venerdì 28 maggio 2021

SI ENTRA NEL VIVO DEL XXVIII SAN MARINO REVIVAL





Ancora poche ore per entrare nell’antica terra della libertà per disputarsi il 28° San Marino Revival.

Sono circa 60 gli equipaggi che prenderanno la bandiera bianco azzurra per contendersi la sesta prova del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche.

Il Revival, una gara amata o odiata senza mezze misure, da sempre definita una delle più belle di tutto il campionato paga la sua nomea di gara tirata, fama che le ha sempre impedito di fare grandi numeri ma che è entrata nel cuore di tanti appassionati.

Nonostante nel corso degli anni sia stata ammorbidita per venire incontro alle esigenze di tutti a sempre messo in lustro gli equipaggi completi dove il navigatore non è un passeggero ma un co-protagonista con cui poter puntare alla vittoria. 

L’Albo D’Oro parla da solo, chi vince a San Marino ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi il titolo italiano.

Il San Marino Revival è la rievocazione storica del Rally di San Marino, come da tradizione ripercorre tutte le strade sammarinesi che hanno reso leggendario questo rally, La Tane, la Casa, lo Spino, Maiano, Canepa sono solo alcune delle strade che decreteranno chi avranno avuto la meglio dopo le 65 prove di precisione.

Visto il periodo pandemico e le restrizioni Covid 19, per location del Revival non si poteva che scegliere di meglio che gli enormi spazi offerti dal Multi Eventi Sport Domus di Serravalle, epicentro del centro sportivo della Ciarulla di Serravalle ospita da sempre le maggiori manifestazioni sportive sammarinesi, nonché il Rally Legend.

Le verifiche sportive e tecniche si terranno venerdì 28 maggio dalle ore 18 alle 22, la prima vettura prenderà il via alle ore 9:00 di sabato 29 maggio, il percorso attraversa tutti e 9 i Castelli della Repubblica di San Marino, molto suggestivo e molto atteso dai partecipanti il passaggio in piazza della Libertà dalle ore 9:30, arrivo a Serravalle in piazza Bertoldi alle ore 16:40.

Molti i nomi di spicco della regolarità italiana, primo fra tutti, Giuliano Cane', vincitore di ben 11 Mille Miglia.

La corsa più bella del mondo quest’anno non farà il suo passaggio sul Titano ma il nostrano San Marino Revival darà agli spettatori la possibilità di vedere vetture ormai da museo come la Fiat 514 spider del 1930 a vari allestimenti della Fiat 508, Lancia Aprilia, per poi ripercorrere quasi 100 anni di automobilismo mondiale salendo a bordo di vetture da sogno per finire nel libro dei ricordi al volante di quelle vetture che hanno motorizzato l’italia.

Non abbiamo dubbi, anche questo 28° San Marino Revival farà parlare di se.

martedì 25 maggio 2021

PUBBLICATO IL PERCORSO DELLA COPPA D'ORO DELLE DOLOMITI










Prosegue l’organizzazione della Coppa d'Oro delle Dolomiti, la gara tra le montagne più belle del mondo, che da qualche giorno ha pubblicato sul sito ufficiale dell’evento,  (https://www.coppadorodelledolomiti.it/it/concorrenti/), la pianta con il percorso delle due tappe della Coppa d’Oro delle Dolomiti 2021 ed ha definito in tutti i dettagli l'evento.
Il programma prevede l’arrivo e l’accredito dei partecipanti Giovedì 15 Luglio.
La prima tappa, che partirà nella mattinata di Venerdì 16 Luglio dalla Perla delle Dolomiti, transiterà dai Passi Giau e Falzarego per dirigersi verso Novacella dove è prevista una sosta pranzo presso la splendida Abbazia. Nel pomeriggio, la gara proseguirà verso i Passi Furcia e Tre Croci e chiuderà la prima giornata con rientro a Cortina d’Ampezzo.
Sabato 17 Luglio la gara si snoderà attraverso le Dolomiti Bellunesi, transitando da Forcella Cibiana e con sosta pranzo a Belluno. La carovana raggiungerà il Passo Duran, Forcella Staulanza ed il Passo Giau con arrivo nel pomeriggio a Cortina.
Domenica 18 Luglio è previsto un Tour dei Sestieri che fanno da cornice alla splendida Cortina d’Ampezzo e a seguire la cerimonia premiazione.

TERRE DI CANOSSA 2021: TRIONFANO GIANMARIO FONTANELLA E ANNA MARIA COVELLI


 




Terminata l’undicesima edizione del Terre di Canossa, su un percorso di circa 650 km, a salire sul podio sono stati Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli su Lancia Lambda Spider del 1927, che si aggiudica anche la Pre War Cup.

La competizione, una delle più rinomate del panorama delle gare per auto d’epoca, si è svolta dal 20 al 23 maggio fra le incantevoli strade di Emilia, Liguria e Toscana, dove gli equipaggi si sono sfidati su 63 prove a cronometro, affrontando 6 prove di media con rilevamenti segreti e 2 trofei speciali. Le prove di quest’anno hanno acceso la sfida tra gli equipaggi, soprattutto nelle prime posizioni. Soddisfatti i piloti per la competizione proposta dal team, che ha saputo alternare prove impegnative di ogni tipologia: in salita e in discesa, veloci, lente e alternate, ,corte e lunghe, con tubi nascosti, panoramiche, ma anche uniche e suggestive.Dopo giorni di sfida accesa, ma sempre corretta tra gli equipaggi, vengono dichiarati i vincitori di questa undicesima edizione.Sul secondo gradino del podio della classifica finale assoluta sale l’equipaggio numero 15: Michele Cibaldi e Andrea Costa su Fiat 1100 Siluro 1948, mentre il terzo posto va all’equipaggio numero 1 Alberto Aliverti e Stefano Valente su Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929.La classifica speciale per le prove di media va all’equipaggio numero 26: Winand Cremers e Peeters Nathalie su Austin Healey 100/4 BN2 del 1955.La classifica riservata alle Ferrari moderne vede invece primo l’equipaggio numero 64: Franco Serventi e Daniela Maccini su Ferrari 458 Speciale A. Secondo è l’equipaggio numero 58: Cesare Giovanni Battista Carabelli e Chiara Carabelli su Ferrari 812 GTS, seguito dall’equipaggio numero 63: Lucilla Sartori e Monica Meneguzzo su Ferrari GTC 4 Lusso.Anche in questo anno così particolare e destabilizzante, il team di Canossa Events ha riacceso con entusiasmo i motori della passione con l’XIa edizione del Terre di Canossa che si è quindi svolto in un clima sereno, ovviamente con grande attenzione alla sicurezza dei partecipanti, accolti con il consueto sorriso, anche se nascosto dalla mascherina e seguendo il protocollo di sicurezza sanitario previsto. Il team di Canossa Events, come anche tutto lo staff esterno coinvolto nell’edizione, è stato infatti sottoposto a tampone come ulteriore elemento di sicurezza anche per i partecipanti presenti.Gli equipaggi hanno gradito tutto questo e ne è testimonianza il fatto che, superando gli ostacoli logistici, molti siano giunti da diversi paesi europei, oltreché dagli Stati Uniti.Il Terre di Canossa, infatti, non è solo gara, ma è soprattutto una combinazione vincente di auto meravigliose e di gentlemen drivers che arrivano da lontano per questa opportunità unica di vivere l’Italia in un modo speciale, combinando l’adrenalina della competizione con il piacere della buona cucina italiana e della scoperta dei territori attraversati.

Anche per il 2021 il team di Canossa ha dosato quindi novità e piacevoli consuetudini per offrire una gara sempre nuova, ma con uno stile inconfondibile. Gli equipaggi hanno vissuto con piacere alcune delle proposte più gradite degli anni passati: la partenza da Salsomaggiore Terme, splendida città liberty, la cena di gala nella suggestiva cornice del Castello di Tabiano, il passaggio nel centro e sulle antiche mura di Lucca, il percorso sulla incantevole strada delle Cinque Terre e i due trofei riservati ai piloti non professionisti.

Numerose anche le novità proposte per stupire gli affezionati partecipanti. Tra tutte spiccano la sosta a Lerici ai piedi del Castello, il pranzo a Collodi, città di Pinocchio, e le sfilate nei centri storici di Carrara e Massa. Il Trofeo Tricolore si è inoltre svolto per la prima volta quest’anno di fronte a Casa Canossa, la nuova sede di Canossa Events e la gara si è conclusa a Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, nel cuore delle terre che furono della Gran Contessa Matilde di Canossa.

A conclusione dell’evento gli equipaggi sono stati accolti con calore dal Comitato Matildico in costume medievale, che tra musici, sbandieratori e coreografia, hanno reso davvero unico l’ultimo controllo orarioConfermata per il sesto anno consecutivo l’attenzione all’ambiente da parte dell’organizzazione, che ha nuovamente adottato volontariamente il protocollo CarbonZero e compenserà completamente le emissioni residue di CO2 mediante piantumazione di nuovi alberi nell’Appennino Tosco-Emiliano. Il Terre di Canossa si riconferma unico evento di settore a ‘emissioni zero’.

Terre di Canossa ha utilizzato anche quest’anno la piattaforma Racelink, la prima soluzione per il monitoraggio satellitare dedicata alle competizioni automobilistiche su strada, utilizzata nel corso degli anni dalle più importanti manifestazioni del settore e dallo scorso anno rinnovata con un sistema di smartphone e un software dedicato davvero performante sia per la direzione gara che per gli equipaggi. "Mantenere una leadership tecnologica è per noi essenziale per offrire servizi sempre nuovi ai nostri clienti - afferma Luigi Orlandini, presidente e amministratore delegato di Canossa Events - per questo qualche anno fa abbiamo avviato un percorso di riprogettazione completa della piattaforma, che è ormai davvero performante e continuamente aggiornata. È infatti concepita tenendo presenti soprattutto le esigenze dei tanti nostri clienti stranieri che vengono con le proprie belle auto a godere delle bellezze del nostro meraviglioso Paese. Altro importante aspetto sempre presente nei nostri obiettivi è la sicurezza: Racelink consente infatti alla nostra Centrale Operativa di monitorare continuamente la posizione delle auto partecipanti e dei mezzi di servizio, riducendo drasticamente i tempi di intervento e la precisione dei soccorsi in caso di necessità. È inoltre possibile in ogni momento comunicare con tutti i partecipanti in gara fornendo le informazioni necessarie allo svolgimento”.

lunedì 24 maggio 2021

CONCORSO D'ELEGANZA CITTA' DI TRIESTE: VINCE LA FERRARI 250 TOUR DE FRANCE '57


 




Si è conclusa la prima edizione del Concorso di Eleganza Città di Trieste, ideale prosecuzione del "Concorso di Eleganza Castello di Miramare" ideato da Vittorio Klun, organizzato dall'A.A.V.S - Associazione Amatori Veicoli Storici, Club ACI Storico, l'Automobile Club di Trieste, con il patrocinio della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens), Automobile Club d'Italia, e della FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile). Ad A.A.V.S è stato dato l'onere e l'onore di trovare le vetture che esprimessero 70 anni di Design e Storia dell'Automobile dal 1910 al 1979. I turisti ed il pubblico pervenuto a Trieste in questo passato fine settimana hanno avuto modo per due giorni e due notti di visionare e votare per la vettura di loro maggiore gradimento. Le vetture esposte in un cerchio delimitato, con descrizione laterale ad ogni vettura, permettevano con un percorso antiorario, di ricevere un'immagine delineata di quello che è stato il progresso del Design in settant'anni di storia dell'automobile. Ad aprire il percorso una Peugeot 69 Bebè del 1910 con carrozzeria Tonneau/Torpedo. La Peugeot 69 venne costruita in varie serie dal 1905 al 1912 (con motore 4 cilindri). Dopo la carrozza senza cavalli, col motore nascosto, l'automobile cominciava ad avere una sua fisionomia con cofano e motore in evidenza. Chiudeva il percorso una Lancia Stratos del 1973, vettura nata per competere nei rally, in un esemplare di pre serie che ben faceva risaltare lo stile del Maestro Marcello Gandini per Bertone. Ma tra tutte le bellissime vetture presenti, lasciateci presentare anche due vetture che hanno colpito la nostra attenzione. La prima era una Lancia Aprilia Cabriolet del 1938 realizzata dagli Stabilimenti Farina che esalta per eleganza, quella che è stata l'ultima realizzazione di Vincenzo Lancia prima della sua improvvisa dipartita. Ricordiamo la meccanica all'avanguardia di questa vettura con la carrozzeria autoportante, i cilindri a V, le camere di scoppio emisferiche. L'altra piccola cabriolet che ci è piaciuta è stata il prototipo della Siata Amica Cabriolet, carrozzeria Bertone, costruita su base Fiat 500 A, dove la Siata applica la testata a valvole in testa ed aumenta la cilindrata a 580cc. Ma, tra le splendide auto in concorso, la Ferrari 250 Tour De France del 1957 ha conquistato i favori del pubblico, aggiudicandosi un premio speciale attribuito dagli spettatori triestini. La Ferrari 250 TF è una berlinetta sportiva da competizione, quella esposta era una seconda versione passo lungo, ed è stata realizzata nel 1957 dalla Carrozzeria Scaglietti su disegno di Pininfarina. Fuori concorso una splendida e fedele ricostruzione autorizzata su autotelaio originale Fiat 525S, secondo un figurino attribuito allo Stilista Mario Revelli, datato 1931, che non ebbe all'epoca alcun seguito realizzativo. La giuria, presieduta dal Presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani, composta da Lorenzo Boscarelli, Presidente dell'Associazione Italiana per la Storia dell'Automobile, David Giudici, Direttore di Ruoteclassiche, Youngtimer e AutoItaliana, Giorgio Marzolla, memoria storica del collezionismo in Italia e affiancata da una commissione tecnica composta da Dino Cognolato, fra i più famosi restauratori a livello mondiale, e Sergio Schiavon, anch'egli esperto restauratore, ha poi attribuito i premi d'onore ai vincitori delle sette classi di età.

Best in Class anni '10: la Fiat Zero del 1913, tipo di carrozzeria Torpedo Stabilimenti Farina, ritenuta la prima "utilitaria" FIAT.

Best in Class anni '20: la Diatto 20S del 1924, carrozzeria sportiveggiante tipo Bateau, molto in voga nel decennio, che ricorda le linee di una barca. Costruita da E.Mouche a Lione.

Best in Class anni '30: l'Alfa Romeo 6C 2300 Mille Miglia del 1938, carrozzeria Berlinetta Touring. Rappresenta l'evoluzione delle linee della carrozzeria Touring sul nuovo telaio a ruote indipendenti.

Best in Class anni '40: l'Alfa Romeo 6C 2500 S Cabriolet Pinin Farina del 1945. Pinin Farina nel dopoguerra costruisce le auto aperte dell'Alfa. Questo esemplare è un pezzo unico prima della ripresa postbellica.

Best in Class anni '50: la Lancia Aurelia B24 del 1955, carrozzeria Pinin Farina, nella sua versione Spider cosiddetta "America" munita di hard-top.

Best in Class anni '60: la Ferrari 275 GTB 6C del 1965. Berlinetta, carrozzeria Scaglietti su disegno di Pininfarina. Questo esemplare è uno dei pochi costruiti in alluminio e munito di 6 carburatori doppio corpo.

Best in Class anni '70: la Dino 246 GT del 1972. La Dino 246 è l'evoluzione finale della Dino 206 costituita come marca nel 1968. Questa Berlinetta a due posti è stata una dei capolavori disegnati dal Maestro Brovarone e realizzata dalla carrozzeria Pininfarina.

L'Alfa Romeo 6C 2300 Mille Miglia del 1938 si è poi aggiudicata anche il Trofeo "Concorso di Eleganza Città di Trieste" come vettura "Best of Show".

 L'Alfa Romeo 6C 2300 MM del 1938 vincitrice del Best Of Show 2021 

Piazza Unità d'Italia ha visto protagoniste anche le 10 Moto Guzzi che il Club ACI Storico ha selezionato per celebrare i cento anni del marchio dell'aquila.

In una speciale cerimonia sono state premiati i modelli: Moto Guzzi Sport 500, Moto Guzzi Sport 15 500, Moto Guzzi V7 Sport 750, Moto Guzzi Motoleggera 65 "Guzzino", Moto Guzzi Galletto 160/175/192,Moto Guzzi MGX-21 1400.


martedì 18 maggio 2021

ECCO IL PERCORSO DELLA PROSSIMA STELLA ALPINA









 Pubblicato il percorso della manifestazione per auto storiche trentina che partirà l'11 giugno: dieci i passi alpini da scavalcare. La Stella Alpina storica, venerdì 11 giugno, dopo l’accredito e le verifiche presso l’Aeroporto G. Caproni di Trento, partirà dal centro di Trento in direzione della Piana Rotaliana e Mezzolombardo. Le auto saliranno poi sul Passo Santel passeranno da Andalo e costeggiando il bellissimo lago di Molveno raggiungeranno Stenico per arrivare infine nella rigogliosa Val Rendena, all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta. Un luogo unico dove le leggendarie Dolomiti del Brenta spiccano sullo sfondo circondate dalle bellezze naturali che solo questa valle è in grado di offrire. La tappa si concluderà quindi a Madonna di Campiglio dove gli equipaggi pernotteranno per tutta la gara. Sabato 12 sarà indubbiamente una giornata emozionante con un percorso ricco di paesaggi verdi, rigogliose vallate e montagne mozzafiato: immersi all’interno del patrimonio UNESCO delle Dolomiti. Si partirà in direzione della ridente Val di Sole, raggiunta dopo il Passo Campo Carlo Magno, all’inizio della Val di Non si sale a Proves e poi il Passo Castrin per scendere lungo la Val d’Ultimo verso la valle dell’Adige giungendo a Merano. Da qui si imbocca la Val Passiria, una valle di bellezza rara con il suo verde intenso e l’ordine delle cose, salendo verso il Passo del Giovo, si scende verso Vipiteno (sul tragitto si vedrà il piccolo laghetto del lago di Alborello con acque trasparenti e freschissime) ma prima ci si fermerà per il pranzo nello straordinario NaturalHotel, dove l’autosufficienza energetica e non solo è la filosofia nella gestione della famiglia proprietaria. Lasciato Vipiteno dopo aver attraversato il suo bellissimo centro storico si sale al Passo Pennes (2.100 mt di quota) per scendere verso Sarentino e Bolzano, lungo la strada del vino passeremo da Appiano passando dal centro di questa piccola ma affascinante cittadina altoatesina per poi valicare il Passo Mendola e percorrere le strade dell’Alta Val di Non cariche di meleti a perdita d’occhio. Affiancando Il lago di Santa Giustina ci porteremo in Val di Sole e passando nel rientro dal Passo Campo Carlo Magno si raggiungerà Madonna di Campiglio, dopo un’intera giornata di fascinosi panorami. L’ultima giornata, domenica 28, si saluterà la Val Rendena e ci si dirigerà verso il Passo Daone ed ancora a salire verso il Passo Duron, Fiavè, la Val Lomasona, Sarche e costeggiando il lago di Toblino si sale verso Cavedine per poi scendere verso il lago di Cavedine e raggiungere Arco. Da qui si sale verso il Monte Velo (Passo Santa Barbara) ed ancora il Passo Bordala per scendere verso il Lago di Cei, piccolo ma famoso per le acque turchesi. La manifestazione terminerà nella cittadina di Aldeno, la carovana delle vetture raggiungerà poi Trento dove si svolgerà il pranzo la cerimonia di premiazione in una location suggestiva tra strutture modernissime e uno storico palazzo sede di un Museo della Città.

Per maggiori informazioni clicca su: www.stellaalpinastorica.it 

100 PIAZZE, 21 NAZIONI, ECCO IL FIAT 500 WORLD WIDE MEETING









Una nuova iniziativa del Fiat 500 Club Italia farà partecipare tutto il mondo allo storico evento di Garlenda. Quest'anno, infatti, il Fiat 500 Club Italia ha deciso di trasformare la 38ª edizione del Meeting Internazionale Fiat 500 di Garlenda in un evento diffuso e planetario. A causa del Covid il più grande raduno annuale dedicato alle 500 storiche, che richiamava nell'entroterra ligure 1000 equipaggi da tutta Europa, è stato trasformato in qualcosa di nuovo, ovvero nel 1° Fiat 500 World Wide Meeting.
L'appuntamento è dal 2 al 4 luglio dall'Italia al Giappone, dalla Finlandia al Sudafrica con oltre 100 eventi che si stanno definendo in queste settimane.
L'evento è realizzato con la collaborazione di A2A, Baseco s.r.l. ePassione500.
La chiamata è partita dal quartier generale del Fiat 500 Club Italia e, in meno di un mese dal lancio dell'iniziativa, 21 Club esteri dedicati alla 500 storica hanno risposto con entusiasmo, felici di potersi aggregare.
Tutto è ancora in divenire, ma possiamo già dare alcune anticipazioni. In Giappone l'evento si terrà presso il Museo della 500 di Nagoya. In Olanda, dove sono previsti tre raduni, circa 100 auto si incontreranno presso il Palazzo del Governo all’Aia. In Svizzera il raduno sarà al Passo del Gottardo epermetterà ai ticinesi di incontrare i colleghi dei cantoni tedeschi e del Liechtenstein.
Anche l' Uruguay sarà presente con le Fiat 500 giardiniere dell'ex servizio postale statale.
Dall'altra parte del mondo, non mancheranno i Cinquecentisti dell'Italian Made Social Motoring Club di Sydney, Australia, ed anche in Sudafrica i fan della storica 500 sono in fermento per preparare la loro presenza.
Il clima di incertezza su ciò che effettivamente si potrà o non si potrà fare a luglio è stato di stimolo per mettere in moto tutta la rete mondiale di appassionati della storica bicilindrica, icona del made in Italy, e per dare risalto all'amore per quest'auto al di là dei confini dello Stivale.
I Cinquecentisti esteri hanno sempre partecipato con una forte presenza al Meeting Garlenda, come dimostrato dal record del 2007, ma anche nel 2017 con le celebrazioni del 60° compleanno della 500.Da tempo è stata istituita anche la Nazione d'Onore, che varia ogni anno: con il World Wide Meeting tutte le nazioni saranno protagoniste.
Naturalmente anche le 20 regioni italiane sono in fibrillazione, grazie all'entusiasmo dei 21.000 soci per i quali i fiduciari dei vari Coordinamenti del Fiat 500 Club Italia sono al lavoro per allestire la miglior manifestazione possibile nel loro territorio, ipotizzando soluzioni alternative in base alle misure anti-Covid del momento.
Anche la città natale della 500, Torino, si sta preparando con un appuntamento che vedrà coinvolto il Mauto: presto vi informeremo su questo e sugli altri eventi italiani.
Le manifestazioni di tutto il mondo saranno in collegamento durante lo streaming previsto nei giorni 2, 3 e 4 luglio, ospitato sul sito www.500clubitalia.it e sulla pagina ufficiale Facebook del Fiat 500Club Italia.


LA LANCIA LAMBDA DI BELOMETTI-PUTELLI ALLA CONQUISTA LA MITTELEUROPEN RACE 2021

 











Volete correre una gara di regolarità dura, carica di impegno e tenacia per driver, navigatori e auto: allora la vostra gara è la Mitteleuropean Race. La Superclassica Acisport, giunta quest'anno alla quinta edizione, può a buona ragione considerarsi tra le più impegnative manifestazioni di tutta la stagione. Basta un dato per dimostrarlo: sulla cinquantina di concorrenti al via dalla splendida e maestosa Piazza Unità d'Italia a Trieste venerdì pomeriggio 14 maggio, solo una trentina di equipaggi sono riusciti a tagliare il traguardo sabato sera, in passerella sulla pedana di Piazza Unità d'Italia, davanti a tanti curiosi, dopo due estenuanti giornate di gara. I triestini, presenti numerosi, ed i tanti turisti, non ostante le regole del lock-down che ancora frenano gli spostamenti, hanno potuto così ammirare le splendide auto reduci della lunga gara che ha attraversato le strade del Carso e del Collio goriziano fino alla Slovenia, passando per le città murate di Gradisca e Cividale. Due le tappe della manifestazione: la prima appunto venerdì' pomeriggio su un percorso di 180 chilometri, e la seconda sabato 15 maggio su altri 250 chilometri, per un totale di ben 80 prove cronometrate e 6 prove a media che hanno messo a dura prova driver e navigatori: veloci e con bivii improvvisi, cambi di pendenza e traguardi 'nascosti', insomma una vera e propria 'Università' della regolarità’, a detta degli stessi top driver e del vincitore: il bresciano Luigi Belometti, che ad 'Auto d'Epoca' ha sottolineato: "una gara tecnica, al massimo livello, e per questo bellissima, e non lo dico perchè ho vinto, ma davvero più di così non si poteva andare".

Insomma, l'organizzatore, Maurizio De Marco, è riuscito nel suo intento: puntare soprattutto sulle difficoltà agonistiche della sua gara, per farla diventare un punto di riferimento, unico o quasi, della regolarità italiana. Sperando ora che l'impegno suo e dei suoi amici (Susanna Serri e Riccardo Novacco) fin dalla prossima edizione sia ricompensato anche da una partecipazione ben più nutrita soprattutto di equipaggi stranieri, quest'anno falcidiata dalle restrizioni tra paesi dovute alla pandemia.

Come dicevamo, dopo le 80 prove cronometrate e 6 prove di media con 15 rilevamenti, a dominare la classifica è stato l’equipaggio Andrea Luigi Belometti - Emanuela Putelli a bordo di una Lancia Lambda del 1929, seguiti dalla Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato condotta da Alberto Aliverti e Stefano Valente. Al terzo posto la Fiat 508 C dell’equipaggio padovano Roberto e Francesca Miatto, portacolori della Scuderia Nettuno di Bologna.

La Mitteleuropean Race - ha sottolineato Riccardo Novacco dello staff di Adrenalinika, organizzatore dell’evento - oltre ad essere un punto di riferimento nel mondo della regolarità ad alto livello, anche quest’anno ha sostenuto importanti iniziative di coinvolgimento sociale come parte attiva sia del progetto WE STOP COVID del Rotary International, sia del progetto MITE, nato nel 1998 e che dà la possibilità a persone ipovedenti e non vedenti di partecipare, come navigatori, a gare di rally internazionali e nazionali e a gare di regolarità. Devo inoltre – ha concluso Novacco - ringraziare il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia che ci hanno sostenuto sin dalla prima edizione e la Trieste Trasporti che da quest’anno si affianca a tutti i nostri partner”.

Domenica mattina, dopo le tante fatiche della Mitteleuropean Race, gli equipaggi che avevano ancora voglia di correre si sono 'divertiti' in una gara meno impegnativa ma pur sempre affascinante per chi ama Trieste e i suoi dintorni con la disputa della “Coppa Trieste Città della Scienza”: 20 prove cronometrate dislocate lungo circa 50 chilometri del percorso tra Porto Vecchio, l'area Science Park di Padriciano, il Sincrotrone di Trieste, la Foiba di Basovizza, la discesa a Trieste con passaggio finale al Castello e alla Cattedrale di San Giusto, prima di ritornare nel parco chiuso di Piazza Unità d’Italia.

Ed è stata l’Alfa Romeo 6 C 1750 SS carrozzata Zagato, a vincere la prima edizione di questa “Coppa Trieste Città della Scienza”. L’equipaggio dell’auto storica della casa di Arese condotta da Alberto Aliverti e Stefano Valente è riuscito quindi a contrastare, con un distacco minimo (a dimostrazione della grande lotta tra gli amanti ed esperti delle gare di regolarità) i rivali Andrea Luigi Belometti - Emanuela Putelli, sempre sulla Lancia Lambda vincitrice della quinta edizione della Mitteleuropean Race. Al terzo posto, confermando la prestazione precedente alla Mitteleuropean Race, si è classificata la Fiat 508 C dell’equipaggio Roberto e Francesca Miatto.

La Mitteleuropean Race - hanno detto gli organizzatori del team Adrenalinika al termine dell’ultimo impegno di questa tre giorni - è stata un successo. Dopo tre giorni intensi, dopo tanti timori legati alla ripartenza, possiamo solo dire che siamo soddisfatti sia del calore con cui la città di Trieste ha accolto l’evento, sia della presenza di concorrenti stranieri, sia della qualità delle vetture che hanno gareggiato. Ci ha poi entusiasmato la possibilità di sperimentare nuove sinergie, in particolare con l’ACI Storico e il Concorso d’Eleganza Città di Trieste per rendere sempre più importante anche in Friuli Venezia Giulia l’appuntamento con la storia dell’automobile”. Ed ora l'attesa è tutta per l'anno prossimo per scoprire che cosa si inventerà di nuovo Maurizio De Marco per riuscire ad organizzare una sesta edizione della Mitrace ancora più competititiva di quella di quest'anno.


Testo di Dario Converso

foto : René e Susanna Serri

martedì 11 maggio 2021

ANNULLATA LA AOSTA-GRAN SAN BERNARDO



Il Consiglio Direttivo del C.A.M.E.V.A. ha deliberato l’annullamento della manifestazione di regolarità “XXXV Aosta-Gran San Bernardo” programmata per i giorni del 19 e 20 giugno 2021.
La decisione è motivata dall’impossibilità, causa pandemia sanitaria, di trovare nella nostra Regione strutture ricettive che ci garantissero l’ospitalità per i partecipanti nelle due giornate di gara.
L’evento è stato quindi rinviato al 2022 sempre nel mese di giugno.
Per l’anno in corso abbiamo comunque deciso di organizzare , in una sola giornata di gara, la 3° edizione della “Coppa della Valle d’Aosta –Memorial Robert Trossello” il giorno di domenica 19 settembre sul tradizionale percorso Saint Vincent-Torgnon-Saint Vincent (programma in fase di definizione che vi verrà inviato in seguito).

TORNA L'11 SETTEMBRE LA RUOTA D'ORO A CUNEO









Sarà la XXIV° edizione della Ruota d’Oro storica quella che la Scuderia del Veltro si appresta ad organizzare per l'11 settembre 2021. Nonostante il periodo, la Scuderia Veltro, visto anche il successo della passata edizione, ripropone la sua manifestazione che tanto successo ha avuto nelle passate edizione, tanto da arrivare al traguardo di quasi un quarto di secolo, quest’anno ancora nella versione di un solo giorno. La sfida è grande, complicata dall’attenzione per il momento, l’incertezza che fino all’ultimo potrebbe vanificare gli sforzi, stante il susseguirsi di norme, spesso poco chiare, a volte contraddittorie, che rendono difficile ogni pianificazione, ed anche la più attenta potrebbe non essere efficace.

Con la solita determinazione e la grande flessibilità che contraddistingue il club cuneese, la Veltro ha messo in moto la macchina organizzativa ed è già pronta la locandina per questa edizione che vedrà protagonista le strade della valle Stura, spartiacque tra le Alpi Marittime e le Cozie; caratterizzata da dolci declivi nella parte iniziali facendosi man mano più aspri alla sommità, teatro di sfide epocali negli anni trenta e quaranta del secolo scorso con le epiche imprese di Nuvolari e Coppi.

Il percorso sarà quindi in grado di offrire peculiarità tecniche di primordine, consentendo nello stesso tempo di apprezzare la natura incontaminata; il caratteristico paesaggio con scorci rimasti “fermi nel tempo”, oltre che imponenti costruzioni militari, a testimonianza dell’importanza strategica della valle e del suo valico, rimasta l’unica porta di accesso alla Francia in provincia di Cuneo, stante l’interruzione del collegamento con la valle Roia, devastata dall’alluvione dell’ottobre scorso.

Il fulcro sarà come sempre Cuneo sede sia della partenza che dell’arrivo della manifestazione che si svilupperà su un tracciato di circa 150km, con oltre 40 prove cronometrate al centesimo di secondo.

La Scuderia Veltro si impegnerà a fondo per riuscire a realizzare questo evento, che ha un’importante valenza anche dal punto di vista sociale ed economico, in quanto muove persone e mezzi, che contribuiscono nel loro contesto a sostenere l’economia del territorio, non solo sotto il profilo turistico ma anche occupazionale nel campo della meccanica, carrozzeria, selleria, …

Info www.ruotadoro.itwww.scuderiaveltro.it tel. 3386262815 posta@scuderiaveltro.it

giovedì 6 maggio 2021

TUTTO IL PROGRAMMA DELLA MITTELEUROPEAN RACE











E’ scattato il conto alla rovescia per la quinta edizione della Mitteleuropean Race che partirà da Piazza Unità d’Italia di Trieste alle 14:30 di venerdì 14 maggio. Sono anche gli ultimi giorni utili perché i concorrenti possano ufficializzare la propria iscrizione. Al momento, nonostante la nota incertezza del periodo, l’organizzazione stima che saranno circa 50 le auto storiche al via tra quelle che parteciperanno alla Mitteleuropean Race (gara di regolarità Super Classica per auto d’epoca costruite sino al 1976 e ad altre di particolare interesse storico sino al 1990) e quelle iscritte alla più turistica Mitrace Tour Cup.
“I programmi del nostro evento - sottolineano i triestini Riccardo Novacco, Maurizio De Marco e Susanna Serri di Adrenalinika, il team organizzatore - hanno caratteristiche specifiche per rispondere ai desiderata sia degli amanti della gara di regolarità pura, sia di coloro che amano scoprire le ricchezze naturalistiche e culturali del Friuli Venezia Giulia”.
Scendendo nei dettagli, la gara di regolarità MItteleuropean Race, conta complessivamente 80 prove cronometrate e 6 prove di media con 15 rilevamenti.
La partenza della prima tappa da Piazza Unità d’Italia avverrà alle 14:30 di venerdì 14maggio. I concorrenti affronteranno un percorso di 190 chilometri che attraverserà località e siti importanti non solo per la storia della Regione: S.Michele del Carso, S.Floriano del Collio, Monte Calvario (dove si effettuerà il Trofeo dedicato a Luciano e Antonio Viaro), il Castello di Spessa Resort ,Cormons, Redipuglia. Il rientro a Trieste è poi previsto per le 19:00.
La seconda tappa, di sabato15 maggio con partenza alle ore 10:00 e arrivo alle ore 19:15 si svolgerà su un percorso di 280 chilometri: è prevista la salita verso Prosecco con diverse prove cronometrate sul Carso, poi Repen, Col, Borgo Grotta Gigante, Sgonico; tra Poggio Terza Armata, San Martino del Carso e Peteano ci saranno due prove di media, mentre a Gorizia ci sarà il Controllo Timbro al Castello e il Controllo Orario in Piazza Vittoria. Da Gorizia poi la sfida con il cronometro si sposterà nuovamente sulla salita del Monte Calvario e a Ruttars sede della Cantina Jermann con specifico Trofeo. La sosta pranzo è programmata a Villa Nachini Cabassi sede dell'Enoteca Regionale. Di qui si partirà per Rocca Bernarda e successiva salita al Santuario di Castelmonte con discesa a Cividale, l’attraversamento del Ponte del Diavolo e Controllo Timbro in Piazza Duomo. Passaggi successivi saranno per Buttrio, Castello di Buttrio, Pavia di Udine (sede della storica Grattoni 1892), Monticelli e Monte San Michele prima del rientro aTrieste. Le premiazioni si svolgeranno poi in serata all’ Hotel Savoia Excelsior, punto di riferimento anche per gli eventi a latere della Mitteleuropean Race
Domenica 16 maggio, fuori classifica e senza coefficiente avrà luogo la “Coppa Trieste Città della Scienza” con 20 prove cronometrate dislocate lungo i 50 chilometri del percorso che toccherà il Porto Vecchio , l'area Science Park di Padriciano, il Sincrotrone di Trieste, la Foiba di Basovizza per discendere poi a Trieste con salita al Castello e alla Cattedrale di San Giusto.
Questo invece il programma dei partecipanti alla Mitrace Tour Cup: venerdì 14 maggio, partenza alle ore 14:00 sempre da Piazza Unità d’Italia a Trieste, visita alle cantine del castello di spessa, visita e degustazione alla Balsameria Midolini, visita al Castello di Miramare poco prima dell’arrivo a Trieste previsto per le ore 19:00. Sabato 15 maggio, dopo la partenza alle ore 9:00, la prima sosta sarà al Castello di Gorizia dove è prevista la visita intorno a metà mattinata, cui seguirà alle ore 15:00 il tour guidato di Cividale. La fine tappa è prevista alle 18:45 a Trieste. Domenica 16 maggio, la Mitrace Tour Cup partirà alle ore 10:00 e prevede la sosta con visita alla Macchina di luce Sincrotrone
La Mitteleuropean Race oltre ad essere un punto di riferimento nel mondo della regolarità ad alto livello, va ricordato che si muove al fianco di importanti iniziative di coinvolgimento sociale: è infatti sia parte attiva del progetto WE STOP COVID del Rotary International per combattere la pandemia attraverso le vaccinazioni e promuovendo l'arruolamento di medici, infermieri e comunque di tutte quelle persone che siano abilitate a poter vaccinare; sia .del progetto MITE, progetto nato nel 1998 che dà la possibilità a persone ipovedenti e non vedenti di partecipare, come navigatori, a gare di rally internazionali e nazionali e a gare di regolarità.
La scenografia unica di Piazza Unità d’Italia diventerà un punto di riferimento per gli appassionati del Mondo Classic grazie anche al contemporaneo debutto del Concorso d’Eleganza “Città di Trieste” dedicato ai “70 anni di storia dell’auto dal 1910 al 1980” organizzato dal Club ACI Storico, l'Automobile Club di Trieste e l'Associazione Amatori Veicoli Storici, con il patrocinio dell'Automobile Club d’Italia.
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La Mitteleuropean Race, gara Super Classica del calendario ACI Storico gode del patrocinio della Regione FVG, del Comune di Trieste, del Comune di Gorizia del Rotary 2060 dell’ACI Trieste. Main partner 2021: Baibroker. Official Partner: Jermann, Paul Edward. Special Partner: Studio Gasperini, Grattoni 1892, Concinnitas, Italspurghi, Midolini, Primo Aroma, Castello di Spessa, Castello di Buttrio. Technical Partner: Digitech, Dreaming Classic Umberto Ferrari, Intergrafica, Fratelli Rossi Pneumatici, Serrifoto, Savoia Excelsior Palace, Cronocar Service, Alfa Romeo, Mafra, Carchain, Publirent. Media Partner: Ruoteclassiche, Gare d’Epoca, Trieste Caffè, Photo Renè, RuoteStoriche TV. Enti sportivi: ACI Sport, CONI. Associazione sportive: ARACI, Scuderia PN Corse. Organizzazione: ASD Adrenalinika.
Aggiornamenti e curiosità sulla Mitteleuropean Race 2021 e sulla Mitrace Tour Cup si trovano su: Facebook, Twitter, Instagram e sul sito: www.mitteleuropeanrace.it.


A GIUGNO CON LA COPPA DEL PIAVE REVIVAL










Tra due mesi ritorna “Coppa del Piave Revival”.
Sabato 26 giugno 2021 si disputa la gara organizzata dal Comitato Piave Jolly Club, valevole per il Campionato Italiano ACI Regolarità Classica Auto Moderne, prova unica del Campionato Nazionale UNVS Regolarità Auto Storiche e terza sfida del Trofeo Tre Regioni Regolarità Turistica.
Le novità della trentaduesima edizione della rievocazione della corsa disputata dal 1949 al 1978 sono il ritorno alla caratteristica di gara in “notturna” ed un percorso rinnovato con nuovi passaggi e nuove prove cronometrate riproposto in 2 Gare entrambe titolate di circa 130 km ciascuna.
Nella splendida cornice dell’Ippodromo Sant’Artemio di Treviso è stato eletto il Quartier Generale che accoglie altresì le prime prove cronometrate sulla pista di trotto. Il programma di massima prevede le Verifiche Sportive sabato alle ore 14:00 e nel pomeriggio, alle ore 17:00, la partenza di Gara 1 con arrivo alle ore 20:30 all’Azienda Foss Marai: ai partecipanti è offerto il ristoro in attesa della partenza di Gara 2 alle ore 21:00.
L’arrivo è previsto appena dopo mezzanotte e mezza all'esclusivo Country Hotel & Spa Relais Monaco di Ponzano Veneto come pure la premiazione domenica 27 giugno alle ore 11:00 durante il consueto momento di convivialità.
La manifestazione si fregia del Patrocinio “Città di Treviso” e l’organizzazione, per onorare la gara che ha fatto la storia dell’automobilismo italiano su strada ed ha visto impegnati concorrenti di fama nazionale, riporta l’edizione 2021 in Città, che fu sede di partenza e arrivo fin dal primo avvenimento nel lontano 1949.
Per animare ed arricchire il pomeriggio sportivo di sabato 26 giugno, l’Esordio, con la sfilata delle vetture di Coppa del Piave, scortate da staffetta dell’organizzazione, che con partenza da Piazza Duomo transitano a “passo d’uomo” in Calmaggiore, Via XX Settembre, Via Toniolo, Via Reggimento Italia Libera, riprendendo la normale circolazione in Viale F.lli Bandiera.
Restate sintonizzati su https://www.piavejolly.com/CoppaPiave/ e sul canale social Facebook CoppaPiaveRevival per scoprire tutte le novità dell’edizione 2021.

COPPA DELLA PERUGINA:ANCORA POCHI POSTI!


 





La Coppa della Perugina quest'anno farà parte del nuovo format ASI CIRCUITO TRICOLORE, con il prestigioso patrocinio del Ministero del Turismo. Chi fosse intenzionato a partecipare alla prossima edizione dell'evento è invitato ad affrettarsi in quanto sono rimasti liberi pochi posti.

www.coppadellaperugina.com


ARRIVA MODENA CENTO ORE!





8-13 Giugno 2021: Queste le imperdibili date della nuova edizione della Modena Cento Ore, che è pronta ad accogliere tutti i partecipanti desiderosi di riaccendere i motori della passione dopo il complicato inverno. Come sempre, sarà una perfetta combinazione di auto meravigliose, gentlemen drivers, competizione, turismo, strade emozionanti, paesaggi mozzafiato, enogastronomia e relax. Un entusiasmante viaggio su un percorso coast to coast con 10 prove speciali in salita su strade chiuse, 3 gare sui mitici circuiti di Misano, Imola e Mugello e 1 super prova speciale nell’autodromo di Modena. Un’esperienza completata da momenti conviviali e serate uniche in location esclusive. L’evento avrà luogo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza per poter garantire un’esperienza piacevole e completa.

La Modena Cento Ore è tuttora l’unica gara in Italia, e una delle poche nel mondo, in cui i piloti devono sfidarsi sia in pista che in prove speciali su strada: un mix vincente tra rally e velocità in circuito, reso ancor più avvincente dalle partenze in griglia.Due diverse esperienze, la Competizione e la Regolarità per vivere sullo stesso percorso e con lo stesso programma la passione per il motorsport nella maniera che più si preferisce: l’adrenalina della velocità sui leggendari circuiti italiani e sulle prove speciali o la maggiore tranquillità della gara di regolarità con giri cronometrati in pista e prove di media sempre su strada chiusa al traffico, creata per chi preferisce godersi il piacere del viaggio.Gli equipaggi guideranno per quattro giorni sulle più belle strade di Emilia- Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Un coast to coast con tappe a Rimini, Firenze, Forte dei Marmi e Modena. 

Il percorso attraverserà l’Italia da est a ovest in un susseguirsi di tappe spettacolari, che potranno essere anche ammirate dagli appassionati nei vari passaggi.Dopo le verifiche e l’esposizione delle vetture dell’8 giugno a Rimini, il via alla prima tappa verrà dato alle 8.30 mercoledì 9 giugno dal Parco Fellini. Il percorso attraverserà San Marino, Chiusi della Verna, Anghiari, Sansepolcro, Città di Castello, Urbino e si concluderà al Misano World Circuit Marco Simoncelli con la prima gara in circuito di questa edizione.Il 10 giugno la seconda tappa partirà con l’adrenalinica gara sul percorso dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Si percorreranno poi le strade tra Emilia-Romagna e Toscana sfilando per Castel del Rio e Scarperia. La serata sarà a Firenze, fascinosa culla del Rinascimento italiano.La terza tappa si aprirà con la leggendaria gara al Mugello Circuit che regalerà come sempre emozioni. Il percorso toccherà poi Pistoia e il suo entroterra, Montecatini Terme, Castelnuovo di Garfagnana e si concluderà a Forte dei Marmi, una delle località più famose della Versilia. Il 12 giugno, la quarta ed ultima tappa partirà da Forte dei Marmi e, attraverso il Passo delle Radici, giungerà a Pavullo nel Frignano e Vignola, per raggiungere l’Autodromo di Modena per l’ultima super prova speciale. La gara si concluderà poi in Piazza Roma e Piazza Grande a Modena, cuore della Motor Valley. 


lunedì 3 maggio 2021

SI CHIUDE CON UN RECORD LA 9° EDIZIONE DELLA TARGA AC BOLOGNA

 

Più di 120 auto storiche, ed una decina di auto moderne, alla partenza domenica 2 maggio della Targa AC Bologna, giunta alla nona edizione, gara di regolarità valevole come quinta prova del Campionato italiano ACI Sport di Regolarità. Il primato toccato dalla manifestazione organizzata dall’ACI bolognese, che ricorda il Circuito Automobilistico di Bologna organizzato dal giovane Automobile Club bolognese agli inizi del ‘900, è ben giustificato dalla sicura riuscita della gara, nella quale a salire sul primo gradino podio è stato il bresciano Andrea Vesco, alla guida della sua Fiat 508. Il campione bresciano, in solitaria, è riuscito a battere i tanti contendenti alla vittoria in terra emiliana, primi tra tutti i favoriti della vigilia, i fratelli padovani Alberto e Pino Scapolo, in testa alla classifica tricolore fino ad oggi che, attardati da problemi all’impianto elettrico della loro Fiat 508, si sono dovuti accontentare di un 15mo posto, che gli ha consentito comunque di raggranellare qualche punticino per rimanere in testa alla classifica del Cireas.

Vesco a Bologna ha battuto i due Salvinelli su Fiat 1100 del Classic Team e i Turelli, anche loro su Fiat 508. La classifica assoluta vede poi al quarto posto Barcella-Ghidotti su Porsche 356 della Scuderia Amams Tazio Nuvolari, e al quinto i padovani Miatto- Farsura (Fiat 508) della Nettuno, di gara in gara sempre più su nelle classifiche assolute. Il trofeo per il miglior equipaggio femminile è andato alla coppia Gabriella Scarioni-Ornella Pietropaolo su Austin Mini del 1982, mentre tra gli Under 30 i vincitori sono stati il figlio d’arte Nicola Barcella ed Edoardo Pastremoli su Autobianchi A112 Abarth dell’Amams di Mantova. Come lo scorso anno, il Classic team ha conquistato il trofeo per la miglior scuderia.

65 le prove speciali e tre i controlli orari su un totale di circa 190 km su un percorso collinare, a tratti impegnativo, ma sicuramente entusiasmante. Partenza di primo mattino da Admiral Park Hotel di Zola Pedrosa, a poca distanza da Bologna, e arrivo sempre all’Admiral Park Hotel alle quattro del pomeriggio, con tutto il tempo per lasciare ai concorrenti un pausa di riposo prima del ritorno a casa nell’attesa delle classifiche, giunte puntuali a poca distanza dal fine gara.

Una corsa su e giù per le province di Bologna e Modena, baciata dal sole, che ha permesso ai concorrenti di ammirare lo splendido paesaggio primaverile dei colli bolognesi e dell’Appennino, con i prati coperti di fiori ed i borghi inerpicati sulle colline. Dalla partenza i concorrenti si sono diretti subito verso Calderino lungo un percorso pianeggiante all’inizio, ma ben presto tutto in salita, affrontando sin da subito la lunga sequenza di prove cronometrate concatenate e senza soste, che hanno mantenuto alta la tensione e l’adrenalina dei piloti e dei navigatori, impegnati su un radar preciso e completo, ma con tanti cambi di percorso che non permettevano errori o distrazioni. Lasciata Calderino la carovana si è diretta quindi verso Monteveglio e Oliveto, per correre poi lungo la strada dei vini e dei sapori fino a Pignoletto, uno dei tanti paesi del vino toccati da questa edizione della Targa AC Bologna, che ha saputo anche suggerire interessanti itinerari turistici poco frequentati. Prima sosta e C.O. a Savigno, la città del tartufo e non solo, ad osservare le vetrine delle salumerie e dei panifici con le tigelle in bella mostra. Da qui la ripartenza per la parte più impegnativa del tragitto, con la salita tutta tornanti verso Zocca, passando per Verrucchia e la Torre Montecuccoli, e poi Rosola e Vignola, fra le colline coperte dai ciliegi ed i boschi di castagno. E, poco prima della sosta pranzo all’Agriturismo “Cà Lunati” immersi nei vigneti, il passaggio nel borgo murato di Castello di Serravalle, città del vino. Il ritorno sempre in prova, per non perdere mai il ritmo, attraverso Roccalamantina e Samone, Pavullo e Fanano, per riprendere poi il percorso verso Zocca e ripercorrere a ritroso parte dei passaggi collinari già affrontati, con prove sempre ben calibrate, alternate fra pressostati in salita e discesa, fuori e dietro i tornanti, tempi imposti brevi e lunghi, ma tutti equilibrati e sempre affrontabili in tutta sicurezza e fattibilità anche per le auto anteguerra. Da Zocca la discesa verso Valsamoggia passando anche per il controllo a timbro davanti al municipio nella località di Bazzano, e l’arrivo al punto di partenza al quartier generale della manifestazione.

Felicissimi all’arrivo tutti i partecipanti, soddisfatti dell’ottima riuscita della gara, anche chi, per qualche problema è stato penalizzato nelle prove, ma ha comunque ammesso che il paesaggio valeva più di una sosta per qualche futura visita turistica, ovviamente sempre alla guida di un‘auto storica. Alla fine, alle premiazioni, il presidente dell’Ac Bologna Federico Bendinelli e il direttore Raffaele Ferriello hanno ringraziato i concorrenti per la grande partecipazione che ha consentito di raggiungere il record di iscritti a questo evento di punta dell‘Automobil Club. E molti i complimenti da parte dei tanti concorrenti che hanno assicurato la loro partecipazione alla Targa Ac Bologna 2022, che taglierà il traguardo importante della decima edizione: un traguardo che gli appassionati dell’Automobil Club bolognese vogliono festeggiare alla grande e con tante sorprese per i partecipanti.