sabato 19 agosto 2017

CON LA MILANO-BARCELLONA DIVERTIMENTO E SOLIDARIETA’ FANNO SOGNARE LE AUTO STORICHE

Ancora sulle strade d’Europa: ancora una volta quaranta equipaggi che prendono il via da San Colombano al Lambro, poco distante da Milano, per un raid turistico-sportivo che in dieci giorni li poterà giù verso il mare e le coste del Mediterraneo fino a Barcellona, meta intermedia di un viaggio che avrà il suo ritorno attraverso le Alpi e i Pirenei. Tanti fra gli equipaggi quelli che avevano già partecipato due anni fa alla Millon-Marathon ( a alcuni ancora prima alla prima Milano-Londra), organizzate dal Motoring Classic Club e dal suo entusiasmante creatore: Roberto Violini. Ancora una volta, però, è la solidarietà il vero obiettivo dell’iniziativa, senza però negare che per tutti la voglia di esplorare, di guidare, di divertirsi in compagnia sono stati il motore aggregante di questo evento in buona parte turistico ma con un’anima intensamente sportiva. Per quanto riguarda la solidarietà, va alla Butterfly Onlus il ricavato che il Motoring Classic Club ha raccolto con questo tour e con altre iniziative avvenute nel corso del viaggio, come la lotteria che ha divertito i partecipanti. I fondi raccolti serviranno tutti per realizzare pozzi nelle zone dell’Africa più esposte alla siccità. Di fondamentale importanza anche gli sponsor che hanno permesso tutto questo, come la Azimut Capital Management e Drivewear Intelligent Lenses, rinomata marca di occhiali, Fra le auto storiche l’onore del coraggio di questo viaggio di oltre 2500 chilometri che beneficiava dell’assistenza tecnica e di un carrello con un’auto sostitutiva al seguito (poi servita!) va alla Jaguar XK 120 di Ripamonti-Moroni, la più anziana del gruppo, che già si era cimentata nella Millon-Marathon due anni fa, e che è arrivata al traguardo orgogliosamente senza pannes. Anche altre storiche hanno compiuto il percorso senza paura: la Alfa Romeo Giulietta Sprint di Cecchi-Graziani (alla guida il presidente della Scuderia Nettuno di Bologna), la Alfa Romeo Duetto dell’unico equipaggio tutto al femminile Marcianò-Zanetti, e ancora la Porsche 356 e la 911, ma soprattutto la lancia Appia degli intrepidi Femminella/Bergamasco. Qualche difficoltà in più per le due Ferrari 348 e F101 presenti, tormentate dal grande caldo... Hanno resistito bene invece la Golf GTi di Buccioni-Guerrini, vincitori dell’evento. Instancabili anche le joungster e le moderne presenti, fra cui figuravano tante Porsche e BMW, Mercedes e Alfa Romeo … Alla partenza di San Colombano al Lambro sabato 29 luglio tutte le auto hanno riempito la piazza centrale del paesino di primo mattino (anche i tre equipaggi stranieri presenti, quello sloveno di Babic-Babic, i giovani spagnoli Carpintero-Borellas ed il duo italo-tedesco Wohlfart-Lauton), pronti per la presentazione delle marche e dei modelli al via della prima tappa: meta la Costa Azzurra, passando per Monte-Carlo, prima dell’arrivo a Saint-Raphael. Ma con tanti intermezzi: le prove cronometrate a Chignolo Po e il saluto ai soci del Club Ruote d’Epoca Riviera dei Fiori a Villanova d’Albenga. Un percorso entusiasmante, segnato solo per alcuni dal disagio di qualche coda in autostrada: fortunati quelli che saggiamente hanno seguito il percorso alternativo, deserto ed elettrizzante per la guida, attraverso le colline del Monferrato per scendere verso Savona. Ancora più divertente la digressione verso la valle d’Arroscia, su stradine dimenticate che passano per Pieve di Teco prima di scendere ad Imperia. E poi un breve tratto d’autostrada, solo il tempo di varcare il confine con la Francia, prima che le storiche percorrano brevemente le strade di Monte-Carlo e poi si lancino sulla Moyenne Corniche e i suoi tornanti resi celebri da molti film. Per arrivare a Saint-Raphael la comitiva deve però affrontare prima il massiccio dell’Esterel e la costa luminosa che passa per Agay e le piccole baie di fronte all’Isola d’Oro. La giornata seguente che ha come arrivo finale Arles si perde nei mille possibili itinerari che percorrono la Costa Azzurra, con le soste a Saint-Tropez o a Saint Maxime, il passaggio per il circuito Paul Ricard per chi vuole o la sosta a Cassis e la visita in battello delle Calanques, veri fiordi dipinti fra l’azzurro del mare, il rosso delle rocce ed il verde dei pini. Ad Arles c’è tempo per una visita alla splendida arena e poi la serata con le prove in notturna, su un breve ma affascinante percorso arginale. Terzo giorno interamente dedicato alla Camargue, alle sue distese selvagge, ai cavalli in libertà e alle soste turistiche alla fortezza di Aigues Mortes, ma anche al piacevole ristoro nel piccolo, sconosciuto museo delle auto della Camargue, un angolo di campagna in cui un francese di origini russe (il padre era arrivato qui nel ’35) ha raccolto tantissimi cimeli e alcune auto d’epoca già appartenute al padre (ma non sono del tempo degli zar….) Da qui la degustazione dei vini della Camargue e l’arrivo in serata a Collioure, ultimo angolo di Francia sulla Costa Vermiglia, così chiamata per i suoi splendidi colori. Un meritato riposo per le vetture (arrivate tutte in ottime condizioni non ostante la tortura del gran caldo) e un po’ di relax anche per gli equipaggi. Ripartenza da questo fantastico paesino con il saluto del Sindaco per disputare, come già nel pomeriggio, alcune prove e poi l’attraversamento del confine per l’arrivo al Circuit de Catalunya a Mont Mélo a pochi chilometri da Barcellona, non senza una sosta al museo Salvador Dalì a Girona. Al Circuit de Catalunya altra serie di prove ed una visita furtiva al circuito (erano in corso i test della Pirelli per le Formula 1) ed infine l’arrivo a Barcellona. Poi i due giorni e mezzo di solo turismo, riposo e visite alla splendida capitale catalana, che offre tantissime occasioni di svago, cultura, meraviglie e… cibo superbo! Tante anche le digressioni offerte dalla costa, con la visita a Lloret de Mar e Tossa de Mar, o la salita al Tibidabo, per tutti poi la città ha riservato il piacere delle passeggiate nelle sue Ramblas piene di vita, occasione di shopping e di piccoli ripetuti assaggi di tapas nel suo Barriu Gòtico… Interessanti anche i suoi musei (il meraviglioso Museo navale con la antica Galea e le Carte nautiche del XIV secolo, la Fondazione Mirò dedicata al grande artista) e le fantastiche creazioni di Gaudì, la Sagrada Familla, il Parc Guell, la Pedrera, la Casa Mila, o di altri grandi architetti creatori del Quartier Modernista come Lluís Domènech i Montaner… Trascorso il tempo delle visite, e conclusa con le premiazioni dei molti vincitori fra top driver e non, la fase sportiva, di nuovo sulle strade, questa volta per un itinerario che dopo la partenza da Barcellona e la sosta al Monastero di Montserrat prevede il passaggio per Andorra e poi piena libertà agli equipaggi di scegliere il proprio percorso per arrivare ad Avignone. Per noi la scelta (dopo la salita fino al Monastero di Montserrat (orgogliosa la piccola Peugeot di arrivare con fatica fin lassù) è stata quella di una sosta per Montssegur, l’ultimo rifugio dei Catari, un massiccio imprendibile ed inimmaginabile abbarbicato su una montagna. Infine il passaggio per Nimes e, prima dell’arrivo ad Avignone, un controllo “tecnico” al motore provato dai lunghi e caldi tragitti. Prima, però, una rinfrancante sosta allo splendido e romito Chateau du Bosc, una tenuta vinicola che conserva una interessante collezione di bici e moto, raccolte dal proprietario per passione, con alcuni pezzi eccezionali dei primi velocipedi. Da Avignone l’ultimo giorno ha riservato qualche sorpresa ad alcuni partecipanti: per tutti gli equipaggi tranne uno, infatti, il ritorno in un’unica tappa si è svolto attraverso Gap e le strade dei Montecarlo Rally Storico fino al passo del Monginevro, per noi e la nostra Peugeot 205, invece, una sosta forzata a Serres, presso Gap, per riparare l’alternatore e poi ripartire…..un complimenti ed un grazie all’assistenza Peugeot di Serres che si è dimostrata efficientissima e veloce!. Nulla di grave, anzi qualche piacere in più, con una sosta in più in questo fresco paesino di montagna arroccato sulle creste delle Alpi, e poi il ritorno in Italia per un percorso alternativo: quello che scende verso Sisteron (affascinante fortezza dei tempi antichi) e la discesa nelle gole del Verdun (autentici canyon con il fondo percorso da un fiume di smeraldo) per arrivare a Grasse, Cannes, Nizza e quindi al confine. Per i partecipanti arrivati in tempo, al termine del viaggio, la grande festa a San Colombano al Lambro, con la cena di saluto e di felicità con gli amici stretti intorno a Roberto Violini ed ai suo collaboratori, tutti pronti a ripartire per una nuova maratona… la meta è già decisa; l’anno prossimo si correrà il Ten Nations Rally Raid da Milano a Cracovia!. I VINCITORI: RIPAMONTI AMBROGIO - MORONI NICOLETTA ( squadra " I Bresciani " ) su Jaguar xk 120 ots anno 1950 VINCITORE DELLA MILANOBARCELONA 2017 tour - trofeo " Luigicarlo Violini alla memoria " BUCCIONI MASSIMILIANO - GUERRINI MONICA ( "squadra Toscana" / Nettuno Autostoriche ) su Volkswagen Golf GTI anno 1978 VINCITORE DELLA MILANOBARCELONA 2017 regularity race contest … ED A SEGUIRE: 2° CECCHI-GRAZIANI ( TOSCANA ) – SCUDERIA NETTUNO 3° GIBERTINI-SIGHINOLFI ( EMILIA ROMAGNA ) – SCUDERIA NETTUNO 4° PARI MERITO: OMARCHI-BUTTURINI ( VENETO ) / CONVERSO-AMEGLIO ( VENETO) 5° MALVICINI-CROSIGNANI ( EMILIA ROMAGNA ) 6° RIMONDI-FAVA ( EMILIA ROMAGNA )

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