lunedì 16 luglio 2012

Curiosità di Cles

Cles oggi è un piccolo borgo al centro della Val di Non, che si estende intorno ad un promontorio su cui sorge il castello di Cles. Una fortezza possente e articolata, costruita forse attorno ai resti di una torre di vedetta romana, che si specchia nelle acque del lago artificiale di Santa Giustina. Una volta la collina su cui sorge il castello sorvegliava il ponte in legno che collegava la borgata di Cles all'Alta Anaunia, oggi sommerso dalle acque del lago. Da questa fortezza arrivarono attorno all'anno mille i Signori di Castel Cles, il cui capostipite fu Vitale de Clesio e il cui più illustre personaggio fu Bernardo Clesio, cardinale e Principe Vescovo di Trento, Cancelliere Supremo nonché presidente del Gran Consiglio segreto del re Ferdinando I.
Nel 21869 a Cles fu scoperta la Tabula Clesiana, un’iscrizione romana in bronzo datata 15 marzo 46 (d.C.) che porta inciso l'editto col quale l'Imperatore Tiberio Claudio concedeva la cittadinanza romana agli Anauni, ai Tulliassi (che forse identificava il popolo dell'attuale Val Rendena) e ai Sindoni (con ogni probabilità le popolazioni della Val di Sole). Con questo atto le popolazioni delle valli entravano a far parte del Municipium di Trento ricevendo così lo stesso trattamento di quelli delle città, e tutte le irregolarità compiute nel passato venivano sanate. L'editto di Claudio era probabilmente esposto al pubblico mediante affissione ad una parete. L'iscrizione, ritrovata casualmente durante uno scavo, oggi è conservata a Trento al Civico Museo del Castello del Buonconsiglio; una copia è visibile a Cles nella piazza del Municipio.

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