venerdì 26 aprile 2013

Al Città di Modena tornano a ruggire i vecchi motori

C'erano  proprio tutte le regine dei rally alla Coppa Storica Rally Città di Modena, svoltasi sabato 20 aprile. A cominciare dalle tante Lancia Delta Integrali (anche ex ufficiali), Fiat 124 Abarth, e poi ancora le mitiche Lancia Fulvia HF, le Autobianchi A112 Abarth. Per non dimenticare anche le Porsche Carrera, con alcuni bellissimi esemplari da corsa, e le Ritmo Abarth, Renault 5, Peugeot 205 Gti.
E gli organizzatori del Tim Cross che hanno dedicato la gara al preparatore modenese e grande appassionato di  motori Renato Gozzi, erano più che soddisfatti per i più di ottanta partecipanti, radunatisi nel parco Novi Sad, da cui alle 13.31 è stata data la partenza di questa quarta edizione della Coppa Storica Rally Città di Modena.
Un percorso tutto sui Colli Modenesi,poco meno di 200 chilometri e dodici prove speciali, in linea e concatenate
tutte su strada senza piazzali, ma soprattutto con molti spunti corsaioli, su strade impegnative, a saliscendi, un misto di tornanti e curve veloci, con pochi i rettilinei ed un territorio sempre vario, mai noioso.
A metà percorso, al riordino di Polignano,  una sosta ed un buffet presso il Mobilificio Ferrari, per poi riprendere la corsa fra boschi, vigneti e campagne vivaci,  piccoli borghi con i loro centri storici da vedere,  come Montefiorino, con la sua rocca medievale, Pavullo nel Frignano con il castello di Montecuccolo e le cime degli Appennini in lontananza ancora innevati.
Non è poi mancata, ovviamente, la tipica ospitalità emiliana, sempre calorosa, sia da parte degli organizzatori che dei Commissari di percorso, sempre precisi e ineccepibili (come pure ineccepibile è stato il cronometraggio), fino alla conclusione, con la cena finale che ha riunito tutti i concorrenti all’Oasi Francescana di Serramazzoni. Qui si sono svolte, dopo una cena a base di tigelle e altre specialità tipiche emiliane, anche le premiazioni. Al vincitore, Andrea Marani, il premio più gradito: un set di cerchi in lega che valgono certo più dell'iscrizione alla gara. secondo Icaro Ferrari e terzo Paolo Ballestri, a cui sono andati i trofei della gara. Un premio speciale ai primi tre della speciale classifica Autobianchi A 112 Abarth: ai vincitori (nell'ordine: Ferrari, Silvagni e Garribba) sono andate tre splendide riproduzioni di quadri di auto d'epoca da incorniciare a ricordo della bella giornata.

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