, il Premio ASI 2023 è andato alla memoria di Mariella Mengozzi, straordinaria direttrice del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino recentemente e prematuramente scomparsa.
Simbolo di “Orgoglio Italiano” era anche l’Alfa Romeo Giulietta del 1956, ultima auto appartenuta ad Enrico Mattei, personaggio di spicco nella storia italiana del secondo ‘900 alla cui memoria si dedicano i nipoti Rosangela Mattei e Aroldo Curzi Mattei. Con quest’ultimo è stato possibile riscoprire la figura di un imprenditore illuminato, “Italiano fino al midollo e milanese d’azione – come ha espresso Curzi Mattei – per il quale non poteva esserci auto diversa se non la Giulietta. Con lei si entrava nella modernità industriale e non poteva esserci compagna migliore per viaggiare verso il moderno futuro dell’Italia. Per l’uomo del riscatto umano, creativo e industriale, che doveva ridare dignità all’Italia e ai suoi concittadini, non esisteva un’altra possibilità. Quell’uomo elegante e sorridente alla guida è il simbolo di un’Italia che ce la farà”.
I temi legati alla passione per i motori sono rimasti sempre al centro della scena, per cui sul palco dell’ASI Village si sono alternati gli incontri su Giotto Bizzarrini “l’ultimo costruttore romantico”, sulla Moto Guzzi e “Dal Condor al V7, le corse per tutti”, sulla Vespa come “patrimonio culturale italiano”, sulla Ducati “asso pigliatutto” ma anche argomenti di attualità come la formazione professionale ed i principali eventi ASI come l’imminente “ASI in Pista”, la rinata “Stella Alpina”, il consolidato “ASI Circuito Tricolore” fino al sempre più internazionale “ASI Go-Kart Show”.
Inoltre, ASI era presente con un secondo stand nel padiglione interamente dedicato alle moto storiche per presentare in anteprima l’edizione 2024 del suo evento di punta “ASI MotoShow”. Se nell’ASI Village era esposta un’icona racing come l’Aprilia RSV 250 plurivittoriosa in Moto GP con Max Biaggi a metà degli anni ’90, nello stand di ASI MotoShow hanno brillato dodici regine a due ruote (dalla Henderson Four del 1914 alla Yamaha YZR 250 da GP del 1990, dalla Gilera VTE del 1938 alla MV Agusta 350 GP del 1970 ex-Agostini, fino alla Moto Guzzi 8 cilindri del 1956) e un triciclo Singer del 1901.
“La quarantesima edizione di Auto e Moto d’Epoca ha raggiunto nuovi traguardi – ha commentato il Presidente ASI Alberto Scuro al termine della rassegna – ponendosi definitivamente come riferimento internazionale tra i saloni di settore. ASI ha contribuito con la forza della passione, con l’entusiasmo dei suoi Club, con la competenza e la disponibilità dei suoi volontari, con la partecipazione delle Istituzioni che hanno accolto i nostri inviti per condividere il forte spirito di orgoglio italiano che ha caratterizzato un ASI Village ricco e vivo come non mai.”
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