venerdì 14 novembre 2025

IN 85 AL VIA DEL LESSINIA RALLY HISTORIC

 


Sono 85 gli iscritti del 7° Lessinia Rally Historic, manifestazione organizzata dal Rally Club Valpantena, in programma il 14 e 15 novembre e valida per Trofeo Rally di Zona 2, MTS Michelin Trofeo Storico, Trofeo Rally ACI Vicenza e Ford Cup. Un numero di grande valore in un periodo come questo specie per una manifestazione che coraggiosamente punta solo sulle auto storiche. Un risultato che conferma ancora una volta il forte legame e l’affetto che circondano i “ragazzi” del Valpantena, mossi da una passione che non conosce età. Per comprendere la qualità dell’elenco partenti basta guardare alla sfida per la vittoria, che ripropone il duello tra i protagonisti della scorsa edizione: il trentino Maurizio Visintainer (Pintarally Motorsport) con Federica Lonardi, vincitori nel 2024, e il veronese Riccardo Scandola (Movisport) con Alessandro Campedelli, entrambi al via su BMW M3. Lo scorso anno fu la discriminante a decidere chi tra i due dovesse alzare il trofeo più importante.Proprio la coupé bavarese sarà la regina di questa edizione, con nove esemplari presenti al via: un vero e proprio “mondiale” BMW M3 che riporterà il pubblico agli anni Ottanta, tra sound inconfondibili e spettacolo puro. Su M3 saranno al via anche Dennis Tezza-Massimo Merzari (Pintarally Motorsport), la sorpresa Stefano Menegolli-Mattia Zambelli (Daytona Race), i plurivincitori veronesi Gianfranco Panato-Alberto Albieri (Pintarally Motorsport) e i fratelli Marco e Simone Canteri, rispettivamente con Nicola Valbusa e Gianmaria Zerbato, sempre per Pintarally. A completare il gruppo, Fabio Soldà-Massimo Fracasso (AM Motorsport) e Andrea Pasetto-Giacomo Rossi (100% Rally), pronti a inserirsi nella lotta di vertice. Tra le altre vetture di spicco, Riccardo Bianco e Matteo Barbiero (Porsche 911 SC/Palladio Historic) celebrano al Lessinia il titolo nel CIR Auto Storiche II Raggruppamento, mentre Ivan Fioravanti e Lorenzo Setti (Ford Escort RS/Team Bassano) vanno a caccia di riscatto dopo un’edizione sfortunata nel 2024. Da seguire anche il confronto tra le Ford Sierra Cosworth del Team Bassano di Costenaro-Zambiasi e Patuzzo-Martini, oltre alla splendida Lancia Rally 037 di Massimo Snichelotto-Gianpaolo Veller. Presente anche una nutrita rappresentanza di piloti abituali del Campionato Italiano: tra questi i bresciani Oreste Pasetto-Carlotta Romano (Porsche 911 SC/Pro Energy Motorsport) e Damiano Pasetto-Matteo Zanini (Talbot Sunbeam Lotus/Team Bassano), entrambi desiderosi di un buon risultato dopo un difficile Rallye Elba. Non mancano le Porsche Carrera RS di Tricomi-Soriani e dei due Orestano, tutti per il Team Bassano, che punta anche alla coppa Scuderie. Presenza internazionale con il gentleman driver tedesco Michael Stoschek, navigato da Philipp Spath, su una Porsche 911 2.8 RSR di altissimo livello tecnico. Nelle classi minori spicca il sempre spettacolare confronto tra le A112 Abarth, con Franco Beccherle ed Alessia Beccherle che questa volta dovranno guardarsi le spalle da Riccardo Pellizzari e Sonia Dal Dosso pronti a dar vita ad un duello acceso. Proprio alle vetture Abarth è dedicato anche il Tributo Abarth, ideato dal Rally Club Valpantena, che premierà i migliori equipaggi al via con il marchio dello Scorpione. Tra gli iscritti figurano le Fiat Ritmo 130 Abarth di Martinello-Zennaro (Club 91 Squadra Corse), Odierna-Cuccinello (Le Nonnette Ruggenti) e Cerato-Narminio (Sport & Comunicazione), oltre alle A112 Abarth di Mettifogo-Florio, Tonin-Bernardi, Almici-Abbatucci e Pasqualotto-Rossi, e alla Fiat 124 Spider Abarth di Giovanni ed Elio Baldi (Biella Motor Team). Notevole anche il gruppo delle Classiche, la nuova categoria riservata alle vetture prodotte fino al 2000 secondo i regolamenti FIA. Tra le più attese la Subaru 22B WRC di Mirko Tacchella e Cristian Zullo (KC Sport), le Subaru Impreza 555 Gr. A di Andrea Smiderle-Alberto Bordin e Valter Gentilini-Giuseppe Zamboni (Team Bassano) e la Mitsubishi Lancer Evo VI di Andrea Franchini-Tiziano Calufetti (Calibra), dominatori stagionali di categoria. Completano il gruppo la Peugeot 306 S16 di Elio Segnato-Moreno Pertegato (Palladio) e la Peugeot 106 Rallye di Alessandro Franchini-Enrico Pasetto (Funny Team). Il programma sportivo prenderà il via venerdì 14 novembre con le verifiche pre-gara e la serata inaugurale presso Alberti Lamiere di Lugo di Grezzana, da sempre punto di ritrovo per equipaggi, team e appassionati. Un’occasione per vivere l’atmosfera autentica dei rally di una volta, tra motori, brindisi e racconti di passione. Sabato 15 novembre spazio all’azione con una gara in un’unica giornata, articolata su tre prove speciali da ripetere più volte per un totale di sette tratti cronometrati: “Bosco Chiesanuova-Banca Valsabbina” (7,32 km), “Valsquaranto-Bottoni/Tech Pa” (14,22 km) e “Velo Veronese-F.lli Scala Marmi/Tecnocasa”. Partenza alle 9:01 da Alberti Lamiere, riordini a Stallavena (FRAC) e Cantina Valpantena, parco assistenza alle 12:00 e 16:10, arrivo e cerimonia finale dalle 18:00 in Piazza della Chiesa a Bosco Chiesanuova.





giovedì 13 novembre 2025

ASI IN PISTA 2025 CON OLTRE 200 AUTO STORICHE E IL TRIBUTO AD ANDREA DE ADAMICH


ASI in Pista 2025 a Varano de’ Melegari ha reso omaggio ad Andrea De Adamich,
con una giornata dedicata alle auto storiche da competizione e con l’ultimo saluto ad una figura di spicco per il motorsport italiano proprio sul circuito che era la sua seconda casa. Figura di riferimento per l’Autodromo di Varano, venuto a mancare il 5 novembre dopo una vita dedicata al mondo dei motori. Pilota, commentatore TV, istruttore di guida, ma soprattutto un grande appassionato di auto e moto, De Adamich inizia la sua carriera sportiva all'inizio degli anni '60, legando il suo nome a quello dell'Alfa Romeo. Dopo aver corso anche in Formula 1, diventa telecronista del circus "inventando" una nuova comunicazione motoristica e portando passione e competenza nelle case degli italiani. Oltre 200 le vetture partecipanti alla sesta edizione di ASI in Pista e tra queste è stata eletta “Best of Paddock” l’esemplare unico di Fiat 509 “Sperimentale Sella” del 1926: costruita a Biella da Riccardo Sella sulla base dell’autotelaio della berlina Fiat dotandola di carrozzeria sportiva e di un motore 8 cilindri in linea di soli 1100 cc di cilindrata. Raro esempio di fine artigianato meccanico dell’era pioneristica dell’automobile oggi conservato dal collezionista Guido Spagna. Insieme alla “Best of Paddock” sono stati assegnati il Trofeo Granturismo alla Lancia Aurelia B20 GT del 1954 portata in pista da Efisio Carutti, il Trofeo Youngtimer all’Alfa Romeo 147 GTA del 2003 di Roberto Penna, il Trofeo Regina dei Rally alla Lancia Della Integrale Evoluzione Gruppo A del 1992 di Angelo Miniggio (esemplare ex ufficiale Lancia Martini Racing che partecipò al campionato del mondo) e il Trofeo Regina della Pista alla Lancia Stratos GTU del 1976 di Manuel Lasagni, protagonista dei campionati IMSA negli Stati Uniti. Con “ASI in Pista”, il paddock del circuito parmense alle porte della Motor Valley si è trasformato in una grande esposizione di vetture da corsa costruite fino al 1995 - suddivise nelle categorie formula, sport prototipi, turismo e rally – e di modelli stradali sportivi di interesse storico e collezionistico costruiti fino al 2005. Per tutte loro erano previsti turni di giri liberi in pista e una sessione speciale di omologazione finalizzata all’emissione di Certificati di Rilevanza Storica e Certificati di Identità ASI, durante la quale è stato possibile seguire dal vivo le diverse fasi della scrupolosa attività della Commissione Tecnica ASI. Nell’occasione è stata consegnata la “Targa Oro ASI” alla monoposto Dallara 385 Formula 3 del 1985 conservata nel Museo della factory: è la prima vettura Dallara ad aver adottato il telaio monoscocca in carbonio.

mercoledì 12 novembre 2025

AL GIRO DEI MONTI SAVONESI STORICO GERINI (SUBARU) CONCEDE IL BIS



Dopo il successo del 2024 tutti lo davano per favorito e Filippo Gerini non ha deluso le aspettative. Il pilota di Albenga, navigato dal concittadino Luciano Campanella a bordo di una Subaru Legacy preparata da Balletti e con i colori della Turismotor’s, ha dominato la settima edizione del Giro dei Monti Savonesi Storico, senza lasciare quasi nulla ai rivali. Vincitore di sette prove speciali su otto, Gerini ha chiuso la gara di casa con oltre un minuto di vantaggio sugli inseguitori, mai in grado di avvicinarsi alla berlina giapponese a trazione integrale del ligure, in lizza nel 4° raggruppamento in classe J2/A oltre 2500. Marco Bertinotti e Barbara Ravelli (+ 1’05”1), su Porsche 911 Rsr della Rally & Co, si sono classificati secondi e sono stati gli unici ad aver vinto una prova speciale, la sesta, interrompendo il dominio di Gerini; per loro la vittoria nel 2° raggruppamento. Al terzo posto i locali Renzo ed Alice Grossi (+1’35”2), su Lancia Delta 16V con i colori Meteco, autori di una gara concreta e conclusa con un ottimo crescendo finale, che gli ha permesso di tenere a distanza la BMW M3 dello svizzero “Il Valli”, affiancato da Stefano Cirillo (Rally & Co), alla fine staccato di 2’01”9. Distacchi più importanti per le posizioni successive, con Matteo Migliore ed Andrea Tardito staccati di 3’54”1 con la loro BMW M3 del Team Bassano, mentre degna di nota è la gara di Alessandro Rozio e Stefano Pistoresi, che con la piccola Opel Corsa Gsi hanno terminato sesti assoluti, aggiudicandosi la classe 1600 Gruppo A/J2 del 4° raggruppamento. Il succeddo nel terzo raggruppamento è invece andato alla Volkswagen Golf di Luca delle Coste e Giuliano Santi (Rally & Co), che hanno anche chiuso la top ten assoluta. Tra le auto classiche Sergio Mano e Vittorio Bianco su Renault Clio Maxi della Meteco hanno condotto una gara in solitaria ed il tempo totale di 55’10”3 sarebbe valso loro il quinto posto finale. Il Giro dei Monti Savonesi storico si è confermato un appuntamento sempre più importante per la città di Albenga e per l’entroterra ed è ormai un punto di riferimento per gli eventi al di fuori dalla stagione turistica, sempre più importanti per dare continuità al tessuto economico locale; la presenza del Sindaco Riccardo Tomatis, che ha consegnato i trofei ai vincitori, ha ribadito il forte legame tra il Comune e gli organizzatori della Sport Infinity. Presenti sul palco anche il Vice Sindaco Silvia Pelosi e l’Assessore Camilla Vio.

La 7° Monti Savonesi Historic Regularity, tappa conclusiva del Campionato Italiano Rally Autostoriche di Regolarità, ha condiviso con il Rally il percorso ed ha registrato rispettivamente diciotto e quindici partenti nelle categorie Media 60 e Media 50. La prima è stata vinta dalla Peugeot 309 di Fabio e Paolo Verdona, portacolori della Scuderia Grifone, che hanno preceduto i compagni di team Paolo Concari e Marco Frascaroli su Lancia Delta 4wd, mentre al terzo posto hanno chiuso Michele Beretta e Gregorio Lanfranchi su Porsche 911 Rsr della Scuderia Milano Autostoriche. In gara era presente anche Angelo Sticchi Damiani, presidente uscente dell’Automobile Club d’Italia, che insieme a Massimo Liverani si è classificato settimo con una Fiat Abarth 124 con i colori della Scuderia Milano Autostoriche.
 Nella Media 50 il successo è andato invece agli svizzeri Christian ed Elena Bonnet su Fiat 124 Spider. Gli elvetici hanno così completato una doppietta per la Scuderia Grifone, che ha trionfato in entrambe le categorie. Secondo posto per La Ford Escort RS Turbo di Giovanni Pietro Guatelli e Francesco Giammarino (Milano Autostoriche), seguiti dalla Lancia Fulvia Coupe di Marco Comi e Fausto De Marchi.

martedì 11 novembre 2025

INDELICATO-VERZA SU A112 ROVIGO CORSE VINCONO IL S.MARINO REVIVAL

 




Maurizio Indelicato e Diego Verza su A112 E di 4 Raggruppamento della Rovigo Corse, vincono il 32° San Marino Revival, penultimo appuntamento del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche. La gara è stata organizzata dalla San Marino Racing Organization presieduta da Francesco Galassi e sotto l’egida della federazione FAMS, la Federazione Auto Motoristica Sammarinese. 
Il driver siciliano, campione uscente della specialità con al fianco il presidente della scuderia polesana, ha affrontato le 65 prove cronometrate sugli oltre 180 km di percorso, staccando progressivamente gli altri equipaggi con grande concentrazione e cercando di sbagliare il meno possibile. Trofeo Loris Roggia, riservato all’equipaggio che taglia il traguardo con il minor numero di penalità assoluto (163) ed una media di 2,51, a prescindere dal coefficiente della vettura. 286,88 sono invece penalità con coefficiente. Per indelicato arriva così la vittoria del Campionato Italiano di Categoria RC4 ed il titolo di Classe fino a 1600 CC. “Siamo davvero entusiasti per questa vittoria assoluta - ha detto Indelicato - che arriva al termine di un weekend impegnativo, dove è stata fondamentale la concentrazione e dove ha fatto la differenza il consolidato feeling con il mio mio navigatore che è stato sempre attento e prezioso. Un risultato che premia il lavoro della scuderia Rovigo Corse rappresentata da Diego Verza”.  Unico equipaggio in grado di impensierire Indelicato e Verza è stato quello composto dai coniugi bolognesi Massimo Zanasi e Barbara Bertini sulla Fiat 508 C del Classic Team che conquistano con una grande prestazione il 2 Raggruppamento e con un distacco di appena 9,4 penalità rispetto ai vincitori. Degna di nota la prestazione dei vicentini Luca e Matteo Patron, padre e figlio, su Fiat 508C della scuderia mantovana MNT 25 ASO che chiudono la giornata con 298,08 penalità che equivale al secondo posto di Raggruppamento.Il medico bresciano Alberto Riboldi sapientemente navigato dall’esperto siciliano Vito Cartafalsa, su Fiat 508C, RC2, della Franciacorta Motori, ha dovuto fermare le proprie ambizioni ai piedi del podio, nonostante una gara precisa, senza sbavature su un percorso che “non ammette errori” - ha detto Riboldi. Per loro arriva il podio del Raggruppamento.  Podio di 4 Raggruppamento e quinto piazzamento assoluto per i toscani alfieri del Classic Team Claudio Lastri, e Valter Pantani sulla rombante Alfa Romeo Giulia Nuova Super, capaci di precedere i compagni di scuderia, Flavio Renna e Paolo Abalsamo su A112E, decisamente in giornata sì e secondi di RC 4.

La Power Stage sarà trasmessa (come di consueto) integralmente martedì 11 novembre alle 21 su ACI Sport TV al canale 228 di Sky e 52 di Tivù Sat, seguiranno repliche giornaliere per tutta la settimana. Il servizio con la cronaca di gara sarà trasmesso nei giorni successivi come di consueto nell’ambito del Magazine ACI Sport. Il San Marino Revival è la gara conclusiva della FAMS, la Federazione Auto Motoristica Sammarinese, che corona una stagione sportiva esaltante con grandi numeri di pubblico e concorrenti, come nel caso del Rally Legend. L’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche sarà il 6 e 7 dicembre a Castrovillari in occasione del prestigioso Circuito Felice Nazzaro. 


 

martedì 4 novembre 2025

AL LESSINIA RALLY HISTORIC IL TRIBUTO ABARTH

 



La tradizione di celebrare i marchi che hanno fatto la storia dei rally continua al 7° Lessinia Rally Historic, in programma il 14 e 15 novembre. Il Rally Club Valpantena, da sempre promotore di iniziative culturali oltre che sportive, annuncia per la settima edizione della manifestazione la nascita del Tributo Abarth, un trofeo speciale dedicato a tutte le vetture dello Scorpione impegnate in gara. Dopo le esperienze maturate con il Revival Rally Club Valpantena, che per anni ha assegnato premi riservati a marchi e modelli presi dalla storia dei rally, anche il Lessinia Rally Historic raccoglierà questo testimone. Protagoniste saranno le vetture che hanno portato il marchio Abarth ai massimi livelli delle corse: dalla Fiat 124 Abarth Rally alla leggendaria Fiat 131 Abarth Rally, passando per le piccole grandi protagoniste come l’Autobianchi A112 Abarth, la Ritmo 130 TC Abarth, senza dimenticare le versioni Abarth di modelli come Fiat 600, 850, 1000 TC, 127 e 128. Il Tributo Abarth avrà una classifica dedicata e premierà gli equipaggi che porteranno in gara i colori e la tradizione di uno dei marchi più vincenti e iconici della storia del rallysmo mondiale. Fondata da Carlo Abarth nel 1949, la Casa dello Scorpione ha legato indissolubilmente il proprio nome alle corse, con un’impronta tecnica e sportiva che ha fatto scuola. Dopo le prime elaborazioni degli anni Cinquanta e Sessanta, Abarth trovò nel mondo dei rally la sua consacrazione: la Fiat 124 Abarth Rally, nata nei primi anni Settanta, fu la prima vera vettura ufficiale del marchio a scrivere pagine memorabili, conquistando nel 1972 l’Europeo con Raffaele Pinto e segnalando l’Italia sulla scena internazionale. Ma fu con la 131 Abarth Rally che arrivò la leggenda: tre titoli mondiali costruttori (1977, 1978, 1980), due titoli piloti (Markku Alén e Walter Röhrl), una lunga serie di vittorie che ancora oggi fanno parte della memoria collettiva del motorsport. Altrettanto significativa fu la storia delle piccole Abarth, con la Autobianchi A112 Abarth, vero vivaio di talenti con il Trofeo monomarca che lanciò intere generazioni di piloti italiani, e con la Fiat Ritmo Abarth che raccolse successi a livello nazionale e internazionale negli anni Ottanta. Il 7° Lessinia Rally Historic sarà valido per il Trofeo Rally di Zona – Zona 2, il Michelin Trofeo Storico, la Ford Cup e il Trofeo Rally ACI Vicenza. Le iscrizioni chiuderanno il 5 novembre.

Tutte le informazioni su rallyclubvalpantena.it

lunedì 3 novembre 2025

MIKI BIASION GUEST STAR DELLA CRONOSCALATA DI TANTALO'

 


La Cronoscalata su Terra di Tandalò 2025, in programma dal 21 al 23 novembre e organizzata da Tandalò Motorsport e drivEvent Adventure, annuncia un ospite d’eccezione: Miki Biasion, due volte campione del mondo rally e oggi Brand Ambassador Lancia. Il leggendario pilota vicentino, icona del motorsport italiano e internazionale, affronterà il tracciato sardo al volante della nuova Lancia Ypsilon HF Rally4, portando così il marchio con cui ha scritto alcune delle pagine più memorabili nella storia dei rally sullo spettacolare tracciato di Tandalò. Campione del Mondo nel 1988 e nel 1989, Biasion è ancora oggi il simbolo assoluto dell’epopea Lancia nei rally. La sua presenza a Tandalò assume un significato ancora più forte alla luce dell’annuncio del ritorno ufficiale di Lancia nel FIA World Rally Championship a partire dal 2026. In questo scenario, la partecipazione di Biasion diventa la sintesi perfetta di un legame indissolubile: il campione che più di ogni altro ha rappresentato Lancia nell’era d’oro dei rally e il marchio che si prepara a scrivere un nuovo capitolo della propria storia sportiva. Un connubio che rende questo momento unico e irripetibile. Oltre all’azione in gara, Biasion sarà anche protagonista di un momento culturale speciale: sabato 22 novembre alle ore 18:00 parteciperà presso la Biblioteca di Buddusò alla presentazione del libro di Marco Giordo “Da Alén a Loeb, Da Ogier a Zanini”, un incontro che arricchirà ulteriormente il weekend con il racconto della grande storia dei rally. Il weekend di Tandalò si aprirà venerdì 21 novembre con le verifiche sportive e tecniche, le prove libere e la cerimonia di partenza a Buddusò alle 14:30, prima del trasferimento delle vetture verso il Villaggio Tandalò. Da sabato mattina scatterà la sfida vera e propria con lo shakedown seguito da tre prove speciali, in un crescendo di spettacolo e adrenalina. Domenica 23 novembre sarà la giornata decisiva, con le ultime due prove, l’atteso Manscione Finale che eleggerà il nuovo “Re di Tandalò” e, a seguire, la cerimonia di premiazione al Villaggio. Un programma intenso, che unisce sport, passione e tradizione in una delle cornici più suggestive della Sardegna.
Tutti gli aggiornamenti e le informazioni sono disponibili su www.tandalo.com

venerdì 31 ottobre 2025

IL RALLYE ELBA STORICO DI NUOVO 'EUROPEO' NEL 2026




L’Automobile Club Livorno e Aci Livorno Sport annunciano che l’edizione 2026 del Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy è stata confermata nel contesto del Campionato Europeo Rallies Storici, con assegnata la data del 24-26 settembre. Un nuovo importante risultato per l'organizzazione, che vede premiato il grande impegno profuso nell'evento, la passione costante e il significativo sostegno della comunità elbana. Tutti elementi che hanno conferito grande valore all'ultima edizione dello scorso settembre, caratterizzata da un'eccellente partecipazione di concorrenti provenienti da tutta Europa (153 iscritti ,10 Nazioni rappresentate) e da una generale soddisfazione per l'esito della gara. Il percorso, la partecipazione e la bellezza dei luoghi attraversati hanno creato un mix vincente che ha portato non solo alla riconferma, ma addirittura al raddoppio della validità della manifestazione, grazie anche alla profonda riorganizzazione operata nel settore dei rallies storici. Con la ratifica del FIA World Motor Sport Council, infatti ha preso forma un’ampia riorganizzazione del settore, che a partire dal 2026 si articolerà in tre diversi campionati, due su asfalto ed uno su fondo sterrato. Per la stagione su asfalto sono state distinte due serie, considerando le diverse generazioni di vetture: le auto del periodo 1993-2000 avranno un loro campionato dedicato, mentre le pre-1992 potranno esprimersi in contesti coerenti con la loro epoca, con inseriti nuovi eventi e con il Rallye Elba storico che è stato assegnato ad entrambe le serie, ulteriore riconoscimento del valore della gara. L'obiettivo è ampliare le opportunità per i concorrenti, valorizzare il patrimonio tecnico delle vetture storiche e differenziare l'offerta in base all'epoca di appartenenza. In totale, le gare su asfalto saranno organizzate in 15 appuntamenti in calendario, alcuni comuni a due campionati, distribuiti in diverse aree europee. “La nuova struttura della serie europea per le auto storiche – spiega Marco Fiorillo, presidente Aci Livorno Sport – è un passo decisivo per ampliare la partecipazione, visto che all’orizzonte stanno arrivando nuovi modelli di vetture, per cui era necessario operare una certa distinzione. Da parte nostra, siamo lusingati che la FIA ci abbia assegnato questa doppia validità, che credo possa tradursi in due punti: il primo che sia un riconoscimento al merito. Al merito della nostra passione e di quanto e come in questi anni abbiamo lavorato insieme alla comunità elbana per dare immagine non solo alla nostra gara in sé stessa ma anche al campionato, oltre che al territorio. L’altro punto è nella possibilità di avere all’Elba una grande varietà di vetture e quindi una gara entusiasmante e spettacolare”. “Non era scontato che rimanessimo nel campionato continentale – dice Luciano Fiori, presidente Aci Livorno Sport – quando sei in un contesto così di nicchia e ti devi confrontare con altre grandi competizioni, sei sempre in apprensione. Ma noi, anche quest’anno abbiamo dato il massimo, abbiamo messo in campo un’edizione di sempre più alto livello qualitativo, ce lo hanno confermato i piloti, gli addetti ai lavori ed anche il ritorno economico sull’isola è stato importante e questo è il propellente per farci andare avanti e migliorare sempre. Con tutti questi “ingredienti” credo ci siamo guadagnati la riconferma ed anzi, ci hanno raddoppiato l’impegno, quindi ancora più oneri. Ma non ci spaventa, ci mettiamo subito a lavorare per un’altra edizione che rimanga nel cuore e nella mente di chi verrà all’Elba dal 24 al 26 settembre”.

AL VIA LE ISCRIZIONI COPPA DELLE ALPI 2026


Le iscrizioni alla Coppa delle Alpi 2026 sono ufficialmente aperte. Dal 12 al 15 marzo 2026, la magia della gara invernale firmata 1000 Miglia tornerà ad animare i paesaggi delle montagne più affascinanti d’Europa con una grande novità rispetto alle edizioni passate: per la prima volta, la competizione adotterà un format “a petalo”, con partenza e arrivo a St. Moritz. Nei tre giorni di gara, gli equipaggi percorreranno circa 645 chilometri tra Italia e Svizzera; 90 saranno le Prove Cronometrate, 8 le Prove di Media, 10 i Controlli Orari e 4 i Controlli Timbro. Dopo le verifiche tecniche e sportive, la prima tappa della gara si svolgerà interamente tra le strade e i suggestivi panorami di St. Moritz. La seconda giornata porterà gli equipaggi ad attraversare quattro celebri passi alpini: Bernina, Foscagno e Eira, prima della sosta pranzo a Livigno, OfenPass subito dopo. Prove Cronometrate in Val Mustrair, sul lago di Resia, e lungo il tracciato dell’Olympia Bobrun St. Moritz – Celerina, l'unica pista naturale di bob su ghiaccio al mondo, attendono gli equipaggi prima del ritorno nella perla dell’Engadina. La terza e ultima tappa raggiungerà Arosa, nel cuore del suggestivo Canton Grigioni. Prima del gran finale a St. Moritz, i driver avranno l’opportunità di vivere un’esperienza unica: salire con la propria auto sul treno Klosters Selfranga, uno dei pochi al mondo che permette di trasportare veicoli attraverso spettacolari paesaggi montani. In palio, 8 garanzie d’ammissione alla 1000 Miglia 2027. Il termine per formalizzare l’iscrizione è fissato alle ore 16:00 di martedì 17 febbraio 2026. Sarà ammesso al via un numero massimo di 60 vetture costruite fino al 2000 e la conferma di accettazione verrà comunicata entro il 20 febbraio.

giovedì 30 ottobre 2025

ASI ALLA LONDON TO BRIGHTON CON LA DE DION BOUTON




La “London to Brighton Veteran Car Run” è quasi una leggenda. Ogni anno richiama oltre 400 partecipanti da tutto il mondo per rievocare la prima corsa automobilistica disputata nel Regno Unito tra il 1896 e il 1903. Sono ammesse esclusivamente vetture costruite entro il 1° gennaio 1905, che ogni prima domenica di novembre si ritrovano al sorgere del sole in Hyde Park, nel centro di Londra, per la partenza di una vera e propria maratona, considerando l’utilizzo di auto ultracentenarie. Arrivo finale nella città costiera di Brighton dopo 60 miglia. Per la prima volta sarà presente anche l’Automotoclub Storico Italiano insieme ad altre compagini italiane come il Museo Nazionale dell’Automobile, la Scuderia Sant’Ambroeus, il Veteran Car Club Torino e il Veteran Car Club Ligure. L’equipaggio ASI è formato dal Presidente Alberto Scuro insieme al Consigliere Federale Marco Galassi, a bordo di una De Dion Bouton “Vis-à-Vis” del 1901, da poco acquisita dalla Federazione per rappresentare le origini della locomozione e della mobilità.
“Con la nostra partecipazione alla Londra-Brighton – commenta il Presidente ASI Alberto Scuro – portiamo la passione e la cultura motoristica italiana oltre i confini nazionali. L’evento richiama le più importanti realtà internazionali del settore e offre al pubblico un’occasione unica per ammirare un museo viaggiante che testimonia le origini della motorizzazione. In un contesto così globale ci poniamo come riferimento di un’Italia che si presenta sempre con competenza ed entusiasmo, evidenziando un ruolo di primo piano nella nascita e nell’evoluzione dell’automotive. Abbiamo inventato il motore a scoppio e in oltre un secolo di storia abbiamo introdotto innumerevoli innovazioni legate alla locomozione: per questi motivi il mondo ci guarda sempre con grande ammirazione”. La vettura dell’ASI conserva ancora oggi la sua targa d’origine “63-72”, con il primo numero ad indicare la città di Torino (all’epoca le varie provincie italiane erano contraddistinte da cifre) poiché acquistata dal Conte Emanuele Cacherano di Bricherasio: una personalità di spicco tra i pionieri dell’automobilismo italiano, organizzatore nel 1895 della prima competizione (la Torino-Asti-Torino), promotore nel 1898 del primo salone dell’automobile, tra i fondatori dell’Automobile Club Torino, della fabbrica di automobili Ceirano (1898) e quindi della Fiat (1899). In seguito alla sua prematura scomparsa avvenuta nel 1904, la sua De Dion Bouton venne conservata per oltre sessant’anni nella tenuta di famiglia a Fubine (Alessandria), per poi passare di mano tra due soli collezionisti. Le sue straordinarie condizioni di origine le hanno permesso di aggiudicarsi il prestigioso “Best in Show” alla “London to Brighton” del 2007. La De Dion Bouton “Vis-à-Vis” fu presentata dalla Casa francese di Puteaux nel 1899. La società dei due pionieri d’Oltralpe era stata fondata nel 1893 dopo aver accumulato una decina d’anni di esperienza con le macchine a vapore. Videro nel motore a scoppio una migliore opportunità per la diffusione dell’automobile e la storia avrebbe dato loro pienamente ragione. Nel 1894 misero a punto il loro primo motore a benzina: un monocilindrico da mezzo cavallo di potenza, che nelle successive evoluzioni venne adottato anche sulla “Vis-à-Vis”. Su questa vetturetta raggiunse i 4,5 cavalli, era montato sull’assale posteriore abbinato ad un cambio a due velocità con invertitore di marcia. Il telaio è in tubi d’acciaio, le sospensioni hanno balestre semiellittiche ed il celebre ponte posteriore De Dion brevettato nel 1893 e ancora oggi utilizzato come una delle migliori soluzioni per l’architettura dei retrotreni.

mercoledì 29 ottobre 2025

120°ANNIVERSARIO DELLA COPPA MILANO-SANREMO, AL VIA LE ISCRIZIONI




In occasione della partecipazione alla fiera Auto e Moto d’Epoca di Bologna, la Rievocazione Storica della Coppa Milano-Sanremo, ha aperto ufficialmente le iscrizioni per la sua XVII edizione. Il 2026 segna un traguardo storico, il 120° anniversario della Coppa Milano-Sanremo, la corsa automobilistica più antica d’Italia. Sono infatti trascorsi 120 anni da quando, nel 1906, Camillo Costamagna, allora direttore della nascente Gazzetta dello Sport, decise di mettere momentaneamente da parte il ciclismo per dare visibilità alle piccole ma promettenti case automobilistiche dell’epoca. A questo proposito, è interessante ricordare come lo stesso Camillo Costamagna, al fine di aumentare la partecipazione alla gara, decise di escludere le vetture di grande cilindrata, riservando la competizione alle "vetturette", ovvero a quelle macchine capaci di percorrere fino a 300 Km, aprendo il mercato ad una clientela più vasta. La corsa venne quindi divisa in due categorie: la prima, riservata a vetture con un costo inferiore a 4.000 lire, e la seconda, dedicata a quelle presenti sul mercato ad un prezzo compreso tra 4.000 e 8.000 lire. Considerando che 4.000 lire dell’epoca equivalgono oggi a circa 17.000 euro, è evidente come, pur nelle difficoltà economiche dell'epoca, alcuni avrebbero potuto considerarne l'acquisto. Il percorso originale, lungo 310 chilometri, univa Milano ad Acqui Terme e da lì proseguiva fino a Sanremo, attraversando le strade pittoresche e impegnative che i milanesi percorrevano per raggiungere la riviera durante le vacanze. Fu proprio su quel tortuoso percorso che, il 4 aprile 1906, quattordici ardimentosi gentlemen drivers si ritrovarono in via Marina a Milano, dove ancora oggi ha la sede l’Automobile Club Milano, per dare vita alla prima edizione della Coppa Milano Sanremo. La competizione, divisa in due categorie, vide imporsi nella prima Tamagni su Marchand e nella seconda Maffeis su De Dion-Bouton. Nella prova sul chilometro con partenza da fermo, fu ancora Tamagni su Marchand ad aggiudicarsi la vittoria. Fuori gara, in quello che potremmo definire un tributo alle vetture di maggior cilindrata, a trionfare fu la Mercedes 90 HP del genovese Davide Vannetti. La Coppa Milano-Sanremo divenne così una tradizione primaverile, ripetendosi fino al 1939, quando le vicende belliche ne imposero la forzata interruzione, prima di riprendere nuovamente vita nel 1949, grazie all'entusiasmo di un gruppo di appassionati. Dopo una lunga interruzione di circa trent’anni, nel 2003 la Coppa è tornata a nuova vita, trasformandosi in una Rievocazione Storica dedicata alle auto d’epoca. Oggi, a distanza di più di un secolo, le strade sono asfaltate e il tragitto si è naturalmente ampliato, ma in occasione di questo importante anniversario, la Coppa Milano-Sanremo renderà omaggio alle sue origini: gli equipaggi seguiranno infatti lo stesso percorso storico, in un affascinante viaggio che partirà dal capoluogo lombardo per arrivare, il giorno successivo, nella celebre “Città dei Fiori”. L’edizione del 2026, in programma dal 26 al 29 marzo, si preannuncia dunque come una delle più significative di sempre. Il percorso, articolato su tre giornate, prenderà il via dall’Autodromo Nazionale di Monza durante le tradizionali verifiche tecniche e sportive prevedendo un maggior numero di prove speciali e di attività in circuito. Il primo giorno terminerà con una speciale Opening Gala Dinner a Milano. Il venerdì, gli equipaggi partiranno dal capoluogo lombardo verso i Colli del Gavi (AL), dove sosteranno per la pausa pranzo per poi riprendere verso Acqui Terme in direzione Genova, dove pernotteranno. Sabato 28 marzo, le auto percorreranno il centro cittadino di Genova per il tradizionale defilé all’interno del capoluogo ligure che li condurrà nel suggestivo territorio di Loano per la pausa pranzo. Da qui si susseguiranno prove cronometrate e di media fino a Sanremo, dove si terrà la cerimonia di premiazione e il Gala Dinner conclusivo presso il celebre Casinò. Domenica, gli equipaggi potranno inoltre partecipare ad un esclusivo “Tributo” fuori gara che chiuderà la manifestazione in un clima di passione e convivialità. L’Automobile Club Milano sarà anche quest’anno l’ente che ufficialmente patrocinerà e supporterà operativamente la manifestazione e tramite il suo organo sportivo ACI Sport, ne conferirà valenza agonistica nell’ambito del Campionato Italiano Grandi Eventi, affermandosi nel panorama delle grandi gare classiche. Saranno ammesse tutte le vetture d'epoca immatricolate in qualsiasi nazione e prodotte dalle origini al 2000, purché le condizioni siano di perfetta efficienza e di fedeltà al modello di origine, munite o di passaporto F.I.V.A, o di fiche F.I.A. Heritage, o di omologazione A.S.I., o fiche A.C.I. Sport. Le vetture ammesse non potranno essere sostituite, salvo autorizzazione speciale della stessa Commissione. Anche quest’anno viene riconfermata la possibilità di partecipare all’esclusivo Tributo riservato alle supercar moderne e alle più iconiche youngtimer, costruite dal 2001 fino ai giorni nostri. Le iscrizioni chiuderanno l’8 marzo 2026.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa di Equipe Grand Prix:


ASI AD EICMA CON LE STELLE DEL MOTOCROSS


L’Automotoclub Storico Italiano, perseguendo gli obiettivi di tutela e salvaguardia del patrimonio motoristico, ha acquisito la più grande e importante raccolta di moto da cross che rappresentano la “Golden Era” della specialità dagli albori agli anni ’70 del secolo scorso. Conservata e completata in decenni di ricerche da parte dell’ex pilota varesino Gian Pio Ottone, la “ASI Motocross Golden Era – The Gian Pio Ottone Doctor Cross Colletion” (com’è stata ribattezzata) è composta da 91 esemplari tutti perfettamente restaurati o conservati. Moto da cross che risalgono agli anni ’50 e ’70, una parte dotate di motori a due tempi (come Husqvarna, CZ e Maico) e altre con propulsori a quattro tempi (BSA, Metisse, Eso, Ariel, Matchless, Aermacchi, Bianchi, Gilera, MV, Parilla e MV Agusta).Otto di queste saranno esposte nello stand ASI ad EICMA (Padiglione 9 I-68), il salone internazionale delle due ruote in programma a Fiera Milano Rho dal 6 al 9 novembre. Una selezione che comprende moto “titolate”, vincitrici di campionati italiani, europei e mondiali. Sono la Gilera Saturno 500 campionessa italiana 1953 con Domenico Fenocchio; la Bianchi 250 campionessa italiana 1960 con Emilio Ostorero; la Aermacchi Ala d’Oro 250 tricolore nel 1961 con Lanfranco Angelini; la Greeves Hawkstone 250 campionessa europea 1961 con Dave Bickers; poi un pocker di campionesse del mondo come la BSA 441 Victor GP del 1965 (pilota Jeff Smith), la Lito 500 del 1966 (Sten Lundin), la Husqvarna 250 del 1966 (Torsten Hallman) e la CZ 360 Bitubo del 1967 (Paul Friedrichs).Sono previsti due presentazioni allo stand: mercoledì 5 novembre alle 15.40 per la stampa e venerdì 7 novembre alle 12.00 per il pubblico. La collezione “ASI Motocross Golden Era – The Gian Pio Ottone Doctor Cross Colletion” è suddivisa in quattro grandi temi: le italiane, le moto straniere con il cambio separato, quelle con il cambio in blocco e motore a quattro tempi, quelle con motori a due tempi.Il made in Italy degli albori è fatto di modelli iconici assemblati nei reparti corse dei rispettivi costruttori. Su tutte la prima versione della Gilera Saturno 500, una delle 28 costruite. La moto ha corso dal 1953 al 1958 con il conte Raimondo Di Sambuy, uno dei “padri” della scuola crossistica italiana, mentre dal 1959 è stata usata da Gian Pio Ottone nella squadra delle Fiamme Oro della Polizia di Stato. Le altre “grandi” italiane sono la Mi-Val-Carrù 380 del 1964 usata da Stefano Benso, tre Aermacchi (su un totale di 20 esemplari costruiti) tra cui quella con telaio a culla chiusa campione d’Italia con Lanfranco Angelini nel 1961, le due Bianchi 250 e 400 “Raspaterra” ufficiali e la Parilla 250 realizzata per Angelini nel 1964. Tra i modelli assemblati a livello artigianale ci sono la Gilera Nettuno 250 del 1953 realizzata dal tecnico-pilota Giovanni Bollini, la Morini 175 del 1956 impiegata in gara dai vari Leonello Altafini, Rino Foschi e Nello Alpi, e la Ducati 175 del 1961 usata da Erino Facchini.Le straniere con il cambio separato sono tutte 500 di cilindrata e sono quasi tutte di produzione inglese, ad esclusione delle svedesi Lito. La più datata è la BSA Gold Star ZB 34 del 1951. È la moto vincitrice del titolo tricolore con Giulio Galbiati. Le BSA, in linea con la diffusione agonistica del periodo, sono le più numerose, e tra i vari esemplari presenti figura anche quella appartenuta a Carlo Leto di Priolo, pilota eclettico plurivittorioso in motonautica e nell’automobilismo. Tutte le moto hanno un’importante storia agonistica nel loro palmares e tra le più esclusive si devono ricordare, solo per citarne alcune, la Ariel WHC Competition Hunter del 1951 con i carter in magnesio e la Matchless G85 del 1966, modello che non figura neppure al National Motorcycle Museum di Birmingham, il primo e più importante museo al mondo dedicato alle moto inglesi. In questo gruppo figurano anche diverse “special” assemblate in piccole serie dai telaisti inglesi come Cheney o i fratelli Rickman con le loro celebri Metisse, che nella metà degli anni ’60 hanno prolungato la competitività di motori altrimenti non più in grado di reggere l’offensiva della concorrenza. Con il gruppo successivo, quello dei modelli con il cambio in blocco, ci si avvia anche verso la fine della “Golden Era”, che per l’industria inglese, la più attiva nella produzione di moto specifiche da motocross, significa perdere irrimediabilmente il ruolo di predominio tecnico detenuto fin dalle origini e soccombere, commercialmente e agonisticamente, alla grande offensiva della concorrenza. I modelli con il cambio in blocco sono tutti inglesi e spaziano dalla fine degli anni ’50 sino all’inizio del ventennio successivo con le BSA B50 che provano invano a contrastare l’affermazione del motore a due tempi anche nella classe 500, cercando di continuare la striscia vincente che nel 1965 registra con la BSA B44 Victor 441 l’ultimo titolo iridato vinto con Jeff Smith nella mezzo litro. Il gruppo comprende anche quattro modelli della cecoslovacca ESO. Sono due 500 e due 250, con il solo esemplare costruito nel 1962 di quarto di litro con distribuzione desmodromica. A fronte delle 53 moto a quattro tempi, la collezione comprende 38 modelli a due tempi. Le moto sono tutte europee costruite dal 1958 al 1978, con i vari modelli che, anche in tema di successi iridati, sono riusciti a fronteggiare l’invasione giapponese iniziata nel 1970, quando la Suzuki si è aggiudicata il titolo della classe 250. La “scuola” inglese è rappresentata dalla Greeves, che comprende le varie 250, dalla bicilindrica di Brian Stonebridge del 1958 alle più convenzionali monocilindriche portate al successo iridato nel 1960 e ’61 da Dave Bickers, per arrivare alla 360 bitubo del 1967, e dalle AJS Stormer 250 e 410 del 1950 e 1971. Il gruppo più numeroso è rappresentato dalle svedesi Husqvarna. I modelli presenti sono 20 e spaziano dal 1960 al 1978 comprendendo le 250 cinque volte campione del mondo con Rolf Tibblin e Torsten Hallman, le 500 tre volte iridate con Bengt Aberg e Heikki Mikkola sino ad arrivare all’avveniristica, “Automatica”. Assieme ai successi iridati le due tempi svedesi della collezione rappresentano anche quelli nei campionati italiani con Ostorero, Cavallero, Paolo Piron e Italo Forni Il panorama “duetempistico” è completato dalle Maico 250 degli esordi della Casa tedesca in questa disciplina e soprattutto dalle cecoslovacche CZ. Se i successi iridati delle “bitubo” nella quarto di litro con il belga Joel Robert e il russo Vicktor Arbekov hanno continuato la striscia delle vittorie dei motori a due tempi nella classe 250, si può tranquillamente affermare che sono stati i tre titoli consecutivi dal 1966 al ‘68 con il tedesco orientale Paul Friedrichs a mettere fine alla “Golden Era” del motocross. Tra le otto CZ della collezione ci sono anche quelle con le quali i piloti delle forze dell’ordine italiane Canzio Tosi, Angelini, Piron e Afro Rustignoli hanno vinto 10 titoli tricolore.


martedì 28 ottobre 2025

WINTERACE CORTINA 2026, SI CORRERA' DAL 19 AL 21 MARZO NELLO SPIRITO OLIMPICO




WinteRace Cortina si correrà dal 19 al 21 marzo 2026,
che si snoderà lungo le più affascinanti strade delle Dolomiti. “Questa edizione – spiega Rossella Labate, ideatrice e organizzatrice della WinteRace Cortina, – nasce nel solco delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, che si concluderanno pochi giorni prima della nostra partenza. Da questo evento mondiale abbiamo voluto trarre ispirazione, riprendendo i valori della sportività, della sfida e della bellezza dei luoghi in un contesto di autentico spirito olimpico”.
Una sfida tra nazioni e regioni. L’edizione 2026 intende celebrare la dimensione internazionale della manifestazione, introducendo una sfida simbolica tra Paesi – Belgio, Messico, Argentina, Italia per citarne alcuni – e tra regioni italiane, riproponendo il fair play olimpico anche in chiave automobilistica.
Questi i dettagli dei luoghi che ospiteranno il passaggio delle 70 vetture iscritte all’evento. Il prologo: l’Olympic Challenge sul Passo Giau. Giovedì 19 marzo si aprirà con il Prologo Olympic Challenge, una nuova formula che coniuga sport, paesaggio e convivialità. Dodici prove concatenate si svolgeranno lungo la salita del Passo Giau al tramonto, con partenza da Pocol e arrivo al rifugio sotto le Tofane. Rifugio nel quale proseguirà la serata con cena e premiazione in un’atmosfera di montagna. Prima tappa, venerdì 20 marzo: l’Itinerario dei Passi: Cortina d’Ampezzo – Passo Falzarego – Pieve di Livinallongo – Arabba – Passo Pordoi – Canazei – Vigo di Fassa – Passo Costalunga – Nova Levante – Nova Ponente – Ora – Circuito “Safety Park” – Bolzano (presentazione vetture e pranzo) – Ponte Isarco – Fiè allo Sciliar – Ortisei – Passo Gardena – Corvara – La Villa – San Cassiano – Passo Falzarego – Cortina d’Ampezzo (arrivo). Seconda tappa, sabato 21 marzo: l’Itinerario dei Cinque Laghi. Cortina d’Ampezzo – Passo Cimabanche – Lago di Landro – Lago di Dobbiaco – Dobbiaco – Lago di Braies – Passo Furcia – San Vigilio di Marebbe – Longega – San Lorenzo – Monguelfo (presentazione vetture e pranzo) – San Candido – Sesto – Passo Monte Croce Comelico – Padola – Passo Sant’Antonio – Lago di Auronzo – Lago di Misurina – Passo Cimabanche – Cortina d’Ampezzo (arrivo).
“Le prime iscrizioni arrivate sono state prevalentemente dall’estero – aggiunge Labate – e questo ci conferma quanto il richiamo delle Dolomiti e dello spirito olimpico sia forte anche oltre i confini italiani”. Saranno 70 le vetture ammesse, di cui 50 storiche costruite entro il 1999 e 20 modelli Icon, prodotti dal 2000 in poi e scelti tra le icone del design automobilistico mondiale. Particolarmente attese le auto degli anni 60- 80, epoca che meglio rappresenta l’equilibrio fra sportività classica e piacere di guida su neve e ghiaccio. Un evento di eleganza e passione. La WinteRace Cortina è un evento A.S.I. – Automotoclub Storico Italiano, inserito a calendario dal Circolo Veneto AutoMoto d’Epoca Giannino Marzotto e si conferma l’appuntamento invernale di riferimento per gli amanti dell’automobilismo storico.

Tutti gli aggiornamenti e il modulo di iscrizione sono disponibili su: www.winterace.it.
Facebook Page: @WinteRaceOfficial-sporting event; IG: winteraceofficial

lunedì 27 ottobre 2025

AUTO E MOTO D'EPOCA 2025 CONQUISTA L'EUROPA




Si è chiusa la 42ª edizione di Auto e Moto d’Epoca, che conferma Bologna come capitale europea del motorismo storico. Quattro giorni di grandi emozioni, tra collezionismo, cultura e mercato, con una grande partecipazione di pubblico e ottimi risultati per espositori e commercianti, nonostante la complessa congiuntura economica internazionale. Con oltre 235.000 metri quadrati di esposizione, 14 padiglioni e 4 percorsi tematici, la manifestazione ha accolto un pubblico vasto e appassionato, consolidando il proprio ruolo di punto di riferimento per il settore a livello globale. Nei padiglioni di BolognaFiere si sono incontrati collezionisti, musei, case automobilistiche e club storici, dando vita a un’edizione vivace, ricca di contenuti e di incontri.
“Auto e Moto d’Epoca non è solo una fiera, ma un’esperienza culturale e umana – commenta Mario Carlo Baccaglini, Presidente Intermeeting. – In un momento di incertezza economica, l’entusiasmo del pubblico e il fermento del mercato dimostrano che la passione per il Classic è più viva che mai. Abbiamo visto un grande interesse da parte dei visitatori più giovani, segno che il motorismo storico continua a rinnovarsi e a guardare al futuro”.
Segnali positivi arrivano anche dal mercato: numerosi i cartelli “venduta” sui parabrezza, a testimonianza di una cauta ma solida ripresa del settore. Gli operatori parlano di un pubblico più selettivo ma deciso, con una crescente presenza di acquirenti tra i 30 e i 50 anni, alla ricerca delle auto sognate da ragazzi.
“Il collezionismo sta cambiando – racconta Daniele Ferrua, CEO di Autoluce, importante realtà storica modenese –. Oggi contano unicità e qualità più dell’età del veicolo. Le auto si acquistano come opere d’arte da custodire, e un evento come Auto e Moto d’Epoca è il luogo ideale per far nascere quella scintilla tra auto e appassionato”.
Non solo auto: anche il settore delle due ruote ha registrato un ottimo andamento. Gli espositori si sono detti soddisfatti per le vendite e per la qualità del pubblico, con un interesse costante per le grandi classiche italiane e le sportive anni ’70–’90. Segno che il mercato delle due ruote storiche continua a crescere e a rinnovarsi.
Tra i momenti più emozionanti, la mostra speciale dedicata ai 75 anni della Formula 1, con 30 monoposto originali mai viste insieme prima, e l’esposizione esclusiva firmata Honda, che ha unito storia e innovazione in un percorso emozionale tra tecnica, stile e design.
“Auto e Moto d’Epoca si conferma un punto di riferimento per il settore e una straordinaria opportunità per le aziende di raccontare la propria storia – afferma William Armuzzi, General Manager di Honda Motor Europe Italia. – Con lo stand “Honda Classic” abbiamo portato 39 motocicli che ripercorrono oltre 75 anni di attività, dalla produzione di serie alle competizioni racing. Grande entusiasmo anche per la presenza di Jim Redman, sei volte campione del mondo nelle classi 250 e 350 cc, accolto con affetto da tanti appassionati che lo ricordano come una vera leggenda del motociclismo.
Anche la stampa specializzata internazionale ha riconosciuto il primato di Auto e Moto d’Epoca, definendola “la più bella e completa fiera del motorismo storico in Europa”.
Un riconoscimento che premia l’organizzazione, la chiarezza dell’offerta e la varietà del mercato, capace di spaziare dalle vetture anteguerra alle youngtimer più contemporanee.
A Bologna, il pubblico sa sempre cosa troverà: qualità, autenticità e un’esperienza completa, dove ogni appassionato può scoprire il proprio sogno, dal modello da 500 euro al capolavoro da collezione da 2 milioni.
“Auto e Moto d’Epoca è parte dell’identità di Bologna e della Motor Valley – afferma Antonio Bruzzone, Amministratore Delegato di BolognaFiere. – È un evento che cresce e si rinnova ogni anno, unendo industria e cultura, tradizione e innovazione. La nostra città si conferma la casa ideale per la più grande manifestazione europea dedicata al motorismo storico”.

QUARANTA AL VIA AL TROFEO LAGO E COLLINE 2025


 Si è svolto sotto uno splendido sole autunnale, sui tornanti che dominano il Lago di Garda, il 13° Trofeo Lago e Colline – Memorial Giulio Dallora. La gara di abilità per auto storiche intitolata a Giulio Dallora, indimenticato appassionato e socio dell’HCC Verona, si è disputata domenica 26 ottobre ed è stata organizzata per la seconda volta in collaborazione fra i club Benaco Auto Classiche e l’Historic Cars Club di Verona. Al via ben 40 auto storiche, classic e youngtimers, radunatesi per le verifiche e la partenza alle cantine Guerrieri Rizzardi di Bardolino. Suggestivo il percorso per arrivare al primo punto di inizio delle prove di abilità: costeggiando il lungolago fino a Torri del Benaco e Pai, le auto d’epoca hanno affrontato la salita verso Brenzone, in cui si sono disputate le prime 21 prove a cronometro, indovinate e ben ritmate, per raggiungere San Zeno di Montagna, dove una pausa caffè e caldarroste attendeva i partecipanti. Da qui la ripartenza per ridiscendere verso il lago, non prima di riaffrontare, in senso contrario, altre 21 prove speciali, sempre consecutive, ma con un ritmo più veloce. Infine il panoramico tragitto lungo la strada che domina dall’alto le rive venete del Garda fino a Punta San Vigilio, fra i colori autunnali ed il blu del lago. A scortare le auto lungo il percorso, due pattuglie dei Carabinieri, con auto e moto storiche e le divise degli anni ‘70 mentre fra le “veterane” figuravano la Jaguar XK 120 del 1951 di Ivo Cantarelli e Roberta Fiaccadori, la Fiat 1100-103 del 1953 di Paolo Vincenzi e Lorenzo Tenedini, la MG A del 1955 di Gino Perbellini e Nicola Maccari. A dominare le prove di abilità è stato il top driver Paolo Salvetti su Autobianchi A112 Abarth, navigato da Luisa Agosti e co-organizzatore della manifestazione, per questo non presente in classifica. La vittoria è andata così ad Angelo Seneci e Luisa Ciatti su Innocenti Mini Cooper, seguiti da Paolo Vincenzi e Lorenzo Tenedini su Fiat 1100, terzi Gino Perbellini e Nicola Maccari su MG A, quarto Roberto Rossoni su Autobianchi A112 e quinto Marco Pitondo con Maristella Zangrandi, anche loro su Autobianchi A112.