giovedì 7 febbraio 2019

CONTINUA IL NOSTRO FILO DIRETTO CON IL MONTE-CARLO HISTORIQUE...


Se la giornata di sabato ha fatto emergere il molto pubblicato confermato, poi nelle successive giornate anche feriali, la giornata di domenica ha visto protagonista il tempo, non solo quello cronometrato, ma quello atmosferico. Su quattro prove previste nella giornata infatti solo una è stata disputata e la causa di ciò è dipesa dalla bufera che ha flagellato la regione dell’Ardèche ed in parte dell’Haute Loire, con forte vento che soffiava prepotentemente tanto da non dare la possibilità di disputare le prove in sicurezza. In questo contesto le condizioni delle strade hanno messo in evidenza gli equipaggi più esperti e capaci di affrontare situazioni così difficili e fondamentale è stata la scelta degli pneumatici. Già perché per affrontare le diversissime condizioni che una gara come il “Montecarlo” sono necessari diversi tipi di gomma. Senza entrare troppo nello specifico possiamo dire che sono necessari almeno tre tipi di coperture: le termiche, ossia quelle che si utilizzano normalmente nella stagione invernale, le “chiodate” per affrontare i tratti ghiacciati e le “tassellate con chiodi” per i tratti molto innevati, sia con neve compatta che con neve fresca. Per poter effettuare i cambi gomma è necessario disporre di un servizio di assistenza tecnica che segua i concorrenti e che, in funzione delle previsioni di strada da affrontare, possano montare le coperture più appropriate. Per conoscere le condizioni delle strade da affrontare, oltre alle previsioni del tempo, ci sono degli equipaggi, che non partecipano alla gara, che transitando alcune ore prima sulle strade dove si disputano le prove di regolarità, informano i concorrenti delle condizioni del fondo stradale; naturalmente non ogni equipaggio ha il suo “ricognitore”, ma normalmente è la squadra o il club che organizza una macchina che poi comunica ai suoi affiliati le condizioni trovate. Tutto questo comporta un grande lavoro organizzativo sia operativo che logistico, con l’individuazione dei punti dove effettuare le operazioni di cambio; nel contempo, si provvede anche ad effettuare il rabbocco del carburante, in quanto sul percorso è difficile trovare distributori comodi e molte volte manca il tempo per la sosta.
Dopo la giornata di domenica, con l’arrivo a Valence, viene ridefinito l’ordine di partenza per le giornate successive in base ai risultati ottenuti nelle prove di sabato e domenica, suddivisi nelle tre categorie ossia quelli con media alta, intermedia e bassa. L’equipaggio più bravo nella media alta è stato quello composto da Giorgio Schon e Carlo Merenda che, su Lancia Beta Montecarlo, hanno fatto meglio degli altri, piazzandosi al quarto posto assoluto nella classifica provvisoria sino a domenica sera.

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