lunedì 13 maggio 2013

Tanta voglia di Mille Miglia al Gran Premio di Verona



Al Gran Premio Città di Verona c'erano le auto più belle in attesa di partecipare giovedì prossimo alla Mille Miglia, non a torto considerata la gara più bella del mondo. E tanti anche i piloti stranieri accorsi a Verona per provare le loro auto in vista della grande appuntamento che le porterà da Brescia fino a Roma e ritorno giovedì prossimo 16 maggio. Intanto sabato 11 e domenica 12 maggio Verona si è goduta la sua mostra di auto storiche in partenza da Piazza Bra per l'appuntamento oramai tradizionale di questo G.P. Verona, organizzato dall'Historic Cars Club, che quest'anno ha visto trionfare Gianmaria Aghem su Fortin-Pilè al filo dei centesimi di secondo. Tanti gli stranieri, tedeschi, olandesi e tre argentini, campioni in regolarità, con le loro stupende auto: la Bugatti T 40 del 1927 di Juan Tonconogy e Guillermo Berisso (che ha corso ben già 5 edizioni della Mille Miglia, e che in patria corre con una Riley Sport), la Aston Martin Le Mans del 1933 di Daniel Erejomovich, e soprattutto l’Alfa Romeo 6 C Zagato del 1933 condotta da Giordano Mozzi, già vincitore di una passata edizione della Mille Miglia, auto di proprietà di Mark Gessler, Vice Presidente F.I.V.A., che gli sedeva a fianco. Un’auto fra le poche rimaste fra quelle che facevano parte della Scuderia Ferrari, prima che il Drake diventasse il patron di una propria casa automobilistica. Gioielli del passato che escono in poche occasioni, ed una di queste è stato proprio questo G.P. Verona che ha nelle sue prove alcuni tratti impegnativi, come le prove sulla salita delle Torricelle ed il tratto in discesa a tornanti alternati sopra Verona, o come il percorso di montagna che ha portato le auto storiche sabato mattina su fino al Monte Baldo, prima di scendere al termine della prima tappa sull’incanto di Riva del Garda. Un buon rodaggio per chi si appresta ad affrontare le salite e le discese dei passi dell’Appennino, soprattutto con le auto d’epoca. Ed il percorso è risultato particolarmente gradito soprattutto agli stranieri, gli argentini in primo luogo, un nutrito gruppo di giovani regolaristi che si stanno via via affermando a livello internazionale. In Argentina, infatti, dove si corre con le medesime regole dell’Italia (prevalenza delle prove speciali a tempo e non a media come invece succede in Francia e Germania) ci sono gare che stanno assumendo sempre più valenza e che sono molto seguite dagli appassionati del settore, ma anche dalla gente comune. A cominciare dalla Mil Millas Sport de Argentina che si tiene ogni anno in Patagonia, al Rally de la Montagna e al Rally de la Bodega. Un buon successo per loro anche in classifica: ottavo posto per la Bugatti dell’argentino Juan Tonconogy, mentre solo tredicesima, perché penalizzato dal coefficiente che triplica le penalità perché non omologata ASI l’auto dell’altro argentino Daniel Erejomovich. Non entra in classifica Giordano Mozzi, che non ha potuto partecipare alla seconda tappa della gara, in quanto impegnato con la presentazione dell’autovettura a Sirmione, mentre chapeau per il quarto posto del duo Luca Patron e Massimo Casale, bravissimi su una Lagonda anteguerra. Ma c’erano anche altre cose in questa 14° G.P. Città di Verona. Sorprese inaspettate, piccole cose da scoprire lungo il tragitto.
Come la Tipografia Monis, a Caprino Veronese, che con la stessa passione dei collezionisti di auto d’epoca conserva ancora macchinari dei primi del 1900. E si concede anche il lusso di farli funzionare. Una macchina per stampare, a rullo, una macchina per la fabbricazione dei timbri, tedesca dei primi dei novecento, e ancora una macchina per stampa a pressa. Tutte lucide, tutte ancora funzionanti, tutte bellissime, nel loro stile liberty riconoscibile nei piccoli particolari. O come i forti austriaci a dominare la Valdadige, lungo il tragitto da Caprino Veronese a Spiazzi ed oltre, fino a Rivoli.

Panorami stupendi che le auto hanno visto passar via veloci, prima di scavalcare il Monte Baldo e scendere giù per la spericolata discesa che porta a Torri del Benaco sotto un cielo minaccioso di pioggia, con le acque del lago di Garda in lontananza, increspate di luce. Dopo l’arrivo a Riva del Garda, una sorpresa ancora: un bellissimo filmato, proiettato nel corso della cena di gala all’Hotel Poiano, realizzato unendo spezzoni rarissimi di gare automobilistiche degli anni 30-40 e 50, con i grandi campioni del passato come Nuvolari, Varzi, Farina e Fangio ripresi nel corso delle loro gare più famose. Il giorno successivo, domenica 12 maggio, partenza da Riva del Garda con un’elegante sfilata sul lungolago, e poi via verso Verona, con una sosta alla Cantina Fabiano per un ristoro, ed infine l’arrivo a Verona, fino a raggiungere gli archi dell’Arena e Piazza Bra inondata di sole. Tanti gli applausi alle premiazioni nella loggia della Gran Guardia, dove è stato allestito il pranzo per i festeggiamenti. Merito di una amministrazione comunale ben disposta verso queste manifestazioni, che ha concesso non solo l’accesso alla piazza (con parco chiuso e custodito per le vetture sotto l’Arena) ma anche della AMT comunale, che ha accettato a concedere il patrocinio alla manifestazione e permesso un passaggio conclusivo per Piazza delle Erbe e attraverso Castelvecchio nell’ultimo giro di arrivo attraverso Verona. Un passaggio che nemmeno le auto della Mille Miglia fanno!

Nessun commento:

Posta un commento