lunedì 12 maggio 2014

Da Verona alle rive del Garda in auto storica

Un doverso "chapeau" agli organizzatori del Gran Premio Città di Verona, gara di regolarità a calendario ASI ad opera dell'Historic Cars Club Vr, giunto alla quindicesima edizione, per aver avuto il coraggio di proseguire per la propria strada, incuranti delle difficoltà che certamente oggi molti club affrontano nel proporre, non ostante la crisi, una gara di due giorni con ospitalità, soggiorno e ricercatezze di prim’ordine, sia sotto l'aspetto sportivo che per gli spunti turistici e storici. Come il percorso da Caprino al Garda, ricco di scorci panoramici d’effetto, o l’interessante sosta al Forte Leopold, grandioso bastione di difesa austro-ungarico, a Pastrengo, o ancora il passaggio per Castelnuovo del Garda, luogo in cui avvenne nel 1848 una strage di donne e bambini ad opera dei soldati austriaci, episodio ancora oggi poco ricordato nei libri di storia.
Il programma di questo G.P. Verona 2014 prevedeva un giusto mix di impegno alla guida e competizione al centesimo di secondo: ben 70 le prove sui complessivi 280 km del percorso, di cui 190 km nella prima giornata e poco meno di 90 nella seconda.



La partenza il sabato mattina 10 maggio dallo Stadio Bentegodi a Verona, poi una veloce corsa fino a Palazzina ed una prima tappa che si è conclusa dopo la tradizionale e sempre avvincente serie di prove cronometrate sulla Salita delle Torricelle. Nel pomeriggio del sabato, dopo la sosta al Dolce Gusto a Parona, la ripartenza per salire fino a Caprino Veronese ed a San Zeno di Montagna, attraversando il piccolo borgo di Dolcè e passando a fianco del Santuario di Brentino. Dalle alture di Caprino, poi, l’affascinante ed impegnativa discesa lungo i tornanti che portano verso il Lago di Garda, con una vista mozzafiato sul lago per arrivare a Torri del Benaco e seguire poi la riviera fino a Garda, dove, sul lungolago, era fissato il fine tappa.
Dopo la cena di gala e la notte trascorsa  che come ogni anno ha riservato un’accoglienza raffinata ai partecipanti, domenica 11 maggio le auto sono ripartiti dal lungolago di Garda per la seconda tappa, che ha visto i concorrenti impegnati nelle ultime prove dopo la sosta al Forte Leopold di Pastrengo. Infine l’arrivo della corsa in Piazza Bra a Verona, tra la folla di turisti incuriositi da questo museo automobilistico viaggiante.
Ed alla Gran Guardia pranzo finale e premiazioni sotto la direzione del Presidente dell’HCC Verona, che ha sottolineato come quest’anno la corsa avesse un motivo in più per essere ricordata: la dedica a Massimo Spaggiari, membro del club HCCVr recentemente scomparso, a cui con tutto il cuore l’Historic Cars Club ha voluto dedicare il Gran Premio.
Una persona speciale Massimo Spaggiari, grande appassionato di auto inglesi e di modellismo (oltre che di moto). Passioni che ha anche trasmesso ai figli: uno dei quali , Enrico, è oggi  buon pilota con le Formula Uno Storiche.
Al primo equipaggio alla guida di un’auto inglese era quindi riservato il particolare Trofeo Massimo Spaggiari, consegnato dalla vedova. Ed il caso ha voluto che il vincitore del Trofeo, la coppia Sisti padre e figlio, fossero anche i vincitori assoluti del Gran Premio Città di Verona.
Per gli altri partecipanti di spicco, che hanno approfittato di questa gara per scaldare i motori per la Mille Miglia, purtroppo nessun podio per il duo Giordano Mozzi e Stefania Biacca sulla Lancia Lambda Spider Casaro Mille Miglia. Sfortunata anche la partecipazione della Riley Brooklands 9 Speed di Giorgio Marchi e Alberto Vincenti, ritiratasi sulla salita delle Torricelle. Ma i due non si sono persi d’animo e, tornati a casa, sono ripartiti con una Austin Healey Silverstone per disputare la seconda parte della gara. Ad essi è stato riservato un particolare premio per la sportività dimostrata.

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