Porsche 356 |
Per
descrivere questa 18° edizione della rievocazione Stallavena-Boscochiesanuova,
gara ASI organizzata dal “Veteran Car Club Bernardi” in collaborazione con la
“Squadra Corse Grifo Rosso” e disputata
domenica 8 giugno, bisognerebbe ripartire dai filmati d’epoca proiettati a fine
gara nel Teatro di Boscochiesanuova in attesa delle premiazioni. Quei filmati
ripercorrevano 10 anni di storia della Stallavena, la gara in salita definita “la
più veloce d’Europa”: in nessun’altra competizione di questo tipo, infatti, si
raggiungevano medie altrettanto elevate, come i 150 orari toccati nell’ultima
edizione. Quella cronoscalata automobilistica, che furoreggiò dal 1958 al 1968
con la partecipazione di campionissimi come Peter Schetty, Johannes Ortner,
Noris e, ovviamente, il pilota di casa Giulio Cabianca, fu poi fermata
sull’onda dei problemi creati da gravi incidenti accaduti in altre gare in
salita. Un atteggiamento di impopolarità attribuita, forse con troppa
superficialità, alle gare su strada di quegli anni, come ha spiegato Danilo
Castellarin alla presentazione del filmato e alle premiazioni, che oramai è
divenuta ciclica nel mondo delle corse automobilistiche e motociclistiche. Chissà,
forse basterebbe saper aspettare per veder ritornare in auge e più numerose le
manifestazioni che un tempo affollavano di pubblico le colline dei monti
Lessini e di tante altre località, come si vede dai filmati di allora.
Per ora,
comunque, sono state le auto storiche a ritornare a correre su quelle strade,
tante e di prestigio in questa 18° edizione della Stallavena. Domenica mattina
si sono difatti presentate ben 60 auto d’epoca alle verifiche della
rievocazione, svolte – altro tocco di classe di questa come delle precedenti
edizioni - nella superba cornice di Villa Arvedi, perla architettonica della
Valpantena, che ha accolto nella sua raffinata eleganza le auto dei
partecipanti. Esemplari davvero unici quelli in gara, che non si vedono neppure
alla Mille Miglia: una vera e propria passerella di auto davvero rare: dalla
Jaguard Biondetti Special di Gino Perbellini alla Bentley 3 litri di Luca
Patron, alla Zanussi Fontebasso Sport di Corrado Minussi, alla Citroen 7 C
cabriolet di Marzio Bonfante alla Fiat 110 s Stanguellini di Pierandrea e
Matteo Rossi, fino alla Fiat 100 Ala d’Oro di Tonino Camilli, che ha
conquistato anche la coppa Luciano Nicolis per l’auto di particolare pregio
sportivo. C’erano, inoltre, anche la Zanussi 1100 sport di Gianluca Viola e, da
non dimenticare, la piccola Bianchina trasformabile con guida a destra che
Giovanni Omarchi del Hcc Verona ha portato disinvoltamente su e giù per la
salita più veloce d’Europa tutta da solo...
Questa
edizione 2014 è stata caratterizzata da un’impronta più sportiva delle
precedenti, non tanto per la velocità o l’asprezza del percorso (rimasto
sostanzialmente lo stesso, fatta eccezione per piccole varianti, e sempre con
la salita a Boscochiesanuova come clou del tracciato) quanto per la numerosità
delle prove speciali (ben 60) ed il numero davvero notevole di coppe e trofei
da conquistare. Tante e diverse, quindi, le classifiche stilate: la classifica per
il primo assoluto della regolarità, quella per la ‘discesa libera’ (a motore
spento, su più prove concatenate), quella per il Gran Premio regolarità a media
(su due prove speciali, con medie di 35 e di 28 km/h), quella per la
‘combinata’ e quella per il pressostato ‘lascia o raddoppia’ (con la
possibilità di scommettere sul tempo realizzato), e poi quelle per i gentlemen
e gli expert driver, e quella per chi usava i cronometri a lancette. E ancora,
il Trofeo Grifo Rosso, per le dame e per i club.
Tutte novita’
indice di una volontà degli appassionati del Vcc Bernadri di far crescere la
manifestazione, anche cercando di coinvolgere sempre di più gli amministrazioni
dei Comuni di Cerro Veronese e Boscochiesanuova che hanno ospitato il tragitto
delle veterane, e che secondo le intenzioni dello stesso Vcc Bernardi dovrebbero permettere un taglio
leggermente più “gasato” alla manifestazione nel futuro. Una scelta che non è
ancora ben definita, perché per ora la Stallavena vince già così il gradimento
dei partecipanti, e lo prova la dà il numero e la qualità delle auto al via. Un
successo, quello registrato da questa 18° edizione della rievocazione storica
della gara, dovuto al tanto impegno dei soci e dei dirigenti dell’Hcc Bernardi,
da Alberto Scuro a Luciano Olivieri a Silvia Nicolis, presidente del museo
voluto e realizzato dall’indimenticato Luciano, e che oggi è una piccola grande
eccellenza italiana nel campo del motorismo storico e non solo, visto il
riconoscimento ricevuto recentemente a livello europeo, alla pari di musei come
il Louvre di Parigi.
Sul fronte
agonistico, il patron della Blizz Timing, Gianmaria Aghem, in coppia con Rossella
Conti su Lancia Fulvia Hf della Loro Piana, venuto da Torino, non ha avuto
problemi a portarsi a casa il primo posto della classifica
assoluta e il prezioso Trofeo Giulio Cabianca. Al secondo posto, a soli 8
centesimi, Turelli-Turelli su Lancia
Aprilia, ed al terzo Perbellini-Piccoli su Jaguar Biondetti special. Nella top
five quindi Luca Patron ed Emanuela
Piccoli su Bentley tre litri, e i due Bacci su Alfa Romeo Giulia Super.
Le tante innovazioni
organizzative di questa edizione 2014 hanno dunque colto nel segno, come
sottolineato dai calorosi applausi dei concorrenti agli organizzatori nel corso
delle premiazioni, invitandoli quindi a proseguire su questa strada anche per
gli anni futuri. E così l’appuntamento per tutti è stato dato all’edizione
numero diciannove della rievocazione storica della Stallavena-Boscochiesanuova
a giugno 2015.
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