mercoledì 7 ottobre 2015

LE BELLEZZE DELLA LIGURIA - RADUNO TRIUMPH

Pubblichiamo volentieri un bel resoconto del raduno organizzato dal TR Register Italy con il Vintage Motors Club Savona il 9 – 10 maggio 2015 in Liguria.



Questa volta ho due importanti ragioni in più, oltre al piacere di condividere la comune passione per le TR, nel cercare di rendere una buona cronaca della nostra ultima uscita: quella di parlare della mia terra, la Liguria, e della mia nuova auto: la splendida e famosa TR3A Casarini/Bonfiglioli che ho l'onore di aver acquistato pochi giorni prima di questo raduno: Le bellezze della Liguria, raduno turistico culturale organizzato dal TR Register Italy in collaborazione con Vintage Motors Club Savona e Associazione Pro loco Spotorno  9 - 10 maggio 2015.
Questa volta tocca a noi arrivare da "lontano". Da Venezia sono 450 km, ma è giusto così ed è ancora poco, se penso alle difficoltà di alcuni soci del centro o sud Italia nel seguire le iniziative del Club. Data la distanza, siamo tra coloro che hanno deciso di partire il venerdì pomeriggio e goderci il piacere di anticipare il weekend e allungare la permanenza con almeno parte degli amici.
Ci muoviamo da Mestre nel primissimo pomeriggio di una bella giornata di primavera con l'emozione di una nuova "compagna" di viaggio; e che compagna! Si alternano i sensi di colpa nei confronti del mio TR6 (chissà perché viene naturale parlarne al maschile, ma è insito nel suo carattere) e l'emozione per il nuovo oggetto del desiderio. Ci metto poco a mettere a posto la coscienza. Quando ho scambiato la prima parola con Mario, ho immediatamente realizzato come sarebbe andata a finire; ma nemmeno per un secondo ho pensato che avrei potuto fare a meno del TR6.



Il sole splende ma l'orizzonte annuncia cambiamenti e infatti tra Brescia e Cremona sperimentiamo la tenuta della capote. Un po' di gocce filtrano e dobbiamo ricorrere alla pelle di daino per asciugare qualche piccola infiltrazione ma è comprensibile. La pioggia è davvero torrenziale, tanto da indurci a una breve sosta sotto un provvidenziale cavalcavia. Comunque sono davvero soddisfatto; non si può pretendere di più. E poi questo è il carattere british che ci aspettiamo dalle nostre inglesi; ci fa sentire vivi.
Ripartiamo lasciandoci alle spalle il temporale e proseguiamo verso ovest, incontro al sole che riappare tra le nuvole. Raggiungiamo i primi contrafforti dell'appennino ligure. L’autostrada si snoda in un'alternanza di ponti e gallerie, salendo gradualmente verso il valico del Turchino e tuffandosi finalmente verso la costa e il mare che appare all'improvviso. Siamo vicinissimi alla nostra Genova ma oggi proseguiamo in direzione Savona, su quella strada che tanto tempo prima percorrevamo così spesso, d'estate e d'inverno, nei weekend o per qualche giorno di vacanza sulla Riviera di ponente.
Finalmente lasciamo l'autostrada per imboccare l’Aurelia: Vado Ligure, Bergeggi e finalmente Spotorno. Quanto tempo è passato! Da quanto non vediamo questi luoghi, che hanno fatto da splendido scenario alle giornate di volo con gli amici dell’Albatros Parapendio Club e alle vacanze al mare d'inizio estate con le bambine piccole.
Trovare l'Hotel Riviera è facile. Nel garage vediamo le prime TR degli amici che ammiccano nella penombra del box. Arriviamo appena in tempo per scaricare i bagagli, una doccia veloce e trovarci nella hall con gli amici per la cena. Sempre bello il momento del ritrovo: siamo ancora in pochi ma l’atmosfera è calda, forse ancor più amichevole e quasi intima, rispetto al tempo del raduno “ufficiale”. E c'è sempre occasione per aggiungere qualche conoscenza: questa volta tocca a Jack e Anna, nuovi amici Olandesi  trasferiti da qualche anno sulla riviera ligure, proprietari di un bel TR6. Ci sentiamo davvero un po' privilegiati a poterci godere questi momenti preziosi.
Condividiamo la cena al Piccolo Vallega, un accogliente ristorantino nel cuore di Spotorno con un personaggio "di peso" del motorismo storico: l’Avv. Fausto Mazzitelli, membro del TR Register Italy e socio fondatore del Vintage Motor Club Savona, che ci supportano e accompagnano in questo raduno turistico culturale. Gradevolissima cenetta con tipico menù ligure, due passi per rientrare in albergo e tutti a dormire per recuperare la fatica della giornata: domani ce la godiamo!
Ci svegliamo presto in una splendida frizzante mattinata e approfittiamo per andare a vedere il mare che il giorno prima non abbiamo avuto modo di godere. Attraversiamo svelti i vicoli di una Spotorno tinta di rosa per il passaggio del giro d'Italia il giorno dopo. Il tempo è poco ma è troppo forte il desiderio di camminare scalzi sul bagnasciuga. È davvero un tuffo nel passato rivedere l'Hotel Bagni Premuda, per diversi anni meta delle nostre vacanze con le bambine piccole. Tornano alla mente atmosfere andate: le colazioni sulla terrazza; la signora Nelda che fa l'uncinetto sotto l’ombrellone, le figlie dei proprietari che giocano con le nostre, il profumo del fritto di pesce a pranzo e il ragazzo che vende in spiaggia i meravigliosi krapfen di Cesare ancora caldi, a merenda, dopo l'ultimo bagno. Ci risvegliamo dalle nostalgie e torniamo veloci all'albergo; anche il presente è bellissimo e ci regala splendide cose.
La giornata è davvero strepitosa e finalmente ho l'occasione di scoprire per la prima volta la mia nuova TR3- Il Mario Casarini mi assiste con preziose indicazioni, piccoli trucchi e amorevole cura; quasi con l'affettuosa gelosia del padre della sposa. Ma anche lui in realtà sfoggia una grande macchina: la prima uscita della sua spettacolare TR5 “dopo la cura”; e si sa che quando Casarini ci mette le mani, non ce n'è per nessuno.
Alle 9 finalmente si accendono i motori. Percorriamo il lungomare in direzione di Savona e di nuovo il pensiero corre spontaneo al passato: mai avrei pensato di rivedere quei luoghi in un'occasione del genere e al volante di un'auto così! La sensazione è davvero meravigliosa; completamente diversa rispetto al TR6. La portiera tagliata e il parabrezza basso danno una incredibile sensazione di libertà: pare quasi di essere in moto.
Superiamo il promontorio di Bergeggi, attraversiamo Savona “in passerella” e ad Albisola cominciamo la risalita dell’Appennino verso Sassello. La salita è entusiasmante sulla bella provinciale che si snoda tra boschi e piccoli borghi nel verde brillante della primavera; incredibile l'elasticità del motore e morbidissima la guida. Arriviamo a Sassello, borgo turistico dell'entroterra savonese, rinomato per gli amaretti e i funghi. Siamo attesi e l'accoglienza è davvero di riguardo: veniamo scortati in una antica piazzetta interna che non riesce a contenerci tutti ma il colpo d'occhio è davvero d'effetto. Traviamo ad aspettarci anche una splendida Citroen Traction Avant degli anni ‘50, uno dei tanti amici del Vintage Motors Club Savona che condividono questa occasione. La piazza diventa subito palcoscenico per una mostra statica mentre curiosi e appassionanti si accalcano intorno alle auto.
Lasciamo le auto per andar alla scoperta del borgo, aperitivo in centro al Bar Gina e poi quattro passi per arrivare all’Agriturismo Ca' del Brusco. Il pranzo è ottimo ma “impegnativo”; per fortuna non dobbiamo partire subito e la passeggiata per tornare alle auto ci aiuta. Riusciamo anche a fare una rapida visita al museo Perrando che racconta la storia dal paese, dalle prime testimonianze preistoriche al periodo delle ferriere, fino alle fabbriche di amaretti.
Lasciamo Sassello alla volta di Altare. Scopriamo luoghi, paesaggi e storie nuovi, anche per noi che siamo quasi di casa. La scoperta più grande, che suscita rinnovato orgoglio in noi genovesi trasferiti a Venezia: l’incredibile tradizione di Altare nel passato come patria del vetro bianco, in contrapposizione al vetro artistico di Murano. Una produzione destinata all'utilizzo quotidiano familiare, commerciale o industriale, che non manca di espressioni artistiche di altissimo livello. Il museo è ospitato in una villa liberty di incredibile bellezza che colpisce il visitatore quanto le splendide opere che accoglie.
Ripartiamo nel tardo pomeriggio per tornare verso il mare percorrendo la discesa del Colle di Cadibona che la memoria scolastica identifica come il punto di contatto tra gli Appennini e le Alpi. Lungo la discesa ci fermiamo al Santuario della Madonna della Misericordia, importantissimo riferimento per la città di Savona, sorto sul luogo di un'apparizione mariana.
Rientriamo in albergo un po' stanchi ma non c'è tempo per lasciarsi andare; meglio così: il tempo di una doccia e poi a cena nel centro storico di Spotorno. E’ stata una giornata di grande soddisfazione, tra motorismo, cultura e buona compagnia, E domani si replica.
Il mattino dopo ci si vede alle 9. È domenica e il gruppo si arricchisce di nuovi attori. Comincia a comporsi la fila di fronte all'albergo e rincontriamo Fausto che presenta la sua ultima creatura; una spettacolare Morgan del 1953, trovata in Australia e riportata al suo splendore originario. Si ritrovano vecchie conoscenze e si fanno nuovi incontri. Auto e persone sono nitide nella mente; una per tutte: il mitico Mauro Zunino, Presidente del Vintage Motors Club Savona, che credo non scorderò più. Il programma della mattinata è dedicato ad attività culturali e sotto questo profilo devo dire che Savona è davvero una sorpresa anche per noi genovesi; ma di questo vi dirò di più tra poco.
Ripercorriamo il tragitto del giorno precedente fino al porto di Savona e poi a sinistra nel cuore della città. Giungiamo a Palazzo Della Rovere, che ci accoglie con una imponente rampa in pietra e un antico portale che dà accesso a un grande cortile interno con colonnato. E’ un’entrata davvero suggestiva: le auto sfiorano le antiche pietre che trasudano storia ed i motori risuonano tra le mura interne come secoli prima probabilmente facevano i suoni di cavalli e carrozze.
Lasciamo le auto schierate come di rito, per le nostre foto e la curiosità dei cittadini, e ci dirigiamo verso la fortezza del Priamar che dal promontorio sovrasta il centro e il porto. Saliamo sugli imponenti contrafforti e raggiungiamo la sommità, dove comincia oltre alla scoperta della storia di Savona anche la scoperta di Mauro Zunino, appassionato cultore della storia savonese. La conoscenza di Mauro è quasi scioccante: la passione per la sua città e la sua storia è tale che, scoprendoci genovesi, sembra quasi vedere in noi i nemici che secoli prima (nel 1528) si sono resi responsabili del saccheggio di Savona, della strage della sua popolazione, dell'interramento del porto e della distruzione della più bella cattedrale del mediterraneo che sorgeva esattamente dove ora sorge la fortezza del Priamar, eretta dai genovesi sulle rovine della città.
È un pezzo di storia non raccontata sui libri di scuola, per noi sconosciuta, che ci fa sentire in colpa. La Savona dei papi è una città gioiello, baciata dalla sorte per la ricchezza del territorio che consente una ricca agricoltura, una potente industria e fiorenti commerci. E in un contesto così favorevole si sviluppa una sensibilità artistica davvero sorprendente. Troppo per la vicina potente Genova. Noi, trasferiti in terra veneziana, credevamo di condividere l'orgoglio della comune razza ligure ma scopriamo nel cuore di Mauro un orgoglio ancora maggiore per la sua Savona e, leggendo le note da lui preparate a corredo del percorso automobilistico, non posso non riconoscerne le straordinarie radici e fondamenta: dai due papi Della Rovere,  Sisto IV e Giulio II, che lasciarono un’impronta profonda nella storia della Chiesa, alla scoperta che anche Cristoforo Colombo è indicato nei registri della Marina reale spagnola come "ginovès, natural de Saona". Ci vollero le ripetute apparizioni della Madonna nel 1536 a ridare fiducia e speranza ai savonesi, che nel luogo del l'apparizione costruirono il bellissimo santuario visitato il giorno prima. Proseguiamo il nostro giro cittadino con la Cappella Sistina del Palazzo Vescovile, un gioiello di pitture, stucchi e decori che lascia a bocca aperta.
Rinunciamo agli appartamenti papali a vantaggio del Museo della Ceramica, altra fiorente industria e tradizione del luogo. L'interessante esposizione ci narra dei diversi stili, usi ed espressioni della ceramica, dal passato ai giorni nostri. Ne vale davvero la pena ma il tempo stringe. Torniamo di corsa alle auto; siamo in ritardo e non è poca la strada per arrivare a Piana Crixia, esattamente sul confine tra Liguria e Piemonte, dove ci aspettano per pranzo. È una bella galoppata che in parte ripercorre il tracciato del giorno prima; il sole splende, l'animo è ricco delle belle cose viste al mattino, l'appetito si fa sentire e il cuore è leggero e soddisfatto.
Arriviamo alla Celestina, un agriturismo in mezzo ai prati verdeggianti nelle colline che cominciano a scendere verso la pianura alessandrina, ma siamo ancora in terra di Liguria e l'ottimo menù ce lo conferma. Sono volutamente seduto a fianco di Mauro, con l'obiettivo di sfruttare il pranzo per riuscire piano piano a cancellare nel suo animo il mio difetto “genovese”. Il pranzo ottimo e l'oste tutto per noi ma purtroppo il pomeriggio avanza e dobbiamo ricordarci che abbiamo, chi più chi meno, parecchia strada da fare per tornare a casa. Comincia, come da programma, il momento del commiato, baci e soliti abbracci; il gruppo comincia a distribuirsi su diverse direttrici. Riprendiamo a malincuore la strada verso Cassine, che ci porta inesorabilmente verso la modernità dell'autostrada ma la giornata ci riserva ancora alcuni momenti piacevoli. A Bistagno una staffetta motociclistica ci attende per scortarci nel cuore del paese, dove incrociamo un altro raduno organizzato dal Rust and Dust - Monferrato Classic Cars e rivediamo alcun i degli amici che hanno condiviso con noi la giornata precedente.
Siamo davvero agli sgoccioli; un caffè o una bottiglietta d'acqua e ancora via. L'auto è aperta dalla mattina del giorno prima; siamo un po' provati ma il sole è ancora alto nel pomeriggio primaverile e vogliamo approfittarne fino in fondo. Siamo ormai lanciati verso il casello di Alessandria Sud quando la colonna accosta: è il momento di salutare Mauro Zunino che in questi due giorni ci ha fatto da splendida guida: sulle strade, nella cultura e nella storia, alla scoperta di queste "Bellezze della Liguria" che ci hanno riservato tante sorprese. Una rapida inversione di marcia e Mauro sfila veloce in direzione opposta con il suo Duetto e la chioma bianca al vento. Noi ripartiamo verso la pianura, ancora incontro al sole e all'aria, portandoci nel cuore la bellezza dei momenti e delle persone che hanno caratterizzato questa uscita. Guidiamo in colonna fino all’autostrada sapendo che superato il casello, la fila si snocciolerà nelle diverse direzioni e velocità. Per quanto riguarda noi, chiuderemo la capote molto più tardi; stanchi ma soddisfatti per questa due giorni così densa e ricca; per noi davvero speciale: non avrei mai immaginato di poter percorrere le strade della mia Liguria al volante di un autentico mito in compagnia di tanti amici.
La strada è ancora lunga, lo sguardo fisso avanti, l’accenno di un sorriso. Poche le parole tra noi, forse è il rumore del viaggio o forse sono le immagini e le emozioni che la Proloco Spotorno, il Vintage Motors Club Savona e il TR Register Italy ci hanno regalato in questi giorni. Grazie davvero.

Alberto

Nessun commento:

Posta un commento