Per non dimenticare la vocazione corsaiola della terra emiliana, a questa nona edizione della 100 Miglia delle Terre Gonzaghesche - Circuito del Tricolore, prova del Campionato Torri e Motori di regolarità classica per auto storiche, come star guest particolare c’era anche Ermanno Cuoghi, lo storico meccanico di Niki Lauda, a fare da protagonista. Il baffuto primo meccanico Ferrari ha fatto da apripista ed ha regalato nel fine corsa ai partecipanti qualche emozione raccontando le sue vicende di vita a fianco al grande campione: il ricordo degli anni alla Ferrari, con tante emozioni e le vittorie di campionato mondiale, e poi di quelli, meno vittoriosi, ma ancor più impegnativi, alla Brabham, per far decollare l’ingresso dei motori Alfa nel mondo della Formula 1 negli anni ’80.
Ancora migliore delle precedenti edizioni questa 100 Miglia delle Terre Gonzaghesche – Circuito del Tricolore, che domenica 30 marzo ha preso il via dal centro di Guastalla,
con cento auto storiche alla partenza. La gara, che si affida alle norme del regolamento CSAI, oramai è un classico della regolarità per auto storiche, inserita fra le prove del Campionato Torri e Motori, ed è il fiore all’occhiello del calendario degli organizzatori, il Club Sport Storiche Guastalla.Un’edizione ben studiata questa del 2014, tutta dedicata alle perle rare del territorio e allo scenario tipico del Reggiano. Terre di buona tavola e buoni vini, borghi storici e campagne ridenti, con deviazioni invitanti per andare a scoprire le cose che tutti amano: cucina tradizionale (e il parmigiano Reggiano, fra gli sponsor della manifestazione, a farla da padrone), scorci di castelli e palazzi rinascimentali, strade dritte come filari di viti, poi sinuose a seguire le anse del Po. Sembrava di entrare nel set di un film di Don Camillo e Peppone, e non a caso: uno dei passaggi, con relativo timbro, era proprio attraverso la piazza di Brescello, con tanto di Parroco Don Camillo (quello vero!) a salutare le auto storiche e un burbero Sindaco Peppone a porre il timbro sulla tabella di marcia. Particolare da non dimenticare: quello stesso Parroco era presente lo scorso anno alla Fiera delle auto storiche a Padova per scegliere un moto side-car d’epoca da acquistare ed isnerire nel museo dedicato proprio a Brescello, ai personaggi di Guareschi , immortalati nei tanti film con Fernandel e Gino Cervi come protagonisti.
Come sempre erano presenti anche alcuni equipaggi della scuderia Progetto M.I.T.E. che permette a navigatori non vedenti o ipovedenti, con l’aiuto di un road book in braille, di svolgere in tutto e per tutto il ruolo di co-pilota alla pari con tutti gli altri concorrenti. Due gli equipaggi al via questa volta, uno con Leonardo Fabbri alla guida e Leonardo Clemente al suo fianco, su Volvo Amazon, e l’altro con Emanuele Ferraresi e Chiara Tirelli su Lancia Fulvia Coupè 1.3s.
Ma tornando al “fuoco sacro” della competizione, la gara prevedeva quest’anno 44 prove speciali concatenate, con un percorso che non lasciava soste o spazi a digressioni: sempre viva la tensione e l’occhio al cronometro, perché fra bivii, incroci, salite e discese sugli argini, oltre alle prove corte nelle piazze dei centri storici, non c’era da distrarsi. Da notare che le prove corte solo raramente erano in zone industriali o deserte: il più delle volte si sono svolte in piccoli circuiti allestiti nelle piazze cittadine, fra la curiosità di molti spettatori attirati, oltre che dalle auto storiche, dal bel sole primaverile che ha rallegrato tutta la competizione.
Verifiche a partire dal sabato 29 marzo nel Palazzo Ducale di Guastalla, sede del Ducato dove Ferrante III, ago della bilancia fra le Signorie di Mantova e Milano, con la sua corte, nel ‘500 intratteneva rapporti diplomatici con i sovrani di tutta Europa.
Dalla piazza antistante il Palazzo Ducale la partenza, per iniziare subito con una serie di prove su argini e piazzali, fino all’arrivo a Gualtieri, uno dei borghi più belli d’Italia. Altre prove cronometrate nella splendida piazza su cui si affaccia il Castello dei Bentivoglio con i suoi torrioni, e poi via verso Brescello e Pegognaga, con altre serie di prove speciali, poi il ritorno a Guastalla per il pranzo nel Palazzo Ducale. Nel pomeriggio nuovo via davanti al palazzo Ducale, e percorso diverso dal precedente, con un passaggio attraverso la Fiera Millenaria di Gonzaga ed una serie di castelli e fortificazioni viste di sfuggita fra le campagne. Arrivo nel tardo pomeriggio ancora a Guastalla per le premiazioni nell’ampio cortile del Palazzo, con i festeggiamenti, con i premi a concorrenti ed alle auto (mi pare che avessero premiato l’auto più bella…..). Ma di auto belle, a dire la verità, ce n’erano tante, e non solo quella premiata, a dirlo lo stesso Ermanno Cuoghi, che ha menzionato fra le più rappresentative la Austin Healey ??? partita con il numero 1. Ma erano singolari anche tante altre, come la Fiat 8V del 1954 della coppia Nicola Montevecchi e Marco Forti, esemplare quasi unico. E poi tante Jaguar E Type, Alfa Romeo Duetto, Volvo Amazon e Porsche 911. Tutti i top driver, però, come sempre più spesso si nota nelle gare CSAI, avevano optato per le ben più maneggevoli e docili A 112 Abarth. E non a caso, infatti, proprio con una A 112 Ha vinto la gara Pier Luigi Fortin, che attraversa un periodo di forma particolare, ed ha sbaragliato tutti passando sui pressostati con una media di errore di poco più di 2 centesimi di secondo.
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