Agli appassionati di auto storiche l’attesa per questo evento è sembrata lunghissima, ed anche per gli organizzatori la voglia di tornare a proporre la gara più attesa di Ferrara era tanta. Alla fine la voglia di fare ha prevalso e, saltato per due volte l’appuntamento classico alla fine di marzo, il Presidente dell’Officina Ferrarese Riccardo Zavatti con i suoi collaboratori ha rotto gli indugi e scelto la data del 10-12 settembre per l’edizione 2020-2021 del Valli e Nebbie, il classico appuntamento ferrarese con il motorismo storico. Cambio momentaneo della data (l’edizione 2022 ritornerà a marzo) ma non della tradizione di questa manifestazione, che unisce in un connubio sempre riuscito gli spunti turistici con le velleità sportive. Per chi crede nella vera regolarità, quella senza le interferenze dell’elettronica, solo scandita dal ticchettio dei cronometri meccanici, questa è la gara ideale. Le prove sono 15, articolate in sei serie di gruppi concatenati, tutte con percorsi particolari e divertenti, come quella da cinque minuti nell’autodromo di Adria, con le sue curve secche ed i lunghi rettilinei salite e discese, o la serie da cinque prove sullo sterrato dell’ippodromo di Ferrara, una vera sfida per chi deve sdoppiare sui fatidici “cipolloni”.
Il divertimento non è mancato però nemmeno per chi desiderava solo rilassarsi e guidare, ammirare il paesaggio e fare un po’ di turismo, apprezzare le dolcezze del palato. In questo il Valli e Nebbie non ha uguali: il percorso, articolato nei due giorni di sabato 11 e domenica 12 settembre, preceduto il venerdì da una visita guidata a Ferrara, ha toccato strade arginali, sconosciute e deserte, lungo il corso del Po per arrivare fino al grande delta ed alle spiagge di Albarella, o itinerari storici attraverso le dimore degli Estensi, come le Delizie di Belriguardo e del Verginese. Tanti i paesi attraversati, con le soste e le offerte dei prodotti tipici della pianura: dal riso cannaroli di Tresignana all’aglio di Voghiera. Per la buona cucina non sono mancate ispirazioni, e le soste conviviali, tutte all’insegna dell’eleganza e del buon gusto sono state scelte splendide ville antiche, come Palazzo Roverella a Ferrara e Villa Massari Donini a Gualdo, dove si sono svolte anche le premiazioni della domenica.
Per questo appuntamento in epoca Covid, il numero dei partecipanti è stato limitato a quaranta. Non ostante ciò, le auto presenti rappresentavano perfettamente la storia dell’automobilismo, turistico e sportivo: dalle Bugatti e Jaguar più competitive alle classiche spider veloci italiane e inglesi come le Alfa Romeo Giuliettal le MG A e le Triumph, o le comode e rilassanti berline Mercedes e Lancia. Fra le più ammirate, la Maserati Sport A6 GCS del ‘55 di Massimiliano Bistrot e Monica Grazzi e la Fiat 6 c 1500 Turolla del 1938 di Marco e Lorenzo Nonato.
Ricchissimi ed originali i premi per i primi tre classificati di ogni classe e per il primo assoluto, con in più la coppa delle Dame e la speciale classifica Giornalisti. Come da tradizione del Valli e Nebbie, i trofei hanno un’anima insieme sportiva ed artistica: una riproduzione del frontale dell’Alfa Romeo 6C 1750 guidata da Nuvolari alla mitica Mille Miglia del 1930 per i migliori di classe e per le coppe delle Dame e dei Giornalisti, ed una scultura dell’intera auto per il vincitore del Valli e Nebbie. In più, il premio particolare dello sponsor Promotor è stato assegnato al vincitore della prova nell’autodromo di Adria, che è andato a Massimo Campailla su Alvis Firebird ed un premio ancora alla vettura più rappresentativa, la Lancia Appia Zagato GTE di Mauro Barbieri ed i suoi giovani navigatori.
Al primo posto dell’assoluta si è classificato, per la terza volta nella storia del Valli e Nebbie, il duo arrivato dalla Sardegna Bellisai/Poddi su Triumph TR3 del ‘57, mentre la Coppa delle Dame è andata a Rita Magnanini su Lancia Fulvia Coupé.
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