Inizio dal laghetto di Squarà a Montorio per la manifestazione l'Idea del Mamo dell’Historic Cars Club Verona che ha un solo obiettivo: quello di ricordare Mamo, alias Mauro Rama, socio attivissimo del club, ed attraverso il suo ricordo sostenere l’ADMOR, l'Associazione che sostiene i donatori di midollo osseo e ricerca. E’ per questo e non solo che i soci del club sono sempre numerosi, e non mancano mai la mamma e la sorella di Mauro, strette nel ricordo della sua grande passione. Poi viene tutto il resto: il percorso al fresco sui monti Lessini, le tappe a Malga Vazzo, a gustare formaggi e salumi, ed al Forno Bonomi che da sempree omaggia con i suoi prodotti i partecipanti, i passaggi per Velo e Roveré Veronese, e non ultime, le 50 prove speciali studiate dai fratelli Pocobelli, esperti regolaristi ed appassionati di auto d’epoca da tre generazioni. Proprio la competitività sana di questa manifestazione, oltre allo spunto di fare un gesto importante per ricordare Mauro Rama attraverso il sostegno all’ADMO, è la cosa che più rimarrà impressa di questa giornata, vissuta il 25 giugno, con tanta serenità ma anche tanta voglia di metterci un po’ di agonismo, confrontandosi con gli altri ma con tantissimo rispetto, come dovrebbe sempre accadere… E così all’Idea del Mamo c’erano, oltre ai molti soci dell’HCC, anche una schiera nutrita di equipaggi dell’AMAMS Tazio Nuvolari arrivati da Mantova, dato che l'edizione 2017 fa parte del Criterium del club mantovano. Tutti pronti a gareggiare sul filo dei centesimi in queste prove davvero ben studiate, non proprio semplici, concatenate in serie di sette o di cinque, che hanno imposto tanto esercizio di concentrazione e di lucidità. Veloci e brevi, tutte su strade di montagna mai diritte, con un ritmo da non prendere il fiato, che hanno punito ogni minimo calo d’attenzione. Una giusta guida aggressiva ma senza strafare era anche richiesta in alcune prove che, giustamente, si sono disputate su strade chiuse, una possibilità in più offerta ai contendenti per concentrarsi solo sulla guida. Non a caso, quindi, alla partenza i concorrenti erano una nutrita schiera di 40 equipaggi, tutti alla fine soddisfatti del divertimento, consci che chi aveva qualche errore da scontare lo doveva solo a sé stesso.
Vale anche la pena di dire qualcosa di più sulle premiazioni, gestite con simpatia e originalità dai fratelli Pocobelli, così come vale la pena di soffermarsi su questa famiglia, che è intervenuta in questa manifestazione (ma lo fa anche altre volte..) con le sue tre generazioni di piloti e navigatori: dal padre premiato come pilota più anziano ai figli gemelli ed ai figli dei figli, ancora troppo piccoli per mettersi al volante ma già abili navigatori.
A loro (Alessandro, Andrea e Francesco) ed ad Elisa Gobbo e Maria Teresa Tosi sono andati i premi per i navigatori più giovani, un impegno a tirare su generazioni che l’HCC Verona sta giustamente portando avanti.
Il premio per il primo posto assoluto è andato, come previsto, al fuoriclasse dell'AMAMS a Matteo Iotti (A112) che ha girato sulla media delle tre penalità, davanti a sorpresa ai fratelli Luca e Andrea Campagnola (Peugeot 205) che hanno preceduto il duo Salvetti/Spozio (Giulietta Sprint).
Un plauso particolare al meccanico Andrea Mistura, autore di tre interventi nello spazio di una gara durata in tutto poco più di quattro ore, un vero record…..
Momenti di commozione sincera quando l’HCC, con il suo Presidente Enzo Mainenti ha ricordato Mauro Rama, chiamando al tavolo dei premiati la mamma del giovane amico e la sorella: tutti hanno ricordato la sua disponibilità, la sua voglia di collaborare, di aggregare, di darsi da fare anche quando le forze non gli consentivano più molta energia: un esempio che è servito a tutti e che ancora oggi è rimasto nell’anima di questo evento che sarà riproposto ancora il prossimo anno e tante altre volte ancora.
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