giovedì 6 giugno 2013

Il significato di una parola: paccottiglia

Chi si reca a Genova oggi non la vede più, ma i più vecchi forse si ricordano ancora di aver visto alla Stazione Marittima, sul lato destro della banchina, una costruzione più bassa. Era quella destinata alla dogana, dove un tempo si ritirava la "paccottiglia". Ma che cos'era la paccottiglia? Per paccottiglia si intendeva la mercanzia che ogni "marittimo" in forsa sulle navi commerciali poteva portare con sè, esente da tasse, per fare commercio o per portarla alla famiglia. Nel 1900 erano poche cose (massimo due kg. di caffè in grani, due stecche di sigarette, una bottiglia di wisky, ecc.). L'origine però di questa abitudine è lontana: la paccottiglia era un tempo infatti una sorta di incentivo alla paga, e nel 1600  era riconosciuta nelle navi mercantili francesi come "entrata libera" oltre allo stipendio. Nella Repubblica di Venezia, poi, era addirittura usanza per chi era imbarcato sulle galee fare mercato di alcuni oggetti, portati dalla madrepatria e venduti nei porti del Medio Oriente e viceversa. Una abitudine ben lontana dal contrabbando, che invece già allora era considerato reato.

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