giovedì 11 dicembre 2014

Trofeo dell'Immacolata, in più di ottanta

Una bella chiusura di stagione per Padova ed i suoi appassionati di auto storiche, che sabato 6 dicembre con il Trofeo dell’Immacolata, messo in cantiere un anno fa per una prima edizione riservata alle auto storiche dal Circolo Patavino Autostoriche, hanno visto arrivare ben 80 equipaggi per questo appuntamento, tutto disputato sui Colli Euganei, che ha riportato alla memoria la Treponti-Castelnuovo, famosa gara in salita, e riproposto il Trofeo Gattamelata.

La gara di regolarità turistica si è sviluppata su un percorso di circa 100 chilometri, con 16 prove speciali. Tre i premi principali in palio: il Trofeo dell'Immacolata auto storiche, destinato al vincitore assoluto fra le auto costruite entro il 1979, quello destinato alle auto moderne, ed il Trofeo Gattamelata, che ha incoronato l'equipaggio padovano di auto storiche meglio piazzato in classifica.
E così, a salire sui gradini più alti del podio sono stati il mantovano Paolo Vincenzi, su Mini Cooper Innocenti del ’72, che si è aggiudicato il Trofeo dell’Immacolata auto storiche sulle 55 partecipanti. Dietro al vincitore si è piazzata la coppia Roberta Molon/Wilmer Boscolo su Mini Cooper del ’73. Terzo e primo alla speciale classifica del Trofeo Gattamelata, il padovano Roberto Miatto su Porsche 911 S del 1970, davanti a Dario Converso su A112 Abarth del 1979, scalzato dalla prima posizione in classifica che aveva agganciato e conservato fino all’11° prova.
Il percorso si è sviluppato prevalentemente su strade collinari aperte al transito, rese impegnative nelle ultime fasi di gara dal buio. Dopo la partenza alle 14 dalla sede dell’ACI Padova, in via Scrovegni, le auto si sono dirette verso lo stadio cittadino per disputare una veloce serie di prove cronometrate. Al termine delle prove, la carovana è partita verso Montegrotto per un’altra prova cronometrata, e quindi affrontare le salite dei Colli Euganei attraversando Torreglia e Teolo, per le divertenti prove della Cingolina e del Roccolo, passaggi che ritorneranno certo alla memoria a chi ha seguito l’epoca d’oro delle cronoscalate. A seguire, la prova in salita del Monte della Madonna, al termine della quale una sosta per tutte le auto al Parco Naturale Santuario Monte della Madonna con il riordino ed il ristoro  alla Baita Passo Fiorine. Dopo il riordino ed il CO, oramai col sopraggiungere dell’oscurità, i concorrenti sono ripartiti per ridiscendere verso Castelnuovo e Vò Euganeo, continuando la sfida sulle restanti prove speciali del Monte della Madonna (la stessa del primo settore, ma questa volta da affrontare in discesa), Castelnuovo, Faedo e Oci. Poi ancora una prova a Motnegrotto ed infine la seconda serie delle tre prove allo Stadio di Padova per concludere la kermesse sportiva.
Un percorso nel complesso quindi assai vario e originale, non ripetitivo, con tante prove su strada e pochi piazzali, nessuna concatenata e medie di percorrenza conformi ai limiti imposti dalle gare turistiche, ma non eccessivamente lente.
Al termine, poca l’attesa per le classifiche, che già dalle prime battute hanno evidenziato una battaglia serrata per i primi quattro posti. Alla fine l’ha spuntata con un distacco di sole tre penalità il duo Vincenzi/Rivezzo, pilota di categoria A, davanti a Molon Boscolo (con Roberta Molon come navigatore), con 13 punti di distacco da Miatto/Chiodi, mentre fra il terzo e il quarto posto il distacco era di 5 penalità.

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