lunedì 22 aprile 2024

MUSEO DI SAN MARCO: UNA VISITA SUGGESTIVA A FIRENZE


Non solo perchè è leggermente fuori dagli itinerari turistici, non solo perchè ha orari particolari (è aperto solo di mattina), questo museo eccezionale, che raccoglie le splendide opere di Fra Beato Angelico, è una chicca da non perdere in una visita a Firenze. La visita al museo si snoda tra gli splendidi spazi del convento attraverso il chiostro di Sant’Antonio, la sala dell'Ospizio, la sala del Refettorio, la sala del Capitolo e le celle dei monaci. Gli spazi museali convivono con l’attigua chiesa di San Marco e le parti adiacenti al chiostro di San Domenico ancora riservate alla vita conventuale. Tra le opere principali dell’Angelico si ammirano l’Annunciazione, capolavoro della pittura rinascimentale, la Deposizione, il Trittico di San Pietro martire, la Pala di Annalena, il Giudizio Universale, la Pala di San Marco e il Tabernacolo dei Linaioli.
Le opere su tavola dell’Angelico furono qui raccolte negli anni venti del secolo scorso, dopo che il convento era stato dichiarato monumento di importanza nazionale, nel 1869, e in parte trasformato in museo. Al secondo piano del convento si conservano gli affreschi che decoravano le celle dei monaci realizzati dal Beato Angelico fra il 1438 e il 1445.
Ma l'opera più significativa è la Madonna delle Ombre, un affresco realizzato nel corridoio attiguo alle celle dei monaci in cui Fra Beato Angelico dà prova della sua genialità e sensibilità verso il vero. L'opera, infatti, è sperimentale, creata abbinando le tecniche dell'affresco e la pittura su legno a tempera, e deve il suo nome agli effetti di luce e ombra, studiati a partire dalla reale fonte di luce in fondo al corridoio.
Nel museo sono esposte altre opere di inestimabile valore storico-artistico, prime fra tutte il Cenacolo del Ghirlandaio, la Madonna col Bambino di Paolo Uccello, dipinti di Fra Bartolomeo e di Giovanni Antonio Sogliani, terrecotte dei Della Robbia e il famoso ritratto di Girolamo Savonarola, dipinto da Fra Bartolomeo.
E' un brano di storia anche la visita della cella di Girolamo Savonarola, con il suo scrittoio ed alcuni suoi oggetti personali, fra cui i cilici che portava.
L’eccezionale patrimonio del museo è arricchito dall'esposizione di alcuni codici miniati contenuti nella Biblioteca costruita per espresso volere di Cosimo de' Medici e arricchita della straordinaria raccolta di testi appartenuti all'umanista Niccolò Niccoli. Fu la prima biblioteca “pubblica'' del Rinascimento, dove, in epoca laurenziana, studiarono tra i preziosi patrimoni librari Marsilio Ficino e Pico della Mirandola.

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