mercoledì 6 giugno 2018

MITTELEUROPEAN RACE: UNA GARA CHE VALE PER DUE


Un fine settimana di piena estate, con tanto sole ed un nutrita serie di prove cronometrate e di chilometri, ha coinvolto tutti i partecipanti della Mitteleuropean Race, partita da Trieste nel primo fine settimana di giugno. E’ stata una gara impegnativa fino all’ultimo pressostato e fino all’ultima media, che tutti i concorrenti hanno portato a termine con tanta fatica ed una punta di orgoglio, perché era dura.
Alla fine la la Mitteleuropean Race si è conclusa con il successo dell’equipaggio formato da Luca Patron di Vicenza e da Massimo Casale di Romano d’Ezzelino, in gara con un Mg L Type del 1933 con i colori del Loro Piana Classic Car Team. Staccati di 172,50 penalità hanno terminato al secondo posto Marco Gatta e Eugenio Piccinelli, entrambi della provincia di Brescia, i quali erano al via con una Amilcar CGS S del 1926 con i colori della Brescia Corse. Terzo gradino del podio per Fabio Salvinelli e Guido Ceccardi, rispettivamente della provincia di Brescia e di Mantova, che hanno corso con la Fiat 514 MM del 1930 con la quale la coppia bresciana Vesco-Guerini, quest’anno assente, aveva già vinto alla Mitteleuropean Race. Il primo pilota friulano è il quarto classificato, Tiziano Baldissera di Pordenone, che con il padovano Edoardo Covaz su una Fiat 1100/103 TV ha terminato in quarta posizione.
Oltre alle auto storiche (trenta quelle ammesse alla partenza), si sono aggregati alla gara anche i driver di un raduno di Alfa Romeo 4C, che hanno portato in alto i colori dell’Alfa Romeo, sponsor, fra i tanti altri, di questa manifestazione triestina, che quest’anno è giunta alla sua terza edizione.
C’erano in gara, oltre agli italiani, driver di Argentina, Austria, Germania, Slovenia, Svizzera, a sottolineare il carattere sempre più internazionale della Mitteleuropean Race, che è, fra l’altro, prova titolata del Trofeo Super Classic Cup Aci Sport.

Tanti i meriti di questa manifestazione, dunque, a cominciare dalla scelta del percorso, con tante strade che sembravano create apposta per la regolarità: perfette e deserte, ben asfaltate. Poi l’accoglienza, con la cura dei particolari ed una cortesia mescolata al piacere di condividere la stessa passione. Ed infine gli splendidi scorci di viaggio, che rimarranno impressi per tutti quelli che hanno vissuto questa edizione della Mitteleuropean Race. Dalla interessante visita alla tenuta di Lipiza, con i suoi spettacoli equestri e l’antico sapore asburgico delle sue stalle, alla raffinata accoglienza di Trieste, con le sue piazze ed i palazzi monumentali, per poi passare alla competizione più pura, su percorsi di prova duri ed insidiosi, sia nelle 87 prove a cronometro che nelle sei prove a media, ma tutte studiate nei minimi particolari per non dare adito a contestazioni. Passaggi complessi, ma con lunghi momenti di relax per apprezzare la guida e il paesaggio sulle salite carsiche, fra i vigneti del Collio, sulle Alpi Giulie a cavallo fra Italia e Slovenia, con affascinanti vedute sulle coste dell’Istria e sul Golfo di Trieste. E ancora soste ben studiate per dare modo di conoscere ed apprezzare gusti e profumi di un territorio in sé non molto esteso, ma ricco di tesori: prosciutti saporosi, cotti e crudi, con creme alla senape e al cren, il pregio dei vini friulani, bianchi e rossi, la cucina di ristoranti di pregio.
Un mix sapientemente unito in collage dagli organizzatori, che sono riusciti a dare una connotazione tutta particolare a questo evento, distinto da altri non solo nel nome ma soprattutto nell’impronta, decisamente mitteleuropea. E anche gli itinerari scelti hanno evocato, cosa di solito difficile oggigiorno, uno scorcio di storia e di tempi passati: dalle strade deserte e tortuose, perdute nel verde, di una Slovenia poco frequentata dai turisti, dai passaggi per piccoli borghi immersi in un tempo sempre uguale, ai grandi vigneti e piccole cantine del Collio, un territorio tutto da scoprire, ai grandi monumenti storici: la splendida Cividale, il Castello di Gorizia, i bastioni di San Giusto a Trieste, alle più attuali e frequentatissime località di mare, Pirano e Portorose. Fino alla cerimonia finale di premiazione, svolta nello storico salone dello Starhotel Savoia Excelsior Ralace, affacciato sulle Rive triestine.
Tanti i positivi commenti raccolti nel fine gara. A cominciare dal vincitore, Luca Patron, 45 anni e un’industria che recupera materie prime alle spalle, che ha dichiarato che sarà sicuramente al via nel 2019, data la bellezza dei luoghi e la estrema tecnicità del percorso ideato da Maurizio De Marco che, con Riccardo Novacco e Susanna Serri, è stato tra i promotori fin dalla prima edizione dell’evento. Ed anche il plauso di tutti i partecipanti e degli sponsor, che hanno omaggiato tutti i concorrenti. E ancora quelli del comasco Arturo Merzario, fra vip alla partenza, pilota ufficiale della Ferrari F1 fino al 1973 e vincitore, sempre con la scuderia di Maranello, del Mondiale Marche. Merzario alla premiazione ha avuto parole di elogio per la bellezza di Trieste e dintorni e per la gara, e si è già detto pronto a tornare nel 2019. “La mia vita - ha detto - sono le auto”. Sempre fra le star, presente nella giornata di sabato anche la coppia veneto-friulana formata da Tonino Tognana e Max De Antoni, vincitori del Campionato Italiano Rally nel 1982 con la Lancia, che hanno fatto da apripista su una Renault Alpine A110. 

Ora la Mitteleuropea Race guarda già avanti, all’edizione del 2019, sempre più proiettata a farsi conoscere sulla ribalta internazionale.

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