venerdì 9 giugno 2017

A Serramazzoni per il 6° Jeep e Gipponisti

Una pacifica invasione ha colpito il 3 e 4 giugno Serramazzoni (in provincia di Modena) in occasione del 6° raduno Jeep e Gipponisti. Jeep e mezzi militari si sono dati appuntamento sull'Appennino modenese come ogni anno per questo evento, ideato da Marzio Cavazzuti e Andrea Salvatori in collaborazione con il Comune di Serramazzoni ed il Comitato dei Commercianti “Facciamo Centro”. L’organizzazione dell’evento è stata curata dal Club Volkswagen Italia, con il patrocinio del Circolo della Biella, di Modena. La particolarità di questo evento dedicato al motorismo militare storico è che in quest’occasione si guarda la storia del trentennio 1915 – 1945 attraverso i mezzi di terra e di cielo che sono stati messi in campo in quel periodo e dei quali alcuni sono rimasti poi in servizio, anche civile, nei successivi decenni.






Ma nelle mostre espositive attrezzate nella Piazza della Repubblica di Serramazzoni, il ricercatore e lo storico, poteva trovare : libri, antiquariato, abbigliamento, modellismo bellico. Un occasione anche per entrare in contatto con associazioni che si occupano di ricordare la storia con rappresentazioni di figuranti, come i “Ribelli”, gruppo di ricerca e di rievocazione storica partigiana, o l’Associazione Culturale Q33 Bersaglieri Africa che portavano una riflessione storica sulla battaglia di El Alamein.  Due giorni nei quali anche i partecipanti diretti con i loro mezzi sono stati coinvolti anche emotivamente a partire dall’iscrizione con la consegna dello “zaino di sopravvivenza” con acqua, caramelle con le famose Mou al latte e le dissetanti Serra, ma anche la classica Field Ration D di cioccolato per una dose di 500 calorie. Quest’anno hanno attirato la nostra attenzione, le biciclette militari portate in Piazza a Serramazzoni dal collezionista Roberto Gonnelli, tra le quali una Bianchi del 1924 con sella FNI dotata di due ammortizzatori anteriori e gomme piene, o quella degli ufficiali, del periodo 24-35. Da notare che queste biciclette erano dotate di un solo freno anteriore, in quanto il bersagliere, frenava posteriormente con lo stivale. Ma attenzione a come si usava lo stivale in frenata, perché se lo si consumava troppo si era consegnati e salvatano le libere uscite… I militari svizzeri, nel 1944 avevano addirittura un doppio freno posteriore. Ecco come si fa a rimanere neutrali: bisogna frenare di più… Noi abbiamo questa volta viaggiato su un Dodge WC 51 Canadese passo corto dotato di un poderoso Chrysler 6 cilindri. Presente anche un Autoblindo Ford M20 con 6 ruote motrici, naturalmente benzina, 6 cilindri, 7.000 cc del 1942 prodotto in 3500 unità e dotato di mitragliatrice calibro 50. Naturalmente a far da padrone le Jeep  Willys, mezzo che oltre ad essere un’autentica icona nell’immaginario collettivo del XX secolo, costituiscono uno degli elementi che – nel bene e nel male – hanno reso quanto più popolare il “mito americano”. Presenti anche alcune ultime Ford Mutt Vietnam (alcune ancora vennero utilizzate nella Guerra del Golfo).




 Sabato pomeriggio l’inizio degli eventi con  il primo cruising  ed “aperitivo al Campo” presso la Tenuta Raimondi a Valle , il cui titolare è Presidente e socio Fondatore  del Circolo della Biella Auto Storiche Modena. In serata si è tenuta la cena conviviale presso la storica Trattoria del Gallo di Serramazzoni. Per gli amanti della storia, vi è da narrare che questa Trattoria fu spesso frequentata dai tedeschi prima, che si rammenta, vi nascosero e ricoverarono un aereo Cicogna che fu poi quello che venne utilizzato per la liberazione di Mussolini. Successivamente venne assiduamente frequentata dagli americani, e vi è ancora una colonna che è rimasta smussata dalle brusche sterzate dei Carri Sherman. Sicuramente oggi come ieri, si mangia bene alla Trattoria del Gallo. E questo ci fa comprendere come la storia, non è fatta solo di campi di battaglia, ed oggi di musei. Anche una Trattoria ha molto da raccontare, se vi è chi sa ricercare e raccontare la storia.  Grazie a Marzio Cavazzuti anche per questa curiosità d’epoca.  Domenica 4 giugno è stata la giornata più intensa della due giorni. La mattinata ha visto una cerimonia ufficiale, alla presenza del Vicesindaco Simone Gianaroli e dell’assessore alla cultura e turismo, Maria Chiara Venturelli, insieme al comandante della stazione Carabinieri di Serra, M.llo Massimiliano Mantini, e Antonio Bentivogli, presidente della sezione A.N.C., con la deposizione di una corona d’alloro presso il monumento dei  Caduti in Piazza Tasso accompagnati dalla Fanfara dei Bersaglieri di Scandiano con l’esecuzione dell’Inno Nazionale ed il sempre emozionante “Piave” seguito dal toccante “Silenzio Fuori Ordinanza”. Incontro con la Guardia Civica Tricolore, in sfilata che ha dato il benvenuto al sorvolo aereo curato dal  HAG- Historic Air Group  con due velivoli: Cessna 01 BIRDDOG utilizzato nella guerra del Vietnam pilotato dal presidente dell’HAG, Comandante pilota Andrea Rossetto e un ZLIN Acrobat Special monoposto con al comando Maurizio Zanasi dell’aereoporto di Sassuolo.  Come nel sabato pomeriggio, sono stati effettutati più passaggi, anche con emozionanti evoluzioni, sulle piazze gremite di pubblico entusiasta.  Ritornati in Piazza della Repubblica, la colonna di mezzi storici militari si è avviata per le “ Vie della Storia “.  Il nostro Dodge WC 51, nonostante la sua mole si muove con disinvoltura.  Il raggio di sterzata, a causa anche delle enormi ruote non è dei migliori, ma il mezzo se la cava lo stesso molto bene, anche grazie alla perizia del conducente, Andrea Salvatori.  Il cambio è come quello degli antichi camion o pulmann: doppietta, doppietta, grattata e la marcia si inserisce. Il motore è più silenzioso del differenziale, del resto è un mezzo che se potesse parlare ci potrebbe raccontare di tante cose peggiori ci fossero ai quei tempi. Una domanda polemica: qualcuno mi può spiegare perché nonostante il mezzo pre euro benzina, non ho avvertito nessun fastidio, da emissioni, ed invece se passeggio nei centri e mi passa in parte un veicolo a gasolio senza fap, devo coprirmi il naso ? Ai posteri l’ardua sentenza.  Tra sali e scendi con il nostro mezzo “compatto” siamo così arrivati all’Aperitivo al Campo, presso il Caseificio Santa Rita unico produttore al mondo di Parmigiano Bio di vacca bianca presidio slow food.  Dopo questa degustazione, ripresa la marcia tra distese di campi con la raccolta attiva del fieno, eccoci infine arrivati ad una tappa importante del viaggio : il “rancio” all’Antica Trattoria Cacciatori di Pompeano nella comunità montana del Frignano. Qui oltre al menù tradizionale modenese annaffiato dal classico lambrusco, vi è stato un incontro ai vertici tra una Ford GPW del 1943 ed una Volkswagen Kubelwagen TYP 82 del 1943.  Chissà cosa si saranno raccontate le due veterane tra un trasudamento di vapori e ricordi di passate giornate non certo serene come questa. Prima di tornare sui nostri passi non ci siamo lasciati sfuggire l’opportunità di visitare il Castello di Pompeano, residenza privata, restaurato negli ultimi 20 anni. La Rocca risale al XIII° secolo  ed all’interno è stata restaurata con garbo con documentazione dei lavori eseguiti. Ringraziamo i gentili tenutieri di questa parte di storia.  Ripresa la “marcia”, tra una doppietta e l’altra, la colonna è rientrata verso il centro di Serramazzoni, attraverso la via Giardini, sulle orme della ferrovia Modena-Pavullo. Complimenti a Marzio Cavazzuti ed Andrea Salvatori per quest’occasione di formazione storica e culturale , perché la storia è fatta di ricerca e la ricerca porta a scoprire cose, luoghi e persone che diventano quindi parte di una storia universale nella quale ci siamo anche noi. Arrivederci alla prossima edizione di Jeep e Gipponisti.

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