venerdì 8 aprile 2016

GRANDE FESTA ALLA TRIESTE – OPICINA HISTORIC 2016



Per tre giorni Trieste è stata la capitale del motorismo d’epoca, grazie alla rievocazione storica della Trieste –Opicina, l’indimenticata corsa in salita che fino agli anni Settanta fu una delle crononoscalate più famose, e più veloci, d’Europa.
La Trieste Opicina Historic 2016, svoltasi tra venerdì primo e domenica 3 aprile celebrando i 105 anni dalla prima gara disputata, è stata, infatti, un grande evento che ha visto tutta Trieste stringersi attorno ai 135 concorrenti giunti non solo dall’Italia, ma anche da Austria, Slovenia e Croazia.
Come la celebre gara di velocità in salita disputata tra il 1911 e il 1971, la “Trieste Opicina Historic”, oggi gara di regolarità classica organizzata dal Club dei Venti all'Ora, ha visto la partecipazione di splendide vetture. Tra le più ammirate, in quanto rare e curiose, una Ford Edsel Pacer, così chiamata in onore di Edsel Ford, figlio di Henry, alcune Steyr Puch ed un'Alfa Romeo OSI 2600. Una menzione particolare va fatta per le Steyr Puch: le auto erano costruite a Graz sulla  base della Fiat 500, ma i loro motori arrivavano fino a 650 cc ed erano raffreddati ad acqua e non ad aria. Tre le vetture presenti quest'anno, tutte austriache, che si sono sfidate sulle strade che videro vincere spesso il loro connazionale Johannes Ortner. L'Alfa Romeo OSI 2600, invece, è una berlina di estrema rarità. Pochissimi gli esemplari costruiti e ancora meno quelli superstiti, quello iscritto quest'anno non è mai stato restaurato ed è rimasto nella stessa famiglia triestina fino dal giorno dell'acquisto. Tra le auto più rare iscritte, ancora da ricordare una Ford Zephyr 2600 V6 Mk 1 del 1953 dell'austriaco Poellmann (questa macchina vinse il Rally di Montecarlo nel 1953 ed è già iscritta alla Mille Miglia 2016 del prossimo maggio).
Ma la Trieste Opicina Historic 2016 non è stata solo un raduno ed una gara di regolarità; il suo programma, infatti, era anche ricco di momenti di turismo e di cultura, nel puro spirito Asi.
Quest’anno, per ricordare il nome della località di Opicina tanto cara ai triestini, erano previsti per i partecipanti viaggi gratuiti sulla vettura storica del tram e alcune visite storiche, come quella alla vecchia stazione ferroviaria o ai Bunker della seconda Guerra mondiale. Insomma, un programma più che completo tra sport, arte, turismo, cultura come da sempre è tradizione per gli eventi ASI ed in particolare quelli organizzati dal Club dei Venti all’Ora.
Grande affluenza di pubblico, di appassionati e di turisti anche nel corso della prima giornata di sabato, nel corso della quale, dopo il ritrovo dei partecipanti a Trieste Campo Marzio, il raduno è proseguito ad Opicina, pedonalizzata per l'occasione nel pomeriggio, dove per tutta la giornata si è susseguito un ricchissimo corollario di eventi e per l'occasione le attività commerciali hanno proposto vetrine  a tema e menù speciali  ispirati alla corsa.
Sul fronte agonistico, sulle 40 prove di precisione ed il centinaio di chilometri  del bellissimo percorso tra il centro storico e le colline soprastanti, vittoria dei due fratelli romani Cappella che hanno preso la loro  A112 Abarth, si sono fatti i 700 chilometri che separano Roma da Trieste (aggiudicandosi così anche la coppa per l’equipaggio che veniva da più lontano), e hanno conquistato meritatamente il primo posto con una media di poco superiore ai 2 centesimi, senza lasciare spazio agli avversari. Gli unici a provare a contendere il podio ai due del Car Club Capitolino sono stati i bolognesi Valerio Rimondi e Liana Fava su Porsche 911 della Nettuno, vincitori della scorsa edizione, che si sono rifatti riconquistando l’ambito Trofeo Mario Marchi (l’indimenticato pilota triestino). Al terzo posto della classifica assoluta Carlo Rugo e Paola Varaschini su Porsche 356 del Club Organizzatore.
Ma alle affollate premiazioni al Porto Terminal Passeggeri tanti sono stati i premi speciali che gli appassionati organizzatori del Club dei Venti all’Ora hanno voluto dedicare anche a chi non è un prof del cronometro, come il  premio speciale alla concorrente più anziana, "nonna" Bruna Carli, o la Coppa Femminile Navigatrice, che è stata vinta dalla giovanissima Giulia Bottoli (MG Club Italia) di appena 12 anni!
E a fine gara, come ha ricordato il presidente del Club Di Lauro:  “i numeri raggiunti, sempre più importanti e le prospettive di crescita, fanno sì che le prossime edizioni vadano viste nell'ottica di un allargamento regionale e internazionale anche dal punto di vista organizzativo. Andando verso il traguardo dei 110 anni, fin dalla prossima edizione ci prepareremo a raggiungerlo con appuntamenti via via più ricchi e pieni di novità e introdurremo una serie di esperimenti già dal 2017”.

Nessun commento:

Posta un commento