domenica 10 febbraio 2013

Alla Coppa dalla Favera vince il coraggio

E' stata una notte di gara estenuante, con tanta neve e soprattutto ghiaccio insidioso sulle strade percorse dalla Coppa dalla Favera, gara per auto storiche sportive che si annovera fra le più impegnative fra quelle che si disputano d'inverno. E non solo perchè la competizione (anche se oggi si corre con la formula della regolarità, ma non per questo è meno dura) è giunta alla sua trentesima edizione quest'anno. Gli organizzatori, da sempre il Rally Club '70 capeggiati da Ivo Strapazzon, sono stati coadiuvati e sostenuti dall'ACI in questa manifestazione, che ha visto la partecipazione quest'anno, a bordo della Skoda 100MB, anche del tecnico del reparto corse della Skoda, Petr Uhrik e altri due equipaggi stranieri: uno svizzero e uno monegasco.

La Coppa dalla Favera entra così nella storia per essere una delle gare che si corrono da più tempo, senza nulla togliere alla sua fama di gara "dura" per la difficoltà che impone ai motori e ai piloti, costretti a rincorrere la vittoria sulle salite del Monte Grappa, in una velocissima tornata tutta notturna su seicento chilometri e venti prove di vera abilità alla guida. E che fosse una gara dura lo provano i numeri: partiti in circa 120 da Padova in Prato della Valle alle 19 del 9 febbraio, solo 78 concorrenti sono transitati all'arrivo. Fra "dritti", rotture e ritiri, insomma, la Coppa dalla Favera ha fatto un bel po' di "vittime", per fortuna solo in senso metaforico.
Per tutti, però, comunque sia finita, la Coppa dalla Favera rimane una di quelle competizioni che ti ricordi per tutta la vita: una Mille Miglia tutta in una notte, si potrebbe dire, che ti tiene con il fiato sospeso fino all'ultima curva, fra montagne di neve e un buio pauroso, cattivo, che i fari allo iodio perforano con rabbia. Si parte sperando che tutto vada bene, che la meccanica non tradisca, che i riflessi rimangano pronti e vigili per tutte quelle interminabili quattordici ore. E solo i più  bravi ce la fanno.
Quest'anno il più bravo è stato Boschieri, uno dei più quotati per la vittoria. Fra lui e il secondo arrivato un distacco notevole.
Tantissime le vetture indimenticabili al via: dalle Fiat 124 Abarth alle Lancia Fulvia HF Coupé, dalle Alpine A110 alle Porsche 356 e 911: un parco di auto da competizione che vale la pena di tornare a vedere correre anche sulle strade di tutti i giorni.

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